capitolo 11: " lacrime di fuoco"
.......in due piccole e brillanti lucciole che librano intense e felici per aria. Le due piccole lucciole , che brillano intensamente di una luce rossastra , si allontanano gradualmente l'una dall'altra e a poco a poco esse si ingrandiscono e mutano la loro piccola forma. A poco a poco ritornano umane riavendo le lunghe gambe e le possenti braccia con il loro minuti corpi. La sagoma umana che brilla intensa davanti ai miei increduli e terrorizzati occhi , inizia a muoversi e a cercare la gemella che si era miseramente nascosta dietro un pennello. Lo sguardo del mio vicino è ,diversamente dal mio, tranquillo e allo stesso tempo deciso ed impaurito nel vedere le due figure splendenti che si agitano e diminuiscono d'intensità. A poco a poco la luce rossastra che avvolge le due figure anonime si dissolve col vento ,come il fuoco che con il soffiare del vento si dissolve nell'aria. Ho paura, paura da vendere, ma io devo fare qualcosa, qualsiasi cosa, io voglio aiutare colui che ho ferito. Lui è finito in questo pasticcio per colpa mia e io non posso essere freddamente indifferente. Mentre sulle due sagome si scolpiscono i muscoli e le facce che a poco a poco riprendono colore, io mi avvicino ad esse senza paura portando con me un asciugamano e una bottiglietta d'acqua bicolore. Ferma la mia corsa in loro aiuto la mano di una delle due creature che violentemente mi spinge verso terra e mi fa cadere al suolo facendomi, di conseguenza, un grosso livido sulla gamba. Mentre rialzo lo sguardo arrabbiata e sconcertata riesco a vedere l'aspetto dell'essere maleducato che ha fatto ciò.
???(1)- " Ragazzina, non mi intralciare. Se ti azzardi a farlo un altra volta ti schiaccio come un insetto ,capito?( ristata divertita e maligna)"
io- " Scusami carino, volevo solo essere gentile. Così si tratta una signora? ma guarda tu."
???(1)- " Davvero sei una donna? sai non me ne sono accorto, pensavo fossi un cane per come corri e abbai stridulamente , non è colpa mia. hahahaha( sorrisetto divertito)."
io- " Sei proprio insopportabile lo sai, impara le buone maniere prima di parlare con me, brutto stupido."
Cerco lentamente di rialzarmi dal suolo argilloso che ho violentemente schiacciato involontariamente ma una dolce mano si mostra davanti ai miei occhi infuriati facendomi cenno di afferrarla. La prendo diffidente ma saldamente ed essa mi tira a se facendomi alzare dal suolo e mostrandomi il dolce sguardo del suo padrone.
???(2)- " Spero che tu non ti sia fatta male, signorina Rossana. Non era sua intenzione agire in questo burbero modo. Perdonatelo."
io- " Certo sta tranquillo, non agitarti io sto bene e poi non temere sono una persona resistente, un piccolo ed insignificante livido non mi ha arrecato un grave danno."
???(2)- " Certo scusa, mi sono preoccupato troppo. Ti ho dato fastidio, non accadrà più. Scusa."non mi riesce a guardare in faccia per la timidezza, è proprio carino. Non ho mai conosciuto una persona così timida e nobile, mi fa tanta tenerezza. Mi ricorda un piccolo bianco criceto.
io- " No, tranquillo va tutto bene non ti devi preoccupare io sto bene e non sei fastidioso anzi, tu sei l'opposto." è una persona decisamente timida ma gentile, credo che andrò d'accordo con questa persona-essere. Il mio collega avventuriero, rimasto in disparte, distoglie la mente dai suoi pensieri e i suoi occhi mi guardano allarmati. Egli corre velocemente verso di me in maniera arrabbiata e furente facendo spaventare i due esseri che si rifugiano nell'enorme labirinto d'agrifogli e piante selvatiche. Cerco di rincorrerli ma il mio intento viene fermato velocemente dall'arciere che mi tira a se prendendomi e tirandomi velocemente per un braccio.
Angelo- " Rossana, loro.....loro....sono.............Nekoakihiko."
io- " D'avvero! Perché?!?!"
Angelo- " Le pozze di vernice che si trovano sotto i pennelli hanno una grande maledizione:
^La persona o l'animale che ci entrerà, in due si dividerà;
Bene e male bianco e nero, solo quando si saprà il vero.
Uno diverrà, ma se ciò non si fà,il suo se stesso sparirà.^
Ecco la ragione della sua azione, lui non voleva che tu subissi questo terribile destino e cosi si è sacrificato.( abbassa il capo assumendo uno sguardo cupo)"
A poco a poco il cuore smette di battere e il vento smette di soffiare mentre il fiato inizia a mancare e le palpebre si muovono più lentamente, delle scie calde percorrono e fanno a gara sul mio viso per terminare all'incavo del collo dove disperdono il loro calore. Dopo un minuto dal loro corso capisco che delle calde lacrime percorrono il mio viso paonazze. Lui si è sacrificato per me, ha sacrificato la sua identità per una ragazza sciocca che lo ha rifiutato e maltrattato. Sono stata una sciocca, non capisco i miei sentimenti appendendo su di un palo i suoi e quelli dell'altro. Più il dubbio assale la mia mente, più i loro sentimenti scendono verso il basso conficcandosi ancora più profondamente nel freddo palo che fa loro da coltello. Sono una stupida, ora l'anima della persona che mi ha amata e aspettata è persa nel mio dubbio e cancellata nel vento. Devo farmi forza, c'è ancora una speranza per me nel riuscire a rivederlo un altra volta per dirgli che gli voglio bene, che mi dispiace , che....che.......non mi dispiace come persona. Voglio salvarlo, devo salvarlo. Devo ripagarlo di tutta la gentilezza che mi ha mostrato e donato senza nessuna ricompensa o secondi fini. Io sono l'unica che può farlo, lo salverò a costo della mia stessa inutile vita. Mi asciugo violentemente le lacrime che hanno marchiato e percorso il mio viso e mi tiro su il naso con forza, come una degna orchessa farebbe. Inizio con passo deciso e tonate, a percorrere la via per entrare nel labirinto e recuperare le due parti della sua anima.
Angelo- " Dova vai?"
io- " Vado a salvare il mio salvatore. Tranquillo lo riporterò da te così possiamo cercare la sua famiglia e tu potrai riavere la tua, cioè Neko. Io ho un conto in sospeso con lui e non sarò contenta fino al momento in cui noi non avremo chiarito le cose( sguardo perso nel vuoto). Ora ciao, io vado a salvare una parte della mia famiglia per portarla da te.( sorriso fiducioso)"
Angelo- " Aspetta! Quello con gli occhi rossi è Neko. Quello con gli occhi blu è Akihiko. Io prendo il rosso tu il bl-"
io- "No! Io prendo il rosso tu il blu, ho un conto in sospeso con quello la(sorriso malefico). Ci vediamo e sta attento" inizio a correre nel labirinto lasciandomi alle spalle Angelo che mi guarda sorpreso e preoccupato.
Angelo- " Dovrei essere io a dirlo, sta attenta Ro. Certo che ha un bel caratterino la ragazza e se per questo anche tanto coraggio e tanta fiducia. Non mi scapperai , sei troppo speciale per essere lasciata sola." sussurra queste parole fra se e se in silenzio andando nella direzione opposta alla mia.
Corro nel labirinto veloce come un fulmine incrociando fiori, ostacoli e cespugli; cambiando direzione e scavalcando basse pareti o costeggiandole. Corro senza sosta pensando e ripensando a dove si sarà cacciato quello stupido di un gatto maleducato. Se lo vedo giuro che gli strappo i baffi. Continuo ancora a correre senza sosta pensando anche alla attesa e nascosta fine del labirinto. Ma, ad un certo punto ferma la mia maratona un sasso che mi fa cadere al suolo facendomi sbucciare il ginocchio, attirando l'attenzione di qualche creatura del posto.
Neko- " si può essere così sciocchi? io non credo, tu sei l'unica cosi sciocca."
io- " Si lo sono, sono così sciocca che sono venuta a cercarti. Dobbiamo chiarire un po di fatti."
Neko- " Allora sai parlare, non pensavo. Comunque io con te non voglio parlare, non sai come ci hai fatto ferire, non che me ne importi ma un torto è un torto. E sappi che io ho un cuore di ghiaccio è impossibile farmi commuovere( risatina cattiva)"
io- " Dimmi cosa posso fare e la farò, io lo salverò!"
Neko- " Oh, come siamo determinate. Allora ti sfido: io salirò sopra la parete più alta del labirinto e se tu la raggiungerai forse potremmo trovare un accordo. Io allora ti aspetto ,masochista." dopo di che incomincia a salire velocemente sulla parete di liane davanti a me. La parete è alta esattamente quindici metri e larga la metà e non ha minimamente delle rocce su cui aggrapparsi e le liane sono fatte di foglie delicate. Sarà difficile ma non mi arrenderò tanto facilmente brutto stupido, se pensi di scoraggiarmi pensi male. Quando voglio una cosa la ottengo in tutti i modi. Inizio lentamente a scalare ma la mano scivola dall'unico appiglio trovato a cinque centimetri dal suolo, cado atterrando sugli airbag posteriori suscitando la fragorosa risata del gatto.
Neko- " Certo che sei davvero stupida sai. Se vuoi puoi arrenderti e andare a piangere dal tuo grande amore. hahahahahah mi fai pena ragazzina. Non riuscirai a raggiungermi hai troppa paura."
io- " Si, ho paura...."
Neko- " Vedi è imp-"
io- "....Ho paura che tu cada! Non sederti sul bordo ma tranquillo se cadi ,ti prendo io."
Neko- " Tu non sai niente di me, io voglio solo farti a fette, strapparti il cuore e bruciarlo come tu hai fatto col suo."
Sento il cuore che mi scoppia sentendo le conseguenze delle mie gesta, essere fatta a fette è quello che mi merito. Dette queste sue crudeli e meschine parole veritiere e sincere apro di colpo le braccia verso di lui.
io- " Sono qui, fallo! fammi scontare la mia pena ma fallo tornare da noi!"
Neko- " Come siamo coraggiose, peccato che poi tutto quel bel coraggio svanisce appena mi avvicino. "
Senza controllo e arrabbiata dalla sua arguta affermazione, prendo in preda all'ira una roccia e mi raschio violentemente il braccio procurandomi su di esso una grande ferita da cui fuoriesce sangue e lacrime. Ma appena il mio avversario lo nota scende con un balzo da felino dalla sua postazione di battaglia per raggiungermi allarmato. Prende velocemente da una delle sue tasche una bottiglia d'acqua e versa la calda e lucida acqua sulla zona infetta che poi avvolge delicatamente con l'asciugamano che avevo portato per lui. Dopo di che torna a guardarmi negli'occhi.
Neko- " Certo che sei proprio stupida, non ti azzardare a farlo mai più."
io- " Allora ti preoccupi per me. C'è ancora lui chiuso in te, per fortuna." iniziano a brillarmi gli occhi e un enorme sorriso arrossato mi appare in viso radioso. Lui si allontana da me velocemente e indifferente per poi tornare sulla sua postazione di difesa sopra la parete.
Neko- " Certo che c'è ancora, ma io continuo a sopprimerlo( risata cattiva). Se lo rivuoi devi riuscire a prendermi ragazzina."
Da ora in poi ci metterò tutto il mio impegno e le mie abilità atletiche e lo raggiungerò, così potrò abbracciarlo e fargli capire che lui ora non è solo e non si deve scoraggiare davanti a nulla. Io lo salverò, lo riporterò tra le mie braccia e lo proteggerò. Non lascerò che il vento mi porti via anche lui. Certo che sono davvero un idiota, se avessi capito prima i miei sentimenti e avessi avuto il cervello libero dai chiassosi pensieri che avevo, lui ora non soffrirebbe così tanto per un idiota come me. Questa vita frenetica e misteriosa è come una corsa contro il forte vento, per quanto tu possa proseguire sei sempre al punto di partenza aspettando lo sparo che ti farà partire. Ma lo sparo avvolte viene e avvolte va, non tutti partono per l'infinita corsa e rimangono immobili sulla linea di partenza assaporando il vento che gli attraversa la pelle e scuote i rami frondosi degli alberi. Invece per chi lo ha avuto giunge il momento di partire ma durante l'estenuante percorso incontra ostacoli, fatica, noia e perde la voglia di proseguire lasciandosi alle spalle il traguardo che tutti prima o poi supereremo sapendo di aver corso il più possibile e allegramente. Per quelle persone depresse giunge l'ora di prendere una scorciatoia ,ed evitare di correre allegramente e spensieratamente, cioè la via buia e triste priva di aspirazioni. Loro, percorrendo quella triste scorciatoia, non riescono ad assaporare la bellezza della via principale dove chi corre più determinatamente e attentamente può sentire la brezza del vento e il profumo della vittoria sudata. Ognuno di noi può scegliere liberamente il modo in cui affrontare la via, ma deve saperlo fare giustamente scegliendo ciò che lo porterà al successo e alla felicità facendoli attraversare la linea del traguardo in maniera meritata e fiera di aver fatto il possibile per garantire la felicità al mondo e a e stesso. Ricordate di aspettare pazientemente e allegramente il vostro sparo e di percorrere la via che vi renderà fieri di voi stessi, mi raccomando.
Io intanto mi arrampico continuamente e inutilmente sulla lunga e possente parete da dove il gatto mi prende instancabilmente in giro, credo proprio di avergli trovato un hobby. Mentre: sudo, grido, cado , inciampo, piango, rido, e scavalco gli ostacoli; l'affresco sul immenso soffitto ha girato su se stesso facendo illuminare la sua grande e candida luna e facendo ,di conseguenza, oscurare l'infinito cielo. Essendo esausta e sudata fermo i miei inutili e stancanti tentativi di arrampicamento per sedermi sul suolo erboso che si trova sotto l'immensa montagna da scalare . L'unico problema è il mio orrendo e lacerante odore da cavallo sudato che emano a causa della perenne scalata. Devo fare qualcosa all'istante altrimenti persino le puzzole mi prenderanno in giro per il mio terribile odore. Mi ricordo subito dell'acqua che mi aveva dato il maleducato volante prima per disinfettare la mia auto-ferita. Non voglio farlo, ma è l'unico modo e l'unico mezzo che ho ha disposizione. Mentre quel selvaggio di un animale è intento a guardare incantato la luna come un lupo solitario, io mi tolgo la maglietta sudata rimanendo in canottiera. Subito dopo essermi tolta la gonna e dopo esser rimasta con indosso un pantaloncino in cotone viola, mi verso sui capelli e sul corpo la fresca e limpida acqua. Finalmente il terribile odore di calzino di cavallo sudato se ne va con il secondo freso risciacquo ma, con mia grande sfortuna, il felino si è accorto della mia "geniale" idea. Adesso è intento a guardarmi annoiato la schiena mostrandomi uno sguardo di superiorità e pietà nei miei confronti. Ma chi vuole la sua misericordia ,accidenti! Ciò non cambia il fatto dell'essere la persona più sfortunata della terra, già sono nata sfortunata con come amante la stramaledetta sfortuna. Spero almeno che sia un bel tipo. Mentre aspetto che il vento mi asciughi i capelli e il viso sento una strana presenza provenire da dietro la mia testa. E' sicuramente quello stupido e viziato gatto che mi butterà sui lucidi e immacolati capelli un riccio o una tarantola. In effetti le mie ipotesi non sono errate, dietro di me c'è lui seduto in ginocchia sul suolo verdeggiante che mi prende con forza delle ciocche di capelli. Sto per girarmi e torturarlo con un sasso trovato a terra ma egli mi pettina con le lunghe e affusolate dita i capelli dolcemente e seccamente cercando di non farmi male.
Neko- " Ma sei una donna scusa? Hai i capelli così annodati che mi ricordi Tarzan."
io- " Io essere Tarzan, parlare con scimmie come te." rido a crepa pelle senza accorgermi che lui nel fra tempo mi ha strappato un nodo.
Neko- " Tarzan dovrebbe imparare a pettinarsi se vuole essere più carino. Certo che i tuoi capelli sembrano un cespuglio lo sai e in più odorano di erba calpestata."
io- " Scusatemi sua altezza se non ho a portata di mano uno sciampo ma vede, ero occupata a sopportare un povero gatto abbandonato."
Neko- " Quella abbandonata sei tu, non io. Aspetta qui, torno subito." dopo di che se ne va con un balzo da leone lasciandomi sola e bagnata sul pavimento erboso circondata da pareti di liane verdi. Aspetto per un paio di minuti assaporando il vento caldo e l'odore di erba bagnata, quando sento un odore delizioso provenire da dietro la mia schiena. Mi giro lentamente e vedo con occhi sorpresi che il gatto maleducato mi versa velocemente sui capelli del succo di fragole e mi copre la schiena con un asciugamano umido. Inizia lentamente a massaggiarmi le punte dei miei fragili e bruni capelli per poi arrivare all'attaccatura di essi riempiendomi di succo alla fragola che a volte finisce nella sua insaziabile pancia. Passano i minuti in questa strana e dolce atmosfera in cui percepisco ,ad ogni suo tocco, il vero lui che riposa inquieto come un uccellino in gabbia in questo cuore ribelle. Sento le guance arrossarsi e il fiato diminuire, l'intenso respiro di fragola che proviene dalle sue labbra, le sue calde mani che passano delicate tra i miei capelli. Questa intensa e imbarazzante situazione prende il sopravvento in me facendomi battere forte il cuore. Sentire il suo calore, il suo respiro e il suo odore sotto il naso sapendo che appartengono a lui mi fa venire i brividi e felicità. Lui è ancora dentro di lui aspettando pazientemente di essere scagionato dalla sua prigionia. Ti libererò presto ma devi aspettare ancora un po la mia vittoria nella lenta ed intensa sfida a cui ho intensamente partecipato. Il gatto continua a massaggiarmi la testa con quel dolce e profumato succo che avvolte beve, che ingordo. Finito il trattamento di bellezza gratuito offerto dal felino egli mi risciacqua velocemente i capelli e me li copre con l'asciugamano che mi aveva portato.
io- " Grazie, non me lo aspettavo. Sei stato gentile( sorriso imbarazzato)"
Neko- " Non l'ho fatto per te, solo che con quell'odore avresti fatto scappare mezza città."
io- " Ecco che ritorni ad essere scontroso. hahhahah. Ma sai mi piaci anche così, altrimenti non sarebbe divertente averti vicino. Si mi piace anche questo aspetto di te. hahahaha." dopo di che mi giro verso il diretto interessato e le sue guance iniziano ad arrossire violentemente facendolo apparire incredibilmente tenero ai miei occhi ammaliati e intensi. Non resisto più, gli devo far capire che io tengo a lui più di chiunque altro. L'unico modo è darli un leggero ed innocuo bacetto. Mi avvicino intraprendente alla sua guancia per poi schioccarli come una veloce freccia un piccolo ed innocente bacetto. L'arguta e inaspettata conseguenza sono le sue calde guance rosse e uno sguardo lucido e inconsciamente felice. Ora ne ho la certezza assoluta, lui è li dentro e lo prenderò.
io- " Bhe buonanotte gattino, ci vediamo domani." Mi butto sul suolo con l'asciugamano bagnato per cuscino e mi addormento immediatamente escogitando un modo per arrivare in cima.
Punto di vista di Neko:
Mi avvicino a lei e vedo che i suoi capelli sono un groviglio di nodi, come ha fatto? Certo che non si può essere più stupidi di cosi. Non posso lasciarle quel groviglio in testa, anche se è nettamente e ridicolmente ridicola, devo toglierli quei nodi. Anche se non assisterò allo spettacolo clamoroso di un riccio che sale goffamente su di una parete erbosa, strapparle i nodi quando devo è ancor più eccitante. Scendo abilmente e indifferente dalla mia postazione di difesa e mi avvicino di soppiatto a lei. Metto velocemente una mano tra i suoi lunghi capelli crespi e inizio a far passare e scorrere le mie dita fra di essi. I capelli hanno un colore più tosto banale ma intrigante con le punte leggermente più chiare, cioè di color marrone, del resto che è marrone spento ,come il legno mentre brucia nel fuoco invernale. Sono mossi e formano delle lunghe onde che percorrono le sue lunghe e magre spalle. Mentre stacco i nodi e le pettino il resto sento inconfondibilmente la sua agitazione e il suo imbarazzo ad ogni mio costante passaggio. Non la capisco, e non la capirò mai credo. Dopo tutto quello che le ho fatto si imbarazza e arrossisce appena avvicino la mia testa alla sua. Forse ho sbagliato a trattarla cosi? No, io non ho sbagliato perché questa insignificante e irritante ragazzina ha calpestato indegnamente il nostro cuore. Io non la perdonerò così facilmente anche se lui, chiuso nel mio duro cuore, grida di perdonarla e di abbracciarla stretta a se. Sono sconcertato, sono davvero così romantico? mi vengono i brividi solo al pensiero di un paio di fiori e di un bacetto. Io non lo farei mai ma l'altra parte di lui farebbe quello e anche di più. Io e il mio gemello blu non andiamo per niente d'accordo, siamo troppo diversi ma uniti ,formando una sola persona, diventiamo perfetti ed equilibrati. Ma da quando lui ha conosciuto questa strana bambina sono stato costretto ad usare la mia spavalderia e il mio carattere ribelle e seducente in maniera diversa dal solito. Vorrei proprio capire cosa ci trovano tutti in lei. Si, è coraggiosa, determinata, aggressiva, combattiva e molto altro ma io non ho ancora compreso cosa sia l'amore. Dopo un po mi rendo conto del suo odore che ricorda l'erba selvatica e per non sentirlo di nuovo, salto da una parete all'altra per trovare delle bacche e delle fragole da macinarle. Così faccio in maniera frettolosa prendendo la frutta e versandola, al mio ritorno, sulla testa della bambina. Le massaggio i capelli con questa dolce essenza e a volte inconsciamente la bevo. Il suo dolce odore di fragola, i suoi capelli splendenti, il suo rossore e la sua tensione nel sentire ogni mio tocco è eccitante e divertente e per qualche ragione ignota mi rende alquanto felice. In più è vestita solo con piccolo pigiama che fa vedere la sua ridicola bassezza e la sua muscolatura. Mi fa pietà questa creatura ma non posso negare di non esserne attratto. Nella mia anima si sta diffondendo ciò che odio e che ho sempre respinto, si sta diffondendo l'amore. Per lo più rivolto a questa ragazzetta. Mi devo controllare e devo trattenere la voglia di bere il succo dai suoi capelli. Per evitare questo e altro ancora le verso dell'acqua addosso e poi le metto l'asciugamano. Sono scampato alla fine, se avessi fatto un passo falso adesso lei avrebbe scoperto più del dovuto. Ma non finisce qui.
Ragazzina- " Ecco che ritorni ad essere scontroso. hahhahah. Ma sai mi piaci anche così, altrimenti non sarebbe divertente averti vicino. Si mi piace anche questo aspetto di te. hahahaha." Mi manda in tilt il cervello bloccando ogni mio pensiero esterno a lei e alla sua frase. Non posso negare di non essere incredibilmente felice, sono così felice che potrei stringerla più forte a me ma non posso lasciare scoperto il mio lato dolce e tenero. Devo mantenere ben salda la maschera da duro senza sentimenti, rovinerei la mia immagine altrimenti. Ma lei si avvicina di scatto verso di me e posa le sue calde, invitanti e morbide labbra sulla mia guancia già arrossata. Se ero rosso prima, ora sono un peperone. Dopo ciò ella cade in un sonno profondo non riuscendo fortunatamente a vedere la mia imbarazzante reazione. Me la pagherà cara, non posso negarlo, lei mi piace fin troppo. Devo prendere le distanze e aspettare la sua vittoria prima di chiarire i fatti con me stesso.
Punto di vista di Rossana:
Mi sveglio improvvisamente ricordandomi subito della sfida con il gatto e del innocuo bacio. Che figuraccia, che imbarazzo, che audacia. Dopo tutto, sento ancora il battito accelerato. Ora devo affrontare la sfida e so già come fare.
Neko- " Dormito bene? russavi come un tricheco ,sai."
io- " Farai meno lo spiritoso quando ti batterò, preparati."
Neko- " Siamo fiduciose, eh? Tanto non ci riuscirai ragazzina."
io- " Staremo a vedere." Inizio ad arrampicarmi molto lentamente spostando la mano da una liana all'altra e avanzando simultaneamente con il piede. In breve tempo sono già a metà strada suscitando lo sguardo sorpreso del mio avversario che mi lancia un espressione orgogliosa e arrabbiata. Non è colpa mia se sono una capra svizzera. Mi mancano un paio di centimetri alla fine della scalata per raggiungere così finalmente la vetta del monte. Dopo essere salita ed essermi seduta tranquillamente vicino al mio avversario iniziamo a chiacchierare amichevolmente.
Neko- " Non pensavo che ci riuscissi, mi hai stupito ragazzina."
io- " Sono incredibile lo so, ma adesso lascialo andare come da promessa."
Neko- " Prima però ti volevo dire una cosa che di certo non sai: lo sapevi che qui alcuni paesi hanno i nomi delle vostre nazioni?"
io- " Molto interessante, davvero?!"
Neko- " Si ovvio, ti ricordi che la prima volta che ci siamo incontrati ti ho detto che provengo dalla America e che i miei genitori sono giapponesi. L'america qui è un paesino fatto di creta che si trova nella settima regione e il Giappone è un paesino che si trova nelle terre proibite. "
io- " Come mai voi avete come nomi dei paesi quello delle nazioni reali?"
Neko- " Ti devo spiegare sempre tutto, non ci arrivi mai da sola (sbuffo). Nelle vostre fantasie vengono nominati dei nomi particolari che alcuni attribuiscono a dei nomi di oggetti tradizionali. Allora i capi villaggio li hanno usati per dare un nome al loro villaggio o paese, capito?"
io- " Si ,credo. Ma tu adesso devi rispettare la promessa ricordi?."
Neko- " Si, quanto sei seccante. Ma per farlo ritornare dobbiamo avere con noi anche mio fratello, e tu ce l'hai?"
io- " Io no ma Angelo si spero. Allora che si fa intanto?"
Neko- " Senti ragazzina, io......io....non ti trovo cosi stupida.....cioè.."
io- " Cioè?"
Neko- "...cioè che mi......piaci ,ecco" Fa uno sguardo arrossato e imbarazzato guardando il basso cercando di distogliere i suoi pensieri. E' così carino quando fa così.
io- " Sai anche tu non mi dispiaci ( sorriso dolce)" inizio ad arrossire anche io rendendomi conto di ciò che ho appena detto. E' come se mi fossi dichiarata no? Lui inizia ad arrossire più di prima voltandosi dall'altra parte per non farmi vedere il suo viso.
Neko- " Q-q-q-q-questo è-è ovvio, nessuna donna può resistere al mio fascino."
io- " Come siamo modesti, eh? Narcisista che non sei altro." A poco a poco sento la sua mano posarsi calda e leggermente sulla mia stringendola sempre più. Adesso i nostri sentimenti sono chiari e abbiamo capito la strada che dobbiamo percorrere. Ho scoperto un altro lato di lui, il lato che mi scioglie ad ogni tocco, il lato che controbatte, il lato ribelle e duro. Ho avuto l'occasione di assaporare anche questo di lui e di ascoltare i suoi sentimenti. Avrò altre sfide da affrontare, altre porte da aprire, altre lacrime da versare e altro sangue da far sgorgare. Il passato mi tormenta, il presente mi avvolge e il futuro mi attende. Il vento mi spinge ad andare avanti ed ad avere coraggio. Quanto coraggio dovrò ancora usare? e quanto dovrò piangere o resistere? Spero di riuscire ad avere sempre la speranza che il vento mi porta con il coraggio e la determinazione per riuscire a dimenticare.
Angelo sarà riuscito a convincere Akihiko? Riuscirà Rossana a mantenere ben saldo il coraggio? Nekoakihiko tornerà quello di prima e si ricorderà di ciò che è successo? Riusciranno ad arrivare nella terza regione? Scopritelo nei prossimi capitoli
Spazio autice:
Ciao a tutti i lettori, spero vi sia piaciuto questo mio capitolo. Ho voluto evidenziare la mia parte preferita di Neko. Ho voluto rendere la questione più bizzarra possibile e questa è una delle bizzarrie che scriverò. Spero vi stia piacendo e ricordate di seguirmi e di continuare a leggere.
Baci Neko-chan. >u<
Ps: ho messo la sigla di un cartone bellissimo che parla di Demoni e di uguaglianza che si chiama Tokyo Ghoul che non consiglio ai deboli di cuore.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro