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Quel ti amo sussurrato.

Chissà cosa significa questo titolo...boh, io non ne dò niente.
Capitolo misto
Comunque per Natale ci sarà una bella sorpresa per voi che sto organizzando, non vi anticipo niente, fate funzionare l' immaginazione😂😂😂😈
Buona lettura

"Blake...Blake"

Sono stufa di farmi trascinare, tra poco mi stacco il braccio destro e con molte probabilità quando accadrà lui continuerà a camminare come se niente fosse.

Mi in punto con i piedi e riesco a liberare il braccio e Blake finalmente si ferma e mi guarda.

"Perché ti sei ferma!"

"Perché mi sono fermata? MI STAVI PER ROMPERE UN BRACCIO! Blake, che diamine ti è preso"

Gira su se stesso e inizia a tirarsi i capelli, ho paura che oggi diventi calvo, e mi dispiacerebbe dato che amo tirare i suoi lunghi capelli...ERIKA CONCENTRATI!

"CAZZO"

Da un pugno ad un albero lì vicino e poi viene vicino a me.

"È meglio se non ci vediamo per un periodo Erika"

"C...cosa? E perché?!"

"Devo tenerti alla larga da quella donna, non puoi immaginare quanto può essere pericolosa"

Mi prende per le spalle e non sta affatto scherzando.

"N...No, No e no. Come ti viene in mente di chiedermi....NON PUOI ALLONTANARMI"

Si stacca da me e va verso la sua macchina e scatta la parte che Blake non avrebbe dovuto conoscere.

Lo rincorro e riesco a bloccargli il passaggio per la macchina.

"Non.ho.finito"

"Ma io si, per ora sta lontana da me Erika, non sto scherzando"

La mia mano si infrange sulla sua faccia in un secondo. Gira il volto e poi mi guarda di nuovo.

"TU NON PENSI PURE PER ME!"

Il battito del mio cuore è accelerato e devo trattenere le lacrime di rabbia che mi sono arrivate agli occhi.

"Vuoi una pausa, distanza? Bene quando avrai finito di fare lo stronzo che pensa solo a se stesso e mai a chi lo ama sai dove trovarmi. Fino ad allora per te non esisto"

Giro i tacchi e detto questo vado in classe per recuperare lo zaino e le mie cose e tornarmene a casa.

Sono fuori dall' edificio quando mi accorgo di aver dimenticato il parka.

"Merda"

Fanculo il prete ora sono davvero incazzata con quel gorilla.
Proseguo per la mia strada camminando velocemente e cambiando percorso, sarà più lungo ma almeno non rischio che Blake mi raggiunga.

Poi io essendo fortunata mi sono beccata un vento che sembrava un tifone e di sicuro un mal di gola non me lo leverà nessuno.

***

Raggiungo casa mia e non appena chiudo la porta getto tutto per terra e mi prendo la testa fra le mani e cerco di trattenere le lacrime.

"Erika stavolta non ci scappi e dovrai...Erika"

Abbasso la testa e vedo la mia famiglia,insieme alla mummia che mi guardano, non si possono vedere armati di scopa e dentiere.

"Bambina mia tutto bene?"

"Possiamo...Non parlare di Blake?"

"Erika, cosa è successo?"

Si avvicina la vecchia e alla fine crollo e piango tra le sue braccia.
Il primo abbraccio che mi ha dato da quando ne ho ricordo, dovevo per forza litigare con Blake per riceverne uno a quanto pare.

Blake

Non avevo mosso un muscolo da quando Erika se n' era andata e ora sto qui da solo come un cretino.

"FANCULO!"

Entro in macchina e sfreccio per le strade di Seattle fregandomene di tutti i reati che sto commettendo, ora come ora ho bisogno di ubriacarmi fino a dimenticare il ritorno di quella donna che non considero più mia madre.

Per colpa sua sto perfino compromettendo il rapporto tra me ed Erika, ma non posso rischiare di farle rovinare la vita per colpa di quella vipera.
Non conosce cosa è in grado di fare.
Ha già rovinato la mia vita non permetterò che ne rovini quella della persona che io...che io cosa?
Freno bruscamente e prendo a pugni il manubrio.

"Ah..ah, io amo quella nana"

Prendo il telefono e cerco di telefonarla, ma ad ogni tentativo parte la segreteria telefonica con la sua voce che dice...

"Se non rispondo sono a bere un caffè con gli alieni, provate più tardi o lasciate un messaggio, non posso leggere nelle vostre testoline"

"Non avrei dovuto trattarla come una bambina"

Perché devo commettere sempre errori su errori con lei? È diversa ed impegnativa, ma mi basta un suo sorriso o un suo bacio per farmi vedere il bello della vita...ovvero lei.

"Avanti Erika rispondimi"

Poi ecco che alza accetta la chiamata.

"Eri"

"Non osare chiamare questo numero ragazzo"

"Patrick?"

"Sta lontano da mia figlia, non ha alcuna intenzione di vederti"

"Ma....ASPETTA"

Mi chiude il telefono in faccia e il mio istinto omicida ora è davvero elevato che tra poco scendo e prendo a pugni quel cazzone di un figlio di papà che si vanta davanti a delle ragazze in mezzo alla strada.

"Non sono per niente bravo ad amare"

Erika

"Vuoi qualcos'altro?"

"No cof cof, va bene così mamma, non ho molta fame"

Come avevo detto mi sono beccata una brutta tosse e con questa sto evitando Blake da ormai cinque giorni.

"Ma se non mangi non ti riprenderai"

"E solo tosse, non morirò per così poco".

Mi accarezza la testa e poi esce dalla mia camera.
Sono cinque giorni in cui sono rinchiusa in casa a vedere film strappalacrime in televisione, perché non sono come Julia Roberts in Pretty Woman? Il finale mi fa piangere ogni volta che lo guardo, è così romantico.

Decido di alzarmi perché non ho intenzione di fare la muffa nel mio letto.
Indosso un leggins invernale con sopra una maglietta a maniche corte larga con una manica che scende, in casa i riscaldamenti sono accessi al massimo.

"Mocciosa tutto bene?"

"Si mummia, ho voglia di muovermi, vado a fare un pò di cyclette"

"Non esagerare se no io non ti porto all' ospedale se hai un mancamento"

Adorabile come sempre, menomale che non ce papà se no a quest'ora ero legata al letto e lui mi avrebbe ingozzato di zuppe di tutti i tipi e poi fare qualcosa mi distrae dai miei pensieri.

***

Ho appena finito di fare la serie di addominali, quando sento la voce di mia madre e di mia nonna urlare?

Prendo un asciugamano e le raggiungo in salotto, quando le vedo davanti alla porta,mia madre con una scopa e mia nonna con il suo bastone da passeggio e dietro di loro ce...Blake.

Fermo il braccio e l' asciugamano cade.

"Che ci fai qui?"

Catturo l' attenzione dei presenti e mia madre e la mummia gli dicono di andarsene se non vuole che chiamino la polizia.

"No, lasciatelo entrare"

"Ma Erika?"

"Va tutto bene mamma, fidati"

"Se hai bisogno di noi mocciosa urla e mando al cimitero questo energumero"

Spariscono e Blake entra dentro chiudendo la porta.

"Che vuoi"

"Non mi piace questa situazione, ma devi capire che non sei pronta ad affrontare quella donna, non la conosci bene quanto me"

Ora sono incazzata.

"Cosa ne vuoi sapere di me? Non capisci proprio.".

"Cosa dovrei capire"

"Seguimi"

Vado di nuovo nella palestra che abbiamo in casa e sento i passi di Blake dietro di me.

"Aspetta qui"

Non sono sicura di essere pronta a farlo, ma non sopporto che qualcuno mi dica cosa fare al posto mio.
Prendo un vecchio album di quando ero a Miami...Non mi aspetto chissà quale reazione da parte di Blake, ma è l'unico modo.

"Apri"

"Cos'è?"

"Il mio passato"

Lo guardo fisso negli occhi mentre incrocio le braccia al petto e mi allontano verso la grande finestra che ce qui.

"Non sono stata sempre come mi vedi tu adesso"

Con la coda dell' occhio vedo che sta aprendo l' album per poi bloccarsi.

"Tu eri..."

"La cicciona in quelle foto di gruppo"

Mi giro mentre vedo i suoi occhi scioccati.

