Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Sogno

😈😈😈 se sperate nella mia bontà vi sbagliate di grosso muahahahah.
Blake è in coma, i colpi della pistola gli hanno ferito un tendine della gamba destra e sfiorato il cuore.
Erika ha scoperto di aspettare un bambino e se continua a disperarsi rischia di perderlo.
Buona lettura

Sono stata riportata nella mia stanza con la forza, volevo restare ancora con Blake, ma i medici hanno detto che avevo bisogno di riposo.
È vero, sono debole, tant' è che non hanno avuto difficoltà a staccarmi dal letto del mio gorilla.

"Signorina deve capire che ora deve riguardarsi, purtroppo non può fare niente per il suo ragazzo è se continua così rischia di far del male al bambino."

Già, il bambino.

Ancora sono sotto shock, non perché io non lo desiri, ma senza Blake come farò.
Voglio che mio figlio conosca che razza di testone, burbero e adorabile sia suo padre.

L'infermiera esce lasciandomi da sola.
Salgo sul letto e mentre fisso il vuoto, qualcosa di umido cade sulle mie mani.

Non mi sono resa nemmeno conto di piangere, pensavo di aver esaurito le lacrime, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Mi piego su me stessa e continuo a piangere, fino a quando le palpebre non diventano pesanti e il mio corpo cede all' enorme stress di questi giorni.

***

Quando apro gli occhi, non sono più in ospedale.
Giro la testa al mio lato e vedo Blake respirare senza quei macchinari che lo tengono in vita.

La mia mano va automatica verso la sua, ma non appena lo tocco, scompare.
Mi alzo di scatto e adesso è vicino alla finestra con un fagottino in braccio.

"Torna a dormire Erika, ci penso io a questa peste."

Vorrei parlargli, ma sembra che io non sia padrona del mio corpo.
Allunga una mano verso la sua figura, ma le palpebre mi si chiudono.

***
Quando mi risveglio ho traccie di pianto sul viso, perché quel sogno non era reale?
È un altro giorno, ma nessun dottore è venuto ad avvertirmi di un eventuale risveglio di Blake.

"Erika?"

Guardo mia madre, non mi ero accorta nemmeno della sua presenza.

"Ci sono delle persone per te, volevano venire anche Sasha e Beth con Mike e Rick, ma sono ammessi solo i parenti più stretti."

Annuisco con la testa e come ad un automa mi alzo col busto e poggio la testa contro al cuscino.

"Però potresti chiamarli, se te la senti."

In questo momento sentire quelle due pazze mi farebbe bene, ma sono sicura che non appena nomineranno Blake potrei perdere i sensi.

"Magari, più in là."

"Come vuoi cara, ora prima di vedere tuo padre e tua nonna mangia qualcosa."

Non ho alcuna voglia di cibo adesso, ma le parole dell' infermiera mi rimbombano nella testa.

"Ora siete in due a dover vivere."

Mia madre mi passa un vassoio e lentamente inizio a masticare una mela.
Per non pensare alle dimensioni l'ho dovuta tagliare a fette.

Uno spicchio, un sorso di succo e così alternandomi riesco quasi a finire la colazione.

"Brava piccola."

Mi stringe la mano e va ad affacciarsi alla porta mentre cerco di far restare il cibo mangiato nel mio stomaco.

"Mio bignè."

"Ciao papà."

I suoi occhi sono preoccupati, si avvicina a me e mi abbraccia, mentre contraccambio.

"Quando ho sentito la notizia mi stava per venire un infarto."

"Io sto bene, ma...Blake."

Sento di nuovo le lacrime salire agli occhi.

"SMETTILA."

Sussulto sul posto e quando mio padre si sposta vedo la nonna sulla soglia della porta con il suo immancabile bastone.

"Mamma non."

"Zitto tu."

Si avvicina, mentre io ed i miei genitori la osserviamo.
Mio padre si sposta e la mummia arriva al bordo del letto.

"Non ti ho insegnato a piangere come ad una frignona, sei sangue del mio sangue.
Devi.essere.forte."

"I-io non..."

"Erika, odio vederti in questo stato, ma se sei così debole, come pensi di poter aspettare Blake? Quel ragazzo deve riceve forza e voglia di vivere, non disperazione."

Mi trema il labbro, lei ha ragione, ma ora la mia anima è distrutta in mille pezzi e fa male rimettere insieme i cocci.

"Ah per renderti felice, quel pezzo di merda americano che meriterebbe le peggiori impiccagioni irlandesi con un palo sotto al suo sedere, è stato condannato all' ergastolo."

"Meriterebbe la sedia elettrica."

Stringo le mani in pugno e prima che cada di nuovo in depressione, la mummia continua a parlare.

"Meriterebbe di essere stuprato da un branco di mammut se è per questo."

Le sorrido, devo sembrare forte e poi credo sia il caso di avvertirli di un nuovo membro della famiglia in arrivo.

"Devo dirvi una cosa..."

Mi guardano preoccupati, mentre prendo un bel respiro.

"Aspetto un bambino."

Silenzio, alzo gli occhi per fissarli e vedo mia madre piangere come ad una fontana, mio padre stare immobile mentre un sorriso nasce sulle sue labbra, ed infine alla mummia le cade il bastone.

"Oddio."

"Sto per diventare nonna!"

"Ed io bisnonna? Dio se sono decrepita."

Mi scappa un sorriso vero dopo un tempo sembratomi infinito.

"Ma questo significa che la mia bambina."

Credo di dover chiamare l'infermiera per mio padre, lo vedo leggermente pallido.

Nonna e mamma adesso si avventano su di lui, mentre mi alzo e vado nella stanza di Blake.
Ormai gli infermieri non mi fermano più, tanto farei di tutto pur di entrare.

Prendo posto sulla sedia vicino al letto e gli accarezzo una mano.
È così pallido da sembrare un lenzuolo.
Se penso di nuovo a tutto quel sangue che c' era per terra mi viene da vomitare.

"Hai intenzione anche oggi di stare lì a poltrire?"

Come risposta c' è il rumore del macchinario che controlla i battiti del suo cuore.

"E poi ero io la dormigliona... hahahah sai, forse un giorno, quando tutto questo sarà soltando un brutto ricordo, ti prenderò in giro per avermi fatto aspettare e allora, forse, tu, t-u potresti farti perdonare cucinando e cer-cercando di non incendiare casa."

Rido, ma l' espressione di Blake è sempre la stessa.

"T-i prego brutto gorilla, non farmi as-aspettare troppo, ok?"

Gli stringo di nuovo la mano, prima di essere interrotta dalla voce dell' infermiera che si occupa di me.

"Signorina McCarthy, dobbiamo fare dei controlli."

"Arrivo."

Mi alzo e dopo avergli baciato la fronte seguo quella donna.

***
Tre mesi dopo...

"SIGNORINA CI PUÒ RILASCIARE QUALCHE DICHIARAZIONE?"

Dio se li odio, ogni giorno è la stessa storia.

Avanzo a passo svelto, ma quando mi sbarrano la strada perdo la pazienza.

"LEVATEVI DAI PIEDI!"

Dalla paura fanno un saltello e ne approfitto per entrare in ospedale.

Una volta dentro, le porte vengono chiuse.

Mai fare arrabbiare una pazza incinta.

Raggiungo la camera di Blake e una volta dentro butto per terra la borsa.

"Sai non li sopporto proprio, come facevi tu  rimarrà un mistero."

Rido, sono passati tre mesi dall' udienza, ma Blake ancora sta in vacanza nel mondo dei sogni.

Mi avvicino al suo viso e preparo quello che mi serve per la barba, i capelli non oso toccarli.

"Ieri dovevo andare dalla ginecologa per conoscere il sesso del bambino, ma, aspetto te, quindi se spero che sia un maschio dovresti svegliarti, altrimenti ti faccio una femminuccia così bella da avere una fila di spasimanti che arrivi fino in Cina."

Gli rado il viso e lo pulisco, per fortuna non ha più quella maschera che gli pompa ossigeno.

L' emorragia si è sanata poco tempo fa, ma i medici dicono che non sanno quando si sveglierà.

La gamba invece è apposto, ma, potrebbe zoppicare dato che non sono riusciti a ricostruirlo in maniera migliore di quella fatta.

Gli bagno il viso con una pezza umida e poi glielo riasciugo.
Ho insisto talmente tanto per poterlo lavare io che alla fine il primario ha ceduto.
Le altre donne pervertite se lo possono scordare questo privilegio di lavare il mio uomo.

"Poi cos' altro posso dirti? Ah si, il lavoro va bene, i miei abiti sono molto venduti e ho rifiutato diverse richieste. Le loro sedi sono troppo lontane ed ormai mi sono affezionata a quella vecchia megera della Sungry."

Niente, è ancora immobile.
Gli accarezzo il viso e la mia mano scende fino al punto del petto dove poco tempo fa c'erano tubi di ogni genere.

Vorrei piangere, ma m' impongo di non farlo.

"Quando deciderai di tornare da me, fallo in mia presenza, perché se accade quando guardi una bella infermiera, giuro che mi concentro così tanto da fare nostro figlio, figlia, tale e quale a tua madre o tuo padre, anzi no! Con il carattere di Agnes, così capirai cosa significa avere a che fare con lei."

Senza di lui, ogni mio giorno è spento.
Preparo per due quando cucino, senza rendermene conto la mattina mi giro sempre verso il lato del suo letto, nella speranza che un giorno occupi quel posto e mi sorrida come solo lui sa fare.

😈😈😈 non vi dò certezze ma nemmeno tante depressioni dai.
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro