Amatemi 😂 credo che d' adesso gli aggiornamenti riprenderanno ogni due giorni come una volta.
Comunque ora godetevi la storia che sta per accadere il fini mondo.
Buona lettura

"McCarthy sei in ritardo"

E ti pareva, mai una volta che riesco ad arrivare in anticipo, anche se l'orologio segna le venti e un minuto, per la signora Sungry è un enorme ritardo.

"Scusi madame"

"Ora sbrigati, devi cambiarti e imparare il tuo discorso di chiusura, stasera sarà la tua prima apparizione in pubblico e voglio che tu sia perfetta, altrimenti quella a perderci la faccia sarò io."

"Certo madame"

Sto per sparire nella zona camerini quando mi sento chiamare ancora dalla Sungry.

"Mi stavo dimenticando, levati quei cosi che ti ritrovi sulla faccia, almeno per stasera"

"Ma non sono brutti"

Sorrido al suo sguardo di ammonimento, si, può decisamente andare d'accordo con mia nonna.
Non ho intenzione di levarmi i piercing che mi sono fatta tempo fa a Seattle, non sono capace di rimetterli e poi dovrei chiamare Sasha e Beth per farle venire dall' altro capo dell' America.
Dio avevo una paura matta quando ho visto quel tizio tutto borchiato con quella sottospecie di spillatrice in mano...

Flashback

"Ci ho ripensato, mi tengo la mia faccia così com'è"

"Sei una codardia Riri"

"Sasha ha ragione, avevi detto che non ne potevi più di avere la faccia da santarellina quindi ora non puoi tirarti indietro"

Cazzen! Perché mi sono messa in questo guaio?

"Eh va bene, ma che sia una cosa veloce ed indolore"

Il tizio con quell' aggeggio in mano si avvicina al mio naso e in un attimo sento come un pizzico della nonna e poi dolore, tanto dolore.

"Porco... cazzeeenn, Aaahhhh Jesuuus, sono.calma."

Sto per iniziare a piangere, ma sono calma.
Quelle due invece se la ridono malvagie, cos'hanno in mente?

"Bene ora passiamo al secondo"

"Secondo?"

Manco dire a quest' idiota che io ho pagato solo per uno, che già torna all' opera e mi infilza le labbra come se fossero un kebab.
Stavolta urlo come un idemoniata dal dolore, mentre Sasha e Beth si stanno contorcendo dalle risate.

"Blutte baslalde!"

"Scusaci ma, uno era troppo poco"

"EH PLOPLIO AL LABBLO DOVEVALE FALMELO!"

Mi guardano per poi scoppiare di nuovo a ridere, se solo avessi un' arma a portata di mano.

"Ragazza, devi stare attenta a non fargli fare infezione, per i primi giorni farà male, ma poi passerà, basta che ci metti questa crema."

Annuisco con la testa e la prendi tra le mani pagando il soggetto a cui non affiderei mai la mia vita.
Usciamo dal negozio e grazie ad una vetrina, riesco finalmente a vedermi attraverso il riflesso.
I capelli sono molto corti e adesso ho anche due aggeggi di metallo al viso, ma solo ora noto che il piercing sul labbro ha una pietra nera, se questo non è il karma che si sta facendo due risate nel vedermi soffrire, allora non so cos'altro possa essere.

Presente...

Ho sempre odiato prepararmi e sempre l' odierò, perché se non sei perfetta a certe occasioni, i paparazzi ti mangiano in un sol boccone.
Non lasciano in pace nemmeno le piccole case di moda!
E questa cosa mi mette sempre più ansia addosso.

Chiudo gli occhi e faccio qual che respiro profondo, e quando li riapro vedo che le modelle curvy chiamate, sono felici di indossare gli abiti che ho disegnato, alcune ridono allegre e altre invece cercano di mantenere un atteggiamento professionale.
Ecco, questo è il mio sogno, regalare sorrisi alla gente che mi circonda, e se non voglio ridere con me beh, ridessero di me, ma cazzo, basta che siano allegre.

Mi tranquillizzo un pò e inizio a terminare il trucco, per quanto riguarda i capelli, madame Sungry ha assunto una parrucchiera che provvederà anche a me e nell' attesa, decido di indossare l'abito che mi sono preparata per l'occasione.

È semplicemente nero, lungo, con uno spacco a destra per mostrare la gamba e la schiena è rivestita di pizzo che viene ripreso un pò anche sul davanti.

"Devi avere un abito al nome della mia casa di moda, perché dopo la sfilata viene sempre organizzato un buffet per gli ospiti importanti"

Le parole di madame Sungry mi hanno tormentata per un intero weekend, tanto che temevo di rinchiudermi in un manicomio.

***

La sfilata ha inizio e le modelle escono una dopo l' altra con passo sicuro, mentre una certa personcina, ovvero io, se ne sta ferma dietro alle tende in prossimità di un attacco di panico.

"Erika?"

Mi giro e vedo mia madre e mio padre vestiti di tutto punto fissarmi.

"Siete arrivati!"

Scendo gli scalini e corro ad abbracciarli stretti a me.

"Mi siete mancati molto"

"Anche tu figliola, saremmo arrivati prima se tua madre non avrebbe perso tempo a fare la diva"

"Patrick, ricordati che a casa sono io quella che cucina"

"La colpa è stata mia che la distraevo"

Inizio a ridere come ad una schizzata fino ad avere le lacrime agli occhi.

"Quando tocca a te tesoro?"

"Oh giusto, tra poco, ma secondo voi se svengo, faccio brutta figura?"

Mi guardano entrambi seri e poi papà mi prende per le spalle e si abbassa alla mia altezza.

"Non farti venire un attacco di panico Erika, qualunque cosa accada sappi che noi siamo fieri di te"

"Giusto, e poi puoi sempre tornare a casa"

"Mamma!"

"Ci ho provato"

Cerca sempre di farmi tornare a casa, il suo affetto materno è alquanto peggiorato da quando me ne sono andata.

"Signori e signori ora vorrei presentarvi la mia stilista che ha realizzato questa collezione"

"Oh porco cazzen, ora vado in tilt me lo sento!"

"Erika se tutto va bene ti cucino e lasagne"

Guardo mamma e corro ad abbracciarla.

"Allora non posso sbagliare"

Saluto i miei genitori e vado di fronte alla tenda, chiudo gli occhi e ascolto solo i battiti del mio cuore.

"La signorina Erika McCarthy"

La tenda si apre e una luce mi investe, mentre nella sala si alza un forte applauso.

"Ora muoio"

Vedo uno striscione con scritto "Sei forte Erika" e le lacrime mi salgono agli occhi, nel vedere Beth, Sash, accompagnate da quegli altri due energumeni dei loro ragazzi che saltano come pazzi.

Beh, almeno mi sento più rilassata  adesso e sono pronta anche ad inciampare e fare un enorme figura di merda, ma non me ne importerebbe, perché le persone che mi sono state vicino sono qui.

Nel frattempo...

"Se facciamo ritardo giuro che ti strangolo "

"Perché ho una cugina così sadica?"

"È nel sangue di famiglia... cugino"

L'uomo che guida l' auto frena davanti al luogo della sfilata, mentre la ragazza scende.

"Tu non vieni?"

"Devo fare una telefonata di lavoro, poi ti raggiungo dopo"

"Mmmhh quanto sei noioso, guai a te se mi molli qui, altrimenti lo dico a papà"

"Sparisci"

La ragazza entra nella struttura, mentre l'uomo scende dall' auto, dopo averla parcheggiata e prende il telefono.

"James, senti avete venduto quel pezzo al prezzo che vi avevo detto?"

"Si, il compratore voleva negoziare, ma alla fine ha ceduto"

"Perfetto, più tardi inviami un e-mail con i dettagli"

"Certo,  comunque volevo dirle che una certa Robin ha lasciato un messaggio per lei"

"Non so di chi tu stia parlando, sai che non ho ragazze fisse. Ora devo andare, ho un impegno da portare a termine"

L'uomo alza il capo verso il cielo, facendo esaltare i tatuaggi che ha sul collo, mentre qualche capello sfugge al gel fino a cadergli sulla fronte.
Alcune donne si fermano a guardarlo con sguardi provocatori, ma nessuna lo interessa veramente.
Entra nella struttura pronto a subire le urla di sua cugina, mentre non sa che qualcosa ben presto attirerà la sua attenzione.

😈😈😈 cosa dire, mi impegno a farvi soffrire.
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Manu