Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Sangue

Con l'età che avanza sono diventata più cattiva😈😂 ora basta sdolcinatezze e via al caos😈😈😈
Vi anticipo che siamo verso la fine😢 e spero davvero di potervi rivedere tutte/i voi nei miei prossimi libri.
Comunque ora pensiamo ai due pazzi.
Buona lettura

Corro in bagno e vomito anche l'anima, mentre sento Blake levarmi i capelli davanti al viso e accarezzarmi la schiena.

Odio il sapore acido che mi rimane in bocca, e giuro di mangiarmi un tubetto di dentifricio non appena ho tempo.

"Tutto bene puffetta?"

"Odio avere il virus, mi fa sentire da schifo."

"Dovremo andare dal medico."

"E non usare gli infusi della mummia? Se lo viene a sapere sei un uomo morto."

"È per la tua salute."

Mi guarda preoccupato, mentre mi risollevo e mi sciacquo il viso.

"Ho avuto momenti peggiori, non preoccuparti, passerà."

"Domani sarà meglio che resti a casa"

Sollevò di scatto la testa e lo guardo storto.

"Scordatelo, domani verrò in tribunale."

"Stai male."

Incrocia il braccia al petto credendo di averla vinta, ma ancora non ha capito la mia testardaggine.

"Me ne sbatto, domani devo venire a testimoniare e a mandare in prigione quel verme di Kay."

Allunga un braccio e mi accarezza il viso con il dorso della mano, facendomi perdere un pò di rabbia che stava nascendo in me.

Poggio la testa contro il suo petto, mentre lui mi abbraccia.

"Sei una testona."

"Da che pulpito."

Sospira e io inizio a ridere, ho vinto di nuovo.

"Va bene, fai come vuoi, ma non appena ti sentirai male c' è ne andremo entrambi."

"Tu sei sott' accusa."

"Se la mia donna sta male possono anche andarsene a fanculo."

Alzo lo sguardo mentre sposta i miei capelli.

"Sei un mafioso."

"Grazie"

Scoppio a ridere non potendo più trattenermi, ma quando si avvicina a me per baciarmi mi sposto.

"Cosa significa?"

"Basto io con il virus, se te lo prendi tu poi siamo nei guai."

"Cazzo. "

Gli faccio la linguaccia ed esco dal bagno, sarà meglio prendere di nuovo l' infuso della mummia, almeno calma il mal di stomaco.

***

Metto sul gas la teiera, mentre accendo la televisione, ormai questa sembra casa mia e credo che debba annullare il contratto con madame Sungry per quanto riguarda la casa, anche se era davvero comoda per arrivare al lavoro.

"Erika?"

"Si?"

"Hai per caso visto la mia camicia?"

"Quale delle tante?"

"Quella nera gessata."

La sua testa sbuca da dietro l'angolo del muro, mentre sono intenda a versa l'acqua bollente nella tazza.

"Credo che sia fuori ad asciugare."

Si avvicina a torso nudo... perché sono malata? A quest'ora potevo stuprarlo.

"Mmmhh"

Romeo gli occhi al cielo.

"Che c' è?"

"Temo che tu me l'abbia ristretta."

Piega la testa in avanti e stringo le mani in pugno.

"LAVATELA TU LA PROSSIMA VOLTA! E poi, SO USARE UNA LAVATRICE."

Sbatto la teiera nel lavandino e gli dò le spalle, mentre aspetto che questo dannato infuso si raffreddi.
Io sto già morendo di caldo e ci mancava solo questa.

"Puffetta..."

"Idiota."

Mi abbraccia da dietro e poggia il suo mento sulla mia testa.
Riesce sempre a farmi arrabbiare in qualche modo.

"Scusami Erika."

Lo odio quando fa la voce pucci pucci, devo imparare ad essere più cattiva con lui

"Ringrazia che sto male, altrimenti ti picchiavo."

"Avrei sopportato i tuoi pugni."

Grazie al cavolo, tu essere montagna ed io essere moscerino, probabilmente mi farei soltando male colpendolo.

Sospiro, mentre mi bacia la testa, purtroppo lo amo troppo per odiarlo davvero.

***

Il giorno seguente.

Per fortuna stamattina non ho avuto mal di stomaco, la testa mi scoppiava, ma ho passato momenti peggiori.

"Sei sic-"

"Chiedimi ancora se sono sicura di stare bene e ti prendo a calci nel sedere fino a quando non arriviamo in tribunale."

Lo guardo fisso negli occhi, per poi dargli le spalle ed indossare una giacca sopra al completo gessato che indosso.

"E poi sono io il mafioso."

"Esattamente, perché devi sapere mio caro che la mia è semplica sadicità."

Copro le brutte occhiaie che mi ritrovo e dopo aver legati i capelli in una coda alta esco.

"Quello mi è familiare."

Indica il mio polso.
Davvero molto acuto, ha notato che indosso il braccialetto regalatomi da lui cinque anni fa.
Era troppo bello per buttarlo, ma doloroso da vedere, quindi alla fine lo nascosto in un angolo remoto del mio comodino.

"Oh si certo, me l'ha regalato un mio spasimante tempo fa."

Ride al mio tono da donna di classe e uscendo mette un braccio sulle mie spalle.

"Se l'hai conservato vuol dire qualcosa no?"

"Si, che mi dispiaceva darlo in pasto agli squali della mia cantina."

Fa una faccia strana e adesso sono io quella a ridere.

Saliamo in macchina e partiamo, oggi quel bastardo andrò in galera.

***
"In piedi."

Quando quella sottospecie di pilastro parla, entra il giudice dell' altra volta.

Sposto il mio sguardo su Kay, la galera non gli giova, noto con piacere il suo aspetto trasandato.
È di spalle, ma si vede ad occhio nudo He ha perso peso.
Tanto peggio per lui.

Il pilastro annuncia di nuovo la sentenza e successivamente cede la parola all' avvocato del verme.

"Chiamo a testimoniare Danielle Sungry."

E che cazzo c'entra la vecchia acida?!

La Sungry si alza e passando vicino al succhiasoldi di Kay dice.

"Per lei sono madame Sungry, non la considero un mio pari per chiamarmi per nome."

Dio se amo quella donna.

Prende posto sul piedistallo e fa il giuramento.

"Bene, madame, lei era una collaboratrice con il mio cliente giusto?"

"Si, al meno fino a quando non si è dimostrato un pedofilo che stupra le mie stiliste."

"Quindi lei ha cambiato fornitore solo per questo? Oppure, data la 'relazione' della signorina McCarthy con il signor Stone l'ha condizionata... in fondo, sappiamo tutti che quella ragazza è la punta del suo atelier."

Ok, vado lì e lo strozzo.

"Non sono così cospiratrice come il suo cliente. Blake Stone è un ottimo uomo d'affari, le sue macchine sono conosciute in tutto il mondo e sono migliori di tutte le altre. Infine i suoi prezzi era molto ragionevoli a differenza di quelli del signor Lorest."

Mi calmo e sogghigno, ho già detto che amo quella vecchia acida?

"Lei-"

"Cosa c'entro in questa faccenda? Già, non lo so nemmeno io e il motivo della mia testimonianza ancora non mi è chiaro.
So solo che ho vista la mia ragazza per terra, priva di sensi, con gli abiti sgualciti.
Il suo fidanzato picchiava quell' individuo e poi io stessa gli ho dato la macchina per portare Erika in ospedale. Questo è tutto quello che so signor avvocato."

Ho sempre sospettato che qualsiasi uomo di fronte alla Sungry tremasse, ma vederlo dal vivo è magnifico.

L'avvocato si ammutulisce di fronte alla determinazione di quella anzi an signora tutta elegante.

"Mi sembra sufficiente non crede avvocato?"

Amo anche il giudice.

"S-i."

"Bene, grazie della collaborazione Danielle."

La Sungry fa un cenno del capo al vecchio giudice e se ne va, mentre lo sguardo della giuria non si scolla nemmeno per un attimo da lei.

"Chiamo a deporre Erika McCarthy."

Mi sta tornando improvvisamente mal di pancia...

Cammino verso il piedistallo e prendo posto, mentre i miei occhi sono sempre fissi su quelli di Blake che adesso mi sta indicando l'anello al suo dito.

