Era una giornata di metà maggio, una di quelle tranquille durante le quali tutto scorre leggero: nessuno poteva sapere che sarebbe stato l'inizio di una storia davvero particolare perché niente lo lasciava presagire... Lei era una ragazza come tante, o forse no... Beh era un po' diversa, ma non lo dava a vedere, ecco forse la sua particolarità stava proprio in questo: bisognava starle vicino per capirla davvero. Niente di strano in questo, sono molte le persone così, non fraintendete, ma è un dettaglio fondamentale per la nostra storia. Qualcuno magari si riconoscerà in lei, una ragazza adolescente, frequentava il liceo, la simpatica della situazione che aveva sempre la battuta pronta, ma non era soltanto questo, lei c'era per tutti. Fu proprio questo dettaglio che spinse un ragazzo a chiederle una mano, problemi di cuore, chi non ne ha? Lei aveva una relazione ed anche se era complicata qualche consiglio poteva comunque darlo.
I consigli sono davvero strani: se ne hanno tanti pronti per gli altri, ma poi come funziona per se stessi? Belle parole di conforto o buona condotta sempre pronte, ma quando ne abbiamo bisogno le seguiamo? Proprio no, forse perché necessitano di qualcuno che si prenda cura di noi, che ci renda almeno un briciolo di quello che diamo agli altri.
Nel suo liceo c'era un ragazzo innamorato di una compagna che lo vedeva, però, soltanto come un amico dato che erano cresciuti insieme, ma lui, deciso a tutto per averla tra le sua braccia, si rivolse alla nostra protagonista. Anche se non si conoscevano lei ovviamente si offrì per dargli una mano. Iniziò così.