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Kindapped

Improvvisamente sentirono dei passi dietro di loro e quando si voltarono videro Selene che li guardava interrogativa con la testa piegata di lato.

Loro la guardarono con la paura negli occhi e si spostarono facendole capire subito quello che stava succedendo,quello che li stava spaventando e,a quel punto, sorrise divertita,sembrava che la sua preda avesse perso la ragione,sarebbe stato facile,molto in quel modo.

-Volete che vi aiuti?-aveva chiesto canzonatoria mentre lo sguardo di tutti i presenti si induriva-Ma anche se mi pregate,non lo farò- ammise ridendo osservando Eren.

Lui scattò verso di lei con una velocità disumana,ma ella mosse solo un pò il suo braccio e lui finì con l'avere il collo stretto in una morsa ferrea che impediva all'aria di arrivare ai suoi polmoni sotto lo sguardo impressionato degli altri.

Selen sbuffando sbatté il ragazzo violentemente contro il suolo e gli fu subito sopra e lo immobilizzandolo.

Lo sguardo della ragazza si era fatto più intenso mentre torreggiava il corpo muscoloso dell'altro,sensualmente, si avvicinò all'orecchio del ragazzo senza smettere di guardarlo -Puoi davvero farcela senza di me?- disse con la voce che era un sussurro mentre l'altro lottava inutilmente per liberarsi,era ridotto al livello animale in quel momento.

-Credi che qualcuno che si lascia sopraffare così potrà mai battermi?- continuò provocatoria mentre lo sguardo del castano si schiariva.

Ella si muoveva in modo provocante e sensuale sopra di lui senza scollare il suo sguardo castano da quello smeraldo del criminale che sembrava improvvisamente essersi calmato mentre tutti guardavano quella scena sbalorditi dal controllo che lei sembrava avere sulla parte più indomabile del ragazzo.

-Cos'è che vuoi davvero da me Jeager e non mentirmi,so se lo fai- sussurrò a pochi millimetri dal suo volto aspettando una qualche reazione dal ragazzo.

Eren riprese a respirare regolarmente e rilassò i suoi muscoli smettendo di lottareer un istante sembrava che i due fossero isolati in una bolla dove c'erano solo i loro sguardi incatenati lasciando le loro anime comunicare.

Le labbra di Eren si dischiusero a causa della sorpresa,sentiva il cuore che gli batteva in gola pronto a venire fuori e ciò lo sorprese ma in quel momento capì che avrebbe anche potuto vincerla ma lei aveva già avuto la sua vittoria eppure sorrise comunque perché quel senso di solitudine e gelo che lo tormentava sembrava svanito in quell'istante.

-Cosa voglio?- ripeté lui quasi a chiedere conferma della domanda che gli era stata posta -Si,è quello che ti ho chiesto,cosa vuoi davvero da me?- ripeté lei con un tono grave e ancora più sensuale attendendo una risposta.

Sul volto del castano si fece largo un sorriso sincero che incantò la ragazza dalla pelle diafana per poi far combaciare le loro labbra,la ragazza dischiuse le sue sorpresa e lui ne approfittò per approfondire quel contatto che gli faceva sentire le farfalle nello stomaco.

Selenel allentò gradualmente la presa lasciando che lui facesse scivolare le sue mani fino ai suoi fianchi,poi quando fecero per staccarsi a corto d'aria lui le morse il labbro inferiore energicamente.

Lei lo guardava confusa,anche il suo cuore aveva battuto come non mai e il suo stomaco si era contorto come fosse stata sulle montagne russe e non capiva ancora cosa lui volesse da lei,non lo capiva.

-È questo quello che voglio,te,ogni cosa di te- -Ma non sarà facile sai?-
-Non sarebbe qualcosa di bello altrimenti- e di nuovo sorrise come non aveva mai fatto,quel sorriso sincero quasi non si addiceva al suo personaggio criminale.

La ragazza era a cavalcioni su di lui con la schiena dritta mentre si sistemava i capelli, era ancora in intimo e si vedevano perfettamente i suoi muscoli scolpiti,ogni centimetro del suo corpo era scandagliato minuziosamente da Eren che immaginava cosa sarebbe potuto succedere da lì in avanti.

Ella balzò in piedi e sorridendo soddisfatta per poi tornare a riposare.

Passarono delle ore e improvvisamente si sentirono delle esplosioni al piano di sopra,corsero tutti a vedere cosa fosse successo.

Degli uomini vestiti di nero stavano radendo al suolo la villa e così iniziò una violenta sparatoria che coinvolse persino Eren.

Erano tutti impegnati a lottare per la propria vita e a difendere la loro casa per accorgersi che qualcuno stava rapendo,da sotto il loro naso, Selene lei si sarebbe potuta anche difendere se non avessero utilizzato una droga sviluppata apposta per renderla inoffensiva.

La portarono in una vecchia fabbrica abbandonata e la gettarono a terra violentemente iniettandole ancora una volta il liquido,ella era cosciente,ma il suo corpo era immobile,non era capace quasi di sbattere le palpebre.

La posizionarono sopra ad un materasso sporco e logoro che emanava un pessimo odore,non ne era stupida e sapeva cosa volevano farle,non che fosse stata la prima volta purtroppo per la giovane ragazza.

