Eren prese fra le mani il diario antico con una religiosa attenzione,era ovvio che se non avesse maneggiato con cura quel "reperto storico" questo sarebbe potuto sgretolarsi fra le sue dita.

Portò i suoi occhi su quella calligrafia perfetta e marcata che avrebbe riconosciuto ovunque,era proprio la scrittura della sua Dolly.

[12-02-1814]
Caro diario,

Non so neppure io perché sto riversando i miei pensieri su queste pagine ma ho bisogno di lasciar uscire quello che mi porto dentro da troppo tempo.

La bellezza di questo mondo è stata contaminata da noi,dagli esseri umani che hanno deturpato e ferito l'ecosistema che da millenni si era creato e stabilizzato.

La razza umana è una delle peggiori,la più pericolosa quella che non dovrebbe neppure esistere,creature selvagge che fanno primeggiare l'istinto,creature che pensano solo a quel tipo di impulsi peccaminosi che fanno di tutto pur di ottenere ciò che vogliono, ecco questi sono gli uomini che mi circondano.

Questi maiali,chiamati così dalla società, un insulto per quelle povere bestie,più volte hanno bramato il mio corpo e più volte ho subito percosse e il mio corpo è stato violato da costoro, è vero,sono forte ma non abbastanza da fronteggiare un gruppo di uomini armati.

Prego perché la mia dolce sorellina rimanga all'oscuro di tutto questo e chiedo a chiunque ci sia lassù di tener lontano quella gente dalla povera Historia che di cose brutte ne ha già viste abbastanza.

Io non capisco neppure quella natura egoistica che ci contraddistingue, da un lato esseri schifosamente ricchi,dall'altro povera gente che muore di fame.

Ma ora è tardi devo andare ti ascriverò ancora.

[30-12-1917]
Caro diario sai cos'è il dolere?

È quell'emozione che ti porti dentro che lentamente ti divora,quella cosa che lenta, come lo scorrere del tempo,prende il posto di ogni pensiero e di ogni emozione per poi trasformarsi in un mostro spaventoso,l'odio.

Io lo so,so che sto cambiando,so che sto diventando pazza,sono molto colta conosco la psiche e so che tutto ciò che sta succedendo a me è solo il frutto degli abbusi che l'alta società maschile mi ha fatto e continua a farmi.

Io scriverò, racconterò finché rimarrò chi sono.

[•••]

Caro diario,non so che giorno sia.

Non mi importa,mi è rimasta una sola persona,l'unica che non meriti la morte,la mia cara sorellina.

Non ho bisogno di altri,non ho bisogno di amore,quel futile e stupido sentimento tipico dell'essere umano,un qualcosa di così inutile e immondo che non dovrebbe esistere.
È solo un modo per farsi comandare e controllare da qualcun altro,qualcosa di schifoso e che va eliminato.

L'unica cosa che va conservata e l'odio,l'unica cosa che ti rende forte e impossibile da spezzare.

Hahahahaha quei maiali pagheranno.

[•••]

Ora non sono più umana, lo so, quella maledizione mi poterà ad un esistenza eterna e allora diventerò qualcosa di diverso da un essere umano,non sono uno schifoso essere umano,non più oramai.

Le mie mani sono già macchiate di schifoso sangue ma non importa, no.

Io ora sono una creatura che nonnha nulla a che fare con quegli orrendi maiali,nononono.

Hahahahahahaha,caro diario non so se tornerò mai in questo posto in cui quei maiali hanno affondato le loro unghie nelle mie carni perfette infettandole,ma ora quei pezzi non ci sono più, ora sono pulita.

È il momento di un nuovo ciclo vitale e ora scusami,ma devo lasciarti,devo portare la mia sorellina con me.

Addio Faith

Lo sguardo del ragazzo si fece più scuro,aveva letto il progressivo mutare della mente  della ragazza portandola ad impazzire sempre di più a causa degli abusi subiti.

Quella,lo aveva sentito dentro,era la ragazza di cui si era innamorato e leggere quelle cose lo aveva ferito più di tutte era il dolore che aveva impregnato quelle pagine rovinate,un tempo avrebbe gioito nel leggere di tanta sofferenza,ma quella a soffrire era la ragazza di cui si era follemente innamorato.

Uscì portando con se il diario anche se piuttosto rovinato,se lei non si fosse ricordata nulla lo avrebbe aiutato più delle sue stesse parole,non poteva lasciare la sua amata in un'eterna spirale dolore perché l'amava troppo tanto da dare la sua vita per lei.

Si diresse nel salotto dove si trovavano tutti gli altri e Historia gli si mise affianco -Dovrò proteggerti perché probabilmente vorrà ucciderti- -Faith,è lei vero- -Si- -Lo sentivo- sussurrò lui mentre sfogliava ancora quelle pagine con dolcezza e amore,quasi fosse stata la ragazza in carne ed ossa.

Una dolce oscurità la circondava immersa nel silenzio totale,era sola e stava bene da sola,perché odiava quella gente.

Era immobile e sentiva il suo corpo nudo venir cosparso e bagnato da quel liquido nero e denso come l'odio e il dolore che si portava dentro,ma ai suoi occhi castani balzò un piccolo raggio di una tiepida e gentile presenza,con se un nome che le riscaldava l'animo:Eren.

Quando dischiuse i suoi occhi oramai di ritorno dalla morte si ritrovò in una grotta,c'era un specchio fra le altre cose e notò che il suo corpo era coperto  da molto poco, la sua pelle era ben visibile,si guardò attorno,non sapeva in quale epoca si trovasse e non le importava.

Poi davanti ai suoi occhi apparve l'immagine di un ragazzo alto,dai capelli castani e gli occhi smeraldini più belli di qualsiasi pietra avesse mai visto prima di quel momento,vide il suo fisico statuario,la sua pelle perfetta,il suo sorriso e sentì la sua calda e sensuale voce che le di ceca di amarla.

Il suo cuore iniziò a battere a una velocità spropositata,la sua pelle era stracolma di brividi e sentiva il suo stomaco contorcersi,quelli erano i sintomi della peggiore malattia che caratterizzava la razza umana: l'amore e quella persona che le provocava tutto quello doveva essere eliminata.

Era pericoloso per lei e non le va tersi di avere debolezze quando Rin era pronto a sfruttare ogni apertura nelle sue difese per riuscire a farla innamorare di se o solamente per averla,non poteva ne voleva ovviamente,poi odiava perdere non importa in quale ambito.

Improvvisamente venne avvolta da una nuvola nera e dei vestiti piuttosto provocanti le lasciarono il corpo perfetto che persino Afrodite avrebbe invidiato,mentre si guardava attorno notò un particolare non così tanto piccolo,anzi,due.

Faith si accorse di due grosse ali sui toni del blu cobalto e dell'azzurro spuntarle dalla schiena e due corna marroni e a punta fuoriuscire dai lati della testa,era la conferma che il suo vero io si era finalmente oberato r che la sua vera potenza e avrebbe piegato chiunque con quella forza ereditata da un suo antenato, il demone più potente mai esistito e un sorriso spietato le si dipinse in volto mentre si avviava in quella che era la casa della sua famiglia.

Era il momento di eliminare ciò che avrebbe potuto farla perdere.