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Prive

[R-18]

Aprirono le tende che rendevano più intimo il prive ed Eren si sedette su una poltroncina nera e si tolse la giacca nera appoggiandola sullo schienale per poi buttare la testa all'indietro,il suo cuore batteva ancora come un forsennato a causa dello spavento che si era preso.

Lei si avvicinò lentamente e lo baciò delicatamente -Mi dispiace per aver reagito così puppy ma sono così gelosa e possessiva se si tratta di te, ed è perché non posso sopportare il pensiero che qualcuno ti porti via da me- sussurrò sulle sue labbra con sguardo triste.

Lui la fece sedere su di lui stringendola forte a se facendo aderire i loro corpi,avevano entrambi bisogno di un dolce contatto,avevano bidono di sentire che l'uno era nacora nelle braccia dell'altro -Ti amo davvero così tanto dolly,se tu mi lasciassi credo che ne morirei- -Anche io puppy,ti amo davvero e ho avuto paura vedendo una gallina attaccata a te come una ventosa,ho davvero avuto paura- ammise lei con voce rotta facendo sciogliere il cuore del criminale,era arrabiato,almeno un pò con lei,ma era tutto sparito in quell'istante come scaraventato via da una folata di vento

-Tranquilla dolly,non ho occhi che per te e li avrò sempre e solo per te- disse lui sorridendo gentilmente per poi baciarla dolcemente,un bacio lungo ed intenso.

Selene era a cavalcioni su di lui e non potè trattenere un gemito quando la sua intimità incontrò l'erezione del castano,che le sosteneva il baciono con le mani -Eren,cos'è questo?- -Colpa tua e di quel dannato palo- disse lui sospirando dal piacere mentre lei si strusciava sul rigonfiamnto che lui presentava

-Mh,suppongo che debba mantenere la parola che ti ho dato- sussurro all'orecchio del criminale mordendone il lobo facendolo rabbrividire d'eccitazione -Lo spero dolly- disse lui con voce roca a causa del piacere generato da quel movimento afrodisiaco.

Continuò così fino a quando sembrò vicino al suo culmine e si fermò scendendo da lui ottenmendo un mugugnio scontento,lei si abbassò la zip che lasciava ben vedere il suo "repertorio" come lo chiamava lei,poi alzò una gamba mostrando provocantemente la zip che aveva proprio sotto al punto dove sarebbe dovutata essere la sua apertura catturando,ovviamente,la piena attenzione da parte sua

-Ohh,Selene,non sai quanto vorrei staccarti di dosso quella tutta- disse lui stringendo più forte che poteva i braccioli -Ma puppy,se lo fai quando usciremo mi vedranno tutti nuda- -Li ammazzo qual'è il problema?- disse ridendo in modo malsano seguito da lei che era,probabilmente più pazza di lui,sicuramente sapeva incudere più timore.

Lui si alzò e si sporse fuori dal prive chiamando due uomini di statura massiccia -Non fate entrare NESSUNO,chiunque sia fatelo aspettare sennò vi ammazzo davanti le vostre famiglie e poi vi ammazzo- siblò lui sorridendo allegramente facendo spaventare i due che fecero un cenno di consenzo e si posizionarono là davanti vigili come non mai.

Eren fatto ciò tornò  a concentrarsi sulla sua ragazza che nel mentre si era messa seduta con le gambe sui braccioli in attesa del suo uomo,lui le mise le braccia sotto le gambe e le spalle prendendola in braccio a mo'di sposa per poi strapparle un bacio violento che fece ridere allegramente la ragazza.

Lei lo stava ossevando con quei profondissimi abbissi nocciola mordendosi il labbro spettando che il suo ragazzo aprisse le danze e lui non esitò.

Si sedette con uno strano sorriso sulle labbra facendo accomodare la ragazza sopra di lui,i due si osservavano lussurriosi mentre apsettavano una mossa dell'altra,lei sorrise e buttò indietro la testa,lo stava lasciando vicere perchè lei in lo voleva davvero troppo per poter resistere e lasciò uscire un lungo sospiro di frustrazione,non le piaceva perdere,ma si disse ce era con lui qualche volta poteva anche farlo.

-Eren,io lo voglio così tanto ora- gemette mentre parlava e ciò lo stupì -Uccidere ti eccitata così tanto,dovrei lasciartelo fare più spesso dolly- sorrise lui mentre lei si sollevava sulle sue mani appoggiate alle coscie muscolose di lui lasciandogli sciogliere quella zip.

Eren lo fece con un gesto veloce e lasciò che fosse lei a fare il resto -Prenditi quello che vuoi dolly- sussurrò mentre lei faceva avanzare le sue lunghe e affusolate mani sulla patta rigonfia dei pantaloni candidi abbassanone la zip e slegandone i bottoni per poi abbassare quanto bastava l'eslastico dei boxer.

Lasciò che il suo membro le scivolasse dentro lentamente facendolo gemere.

Lei iniziò a muoversi sempre più veloce sempre di più ansimando e gemendo rumorosamente e provocando al castano dei gemiti rochi che non riusciva a trattenere che erano più simili al verso di qualche animale che a versi umani e ciò non faceva che eccitarla sempre di più,sempre più.

Le spinte proseguirono susseguendosi sempre più velocemente fino a far arrivare entrambi al proprio culmine.

Continuarono in quel modo fino a che non furono bruscamente interrotti dalla disgustosa e visicida voce di Zeke il fratellastro più grande di Eren.

-Mamma mia,Eren,se dovevi invitarmi potevi anche evitare di metterti a scopare una delle tue puttane- -Zitto,non chiamarla in quel modo- disse lui riversandosi ancora una volta nella ragazza che stava marcando il suo petto lasciato scoperto dalla maglia nera,fu per quello che "l'intruso" non si accorse della ragazza che aveva appena insultato e ciò fece ghignare il castano.

-Dolly hai sentito come ti ha chiamata?- chiese ridendo lui ottenendo un muguno dalla diafana che respirava affannosamente a causa dell'ultimo orgasmo ancora in atto.

-Su ho da fare,devo modificare i miei ultimi tre progetti a meno che tu non voglia uccidere una certa persona per me,con quel poteziamento che ti ho fatto dovresti esserne in grado- disse ridendo in modo disgustoso facendo incordare i muscoli al ragazzo dagli occhi smeraldini che si trattenne dallo scuoiarlo vivo solo perchè la sua dolly lo guardava interrogativa.

-Il nome della mia gang non è stato scelto a caso,quel tipo mi ha reso un vero e proprio titano- -Come ma non me lo hai detto?- biascicò lei sul suo petto mentre si richiudeva le zip cercando di ricomporsi almeo un pò -Odio parlare di quel coso schifoso là dietro e quindi...- disse lui mentre lei gli mimava con le labbra un non preoccuparti per poi alzarsi in piedi a facendo di sguito alzare il suo ragazzo che la guardava adorante.

-Non lo farebbe e anche se acettasse non ci riuscirebbe,dovresti saperlo Zeke,quello che tu hai fatto al mio corpo non è il motivo della mia forza- disse la ragazza mentre veniva abracciata da dietro dal criminale che aveva dipinto un sorriso divertito in volto.

L'uomo di mezz'età era p[pietrificato,incollato sul posto a causa della paura -001,000 fatela fuori,ora!- urlò mentre due ragazze facevano capolino nella stanza dandogli l'opportunità di scappare.

Gli occhi del'albina si tinsro di un nero assoluto -Eren sta indietro,ti prego- sussurrò mentre portava avanti la schiena e pieava le gambe pronta a scattare,lui voleva aiutarla,lo voleva davvero,ma sapeva che non poteva perchè aveva già visto le loro abilità rigenerative e non sapeva come finirle,perciò frustrato si limitò a sospirare e dirigersi dalla parte opposta della stanza.

Le due scattarono muovendosi talmente velocemente da creare delle loro copie,Selene se ne stava in piedi sbuffando mentre assumeva una postura perfettamente diritta,la sua solita,mentre un sospiro annoiato lasciava le sue labbra carnose.

Allungò le braccia diritte ai lati del suo corpo ben dotato fasciato da quella provocante tuta e ben presto due ragazze erano prese per il collo con i piedi che non riuscivano a toccare terra.

Gli occhi smeraldo del castano vagarono fino alla figura ghignante del fratello che sottovoce bisibiglio -boom- prima che una delle ragazze esplodesse,o meglio,prima che il capo le esplodesse,lontano dall'albina che se n'era accorta da prima.