-Oh,sembra che la figlia di Smith sia di seconda mano- -Sei serio,ma che importa?- disse l'altro uomo sconosciuto ridendo a crepa pelle mentre si avvicinava ancora alla ragazza e le strappava l'intimo di dosso per poi cominciare quella tortura.

Le ore sembravano scorrere lente mentre uno dopo l'altro si succedevano nel penetrarla contro la sua volontà e lentamente,gli occhi castani della ragazza erano mutati completamente,erano divenuti neri come la notte più buia,privi di luce ricolmi solo di odio e follia omicida.

Aveva perso il controllo.

passarono così dodici ore infernali per lei,fu allora che i ragazzi decisero di farle fare una pausa,ma non si ricordarono che l'effetto della droga su di lei era giunto al termine.

Selene si alzò lentamente con le movenze di una marionetta della quale qualcuno tirava i fili,si muoveva macchinosamente e presto arrivò nella stanza dove tutti i ragazzi si erano seduti ridendo e spalancò la porta con un calcio  guardandoli tutti con quel suo sguardo che li fece congelare sul posto.

L'espressione della ragazza era totalmente neutra mentre stringeva saldamente un coltello che aveva trovato frugando in giro.

Non passò molto prima che si avventasse su uno di loro e gli recise la trachea lasciando che morisse a corto d'ossigeno e di sangue e mentre cercavano di fermarla o di scappare li uccise tutti,non le importava che fossero già morti,non era abbastanza.

Affondò la lama nelle carni degli uomini privi di vita e fece si che non rimanesse un solo brandello di pelle attaccato alle loro ossa e quando finì il pavimento bianco era diventato rosso,rosso del loro sangue.

Lei era seduta al centro della stanza con la schiena rivolta verso la porta semi distrutta immobile con lo sguardo fisso in un punto imprecisato mentre una risata distorta usciva dalle sue labbra e mentre il suo corpo tremava a causa di una reazione psicotica avuta allo shock che era stata costretta a subire.

Erwin si era servito degli intenti di quel criminale per trovare la sua bambina,ma quando arrivarono e la videro in quello stato capirono di essere arrivati decisamente troppo tardi.

Lei si era voltata come fosse stata una bambola meccanica e aveva osservato gli uomini dai suoi occhi neri ed era bastato uno sguardo, poi quella risata al limite dell'umano per far tremare coloro che erano stati addestrarti per resistere all'inferno,ma lei sapeva essere più spaventosa e brutale dell'inferno,loro lo sapevano.

La drogarono e la portarono a "casa",la chiusero in una gabbia fatta di vetro anti proiettile che ella non sarebbe stata in grado di sfondare e vi lasciarono all'interno solo una striscia di tessuto in modo che potesse arrampicarvicisi cosicché non avesse mostrato altri segni di nervosismo.

Ci vollero molte ore perchè si riprendesse,nel frattempo Eren e gli altri avevano trovato il luogo nel quale ella era stata portata e intuirono che fosse successo qualcosa d'importante dato il brutale accanimento nei confronti dei cadaveri.

Grazie ad Armin,il genio della squadra,riuscirono ad ottenere il controllo dei nastri delle telecamere di sicurezza e videro quello che le era stato fatto:l'avevano stuprata.

Armin osservò attentamente ogni singolo fotogramma e capì perchè non si era ribellata e notò il cambiamento che  sembrava aver avuto da un instante all'altro.

-Eren,sembra che abbiano creato una droga apposta per lei,non c'è altra spiegazione,poi,non so cosa sia successo precisamente alla sua mente,ma è chiaro che la ragione l'ha messa da parte,hai appena visto come sarebbe completamente pazza- -So dove l'hanno portata,ora mi serve un piano,Armin tu aumenta il livello di sicurezza della villa dove andremo poi- -Si-  sapevano che se lui dava ordini in quel modo potevano solo obbedire,perchè era serio.

-Mikasa e Jean,voi controllate gli armamenti e le munizioni- -Ymir,tu andrai alla villa e sistemerai ogni cosa- -Si- risposero tutti avviandosi a fare quello che gli era stato ordinato mentre lui si avviava alla villa dove,poco prima,c'era stata una tremenda sparatoria.

Prese le cose di tutti e le caricò sul furgone insieme a qualche moto e fece portare quelle cosa alla villa dai suoi uomini.

Lui salì sulla sua Lamborghini e si mise in strada a tutta velocità con i finestrini spalancati lasciando che l'aria gli scompigliasse i capelli.

Aveva bisogno di schiarirsi la mente e trovare un piano a prova di bomba per entrare a casa del boss mafioso riprendersi la sua Selene e andarsene senza casini.

Non poteva permettersi il minimo errore perchè lui la rivoleva ad ogni costo,voleva sentirsi dire che lei era sua dalle sue stesse labbra.

Sapeva che per lui era troppo tardi per tornare indietro ,era troppo tardi per lasciarla perdere,il suo interesse in confronto di quella ragazza era diventato molto più che morboso oppure ossessivo,era come se ne fosse divenuto dipendente.

Non era improbabile che quel sentimento che lo obbligava a buttarsi nella tana del lupo fosse di qualcosa più simile all'amore di quanto entrambi avrebbero creduto,ma non si può saltare a conclusioni quando si tratta di due pazzi dalla mente instabile,soprattutto non quando si parla di quei due in particolare.

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