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capitolo 13: " un petalo di dolore"


Punto di vista di Rossana:

Sono passati due giorni da quando lui è andato via da me, ora sto guardando attratta quella bellissima e rossa pietra che contiene ciò per cui devo combattere. Io sono una guerriera e devo combattere per proteggere i sogni e la fantasia dei bambini di tutto il mondo. Il sole sorge afoso sopra di me mentre il vento porta come ogni giorno, l'odore nostalgico d'erba fresca. Sono seduta fuori dalla mia tenda color cielo mentre faccio la guardia e tengo stretta tra le mie mani la preziosa pietra. Il tempo così caldo e fresco smuove la sabbia che posa indisturbata sul suolo mentre il rumore fiabesco e delicato del muoversi dei rami frondosi, crea una triste atmosfera di speranza e nostalgia. Lui è volato via dal mio cuore, mi ha abbandonata in questo luogo da sola con il mio orgoglio. Ma non devo temere, lui e suo fratello sono racchiusi nel ragazzo addormentato che giace dolcemente nella mia casa mobile. C'è ancora una speranza per me nel rivederlo, nel cuore di questo ragazzo alloggiano i miei angeli che uniti creano il motivo del mio coraggio. Ora non mi resta che combattere per il bene dei sogni e dell'infanzia candida dei bambini. Riuscirò a combattere? Avrò il coraggio di uccidere e di veder sgorgato del sangue? le risposte sono nel mio cuore e ribollono d'ispirazione. Basta soltanto capire le potenzialità della mia singolare arma. Mi alzo dalla mia postazione di pattuglia e mi dirigo all'interno del labirinto in una zona vasta e vicina all'entrata. Mentre corro alla ricerca del posto perfetto per l'addestramento sento l'adrenalina vibrare avida nel mio corpo e la paura abbandona la mia mente. Nella mia mano ho stretto il ventaglio del gelo che raffredda ,al solo contatto, la mano. Sarò degna di conquistare il freddo e il gelo? sarò abbastanza fredda per riuscirci?spero di si. Il freddo non è un nemico ma bisogna conquistarlo e fargli vedere chi comanda. Guardare diritto negli occhi il gelo e dimostrargli di essere più fredda di lui. Ogni passo che faccio causa eccitazione nel mio cuore come se questa via e questo comportamento mi segnassero il destino. Dovrò uccidere, sia fatto! Dovrò piangere, sia. Dovrò sentire il vento, sia per sempre così. Io ho fatto una promessa che manterrò a costo della mia stessa esistenza. Io sono l'unica guerriera in circolazione, l'unica che deve affrontare la vita con coraggio e senza paura. Io posso riuscirci, io sono il vento e nessuna lacrima fermerà il mio corso impetuoso. Mentre corro senza sosta scavalcando alti muri, sorpassando formicai e costeggiando varie piante, arrivo al centro tanto atteso del labirinto. Il leggendario centro che in molti hanno cercato per prenderne i tesori e divenire il re del intricato luogo. Io non voglio essere ne Re ne Regina, io sono un guerriero e ne vado fiera. L'immenso centro del labirinto è un immensa e stupenda torre fatta solo dal vorticare dei rovi di more e rose dai colori stupefacenti. La magnifica torre è alta come una casa di cinque lunghi e larghi piani, ma sfortunatamente non c'è una via d'accesso all'imponenza che si prostra davanti ai miei stupefatti occhi. Mi avvicino lentamente all'enorme edificio e poggio delicatamente la mia mano sulla parete di fiori. Non appena la mia piccola mano raggiunge la superficie verdeggiante, dall'alto cade un oggetto bianco che brilla d'argento grazie ai raggi del sole. L'oggetto argenteo cade lentamente verso il suolo per ,infine, posarsi vicino ai miei piedi. Non è uno oggetto ma è uno splendido e profumato giglio bianco che mette radici sul suolo da poco toccato, per alzarsi con esse dal suolo allungandosi fino a raggiungere la mia altezza. 

Giglio- " Se vuole entrare nella torre sacra dei fiori deve rispondere a due dei miei enigmi. Se la risposta è corretta potrà proseguire il suo cammino con me come guida. Se risponde in modo errato dovrà lasciare il labirinto per poi non tornare indietro. Accetta le condizioni signorina?"

Sono meravigliata e attratta dal fiore parlante e curiosa delle meravigliose avventure che ci sono all'interno della misteriosa torre, do la mia attesa risposta. Se essa è tanto protetta, vuol dire che all'interno di essa ci saranno delle meraviglie ancora ignote all'uomo.

io- " Accetto le condizioni da lei imposte e adesso per favore gli indovinelli."

Giglio- " <Son quasi di natura viperina 

Lunga e sottile, e quando son di mira

Faccio tanto flagel, tanta ruina

Che faccio impallidir chiunque mi rira.

Sto nella grotta mia sera e mattina,

né esco fuori s'altri non mi tira.

E fui di natura stabilita,

che fò più danno nuda che vestita.>"

Questa domanda è più tosto difficile ma assomiglia molto ad un'antico e dimenticato quesito che mi posero le insegnanti dell'orfanotrofio. Era una domanda difficile anche allora ma poi sono riuscita a risolvere l'irrisolvibile. Mi ricordo solo che pensai fuori dagli schemi e che riuscì ad indovinare. Pensa, devo pensare..mi devo concentrare......ma certo ci sono!

io-  " La risposta è la spada. Ne sono certa."

Giglio- " Prossima:

 < Il candido mio nervo duro e forte,

parte peloso e parte perforato,

entròvvi bianco e asciutto, o dura sorte !

e fuori doppo uscì nero e bagnato.

Onde servir altrui mai non si stanca,

se 'l duce che lo guida non gli manca.> "

La risposta non è così difficile da dare, bisogna soltanto analizzare l'enigma. Comunque questi indovinelli sono molto antichi e facili da risolvere. Io fortunatamente ho studiato i loro autori a scuola durante l'interessante ora di letteratura. 

io- " La risposta è la penna. Sono riuscita a risolvere i due quesiti correttamente?"

Al Giglio mancano le parole mentre cerca di ricomporsi e quando riesce a riprendere fiato mi da l'attesa e tesa risposta.

Giglio- " Risposte corrette signorina, ora venga l'accompagno all'interno della struttura." 

Il bellissimo fiore parante, sradica le sue preziose radici dal terreno che iniziano a piegarsi e trasformandosi in una specie di piccoli piedi. Con essi egli si dirige verso la parete fiori e toccandola con le sue mani vegetali crea un varco tra i boccioli che ci permette di entrare nella magnifica struttura segreta. L'interno della stupefacente struttura è composto soltanto da una larga e lunga scala di  spine che vortica e gira su se stessa durante il suo corso. Si può intravedere dal basso delle scale che si muovono, alcune che strisciano, altre che corrono e alcune che creano il giro della morte. Le scale si muovono in vari modi nel vuoto spostandosi continuamente non permettendo il passaggio, ciò è strano veramente molto bizzarro ma la curiosità mi spinge a percorrere questo lungo percorso che mi separa dal tesoro nascosto. Voglio scoprire e svelare il mistero irraggiungibile della camera al piano superiore. Il mio istinto è in allerta e la mia mente retrocede ma io voglio sapere la verità. E' anche un utile distrazione dalla mia infernale pena di cuore. Forse non pensandoti riuscirò a dimenticarti, spero di dimenticarti anche se in quei due giorni mi hai preso il cuore con i tuoi divertenti commenti e reazioni. ^Un secondo per guardarti, un minuto per sognarti, un ora per amarti, l'eternità per dimenticarti^( autrice: questa frase poetica l'ho inventata io personalmente ). Ma io sono una guerriera afflitta dal orrendo passato e dalla irraggiungibile libertà. In confronto alle catene di piombo del passato di Angelo, le mie sono decisamente più fragili. Ma la mia catena non si è ancora spezzata mentre la sua si è dissolta con le lacrime e l'amicizia. Riuscirò a farle sparire una volta per tutte? spero che uno dei miei tanti desideri venga realizzato. Tornando a noi, il bellissimo ed impavido giglio inizia a percorrere le scale realmente mobili facendomi segno con una foglia di seguirlo. Lui sarà una creatura magica o il proprietario del posto? un fiore che parla l'ho letto in un libro, ma non ho mai visto un fiore con le gambe. Chissà da quanto tempo è intrappolato in questo isolato posto senza avere nemmeno un compagno con cui chiacchierare del più e del meno. Avrà avuto tanto coraggio e fiducia. E' ammirabile questo piccolo e particolare fiore. 

Giglio- " Ti ha mandato qualcuno?"

io- " No, sono venuta di mia spontanea volontà. Sono qui per imparare a combattere."

Giglio- " Ah davvero? Sei venuta nel posto giusto allora. Ma dimmi c'è qualcosa che posso fare pr sollevarti il morale?"

io- " Il morale? Sinceramente io mi sento benissimo."

Giglio- " Non mentire ad un vecchio fiore signorina. Noi fiori abbiamo qualcosa di speciale: i nostri occhi nascosti riescono a vedere le auree delle persone riconoscendo dal colore il loro stato d'animo. Non mentire mai ad un fiore signorina e non solo in questo luogo. I fiori hanno orecchie e sentono anche nel tuo mondo. Io so tutto di te grazie a cose che non puoi vedere." Ciò mi stupisce davvero tanto:  i fiori non si devono insultare. Oggi ho imparato una grande lezione che probabilmente mi aiuterà in futuro. 

io- " No non si preoccupi è solo che una persona per me importante è andata via." detta la mia frase di risposta le scale incominciano a muoversi da sole per portarci verso una grande porta dorata. Il Giglio ,toccandola con una sua foglia, fa accadere una cosa magnifica ed eccezionale: La porta a poco a poco si trasforma in mille farfalle multicolore di carta che si disperdono per l'edificio come piccole stelle. 

Giglio- " Sai, i sentimenti non devono mai condizionare le tue scelte. Ora entra e combatti con me. " Detta l'ultima frase entra nella stanza percorrendo l'interno. Dopo di lui entro io guardando l'immensa stanza: essa ha le pareti di diamanti con incisi dei fiori; il pavimento è fatto da una strana gelatina azzurra che rende difficile il movimento; non c'è il mobilio tranne un arsenale di armi di vario genere sul muro a sinistra; al centro c'è un immenso tesoro composto da fiori in gemme e foglie d'oro. Sinceramente a me non interessa il prezioso bottino centrale, io sono venuta qui per allenarmi e per comprendere la mia arma. 

Giglio- " So a cosa stai pensando."

io- " Davvero?"

Giglio- " Certo che si signorina, tu non sei venuta qui per il mio tesoro invece tu sei qui per combattere. Allora combattiamo?" dice ciò mettendosi in posizione d'attacco.

io- " Va bene. Incominciamo!" sento il fuco scorrere nelle mie vene mentre impugno la mia arma dal misterioso potere. Ma davanti ai miei occhi il giglio inizia a crescere sempre più diventando grande e grosso: le sue foglie diventano scure e dalle punte di esse spuntano delle affilate spade di ferro; le radici diventano appuntite; i petali diventano scuri e da loro fuoriescono delle lance; al centro del fiore c'è una faccia indemoniata che sorride felice. Da un dolce fiore innocente, può fuoriuscire anche una bestia così? ora sono sicura che non insulterò mai pi un fiore. L'enorme e grottesca creatura parte all'attacco mentre tiro fuori dal suo fodero il mio freddo ventaglio. La prima battaglia più difficile del viaggio sta per cominciare. Iniziamo!

Punto di vista di Nekoakihiko:  

Sogno, sogno il buio e il vuoto. Sono solo in questo immenso spazio desertico mentre cammino e corro furente alla ricerca di qualche persona o essere vivente. Mi hanno abbandonato tutti, Angelo e la mia dolce principessa sono spariti in questa tetra oscurità. Mi manca ,a poco a poco, il respiro mentre le gambe iniziano a cedere e a tremare a causa della stanchezza accumulata. Ma ad un certo punto davanti ai miei occhi appaiono due figure misteriose avvolte da una forte luce che cambia a poco a poco colore. Alle due figure anonime si scolpisce il viso e i lineamenti si fanno più definiti, hanno entrambi il mio stesso viso ma con una grande differenza: gli occhi. Quelli del ragazzo a destra sono rossi come il fuoco e la passione, mentre quelli dell'altro ragazzo sono blu come il mare in una bella giornata estiva. I due ragazzi indossano dei vestiti normali e semplici per un posto del genere: il ragazzo a destra indossa una maglietta senza maniche rossa con un teschio al centro, una giacca a maniche corte in pelle nera, pantaloncini neri con borchie da cui pende una catena con teschi ed infine un paio di anfibi neri con i lacci rossi, una collana nera che stringe il collo, dei bracciali neri con borchie splendenti e dei guanti senza dita neri che arrivano fino al gomito; Il ragazzo a sinistra invece indossa una maglietta viola con sfumature bianche a maniche lunghe con sopra una camicia a maniche corte blu cobalto, jeans semplici, scarpe da ginnastica bianche e dei bracciali con croci o porta fortuna. I due strani ragazzi iniziano subito a litigare allegramente non considerando minimamente la mia presenza. Il ragazzo in blu si limita a subire le angherie perfide e i commenti giocosi dell'altro. Inizio a tossire per finta in modo da attirare la loro attenzione, i due ragazzi si voltano verso di me degnandomi finalmente la loro attenzione. 

???(1)- " A eccoti qua, pensavamo fossi scappato. Piacere io sono te ( ghigno malefico)"

???(2)- " Scusa il comportamento di mio fratello. Noi siamo le tue due personalità piacere."

io- " Cosa!!?? Non è possibile, voi non dovreste essere qui a meno che..."

???(2)- " Tu non sia caduto nella pozzanghera. Si lo hai fatto e siamo spuntati noi a prendere il tuo posto. Scusa il disturbo."

???(1)- " Ma cosa dici, deve essere grato con noi  perché dopotutto lo abbiamo riportato indietro altrimenti sarei restato con lei. Come ha pianto quella sciocca ( sguardo triste e nostalgico )"

io- " Avete parlato con i miei amici?!" 

???(2)- " Si ,scusa, sono venuti a cercarci quando siamo scappati per la sorpresa. La mia dolce signorina è andata a prendere il mio gemello mentre il ragazzino è venuto a recuperare il sottoscritto. Abbiamo trascorso con loro due giorni indimenticabili che non scorderemo mai." dagli occhi del ragazzo fuoriescono interrottamente delle luccicanti lacrime che bagnano il suo viso mentre l'altro nasconde le poche lacrime che gli sono uscite mentre continua a sospirare in silenzio. 

io- " Cosa è successo precisamente, ditemelo per favore. Dopotutto è come se lo avessi fatto io no? "

 ???(2)- " Hai ragione, fratello pensaci tu io intanto mi ricompongo." dice ciò asciugandosi frettolosamente le lacrime che ancora sgorgano interrottamente mentre l'altro ragazzo si siede difronte a me e mi mette violentemente una mano sull'occhio destro coprendolo. I miei occhi si chiudono involontariamente entrambi mentre nella mia mente avviene un flashback generale dove vedo attentamente ciò che è successo durante la mia lunga assenza: La mia dolce coniglietta che viene ad aiutarmi, la ferita che si è auto-inferta, i suoi tentativi nel scalare la parete, il dolce odore di fragola proveniente dai suoi capelli, la sua vittoria, le nostre piccole confessioni, il calore della sua mano, il sapore della sua minestra, la gelosia che provavo, quel dolce abbraccio vicino al fuoco, le nostre parole, il veloce bacio che mi ha dato sulla guancia, il giorno dell'addio, il lungo e triste abbraccio, il rumore del vento, le nostre parole, le mie lacrime che sgorgano, le sue che cadono impetuose, le sue ultime parole prima dell'addio, le nostre labbra che si toccano a pena. A poco a poco il lungo film inizia a dissolversi mentre riapro lentamente gli occhi confuso. Rendendomi conto dell'accaduto inizio a balbettare arrossito. Io e lei insieme, mamma mia! Ma lei adesso avrà per la testa solo lui, ma glielo farò dimenticare in qualche modo anche se lui sono io in fin dei conti. 