Un altro sospiro rassegnato lasciò le sue labbra mentre i suoi occhi si schiarivano tornando del loro affascinante e naturale colore -Ci vorrà molto più di questo,hai ancora il tuo asso nella manica- disse lei voltando il capo verso l'uomo che si ritrovava a terra con la schiena contro una parete e tremava come un topo in trappola mentre.

La presa ferrea della ragazza frantumava le ossa del collo della sua ultima avversaria privandola della sua vita artificiale.

Si diresse con lentezza verso il proprio ragazzo che la strinse a se inalando il suo profumo mentre le accarezzava lentamente la schiena e lei si lasciava coccolare da quel tocco dolce e gentile che però era anche stato in grado di ferirla.

-Vedi Zeke per uccidere qualcuno come me puoi usare solo qualcuno come me- sussurrò quelle parole criptate per il castano ma che il fratello comprese perfettamente e un piccolo sorriso gli si dipinse in volto -Ho qualcuno come te,qualcuno che vuole te- disse lui mentre correva via.

Bruscamente le mani di Eren scivolarono via dal suo corpo e si allontanò da lei,gli aveva mantito o gli nascondeva qualcosa,ne era certo e questo non gli piaceva,non gli piaceva per nulla.

-Ti spiegherò questa storia quando il tempo lo permetterà, quando le circostanze sveleranno quello che nascondo,non sono io a non voler parlare ma la mia lingua è bloccata,non posso dirlo,a nessuno è un segreto terribile che non mi è concesso di svelare,anche se volessi non ci riuscirei- disse con voce bassa e seria che al con tempo era leggermente incrinata.

Dolore.

Quelle parole trasudavano dolore e capiva che già dire quello che aveva detto era stato un duro colpo per lei,si voltò e noto che i suoi occhi erano chiusi e coperti al contempo dai suoi capelli come se non avesse voluto che lui vedesse,egli sospirò e la prese per mano riportandola alla macchina per poi dirigersi alla villa.

Era infuriato,frustrato e infastidito ma la portò nella loro stanza ed ella non aveva ancora aperto gli occhi,si chiuse la porta alle spalle e si diresse nel salotto buttando giù vari bicchieri di vodka cercando di rilassarsi.

Era frustrato,frustrato nel sapere che suo fratello sapeva qualcosa su di lei che lui non sapeva,uno scatto di rabbia lo pervase e scagliò con violenza il bicchiere vuoto contro la porta aperta.

Christa era poco di stante e sulla cima alla rampa di scale intravide la diafana,i suoi occhi non erano più al loro posto,la sua gola pallida era solcata la linee nere che si diramavano fino al suo petto,provò a parlare ma la voce non le uscì e le linee nere si inspessirono provocandole un gemito strozzato.

Si chiese come potesse essere ridotta a quel modo,poi la vide stringersi la gola come se un dolore atroce l'attenagliasse e cadde a terra con tonfo sordo mentre volgeva la mano verso il ragazzo che amava.

Del liquido non definito di una tonalità far il rosso ed il nero colava giù dai suoi occhi quasi fossero state lacrime,impossibilitata nel parlare mimò qualcosa con le labbra alla biondina "Non lasciare che mi veda così " annaspò cercando aria "Loro non sono morti per causa mia" fece ancora mentre la più piccola spalancò i suoi enormi occhi color cielo uralndo il nome della sua amata che accorse.

Eren non si era mosso da quella stanza,troppo concentrato a distruggere tutto quello che gli passava fra le mani,la bionda sussurrò alla castana di portare Selene nella loro stanza mentre lei controllava Eren e se necessario lo avrebbe distratto.

-Christa ma che ti salta in mente- -Ti prego Ymir,anche per lui- -Va bene- sbuffò la ragazza dallo sguardo tagliente mentre si caricava in spalla il corpo leggero e malconcio della ragazza svenuta sulle scale senza degnarla di un solo sguardo per poi portarla nella loro stanza,quella che  condivideva  con Christa.

-Cos'era tutto quel rumore?- chiese la voce roca del castano alle spalle della ragazza minuta che tremava leggermente -Non lo so,piuttosto qualcosa non va?- chiese innocente con un sorriso dolce e comprensivo che calmò l'animo del criminale
-No,va pure da lei- sorrise dolcemente -Vai da Ymir- finì mentre la ragazza correva via e lui si dirigeva lento nella sua camera volendo parlare,se ci riusciva,con la sua ragazza.

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