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14. Nell'attesa

Non ho mai apprezzato aspettare: l'attesa mi fa saltare tutti i nervi, ma una settimana passa velocemente, giusto? Lo spero proprio! Non vedo l'ora...
Luca...

Dopo la deliziosa serata trascorsa con Luca, la sua mente fu come svuotata e riempita nuovamente, ma solo di lui. Come se fosse sotto un incanto, i sui occhi, le sue labbra ed ogni fibra del suo essere non potevano che desiderare Luca.
Il ragazzo si impadronì più che mai dei suoi pensieri e del suo cuore.
Ogni volta che la sua mente metteva a fuoco i loro baci, lei trascinava la mano fino alle labbra per accarezzarle nella speranza di poterlo toccare.

Devo tornare al "qui ed ora".

Ma non adesso, perché arriva una messaggio.

-Buongiorno splendore :* posso portarti in un posto?

-Buongiorno bellissimo ragazzo :) puoi portarmi dove vuoi, quando?

-Esci di casa tra dieci minuti, passo io

-Perfetto

Perfetto un corno! Qua ci vorrà un miracolo! In dieci minuti non ho neanche il tempo di lavarmi i denti! Ok, esagero. Dai forza, come si dice?! Bando alle ciance.

Fiera di aver stabilito il suo record personale in dieci minuti è più che pronta, anzi sta anche aspettando.
Essere sotto pressione le da carica.

Eccolo.

Luca scende dalla macchina e con grazia si dirige verso di lei, senza dire una minima parola si guardano e sono gli occhi a gridare per loro. Lui l'abbraccia, la solleva di poco da terra e le stampa un tenerissimo bacio sulle labbra, poi, come se non si fosse già sciolta abbastanza, le sussurra «Sei meravigliosa.»

«Dove stiamo andando?»

«Sorpresa!» la sua trepidazione era palpabile.

È così bello quando fa il ragazzino e si emoziona tanto per piccole cose: lo adoro. Se fosse per me la sorpresa potrebbe anche essere nulla, in cambio di poter continuare ad osservare ogni linea del suo viso.

«Hei! Non vorrai addormentarti? Anche se sei bellissima persino quando russi»

«Mi prendi in giro? E poi non stavo per addormentarmi...»

«Ah no? Io dico di si, avevi lo sguardo perso.»
Ride.

«Ero persa in te, ti ammiravo."

«Vuoi lusingarmi?»

«Sei meraviglioso.»

«Oddio Sara, che effetto mi fai. Per fortuna siamo arrivati.»

Accosta e scende. Prima che lei possa aprire la portiera, lo fa lui, la prende per mano e dopo averla condotta di fuori la bacia. In un attimo sono stretti l'uno all'altra con le lingue attorcigliate.

Vorrei non smettesse mai.
Le sue braccia sono il posto migliore del mondo intero...

La fine del bacio la strappa via dai suoi dolci pensieri.

«Non finisce qua, ma vorrei farti vedere il posto... Spero ti piaccia.»

«Sarà così, ne sono certa.»

Davanti a lei la perfezione intonza della natura.

Un vasto prato ospita, oltre a fiori di mille colori e profumi, anche un piccolo lago. Gli alberi sono sparsi nei dintorni e forniscono l'ombra necessaria per affrontare una calda giornata come quella, con il cielo limpido attraversato solo di rado da qualche batuffolo bianco. Probabilmente quel luogo fantastico è la casa di qualche bestiolina, ma di uomini non c'è traccia: questo non fa che accrescere la sua bellezza poiché in un mondo riempito di fretta ed egoismo è piacevole trovare spazi puri, incontaminati.

«È fantastico.»

«Ho preparato tutto io.» afferma lui, cercando di nascondere l'ansia.

«Preparato...cosa?» nella sua voce un filo di imbarazzo.

«Quello.» timidamente indica una tovaglia a quadri stesa con cura a terra, sovrastata da un cestino (il classico da pic-nic) e un mazzolino di fiori.

Sarà una giornata meravigliosa...

Fu proprio così: mangiarono, risero, risero tanto, chiacchierarono, ma il momento più bello venne dopo.
Sdraiati a terra col naso all'insù si rilassarono abbracciati con le dita intrecciate e ben strette quasi a promettere di non lasciarsi mai fino a che Luca, con tutto il coraggio che aveva in corpo, diede fiato alla sua bocca carnosa capace di incantare chiunque, soprattutto Sara.

«Sara...io... Insomma, vorrei chiederti una cosa.»

«Certo, dimmi tutto.»

Come sempre, ci confidiamo di tutto... Non capisco perché è tanto impacciato adesso.

«È da un po' che io... Beh... Sara, vorrei che fossimo qualcosa di più. Provo per te qualcosa che mi è completamente nuovo, nessuna mi ha mai fatto lo stesso effetto. Io...»

«Si.»

«Si?»

«Si, devo ripeterlo ancora? Si, si, si, un milione di volte si!»

«Oh Sara! -riprende fiato- Mi incanti, sono la persona più felice al mondo, merito tuo!» la stringe ancora di più ed è una sensazione talmente bella quella generata quando una persona che ti ama ti abbraccia che si dovrebbe poter mettere in pausa.
Ed è circa quello che accadde loro: non importava più nessuno, nessuno esisteva, erano soli a vivere l'attimo perfetto.

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