???(1)- " Contento della spiegazione e di cosa è successo (dice ciò guardandomi in modo spavaldo)"

io- " Se avessi provato a farlo io direttamente sarebbe stato meglio, ma mia va bene anche se ti toglierò dalla sua testa."  

???(1)- " Non credo proprio, io sono indimenticabile. Piacere stupido io sono Neko, la tua parte ribelle." mi tende la mano facendomi cenno di stringerla ma non appena la mia mano sfiora la sua, una scossa elettrica fulmina la mia mano facendomi sobbalzare dalla sorpresa. 

Neko- " Ci sei cascato come un inetto, hahahahhaha." detta la frase si avvicina il suo gemello a me e mi copre l'occhio sinistro con la mano. 

???(2)- " Buona visione." I miei occhi si richiudono velocemente facendo partire un nuovo e commovente film: C'è il mio amico che mi insegue e mi cattura, il dolce spettacolo sdolcinato che mi rende triste, le parole del ragazzo, il chiarore e il tepore della bianca luna, le fredde lacrime che cadono furenti dai miei occhi, il brillare delle lacrime calde del mio vicino, il ricordo della nostra antica promessa, il nostro nuovo legame fraterno indistruttibile, il sapore della zuppa della mia dama, la gelosia nel guardare il mio gemello con la mia signorina, le allegre chiacchierate con mio fratello, il duro giorno di partenza, il nostro abbraccio fraterno, le nostre lacrime calde scorrere sul nostro viso, le nostre parole d'addio e la sfida. Dopo di che c'è solo uno sfondo buio e riapro lentamente gli occhi felice di aver legato ancora di più i rapporti con il mio ami- , con mio fratello. Io e lui adesso siamo legati da un nuovo filo. 

???(2)- " spero ti sia piaciuto, ricorda di trattarlo sempre con rispetto anche se ti farà arrabbiare, mi raccomando. Io sono Akihiko il tuo lato angelico. "

io- " Grazie per aver riallacciato i legami con mio fratello, è un onore conoscerti. Ma perché mi siete apparsi in sogno?"

Akihiko- " Dato che la nostra presenza non è stata ancora cancellata in questo mondo; noi oggi ,quando ti sveglierai, saremo con te. Saremo dei fantasmi che solo tu puoi vedere e interagire, ma noi possiamo muoverci liberamente. Spero che questo non ti dia fastidio."

io- " No tranquillo, anzi al contrario. Mi fa piacere che voi passiate un po di tempo con me. Allora io mi sveglio ok?"

Neko- " Fa come ti pare, tanto noi siamo legati."

Akihiko- " Allora a dopo."

Inizio a dischiudere lentamente gli occhi per poi mettere a fuoco la stanza in cui mi trovo. Sono all'interno della tenda di Rossana circondato da due figure che poi riesco a distinguere: sono i miei sosia che risplendo di un aura brillante. Il mio corpo è ancora instabile e la mia mente è ancora confusa, ma ho voglia di camminare e di vedere i suoi occhi. Voglio guardarla, voglio sentire il suo profumo, voglio tenerla stretta a me. Mi dirigo fuori dalla tenda barcollante scostando le tende d'accesso. Indosso in questo momento: una felpa nera con il simbolo dello yin stampato vicino al cuore, un pantalone di tuta bianca con stampato su una tasca il simbolo dello yang, una fascia per capelli bianca e nera e infine dei bracciali viola che stringono il mio polso. Sembra che durante la ricomposizione del mio io, ci sia stato un involontario cambio d'abito.

