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Sono circondata!

Sono puntuale muahahaha😈😈😈
Come sarò stata? Buona o cattiva 😇😈
Bando alle ciance, ciancio alle bande (Non so cosa c'entra ma va beh) sopra Zeus
Buona lettura😂

Scappare, scappare, scappare, cosa devo fare adesso? Ah si, scappare.

Anche se la parola più giusta sarebbe evaporare o sparire per sempre dalla faccia del pianeta.
Devo trovare i miei amici, salutarli nella maniera più tranquilla possibile per poi inventarmi una scusa per andare via.
La stessa cosa devo fare anche con i miei genitori, impegnandomi di più a mascherare le mie emozioni.
Il mio obiettivo alla fine rimane lo stesso.
Non so se riesco a reggere un altro incontro con Blake.

"Erika, ti stavamo cercando dappertutto"

Nomini il diavolo...

"Ho avuto da fare con un cliente"

"Tutto bene vero?"

Beth e Rick mi guardano sospettosi, mentre vedo in lontananza arrivare anche l' altra coppietta.

"Si, solo che ora devo andare"

"Così presto? Ci sono ancora tutti gli ospiti qui."

"Si lo so, ma domani devo lavorare e non posso permettermi di fare tardi, ma se restate qualche altro giorno a Boston fate mi sapere, tanto il mio numero è sempre quello"

Con gli anni ho imparato ad erregere muri ancora più alti di una volta, nascondendo ciò che provo dietro a delle maschere che non rivelano la vera me... quella che ormai non esiste più.

Beth un pò triste mi abbraccia e io contraccambio.

"Sdolcinate"

"Sei geloso papà Rick?"

Mi guarda male prima di stritolarmi tra le sue braccia, anche se è un idiota questo ragazzo ama con tutto se stesso Beth.

La situazione si fa più complicata quando viene Sasha, è leggermente più schiazzata di Beth ed infatti vuole incatenarmi a lei per non farmi andare via, ma alla fine cede, dopo che le prometto di disegnarle un vestito per le occasioni importanti.
Mike mi saluta passando il pugno sulla mia testa, mentre io gli dò una gomitata tra le costole.

Poi viene il turno dei miei genitori, ma con la scusa del mal di testa fanno poche domande e troppo apprensioni.
Li saluto con la promessa di pranzare con loro l'indomani e scappo via alla velocità della luce.

Preferisco essere una codarda che scappa dal suo passato, piuttosto che vedere ancora quel suo maledetto viso guardarmi per poi sorridere.
Non riesco a sopportarlo.

Salgo nella mia Captur e parto a tutto gas verso casa, una bella dormita forse aiuterà a trovare un pò di pace nella mia testolina.

***

Parcheggio la macchina nel vialetto di fronte casa.
Il quartiere è tranquillo, se non per la musica della figlia ribelle dei vicini che a quest'ora di sicuro sta saltando come ad una pazza sul suo letto.

Chiudo la macchina e mi appresto ad entrare in casa, quando sento abbaiare una certa palla di pelo di mia conoscenza.

Sorrido e vado nel giardino.
Non appena mi vede inizia a scodinzolare, quindi decido di portare Zeus dentro casa con me.

"Cos'è ti sono mancata?"

Per tutta risposta inizia ad abbaiare e a lavarmi la faccia.
Rido mentre apro la porta di casa.
Lo lascio libero e levo finalmente questi dannati tacchi, non li sopporterò mai, ma sono obbligata a metterli.

Zeus corre in casa come ad un matto, per fortuna ho levato tutti gli oggetti fragili da terra.
Vado al piano superiore e appena arrivata in camera, slaccio il vestito, facendolo scivolare per terra, liberando i miei seni.
Ho un dolore pazzesco alla testa, quindi decido di farmi una rapita doccia veloce prima di andare a dormire.

Mentre l'acqua mi scorre addosso, non faccio altro che pensare ai tatuaggi di Blake.
Sembrava quasi un delinquente quando l'ho incontrato la prima volta e adesso invece, sembra quasi un boss mafioso russo con tanto di pistola calibro quarantaquattro.

Per colpa sua mi sono perfino convinta io di farmi un tatuaggio, e ribadisco uno solo,
ma alla fine me ne sono ritrovata tre.
Una piuma che man mano che finisce si formano delle rondini sulla scapola destra.
Un infinito con tanto di quadrifoglio irlandese, con scritto familly sull' anca sinistra ed infine una frase, sotto il mio seno destro che recita:

Throught every dark night
there is a brighter day

Attraverso ogni notte buia
c'è un giorno più luminoso

Sembrava descrivere alla perfezione il mio stato d'animo quando sono stata presa in giro, ancora, da qualcuno che amavo.

Esco dal box doccia e mi avvolgo nel mio accappatoio.
Appena esco trovo Zeus davanti alla porta che inizia a fissarmi.

"Eh no, se ne parla domani di farti mangiare e non fissarmi così!"

Ma sembra che parlo ad un muro, anzi, sto parlando ad un cane, e poi dicono che non sono peggiorata in quanto riguarda la pazzia.

Alla fine Zeus si è pappato una scatoletta come spuntino di mezzanotte, mentre la sottoscritta non ha toccato cibo.
Mi sono messa una maglietta lunga come pigiama e via sotto le coperte, ma il sonno non arrivava, fin a quando la palla di pelo bianca non è sbucato da sotto le lenzuola.
Guardavo i suoi occhi nel buio e contemporaneamente le lacrime salivano ai miei occhi.
A quanto pare vedere Blake ha aperto una spaccatura, ormai quasi chiusa, del mio cuore.

***

La mattina sono un disastro, gli occhi gonfi e rossi dal pianto e in più odoro di bava di cane, dopo che Zeus ha pensato bene di svegliarmi lavandomi la faccia con la sua linguaccia!

Avrei preferito restare a casa insieme a quel ruffiano del mio cane, ma il lavoro è pur sempre lavoro e non posso perdere la fiducia di madame Sungry dopo la sfilata di ieri sera.

Mi sistemo come più posso, indossando un pantalone nero, con sopra una maglietta con trasparenze.
Purtroppo indosso di nuovo dei tacchi neri e dopo una rapida colazione a base di fette biscottate, volo in macchina, non prima di avere messo una ciotola di croccantini a qual pozzo senza fondo del mio cane.

Arrivata all' atelier indosso un paio di occhiali da sole, prima di entrare.
Cammino tranquillamente, salutando i colleghi, ma non appena vedo la Sungry parlare con il sorriso a Stone, mi sembra di svenire.

Blake si sta girando verso di me, ma riesco a nascondermi sotto la mia scrivania.

"PERCHÉ quella vecchiaccia doveva avere l'ufficio di vetro!? Non poteva chiudersi in quattro mura normali?"

Ci mancava solo questa, come ha fatto quello stronzo a scoprire dopo nemmeno un giorno dove lavoro?
Ah giusto...è venuto alla mia sfilata.

"Erika? Che ci fa li sotto?"

Dò una testata alla scrivania non appena mi sento nominare e cerco una scusa per il soggetto, che tra poco diventerà cadavere.

"Io-io stavo cercando la mia matita!"

Ne prendo una dalla borsa ed esco fuori, pronta a conficcarla nell' occhio di questo tizio, quando inizio a bestemmiare mentalmente in giapponese.

"Signor Lorest, ma che bella sorpresa"

NON POTEVA ESSERE IL CONIGLIO PASQUALE?!?!
Sarebbe stato di sicuro più apprezzato.

"Vedo che si ricorda di me"

"Come non potrei"

Dato che ieri sera volevo tagliarle le mani, avrei dovuto dirglielo.
Sto cercando un' altra scusa per filarmela, quando vedo Lorest salutare qualcuno dietro di me.
Mi giro lentamente e vedo arrivare la signora del male e il gorilla con istinti suicidi che devo uccidere.
Per non parlare del parassita di fronte a me.

Sono circondata! Ovvero, sono nella mierda fino al collo e a meno che non arrivi Iron Man dal tetto per salvarmi, non so proprio come evitare questo scontro fra titani.

😈 muahahahahah
Ora il vado al cinema, vi lascio alle minacce di morte😂
Baci baci
La vostra Manu dai capelli di cioccolato!
(Mi sono fatta la tinta e sono soddisfatta del risultato😂😂😂)

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