Meeting
C'era una grande ansia nell'aria,si erano tutti messi in modo da proteggere Eren anche se lui si era mostrato molto contrario dicendo che non ne aveva bisogno ed era vero,non aveva bisogno di tutta quella protezione,anzi,non ne aveva bisogno affatto.
La porta si spalancò e nessuno era mai stato in grado di aprirla dato che pesava trentadue tonnellate.
Poi un rumore lento di passi che picchiettavano sul pavimento in marmo si propagarono nel vecchio edificio mentre si mostrava una bellissima ragazza con delle corna marroni a punta,i capelli castani che mano a mano divenivano più chiari,la pelle pallida come la neve appena caduta,il petto piuttosto prosperoso,due bellissime ali che andavano dal cobalto all'azzurro,era bellissima.
Il suo fisico snello era fasciato da un body blu piuttosto sexy,dal body partivano delle decorazioni oro che si attorcigliavano attorno ai suoi arti e delle scarpe del medesimo colore con il tacco alto.
Poi c'erano le sue labbra carnose e rosee che chiedevano per essere morse e baciate da Eren secondo lui e per ultimo ma non meno importante c'era il suo sguardo castano,inconfondibile e bellissimo che lo lasciò senza fiato ancora una volta.
La ragazza si fermò a qualche passo dalla formazione difensiva che circondava la sua preda e per qualche ragione dubitò di poter uccidere quel ragazzo,il suo corpo sembrava non rispondere ai suoi comandi ma non lo diede a vedere,non poteva.
-Sorellina,perché sei assieme a quell'assassino?- -Faith le persone cambiano,sai?- -No,nessuno cambia- -Tu sei cambiata,Faith,sai,in punto di morte tu stessa mi hai pregato di ricordati chi sei diventata,chi sei davvero-
-Chi sono davvero,non avrei mai detto nulla del genere, ho sempre odiato tutti- -No,non è vero-
Quella volta fu proprio Eren a parlare,con lo sguardo che tremava appena,tanto che lei non se ne accorse,non poteva.
-Potrai non credermi,ma devi credere a te stessa,questo diario risale alla tua prima vita,l'ho trovato qui- disse il giovane criminale lanciandole il diario,ella lo afferrò e lesse ciò che c'era scritto,era vero,quella era la sua scrittura, non poteva negare di aver perso contro l'odio che la divorava.
-Mh,questo cosa cambia?- -Cambia che non è vero che non puoi cambiare o che non puoi amare,tu stessa mi hai piegato a te,tu stessa sei riuscita in quello in cui chiunque aveva fallito,tu stessa mi hai mostrato cosa significa amare e essere amati,dalle tue stesse labbra più volte è uscita la dichiarazione del tuo amore,Faith,amare è qualcosa che può salvarti- -Amare è essere deboli- -No,non lo è, amare è pericoloso,questo è innegabile, ma è anche qualcosa che ti dona una forza sconosciuta,qualcosa che ridà significato all'esistenza di chiunque- -Da quale libro hai letto queste parole?- -Nessun libro,ehy,non è perché sono un criminale psicopatico sono un idiota non acculturato- -Touché- disse lei alzando le mani con ancora però,quell'aria di superiorità negli occhi.
-Lasciatemi passare- -Eren,mia sorella è mostruosamente forte- -Lo so- -Eren...- -Non sono così debole tranquilli- sorrise dolcemente a coloro che temevano per la sua vita e coprì la distanza che lo separava dalla sua amata,poteva sentirlo,l'amore che lei aveva provato per lui c'era ancora,sepolto dall'odio che aveva accumulato nei secoli,ma c'era ancora.
-L'amore rende sciocchi ed impulsivi, ma questo è solo un lato della medaglia- -Toglie anche la paura di essere ucciso?- -Io non ho paura di essere ucciso,non ho mai avuto paura,se non quella di perderti- -Oh,che belle parole perché non ci scrivi un libro?- rise intimidatoria mentre il ragazzo la osservava determinato.
-Oh,giusto,non ne avrei modo- disse affondando gli artigli nello stomaco del ragazzo tingendo tutto di un rosso acceso eppure Eren si era limitato a strapparle un bacio,un bacio dolce che aveva permesso al ragazzo di farle capire che era anche disposto a morire per lei,che a lui,non importava.
-Tsk,sei proprio la dimostrazione della frase "l'amore rende idioti"-
-Puoi anche smetterla di sottovalutarmi,che dici?- disse lui mentre si strappava la camicia di dosso ridendo beffardo,non c'erano ferite sul suo petto.
-Se fossi stato così facile da uccidere sarei già morto,se questo fosse solo frutto di un esperimento sarei già stato clonato,se sarebbe bastato così poco al nostro primo incontro sarebbe finito tutto- finì la frase mostrando un sorriso malato ma al contempo dolce alla ragazza che lo osservava stupita.
-Sai,tra noi due sono stato io il primo a perdere,il primo disposto a sire ti amo,per quanto io odi perdere,sono disposto a farlo tutte le volte pur di riaverti con me- sospirò cercando di non mettersi a piangere come un bambino mentre si avvicinava alla sua amata che in risposta indietreggiava cosa chevlo fece ghignare
-Io sono serio Faith,io ti amo,io sono disposto a morire per te,sai la persona più importante di tutta la mia vita,sei tu e soltanto tu che mi hai salvato da me stesso e dall'oscurità, quindi ora permettimi di fare lo stesso,non importa quanto ci vorrà, non importa quanto saranno profonde le mie ferite,io farò qualsiasi cosa pur di riavere con me la mia dolly- disse mentre la castana si era si trovata con le spalle al muro senza poter più indietreggiare.
Lui le accarezzò il volto e poi la baciò dolcemente, una dolcezza che fino a quel momento non aveva mai mostrato a nessuno.
Con la mano libera le sfiorò l'avambraccio e sentì sotto i polpastrelli il rilievo delle cicatrici che lui stesso le aveva procurato anche se non su quel corpo.
Lei non riusciva a ribellarsi perché quel contatto le piaceva,il suo cuore batteva forte e il suo stomaco si contorcrva piacevolmente, tutto ciò le ricordò parte della sua vita con lui,ma ancora era restia ad arrendersi.
Quando lui si staccò fissò i suoi smeraldi brillanti negli abissi marroni del duo demone-angelico e le sfiorò ancora l'avambraccio con un sorriso un pò pentito,ma non totalmente perché quelle cicatrici mostravano che lei era sua.
-Hai ancora queste cicatrici- sussurrò facendo spostare alla ragazza lo sguardo sul suo avambraccio e,non appena vide quella scritta i suoi occhi tramarono e ricordo tutto,ogni singolo particolare,ricordò quanto bello potesse essere amare.
Con le lacrime che a stento tratteneva si buttò far le forti braccia di Eren sussurrandogli più volte il suo nome all'orecchio incapacitata di dire altro a causa pianto silenzioso.
-Non c'è motivo di piangere,dolly- sussurrò lui con quella sua calda e sensuale voce all'orecchio della sua ragazza demone che non tardò a rispondere -Grazie,io ti amo Eren-
-Anche io- sussurrò lui ancora più dolcemente mentre le accarezzava la schiena facendola calmare totalmente osservando con uno strano sguardo il muro davanti a se.
Era bastato l'arrivo di quel ragazzo nella sua vita per farle dimenticare l'odio al quale si era disperatamente aggrappata in tutte le sue vite passate.
-Ah,non preoccuparti,non morirò prima di te sono un qualcuno di speciale anche io,sembrerebbe cosi almeno- sussurrò piano senza farsi sentire con il sorriso sulle labbra.
Non lasciò notare a nessuno quel piccolo pezzo di carta che teneva nella tasca dei suoi pantaloni.
Era un bigliettino che lei stessa aveva scritto e glielo aveva lasciato sulla scrivania, lì c'era scritto che lei sarebbe tornata e che avrebbe solo dovuto avere un pò di pazienza.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro