«Sara sei pronta? Come fai ad essere così lenta?»

«Sei esasperante! Ho fatto... Vieni, dimmi che ne pensi.»

«Penso che... Assolutamente no! Dai su mettiti in tiro per una volta.» la supplica.

«Non ho niente che non siano jeans e scarpe basse, lo sai...» ammette.

Vorrei essere bella per questa sera.

«Certo che lo so, ecco perché sono arrivata prima.»

Tira fuori tre vestiti magnifici, alla moda, eleganti... Erano 'wow'!

«Scegliamone uno per sta sera»

«Grazie, wow, non ho parole... Che farei senza di te?»

«Io sono venuta in anticipo, ma si sta facendo lo stesso tardi, forza!»

«Ti adoro! E adoro anche questo.» prende il vestito corto dal taglio semplice (spalline non troppo sottili, stretto in vita, con una gonna ampia sopra il ginocchio e impreziosito da alcune pietre sulla cintura)

«Sarai una favola»

E aveva ragione... Quel vestito la faceva sentire bella, anche se 'l'abito non fa il monaco' quel look l'aiutava a vedersi come la vedevano gli altri: è una ragazza alta, castana, occhi nocciola, ben proporzionata. Bella.
Non aveva molta autostima, probabilmente per l'infanzia che aveva avuto. Era sempre inadeguata a detta di suo padre: troppo alta, troppo magra, non troppo brava a suonare il piano, scarsa a cavalcare... Era cresciuta con un fratello e una sorella, ma è più corretto dire che era cresciuta all'ombra di questi. Ci fu una svolta per lei quando i suoi si separarono e lei decise di rimanere con la madre che non la lasciava mai a corto di amore e di coccole.

Wow.

«Sei bellissima.»

«È solo grazie al tuo abito.»

«Non dire sciocchezze! Sta sera attirerai molti sguardi, ne sono certa.» le strizza l'occhio.

Oddio, attirare l'attenzione non fa per me, per questo mi piace uscire con Chiara: è di una bellezza mozzafiato e io posso stare tranquilla e passare inosservata, ma sta sera, a quanto pare, si invertiranno i ruoli. Aiuto. E poi c'è Luca: se il suo sguardo dovesse indugiare su di me penso che potrei sciogliermi come un gelato lasciato al sole.