Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Il Diario di Vittoria - #1

Catania, 22 Ottobre 2018

Non ho idea di cosa stia provando dentro, né perché continuo a rimuginarci su.

Non so se ne valga davvero la pena, dicono che funzioni.

Anche la mia dottoressa me l'ha detto. La stessa che, purtroppo, è andata via da questa cittadina sul mare, così come tante altre persone nella mia vita.

Adesso, sono sotto cura di Rapisarda.

Da quasi tre settimane.

Sembra simpatico, giovane, preparato.

Quei suoi capelli corti e col ciuffo all'insù lo rendono molto diverso dai classici canoni da psicoterapeuta.

 Anche gli occhiali dalla montatura spessa nera lo impreziosiscono... e lo rendono attraente.

No, basta voli pindarici.

Dio, perché mi metto a pensare a queste stronzate?

Devo pensare alla mia carriera.

Sì, forse l'unica cosa che va bene nella vita.

Cosa si può dire del resto?

Un emerito cazzo.

Lo so, non è un linguaggio adatto a un Primario, ma questo è il mio diario, quindi vaffanculo.

Sì, vaffanculo a tutto.

A questi miei ventott'anni vissuti nello schifo, nel dolore.

Mi sento sola, da morire.

Papà è morto... ed è meglio così. L'unico che avrebbe dovuto aiutarmi e proteggermi, e invece... mi ha solo lasciata sprofondare negli abissi delle mie stesse fragilità.

La mamma... E lei?

Lei mi sta ancora cercando... lei ci sta provando, forse. 

Forse ci ha provato e dopo un po' si è stancata. Forse non gliene frega di avere una figlia, forse non l'è mai importato, in fin dei conti.

A chi deve mai importare di me, di un Primario autoritario, temuto e rottinculo?

Di un Primario che fa sudare quattordici camicie ai suoi studenti?

Oggi inizia il nuovo anno accademico e sono più in ansia di quanto non lo sia mai stata. Cavolo, ho paura.

Oggi ho un intervento importante e vorrei farlo vedere da vicino ai ragazzi, ai nuovi laureandi... ma ho paura, paura che vedano i miei errori.

E non voglio.

Oggi non sto bene, sento che il dolore mi ucciderà, un giorno. Provo a bere un bicchiere d'acqua, ma è come se ingerissi aria, non mi calma.

Di solito, mi aiuta.

Sì, solo a rifornirmi per i pianti di notte.

Ho paura, non dormo.

Mi sento scoppiare il cuore e ho bisogno di qualcuno che mi sostenga. Ho bisogno della mia mamma.

Ho bisogno di qualcuno che mi faccia uscire via da questa merda di vita che sto vivendo.

Ho bisogno di un abbraccio, un bacio colmo di passione. 

Ho bisogno di tornare a casa la sera e trovare qualcuno da abbracciare sul divano o sul letto.

Un uomo? Un cane?

Beh, non sarebbe male come alternativa. Nemmeno un gatto mi dispiacerebbe.

Mi manca dormire nel lettone con mamma, abbracciata a Mr. Pringles, all'orsacchiotto bianco che mi manca tanto.

Mi mancano i suoi abbracci caldi, le sue brioche con lo zucchero appena sfornate.

Mi manca il suo profumo, le sue mani sul mio viso.

Mi mancano le sue parole di conforto, quando mi facevo del male, sbucciandomi un ginocchio o bruciandomi.

«Andrà tutto bene, amore mio.»

Mamma... che cosa deve andare bene, se qui sta andando tutto da schifo?

Ci sono giorni in cui mi sento viva e piena di energie e... quasi non mi riconosco.

Ma sono i giorni in cui non mi sento me stessa, in cui sono solo schiava di una maschera, che cambia aspetto, ma che non cade.

Altri in cui vorrei solo restare a letto a guardare un film e a ingozzarmi come un porco.

A guardare Chiedimi se sono felice.

Felice... col cappio.

Guarda, prendi il film.

Aldo è felice, perché vuole sposare Dalia e mettere su uno spettacolo teatrale... il Cyrano de Bergerac. 

«Giacomino, ancora con queste americanate alla tua età!»

«Americanate cosa? È francese, il Cyrano!» [1]

Giovanni è felice, perché si è innamorato di Marina. Per puro caso, pensando che quella lì fosse Silvana, la ragazza che il signor Storti doveva scarricare per Aldo, che non aveva il coraggio di lasciarla.

E guarda il caso che ha combinato, eh!

E Giacomo? Si è innamorato di Daniela.

Tutto molto bello, sì, mamma.

E invece... il mainagioia è sempre dietro l'angolo.

Aldo si ammala e perde anche Dalia e lo spettacolo.

Giovanni perde Marina e il suo lavoro, per colpa di Giacomo.

E lui? Ha baciato Marina... 

«Io ero a Francoforte e tu l'hai baciata?» [1]

... e ha perso anche Daniela.

Per farti capire che la felicità è sempre il cattivo presagio di una bella presa per il culo. Inutile girarci attorno. 

La vita lo trova sempre un modo per fregarti, per quanto tu possa raggirarla.

Io ci ho provato troppe volte, ma adesso non ce la faccio più.

Cavoli, si è bagnata la pagina. Devo smetterla di piangere.

Finirò per consumare le bottigliette d'acqua del distributore della Clinica.

 «Vada avanti così, il diario sta sortendo il suo effetto.»

Questo mi direbbe sicuramente Rapisarda.

Che cosa? Che piangere su un foglio di carta pieno d'inchiostro scritto a cazzo è terapeutico?

Che non ho con chi parlare e che l'unico che non mi giudicherebbe mai è un diario?

Eh no, anche quello giudica, sai?

Già vedere queste parole mi fa stare malissimo, peggio di una sigaretta ormai pestata più volte. Leggere il dolore che provo dentro è il mio stesso giudice.

Vorrei sentirmi come la ginestra della nostra Muntagnedda - sempre di Mamma Etna si parla, lo so, ma mi ci sono affezionata -, che cresce imperterrita, nonostante venga spesso sotterrata dalla lava.

Invece, sono una semplice foglia d'autunno.

Una fottuta foglia che sta già morendo e aspetta solo di cadere dall'albero della vita.

Già lo sento.

Non mi salverà nessuno.

Nessuno salva qualcuno che è ormai abbandonato al suo destino.

Nessuno salverà qualcuno da una maschera.

L'unico che mi può salvare è Luigi. Così come Italo, Cesare, Giuseppe, Giacomo...

Gli unici che non mi potranno mai giudicare, ma che mi portano sempre fuori da questo mondo che mi sta così stretto.

C'è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.
Uno, nessuno e centomila



Piccole note a margine!

[1]: «Giacomino, ancora con queste americanate alla tua età!... Americanate cosa? È francese, il Cyrano!... Io ero a Francoforte e tu l'hai baciata?» = citazioni tratte dal film Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo.



The etnabooks' Corner!

Sooorpresa! 

Questa è una piccola novità che ho deciso di introdurre... che ve ne pare?

Pensatelo un po' come il mio modo per ringraziarvi per tutto il sostegno che mi state dando ogni giorno, facendomi emozionare tantissimo. Purtroppo spesso tendo a sminuirmi.. è vero, ho paura e non so neanche se ciò che faccio viene apprezzato. Quando vedo i vostri voti, commenti, apprezzamenti... io sento qualcosa, una voce che mi dice "Dai, Claudia, puoi farcela anche tu!"

E questo è solo grazie a voi.

Vi voglio un bene dell'anima e vorrei abbracciarvi uno per uno - a prescindere dalle restrizioni anti-Covid XD -, perché è grazie a voi se Innuendo esiste.

E niente, vi avevo detto che ci sarebbero state due sorprese.

La prima era questa, del diario di Vittoria. Vi annuncio che ci saranno altre pagine sparse nella storia, ma non vi dico quante XD

La seconda è...

Innuendo avrà uno spin-off! O meglio, è già in cantiere e riguarderà un paio di personaggi che avete già incontrato. Non vi dirò di chi si tratta, vi lascio col mistero! ^^

E niente, basta, penso di aver finito con le notizie.

Ora torno a piangere nel mio angolino XD

Vi adoro e vi voglio bene, ci vediamo la prossima settimana per il prossimo capitolo!

Un abbraccio,

Claudia.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro