Tu non sei nessuno
CI SIAMO QUASI!!!
Credo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo 😈😈😈
Vi aspetto con ansia nel sequel mi raccomando non mancate😉
Buona lettura
Apro gli occhi al suono della sveglia, non la rompo solo perché è di Blake e non vorrei sentirmi le sue lamentele.
Mi stiracchio e dopo essermi alzata vedo, che come al solito il gorilla non c'è, ma al suo posto ci trovo un bigliettino.
"Sono andato a lavorare, avevo il turno di mattina, fa come fossi a casa tua"
Piego il biglietto e dato che i miei abiti di ieri sera sono finiti sul pavimento, dopo due secondi che siamo entrati, decido di indossare un paio di boxer neri del gorilla e una sua maglietta a maniche corte, in quest' appartamento i riscaldamenti sono perennemente al massimo.
Accendo lo stereo che ha nel corridoio e vedendo un bel pò di polvere sopra i suoi mobili decido di fargli il favore, ovviamente mi pagherà in qualche modo, e di pulire, sembra che non abbia mai toccato un panno o qualche prodotto per pulire da quando ha traslocato.
Casomai più tardi gli preparerò anche un bel pranzetto.
Sorrido al pensiero e vado ad aprire il frigorifero, ma sembra che stia cantando "aria di casa mia".
"Questo mi lascia pensare che Blake o si nutre di aria o mangia sempre fuori casa"
Quindi a malincuore indosso un paio dei suoi pantaloni e sembra che qualcuno mi abbia potato le gambe, devo fare non si quanto risvoltini per ottenere un risultato decente, e per non sembrare una con la casa allagata.
Aaahh cosa non si fa per nutrire il proprio ragazzo.
Blake
Dico io, ma chi me l'ha fatto fare di lasciare quella gnocco della mia ragazza per un dannato vecchio rompiscatole?
"Così rovini la macchina idiota"
"Zitto e lasciamo fare"
"Non puoi mettere questo pezzo, non lo sopporterà"
"Puoi aggiustare la tua auto così che io mi occupo della mia?"
Si allontana e finalmente posso lavorare in pace, altrimenti avrebbe rischiato di beccarsi una chiave inglese in testa.
"Comunque non sono d'accordo con te"
"VECCHIO STA ZITTO!"
"Moccioso permaloso ed indisponente, e pensare che io ti ho insegnare tutto sulle macchine e come non prendere i cazzotti"
"Non sai che l'allievo supera sempre il maestro?"
E detto questo giro la chiave della macchina che si accende una meraviglia, mentre il vecchio fa una faccia offesa e io godo che è una meraviglia.
"Se eri mio figlio di avrei mandato a fare il militare"
"Per fortuna non lo sono, sai che rottura di coglioni sopportare uno stronzo come te dalla mattina alla sera?"
"Per me è lo stesso, ti avrei preso a calci in culo ogni volta che mi rispondevi male"
Rido, mentre lui se ne va borbottando parolacce senza senso.
Mi prendo un minuto di pausa e vado a bere una bella tazza di caffè, ho ancora tre macchine da sistemare e non vedo l'ora di tornare da Erika.
Lo lasciata nel mio letto, nuda, mentre si stava abbracciando il cuscino con un espressione adorabile sul volto.
Non ho resistito e le ho fatto una foto, anche se avrei preferito svegliarla e penetrarla di nuovo, ma il vecchio si è messo a chiamare e ha mandato in fumo i miei piani.
Poso la tazza e riprendo a lavorare.
"Prima finisco e prima torno a casa"
Passo ad un altro motore e mentre sto iniziando a smontarlo, sento le urla del vecchio e ferri che cadono.
Mollo tutto e lo raggiungo.
"SE NE VADA"
"Non prima di aver visto mio figlio"
"Figlio?! LE SEMBRA IL MODO DI PRESENTARSI DOPO CHE L'HA ABBANDONATO?"
"Ho avuto i miei motivi, e ora si tolga di mezzo vecchio ubriacone"
"Allora lei non ha capito, sparisca dalla mia officina, le vipere non sono gradite"
Che cazzo ci fa qui quella donna?
Vedo Hardy rosso in faccia e le sue mani tremano, decido di intervenire, prima che gli venga un infarto.
"Che ci fai qui?"
"Oh finalmente, ti devo parlare"
Mi avvicino ad Hardy e dopo avergli posato la mano sulla spalla e averla stretta leggermente, capisce di lasciarci soli.
"Sta attento figliolo"
Cala il silenzio e non distolgo i miei occhi da questa donna nemmeno per un istante.
"Inizia a parlare prima che cambi idea e ti cacci da qui in modo poco gentile."
"Modera il linguaggio, sono sempre io la donna che ti ha messo al mondo"
"Beh credo che sarebbe stato meglio se il vecchio usava le protezioni"
Fa una faccia indignata mentre la mia non cambia per un attimo espressione, ma la donna di ghiaccio di fronte a me, si ricompone subito.
"La tua ragazza non ti ha detto che abbiamo parlato?"
Sentendo nominare Erika stringo i pugni lungo i fianchi.
"Sta lontana da lei"
"Fammi finire di parlare, sai, le ho detto che se avrebbe continuato a frequentarti, avrei rovinato lei e la sua famiglia."
"COS'HAI FATTO?!"
"La mia minaccia è ancora valida, non ho potuto fartelo sapere prima perché hai pensato bene di sparire da Seattle per un pò, per tua sfortuna io so attendere."
La voglia di alzare le mani contro Caroline è molta, ma credo che non sia di certi venuta qui da sola.
"Se devi ferire me fallo, ma lascia fuori da questa storia Erika"
Mi fissa per poi portarsi una mano sulla fronte.
"Sei davvero cambiato Blake, ma rimani sempre uno stupido, tu sai che voglio solo il meglio per te, i sentimenti non fanno la felicità, solo i soldi, una moglie che conti davvero e la freddezza riescono a farti diventare qualcuno"
"Sono stato al tuo gioco per troppo tempo, volevo renderti felice e non dissubidivo mai ai tuoi ordini, ma è stato troppo quando volevi che diventassi amico di certi pezzi di merda solo per essere come loro in futuro. Quindi ora non ho alcuna intenzione di ascoltarti"
"Oh ma non devi, vedi, la questione è semplice, tu fai come dico io e farò in modo che al signor McCarthy e a sua moglie, non accada nulla, altrimenti, distruggerò quella famiglia e la tua cara ragazza vivrà in mezzo alla strada come una barbona"
Il mio pugno si infrange sopra un cofano di un auto vicino a lei, che sussulta dallo spavento e dalla pericolosa distanza che ci separa.
"Non te lo permetterò"
Un sorriso sinistro si dipinge sulle sue labbra e si allontana da me.
"Uh davvero? E come Blake? Tu non sei nessuno in questo mondo, mentre basta nominare Grafid e il cognome del mio nuovo marito mi spalanca tutte le porte."
Si dirige verso la sua macchina mentre nella mia testa si crea un ronzio fastidioso, che ripete in continuazione le sue parole.
"Lascia quella ragazza Blake, ti ho avvertito"
Sale sulla macchina e scompare davanti ai miei occhi, mentre non mi sono mosso di un centimetro.
Le immagine di Erika sorridente tra le mie braccia si alternano a quelle in cui lei piange e soffre abbracciata alla sua famiglia.
Loro non mi hanno fatto niente di male e per un attimo ho creduto che, potevo ricevere il calore di una famiglia che non ho mai avuto.
Cado in ginocchio e mi tengo la testa fra le mani, fino a quando non sento la mano rugosa di Hardy prendermi per le spalle.
Non dice niente, e gliene sono grato, perché in questo momento non so proprio a cosa dire e pensare.
Il felice e contenti non è nel mio dizionario per chi ha avuto modo di leggere le mie storie😈😂
Ma chissà, nel sequel potrei essere più buona 😇 o forse no😈
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Manu😘
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