Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Solitudine

Allora, per chi ha creduto questa storia finita dico, CHE COSA VI SIETE FUMATE? 😂😂😂
Ovvio che non è finita, comunque tornando a noi, Blake vuole Erika, ma al suo ennesimo no, decide di rinunciare, anche se...😈😈😈
Muahahahahahah la mia mente contorta non aiuta.
Sopra la camera di Blake.
Buona lettura

Sono sempre stata un amante delle belle giornate, quando il sole ti riscalda e come ad un gatto mi sdraiavo da qualche parte per godermelo, ma adesso, sembra quasi che il cielo rispecchi le mie emozioni.

Nel viaggio di ritorno verso casa ha iniziato a piovere, e meno male che il meteo prevedeva una giornata soleggiata.

Ormai saranno le dieci di sera e fino ad adesso sono stata impegnata a lavorare insieme a Melody per diversi progetti.
Quella ragazza è stata così gentile da darmi una mano anche sulla mia prossima sfilata.
Senza di lei forse a quest'ora sarei ancora immersa da tremila fogli.

Non sono stata molto presente in queste ultime ore.
Pensavo sempre all' espressione di Blake mentre mi parlava, e pian piano il cuore sembrava stringersi sempre più.

"Ed io che pensavo che la solitudine mi avrebbe aiutato ad andare avanti."

Forse sarà meglio andare al minimarket prima di tornare a casa.
Devo mantenere intatti i miei propositi di ubriacarmi.

Un sorriso amaro spunta da solo sul mio viso, anche se non lo voglio ammettere, sembra che alla fine Blake mi abbia plasmata a sua immagine e somiglianza.
Prima il piercing al naso, poi i tatuaggi ed infine l' alcol.
Mi ricordo quando era venuto a casa mia totalmente fuso ed era crollato con il suo peso piuma su di me, è sempre riuscito a far arrabbiare in qualche modo.

Aaahh ho proprio bisogno di bere dopo questa ragionamenti contorti.

***

Dopo essere passata al minimarket del messicano, sono tornato a casa.
Era stranamente silenziosa, forse la vecchia è già andata a dormire.

Apro la porta ed è tutto buio, molto meglio così.

Poso la mia giacca e la borsa per terra e dopo aver preso un bicchiere dalla credenza, mi siedo sul divano con la bottiglia di vodka al melone.

Il suo forte odore invade le mie narici, bene, sono pronta ad affogare i dispiaceri nell' alcol.

"Quella roba ti fà male mocciosa."

Ti pareva.

"Alla tua età non dovresti già essere a letto?"

"Vale anche per te."

Bene, ci risiamo.

"Ho finito di lavorare poco fa, lascia che adesso mi rilassi un pò"

Verso il liquido nel bicchiere sotto i suoi occhi.

"Vuoi favorire?"

"Ovvio"

Lo sapevo, la mummia non cambierà mai.

Si accomoda sulla mia poltrona, ormai però sembra passata di proprietà a lei, alla mia sinistra e dopo averle passato il bicchiere, mi devo alzare per prenderne un altro.

"Brindo alla tua vecchiaia"

"Allora dovrai brindare molto mia cara "

Sghignazzo, se ora ci vedessero i miei genitori, io sarei di sicuro in punizione mentre lei probabilmente, no aspetta, anche la mummia sarebbe messa in punizione.

Bevo il liquido in un sol colpo e una bella sensazione di bruciore invade la mia gola.

"Ci voleva proprio."

"Non esagerare vecchia, in ospedale non ti ci porto"

"Sempre se non sia io a farlo."

"Hai ragione, un altro bicchierino?"

Annuisce con la testa e li riempio entrambi.

"Cos'hai stavolta mocciosa?"

Fisso il liquido quasi color arancione mentre si muove.

"La vita fa schifo"

"Non è una novità, e pensa che io ho vissuto durante la seconda guerra mondiale quando"

"Eh no, tutto tranne questo."

Scoppio a ridere nel vedere la sua espressione stranita, ho sentito la sia storia talmente tante volte che potrei scriverci un libro.
Lei che incontra il nonno durante la guerra.
Lui era un soldato, l'ha incontrato quando lavorando come infermiera, l'ha steso con un pugno sul lettino.
Non voleva farsi la siringa e ci ha pensato lei a sistemarlo.

Avrei voluto incontrarlo si dà bambina, ma purtroppo è venuto a mancare quando io avevo qualche mese di vita.
Papà mi ha sempre detto che loro due si amavano tantissimo, anche se erano una coppia fuori dal comune.
Il nonno era l'unico a capire la nonna e ad amarla in pregi e difetti, molti più difetti.

"Tsk, poppante"

Beviamo e dopo cala il silenzio.

"Hanno chiamato i tuoi oggi."

"Sul mio telefonino..."

Oh già, non c' è l'ho più dato che è volato dalla macchina."

"Il telefonino si è spento."

"Già, hanno chiesto se andava tutto bene, sai come sono fatti, basti che non li chiami e subito si preoccupano per te, gli ho semplicemente detto che domani li avresti richiamati"

"Non sono più una bambina"

"Per loro lo sarai sempre mocciosa. Aaahhh, questa mia vecchia carcassa adesso deve andare a riposare."

Riempio di nuovo il mio bicchiere.

"Io resterò qui un altro pò"

Lentamente sale le scale, ma mentre bevo mi chiama di nuovo.

"Ti voglio dire una cosa Erika."

Giro la testa di lato per vederla con la coda dell' occhio.

"Non chiuderti in te stessa. Se vuoi piangere fallo.
Se vuoi urlare fallo.
Se vuoi metterti a ballare e ridere come ad una pazza fallo.
Se vuoi amare ancora, nessuno te lo impedirà, sei padrona della tua vita, ma ricorda, scappare non è una soluzione.
Buonanotte mocciosa"

Fisso il punto in cui è scomparsa, perché lei riesce con uno sguardo, con un semplice gesto, a capire tutto di me?

Mi prendo la testa tra le mani e guardando il soffitto vengo rapita dai miei pensieri.

Chiudendo gli occhi mi rilasso, le mie giornate sono sempre troppo movimentate.

Sto quasi per dormire, quando il telefono di casa inizia a suonare.

"Chi cappero chiama a quest'ora?"

Mi alzo e per non far svegliare di nuovo la vecchia, rispondo velocemente.

"Pronto?"

Nessuna risposta dall' altro capo del telefono, sto per chiuderlo quando qualcuno parla.

"Erika"

"Blake?"

Perché, non aveva detto che mi avrebbe lasciata andare?
Eppure in questo momento, il mio cuore batte di gioia.

"Scusa per l' ora tarda, ma volevo avvertirti che il telefono ti arriverà per posta. Purtroppo devo partire."

La domanda esce spontanea dalla mia bocca.

"Dove vai?"

Sparirà di nuovo? Dopo tutto questo ha veramente intenzione di sparire?

"Lavoro, andrò per qualche giorno a New York."

"Ah."

Nessuno dei due parla, mentre io continuo a torturarmi il labbro inferiore.

"Beh, buonanotte."

Fanculo.

"BLAKE"

"Si?"

Ecco, ora che cazzo gli dico?
Aaahhh, dannata vecchia irlandese saggia.

"Io...io...ecco"

"Va tutto bene?"

No, no, no, ho già detto no? Non va affatto bene se tu mi domandi se sto bene con quel tono preoccupato.

"Blake, io, voglio che sia tu a portarmi il telefonino."

Davvero? Questa è la scusa più idiota, cretina, inutile che io abbia detto quest'anno!

"Eh?"

Brava Erika, complicati sempre di più la vita.

"Aaah, voglio che me lo porti tu e basta."

"Hai bevuto?"

Si, ma non te lo dirò mai.

"No. Puoi, aaggrr, fare quello che ti chiedo senza tutte queste domande?"

Spingo il palmo della mano contro il lato destro della tempia ed aspetto una sia risposta.

"Passerò domani verso le undici, dopo o prima non posso."

"Bene, a quell' ora mi trovi ancora a casa"

"A domani."

"Ciao."

La linea cade, ha attaccato, non lo biasimo se mi credo da manicomio.

Prima gli dico di sparire, e quando lui mi asseconda, lo voglio vedere di nuovo, ma la cosa più importante è... CHE CAZZO GLI DICO DOMANI?!

"Stupida, stupida, stupida"

Prendo a testate la parete, devo smettere di bere, l' alcol mi fà compiere azioni cretine, anche se ho bevuto soltanto tre bicchierini, ma dettagli.

"L'amore fa male."

Ferisce, distruggere, ma è anche in grado di rimediare a tutto, cosa devo fare porco cazzen.

Blake

Fisso ancora il telefono sul tavolino, mentre sto seduto sulla poltrona.

Quella ragazza mi farà diventare matto.

Mi alzo e dopo aver sbottonato i bottoni della camicia, esco fuori dalla camera da letto, affaciandomi al balcone.

Da qui si riesce a vedere tutta Boston, ma con la differenza che il cielo non è coperto dalla luce, ma è limpido, permettendo di vedere le stelle.

Mi accendo una sigaretta.

"Rinunciare all' amore per proteggere qualcun'altro significa amare, voglio proprio sapere chi ha detto questa stronzata."

Devo rinunciare a lei, ma se lo faccio il vuoto che ho dentro non si colmerà mai con il potere, ma ho deciso.

Stavolta me ne starò buono, attenderò e se vorrà, non la lascerò mai più.

Per proteggerla sarei disposto perfino a chiuderla in casa mia o in qualsiasi altro luogo sicuro.
Voglio lei e soltanto lei nella mia vita.
Tutti gli altri sono solo figure che respirano per me.

"Erika"

Il suo nome sfugge ad un mio sospiro, io ho cambiato lei, ma lei ha cambiato me.
Certi pensieri non li ho mai fatti in tutta la mia vita.

Espiro il fumo e sorrido, quella puffetta ha dato tanti colori alla mia vita, facendomi finalmente capire come usarla.

Riguardo le stelle, sarà meglio andare a dormire, dopo una giornata tra corse, riunioni ed Erika, anche il mio fisico né risente.

Entro dentro e mi dirigo verso il bagno, ci vuole proprio una doccia fredda in questo momento, forse riuscirò a chiarirmi le idee così.

Heheheh ora non posso proprio dirvi niente di concreto, è tutto un mistero perfino per me.
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro