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Capitolo 24.

Continuammo a camminare verso casa di Nicole. Sperai che mi facesse entrare ma invece, arrivati davanti all'abitazione, rispose che non poteva fare nulla perchè i suoi erano in casa. Le proposi di venire da me in albergo ma non volle. Provai ad isistere, ma era impossibile persuaderla dalla sua decisione.

<<Dai Nicole, ti prego. In albergo sarò solo soletto questa notte...>> esclamai, imbronciato.

<<Non insistere Giova, non posso. Cosa dovrei dire ai miei?>> rispose lei, giustificandosi.

In quel momento la porta dell'abitazione si aprì e un uomo uscí da essa.

<<Dirci cosa?>> chiese, incrociando le braccia sotto il petto.

<<Papà! Come mai sei ancora sveglio?>> domandò subito la ragazza, sorpresa.

<<Stavo aspettando te...>> rispose l'uomo, sorridendeo alla figlia.
Subito dopo guardó me e continuó la frase: <<Lui quindi è il famoso Giovanni...>>

<<Si, piacere di conoscerla.>> risposi cercando di essere il più educato possibile e stringendogli la mano. Era complicato, considerando anche le mie condizioni non proprio sobrie.

Nicole, per evitare problemi, cercò subiti di liquidarmi.

<<Ok, a domani amore.>> affermò dandomi un veloce bacio su una guancia e provando a chiudere la porta. Il padre la bloccó.

<<Come mai tutta questa fretta? Io e tua madre siamo restati svegli fino a quest'ora per conoscerlo!>> esclamó riaprendo la porta e invitandomi ad entrare.

La ragazza non ebbe il coraggio di obiettare, ma dal suo viso potei notare la sua grande preoccupazione è ansia.

Mentre attraversavamo il breve corridoio che ci avrebbe condotto in salotto, Nicole si avvicinò a me.

<<Cerca di parlare il meno possibile. Hai l'alito che odora di alcool e dalla tua voce si nota che sei brillo.>> mi sussurrò, senza farsi notare.

Mi fermai per alcuni secondi, posizionando una mano davanti alla bocca e alitando. Odorai, effettivamente aveva ragione.

Lei roteò gli occhi e mi afferrò per un braccio. Raggiungemmo suo padre, che ormai era davanti alla porta della sala.

Entrai e mi accomodai su un divano, difronte a lui e a sua moglie. Nicole si sedette accanto a me.

<<Finalmente! come mai siete tornati cosí tardi?>> domando la donna, guardando l'ora suo suo orologio da polso.

Io e Nicole ci guardammo di sfuggita, come per informarci a vicenda di confermare qualsiasi cosa l'altro dicesse. O almeno, io interpretai il suo sguardo così.

<<Colpa mia signora, la mia macchina non funzionava quindi siamo dovuti tornare a piedi...>> mentii, cercando di essere il più convincente possibile.

<<Ah, d'accordo...comunque se non ti dispiace vorremmo conoscerci un po' meglio...>> continuò, anche se la mia risposta non la convinse molto.

<<Certo, non c'è problema.>> affermai, con un sorriso da ebete sul volto.

La mia ragazza continuava a seguire la scena, senza aggiungere nulla. Ogni tanto mi fulminava con lo sguardo, visto che sembrava che di quello che mi aveva detto in corridoio non avevo recepito nulla.

<<Non sei di qui, vero?>> mi domandò l'uomo.

<<No, vengo dal Trentino. Sono qui in vacanza.>>

Mi chiesero altre cose sulla mia vita personale: genitori, amici...
Ad alcune rispose Nicole, ma si notava che i genitori volessero sentire me. Parlai molto, per tutto il tempo. Sinceramente non ero interessato a come stessi apparendo ai loro occhi.

Poi, dopo molti minuti di chiacchiere, arrivó la fatidica domanda...

<<Cosa fai nella vita?>> chiese la madre della mia ragazza, sorridendo.

<<Nostra figlia ci ha detto che ti occupi di intrattenimento...sei una sorta di comico?>> proseguì il marito, confuso.

Ridacchiai immaginandomi in un ruolo simile, poi provai a correggerlo.

<<No, non proprio. Sono uno yout...>> iniziai, senza problemi.

Prima che potessi terminare la frase, Nicole poggiò la sua mano sulla mia, interrompendomi.

Con le labbra mimò un "non lo dire".

Inizialmente non capii e continuai a guardarla confuso, al che i due genitori si guardarono tra di loro altrettanto disorientati.

La ragazza si passò una mano sul viso, sospirando.

<<Ehm...stavamo dicendo...?>> azzardò l'uomo, facendo finta di nulla.


Iniziare fin da subito a mentire ai genitori della propria ragazza non è proprio il massimo...
Cosa farà Giovanni? Ascolterà Nicole oppure no?

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