 Fuori dalla tenda azzurra soffia forte il vento portando con se il dolce profumo di rose mentre il brillare del sole illumina la via. I miei due amici fantasmi mi aspettano verso l'ingresso del pericoloso labirinto che ho percorso già due volte. Ma per quale ragione io dovrei entrare nel labirinto vegetale? 

Akihiko- " So che sei confuso, ma da quella parte c'è la nostra signorina che ha percorso l'intero labirinto arrivando fino al mistico centro. Io propongo di raggiungerla se la vuoi vedere."

Neko- " Io sono ansioso di vedere il suo viso e il suo sguardo il giorno dopo la mia partenza. Mi manca e voglio sentire di nuovo il suo respiro. Quindi allocchi andiamo alla ricerca di quel dannato centro." dice ciò correndo nel labirinto impavido e nervoso. Anche lui, dopotutto, prova ciò che provo io. Anche io voglio vederla, forza andiamo senza alcun rimpianto. 

Mi precipito vicino al fantasma mentre il gemello lentamente e titubante mi segue con lo sguardo nervoso e perplesso. Iniziamo a correre velocemente nel pericoloso intrigo senza mai fermarci mentre sorpassiamo vari animali del posto. Dopo un po di tempo riusciamo finalmente a scorgere il centro del cruciverba con la famosa torre della legenda mitologica del posto. Essa è la " Torre di ogni paura" che all'apparenza sembra innocua ma dentro di essa alloggia una bestia che riversa contro di te tutte le tue tenebrose parole. La bestia ha la capacità di trasformarsi in un mostro letale riversando contro di te le cose che hai fatto di cui ti sei pentito o di cui hai paura, commentandole e riportandole alla luce in modo da sconfiggerti mentalmente. Quella bestia è un essere da evitare totalmente ma ora ho paura che...ed infatti è come credo, la porta della torre è aperta e nell'aria c'è il profumo di fragola originato dai capelli della ragazza. Adesso si che è nei guai, ha risolto gli indovinelli e ora si trova in difficoltà. Non posso rimanere con le mani in mano, devo correre da lei e salvarla dall'imminente catastrofe. Io e i due fantasmi ci scambiamo uno sguardo d'intesa ed entriamo nella torre, loro non potranno combattere ma potranno darmi comunque sostegno. 

Entriamo attraverso il varco precedentemente creato e percorriamo le scale molto difficilmente arrivando al piano di sopra dove insieme ci nascondiamo dietro il tesoro decidendo di agire solo se lei si troverà in difficoltà. Questa è la sua battaglia, non la mia. Davanti ai nostri sbalorditi occhi sta per avvenire la prima battaglia della mia principessa:

Il Giglio le scaglia contro le sue affilate radici che lei fortunatamente riesce ad evitare, ma sfortunatamente lei non sa ancora usare la sua arma e ciò può essere un problema. Arrivano velocemente contro di lei altre due radici facendola finire in preda al panico cercando in qualche modo una via di fuga. Ella ,con uno scatto veloce del braccio, si copre la testa con le mani non accorgendosi di cosa ha fatto. Con quel movimento brusco ha aperto il ventaglio che ha creato, grazie al movimento circolare del braccio, uno scudo protettivo di solido ghiaccio bloccando all'interno di esso le radici che perdono a poco a poco vita. Lei ,accorgendosi di ciò che ha creato con il suo involontario movimento, inizia a muovere il braccio con il ventaglio in tutti i sensi creando delle scie di ghiaccio intorno a lei. Poi ella, capendo il trucco, porta verso di se il braccio; lo piega lentamente e lo riapre bruscamente e velocemente ,così forte che la barriera di ghiaccio si divide in tante lame orizzontali scagliandosi veloci e taglienti contro la creatura. Mentre la ragazza viene coperta da fiocchi di neve. Ormai ha capito ciò che deve fare, lei danzando può uccidere. Ella alza il suo ventaglio creando sotto i suoi piedi una torre sulla quale ella inizia a muoversi in tutti i sensi creando: lame, scie, scudi, palle, spade, stalagmiti, torri e altre splendide armi di ghiaccio che feriscono la creatura facendola arrabbiare. I suoi movimenti, il vento gelido che scuote i suoi capelli, il freddo dei suoi occhi , la rabbia e l'agilità in ogni suo movimento, le sue grida di battaglia e la sua grazia risplendono più del ghiaccio e del tesoro della stanza. Ora lei non è più la solita ragazzina indifesa, lei ora è una cacciatrice. La "Cacciatrice del gelo" ecco il suo soprannome, o per meglio dire: il suo nome di battaglia. Una principessa che combatte con freddezza e agilità mostrando tutta la grazia che ha è molto meglio di qualsiasi altra donna. Non sono l'unico a pensarlo, anche i due fantasmi la guardano ammaliati e arrossati dalla sua bellezza gelida.

 Ella decide di scendere dalla torre da lei costruita e di fermarsi per riprendere fiato. Dopo di che la ragazza chiude il suo ventaglio e con la mano lo avvolge. La mano si sposta dal basso verso l'alto creando al suo passaggio del ghiaccio che si prolunga anche fuori dal ventaglio creando una spada di ghiaccio. La spadaccina la impugna e inizia a correre velocemente contro l'avversario. E' velocissima e al suo passaggio crea delle scie di ghiaccio che si sciolgono quando ella si allontana. La sua aura ora è circondata da un'altra fredda ed impassibile. Mentre corre inizia a gridare con forza aumentando il freddo e il giaccio intorno alla sua spada che inizia ad illuminarsi. La ragazza fa un enorme balzo e trancia con la sua spada le radici della bestia. La bestia inizia a perdere il suo potere ed a rimpicciolirsi evidentemente mentre la paladina si posiziona davanti alla creatura impugnando la spada. 

Rossana- " Credo di aver vinto, tu che dici?"

Giglio- " Si credo che tu abbia vinto questa battaglia ma non un'altra. Perché lo hai lasciato andare?"

Rossana- " Io, non voglio parlarne." dice lei freddamente con tono impassibile.

Giglio- " Adesso tu non sai che fare, lui se ne andato e tu sei sola consapevole di aver perso una persona importante."

Rossana- " Sta zitto!!!" dice ciò in preda alle lacrime mentre lascia la presa dalla spada.

Giglio- " Già, proprio sola. Non potrai più vederlo e ormai il tuo cuore non smette di battere per lui giusto. Lo hai lasciato andare via come se niente fosse, lasciando che sparisse per sempre."

La ragazza si limita a gridare dal dolore e le lacrime invadono il suo viso ,mentre si siede a terra in preda ai ricordi e allo sconforto.

Giglio- " Che brutta fine che ha fatto quel poveretto e tutto per colpa di una ragazzina viziata. "

A quelle parole Neko, invisibile agli occhi degli altri, corre verso Rossana e si siede difronte a lei tenendole le mani e scontrando le loro fronti anche se lei non riesce a sentire niente. 

Neko- " Non è vero, tu non hai fatto niente. Io sono sempre con te anche se tu non lo sai. Era una cosa che avevo deciso io, e tu mi hai concesso di farla. Sei proprio stupida, non ridurti così per me! Io ti amo, quindi alzati e combatti!! Sappi che il mio cuore batte solo per te e questo vale anche per quel fesso di Nekoakihiko. Io sarò sempre dentro di lui dannazione, quindi cerca di dimenticarmi. ( iniziano a uscire tante lacrime dai suoi occhi )Sappi che mi manchi tanto e non posso sopportare di non poterti abbracciare, cerca di essere felice ti prego. Ti amo razza di idiota!!!" Dopo di che inizia a piangere anche lui mentre la ragazza sembra smettere, al ragazzo inizia a dissolversi l'aura che possiedono entrambi per renderli invisibili. Ora lui è visibile anche agli occhi degli altri, ma solo per poco. Quando la ragazza si accorge della sua presenza inizia a piangere dalla gioia mentre lo abbraccia con forza e lui la stringe ancora più forte a se. Egli inizia a riempirla di piccoli baci delicati su collo e viso mentre lei piange ancora per la felicità. Questa scena mi da, a dire il vero, molto molto fastidio ma dopotutto è come se lo stessi facendo io no? e poi comunque questo è meglio di sentire il suo pianto che ferisce il mio cuore più di qualunque altro pugnale. Ma ad un certo punto il ragazzo inizia a sparire tra le braccia della ragazza ricominciando a ricrearsi l'aura. La ragazza invece e felice ma triste nel vederlo ripartire. 

Neko- " Adesso devo tornare indietro, ma tu non essere triste ma cerca di mettere i tuoi sentimenti per me in un angolo della tua mente e pensa al futuro. Combatti adesso e vivi la vita anche per me. Ti amo mia stupida ragazzina." Dice ciò dando un ultimo bacio sulla guancia alla ragazza che subito dopo fa lo stesso a lui.

Rossana- " Cercherò di dare il massimo, vedrai che riuscirò a salvare tutti. Ti amo anche io stupido felino." dopo di che il ragazzo scompare dalla vista della ragazza lasciandosi dietro dei petali di rosa rossa. La ragazza carica di felicità e determinazione si avvicina al fiore e lo trafigge con la sua spada-ventaglio di ghiaccio. 

Rossana- " Addio fiorellino, spero che ti troverai bene ovunque andrai."

Giglio- " Maledetta.." Il fiore inizia a seccarsi diventando cenere che con il soffiare del vento si disperde. La mia guerriera si dirige verso il balcone di rose che si è formato dopo che ella ha ucciso il fiore. Il paesaggio è incredibile ma lo è ancora di più la mia personale giustiziera che guarda con occhi pieni di vita il meraviglioso paesaggio. Io mi avvicino a lei impavido affacciandomi all'incredibile balconata. Quando la ragazza si accorge della mia presenza i suoi occhi iniziano a brillare mentre si avvicina a me cingendomi in un abbraccio breve. 

io- " Che bel paesaggio, vero?"

Rossana- " Puoi dirlo forte, ragazzino ( inizia a ridere delicatamente )" devo farmi coraggio e dirglielo, ora o mai più vecchio mio. 

io- " Senti coniglietta, io so quello che è successo durante la mia assenza."

Rossana- " Come hai fatto a saperlo?!"

io- " Me lo hanno raccontato i due ragazzi che sono stati qui prima di me. Son dei bravi ragazzi, ma io riuscirò a toglierti lui dalla testa tranquilla."

Rossana- " Di quello non devi aver timore, ormai devo pensare al futuro. E' così che va il mondo, aspetterò paziente il prossimo ragazzo che mi porterà via il cuore. Adesso non so chi è ma il mio cuore ora è aperto a questo sentimento." dice ciò allontanandosi e dirigendosi verso le scale che percorriamo velocemente insieme. Arrivati all'uscita decidiamo di fare una gara fino all'uscita del groviglio, io ovviamente ho perso volontariamente, spero. Sull'uscita c'è ad aspettarci spazientito Angelo che porta tutto da solo i pesanti zaini. Allora io e la guerriera andiamo ad aiutarlo portando un po di zaini. Camminiamo per un giorno intero fino ad arrivare alla prossima regione. Il panorama è stupendo ma c'è una cosa terribile che ci aspetta all'inizio........................................

Cosa si trova di così terrificante nella prossima regione? Riusciranno i due ragazzi a far dimenticare Neko a Rossana? Quali altre sorprese avvolgeranno i ragazzi? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.   

Messaggio autrice: 

Ciao a tutti miei cari lettori. In questo capitolo ho voluto dimostrare a tutti il valore combattivo delle donne. Ho voluto spiegare cosa è successo dopo che i due ragazzi se ne sono andati. Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e ricordate di leggere il libro e se volete di seguirmi. La canzone mi piace molto e ho voluto farvela sentire. A proposito vi dico anche la mia citazione preferita perché io può: ^Si alza il vento, bisogna tentare di vivere. Di Paul Valery.^ 

Spero vi sia piaciuto anche questo e un bacio da Neko-chan. : 3

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