"Sai cosa si prova ad essere sempre il maiale della situazione? Essere umiliati ogni giorno in qualsiasi momento della giornata.
Mi hanno scambiato tante di quelle volte per un sacco da box che in quel periodo ho perfino tentato di togliermi la vita quando un ragazzo mi ha spezzato il cuore umiliandomi...Mi ero perfino innamorata di lui, ma era solo un nuovo modo per prendermi in giro"

Sta in silenzio mentre guarda quelle foto che avrei tanto voluto bruciare.

"Mi hanno presa per i capelli e oggi sono ancora viva, il brutto delle cicatrici però non è il segno che rimane, quello dopo un pò se ne va..."

Chiude l' album e adesso mi sta guardando con occhi diversi da quelli a cui sono abituata.

"Non...Non sai che cosa si prova ad essere presi in giro tutta una vita, il dolore fisico poi, non era niente in confronto a quello mentale...le ferite guariscono, ma quelle che mi porto dentro sembrano che siano sempre aperte."

"Erika io non..."

"Non cosa...Eh? Tu...non puoi venirmi a dire dopo tutto ciò che ho passato che non sono pronta ad affrontare tua madre...chiaro?!"

Ormai sono una cascata e le lacrime scendono copiose senza che io possa fare niente per fermarle.
Dò le spalle a Blake e cerco di asciugarmi il viso mentre guardo fuori.

"Ora sai..."

Non dice nulla e ora ho paura che lui esca da quella porta per non tornare mai più nella mia vita, ma quando sento il suo respiro caldo dietro di me,piango ancora di più.

"Perché non me l'hai detto prima"

"E che avresti pensato di me? Quando tu eri ancora quello stronzo che si divertiva a prendermi in giro"

Una sua mano si allunga fino a poggiarsi sul vetro, mentre sento le sue labbra sulla mia testa.

"Non permetterò che ti soffra ancora, sei troppo importante per me"

Mi giro verso di lui e mi asciuga la guancia.

"E allora non allontanarmi, riesco a sopportare il dolore, ma l'idea di perderti mi ucciderebbe"

Bacia i miei occhi e scende percorrendo il mio naso fino alla mie labbra.

"Ti amo Erika"

Quel ti amo sussurrato prima di baciarmi ha fatto esplodere il mio cuore.
Intreccio le mie braccia dietro al suo collo e mi poggio al vetro mentre lo bacio con urgenza, ho bisogno di sapere che lui è qui con me.

Ci stacchiamo per via dell' assenza di ossigeno e poggia la fronte sulla mia.

"Scusami se sono uno stronzo"

"Un grande stronzo"

"Sto cercando di migliorare, non offendere"

"Non immagino minimamente in quanti modi meriteresti di essere chiamato, ma Dio se ti amo"

Asciuga le mie lacrime con i suoi baci e quando ha finito si stacca da me.

"Amare è difficile per me, ma non posso mentire a me stesso...sei Tu la mia sola famiglia...la donna che amo"

L'ha detto di nuovo, bene,ora posso anche svenire,morire, essere rapita da una spia russa, allevare trecento chihuahua e scalare l' Everest, e urlare come una pazza.

"Meglio dire che sei ancora il mio ragazzo alla famiglia"

"Già,non vorrei ordinare una bara"

"Papà ha veramente un fucile a pompa"

Sbianca di botto e inizia a tremare.

"Ma se gli chiedi scusa un milione di volte e gli regali i biglietti per i Chicago Bulls, forse ti perdonerà"

"Gli costruisco una statua della libertà con la sua faccia se vuoi"

"Non ha manie di grandezza, solo omicide verso chi mi ferisce."

"Sono morto"

"E io sono vedova"

Mi guarda male...però una piccola vendetta era d'obbligo per me quindi sta zitto e continua a camminare verso la sua imminente fine.
Lo guardo mentre fa stende smorfie, e sono sicura che non lascerò ad una vecchia arpia di allontanarlo da me o di ferirlo...Non sa che posso diventare una nana malefica se minacciano le persone a me care.

Sono stata brava... (Non è vero)
Shhh tu (liberami)
Quando avrò bisogno della perversione lo farò (cazzen!)
Eemm non fateci caso.
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Manu

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