Già, non devo avere paura, ho lui al mio fianco.

"Erika, posso darle del tu?"

Si, infondo l' avvocato di Blake mi sta simpatico.

"Bene, so che sarà difficile, ma ti chiedo ancora una volta di esporre come si sono svolti i fatti."

Il battito del cuore accelera.
Devo stare calma, è per Blake che faccio tutte queste battaglie.

"I-o."

Faccio un bel respiro.

"Stavo lavorando per la sfilata, quando Lorest mi ha sorpreso presentandosi, insisteva per voler uscire con me, ma ho chiarito che ormai ero fidanzata."

Sento le lacrime salire agli occhi al ricordo.

"Lu-i si è adirato dicendo che l'ho preso solo in giro e poi mi ha afferrato per le spalle trascinandomi in un angolo buio dicendo non c'era bisogno di fare la preziosa..."

Piango, sotto lo sguardo di tutti e adesso vorrei solo nascondermi dal mio gorilla.

"Soffro di attacchi di panico e quando ha inizia a baciarmi e...e... a toc- carmi, il mio corpo ha ceduto e ho perso i sensi."

Asciugo le mie lacrime e riprendo fiato.

"Quando mi sono risvegliata ero in ospedale."

"Non ho altro da chiedere vostro onore."

Guardo Blake che sta seduto con le mani strette in pugno, mentre noto alcune persone della giuria cambiare espressione, era forse questo l'intento dell' avvocato?

I miei pensieri vengono distolti quando una forte botta ecceggia nell' aula.

"PUTTANA! TU MI HAI PRESO IN GIRO E HAI PREFERITO LA MERDA A ME."

Kay sta venendo verso di me infuriato, mentre due guardie giurate lo bloccano e lo spingono al suo posto.

Il giudice batte il suo martello adirato, mentre nella sala ci sono brusii.
Non guardo nemmeno Blake, mi alzo solo dal mio posto e lo abbraccio.

Si stava già dirigendo verso Kay e non deve assolutamente commettere sciocchezze.

"ORDINE! Bene, dati questi nuovi sviluppi credo che la giuria si possa ritirare a decidere."

"Ma vostro onore non..."

L'avvocato verme cerca di risolvere i problemi causati da Kay, ma il giudice non ne vuole sentire.

"È deciso."

"Noi della giuria abbiamo già la risposta."

Ci giriamo tutti verso quelle persone, mentre afferro una mano a Blake.

"Prego."

"Reputiamo Blake Stone, innocente, mentre Kay Lorest colpevole di tentato stupro e false accuse."

Un sospiro di sollievo sfugge alle mie labbra, mentre prende parola il giudice.

"Condanno Kay Lorest a dieci anni nel penitenziario di Granst, senza alcuna possibilità di cauzione."

Sbatte il martello ripetute volte.

Blake mi stringe a sé e io respiro il suo profumo a pieni polmoni.

"Ora, non hai più scuse per non sposarmi."

"Già."

Mi prende per mano e usciamo dal tribunale evitando tutti.

Una volta fuori un gruppo di giornalisti si dirige verso di noi, ma all' improvviso.

"MORITE!"

Ciò che vedo avviene a rallentatore.

Kay, dietro di noi, si libera dalla presa di una guardia e dopo aver preso la pistola dalla fondina, la punta verso di me.

Spara più volte.

Chiudo gli occhi, ma non sento dolore.

Vedi sangue, tanto sangue, ma non è mio.

"Blake."

"Eri-ka"

Il suo corpo cade dinanzi a me.

Qualcuno dei presenti urla, alcuni scappano, io mi inginocchio verso il corpo di Blake e con le mani tremanti gli prendo il viso.

"Bl-ake, apri gli occhi."

Il sangue esce dal suo petto, mentre premo il punto del foro di proiettile.

"T- tu non, non puoi...Blake."

Prendo la sua testa e la stringo al mio grembo, mentre sento qualcuno chiamare soccorso e toccarmi la spalla, ma, non vedo nessuno, solo il colore rosso.

Urlo, mentre la testa inizia a girarmi.

"Blake..."

.... meglio se scappo vero?😂
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro