Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Odio me stessa

Ho cucinato per otto ore di fila, ma sono riuscita ad aggiornare essendo io una SANTA!
Vi ho lasciate a rosicare di curiosità, ma adesso godetevi il capitolo😈
Luci rosse, più o meno.😂
Buona lettura

Bisogna dar retta al detto "Non svegliare il can che dorme",  qualcosa di simile, specialmente quando ti ritrovi con l'uomo che ha preso la tua verginità, resa la donna più felice del mondo e spezzata in minuscoli pezzettini con solo due parole scritte su di un pezzo di carta.

Io non l'ho cercato, ho passato il primo anno, in cui era sparito, in depressione, ha chiamarlo ogni giorno, e a piangere sulle nostre foto.
Ho distrutto la mia camera, c'erano troppi ricordi di noi due.
Non uscivo mai e me ne stavo seduta sul davanzale della finestra, a fissare come il mondo scorreva senza la mia esistenza.

La situazione era drastica, ero diventata ormai un corpo privo di vita.
Avevo perso peso, troppo, e qualche volta sembrava che vedevo Blake accarezzarmi la testa, ma era solo un illusione.

Non l'ho cercato dopo aver superato quel periodo, sono andata avanti e il destino a voluto che mi trasferissi a Boston, ma è stato di nuovo crudele con me, facendomi incontrare di nuovo quel ragazzo che una volta aveva rubato il mio cuore, ma adesso... lui non esiste più.

L'uomo che ha legato i miei polsi con una cintura, dopo avermi bloccata sotto al suo corpo, non è più il Blake di una volta.

"Blake, lasciami andare"

La mia voce trema, mentre con le sue labbra sta risalendo lungo la mia pancia, fino ad arrivare all' incavo del petto, dove il mio cuore rischia un collasso.

"E dove, vuoi andare da quel spaventapasseri? Gradisci più lui che me?"

Le sue mani stringono i miei fianchi, credo che rimarrà il segno.

"N-ooo, io voglio solo andare a casa mia."

Il suo viso lascia il mio petto e punta i suoi occhi dritti nei miei, facendo nascere in me una scintilla di speranza.

"No"

Ora sento solo il vuoto impossessarsi del mio corpo.
Mi dimeno, per quanto riesca, e chiedo aiuto all' autista.

Blake in tutta risposta preme un pulsante al lato del suo sportello, per poi tornare a guardare me.

"Siamo insonorizzati, e l'autista ha io compito di girare per Boston fino a quando io non gli dirò di fermarsi."

"SEI UN BASTARDO!"

Riesco a colpirlo con una testata sullo zigomo, ma credo di essermi fatta più male io che lui.

"Adesso basta"

Una sua mano blocca la mia testa contro il sedile, mentre l' altra accarezza un mio seno.

"Noto che sono cresciute"

"NON TOCCARMI"

In tutta risposta il mio corpo inizia a gemere quando strappa via anche il reggiseno.

Prepotente, mi pizzica il fianco, e non appena apro le labbra lui inizia a mordermi il labbro inferiore, per poi infilare la sua lingua dentro.

Il mio cervello va in tilt, non capendo più nulla.
Alla fine si stacca da me, facendomi prendere fiato, ma torna subito alla carica verso il mio seno.

È come sei il mio cervello dice di no, ma il mio corpo pensa l'esatto opposto.

Mentre lui inizia a succhiare un mio capezzolo, io, con le mani ancora legate, inizio a prenderlo a pugni sulla schiena.
Mi morde, facendomi sussultare dal dolore.

"Sta ferma"

Le lacrime salgono agli occhi, è questo ciò che è diventato in cinque anni?
Continua a succhiare un mio capezzolo, mentre una sua mano si insinua tra le mie coscie, coperte ancora dal pantalone.

"Blake"

"Già sono io, non quegl' altri uomini che ti sei scopata"

Il mio cuore sembra una roulette di emozioni: eccitazione, rabbia, dolore e paura.
Ora si è fermato a metà tra rabbia e dolore.

"Non puoi,  proprio tu, giudicarmi"

La mia voce è uscita più tremante di quel che mi aspettavo, sembrava perfino di un' altra persona.

"Io ho dovuto."

E mentre cerco di rispondergli, abbassa anche i miei pantaloni, facendomi tremare dalla paura.

"Allora va da loro... scordati di me"

Gioco perfino l'ultima carta, quella del disprezzo che sto provando per lui.

Spero davvero che mi lasci andare, ma non appena due dita entrano dentro di me, sussulto....Non ha funzionato.

Cerco di farlo smettere in tutti i modi possibili, ma Blake mi afferra i fianchi con la mano libera e mi tiene bloccata sul sedile, mentre con quelle dita mi sta facendo diventare pazza.

"Dici che non mi vuoi, quando in realtà il tuo corpo afferma tutt' altro. Devi essere così bagnata solo per me e per nessun altro uomo!"

Ansimo come ad un prostituta e odio me stessa per questo.
Vorrei prendere il mio cuore, riempirlo dei ricordi che riguardano Blake e gettarlo in un vulcano.
Forse così non farebbe male.

Le dita di Blake abbandonano il mio sesso, dandomi un attimo di pace.

"Basta ti p-prego."

Sono arrivata perfino al punto di supplicarlo, pur di farlo smettere.

"Io ne ho bisogno Erika."

Uno strappo di qualcosa e poi il nulla.
Ora sembro esattamente una marionetta nelle sue mani.
Dopo avermi penetrata con forza qualcosa dentro me è andato completamente in frantumi.

Forse ho urlato, ma non me ne sono resa conto.
Questo deve essere per forza un incubo, e quando mi risveglierò troverò Zeus a ronfare sul mio cuscino come ad un orso.

Chiudo gli occhi, ma quando li riapro è tutto esattamente come prima.
La fronte di Blake è sulla mia, mentre con gli occhi chiusi continua a penetrarmi ripetutamente.

Non resisto più, piango, mostrandomi debole di fronte a lui.
Porto le mani legate sul mio viso e mi lascio andare in un pianto disperato.

"Erika"

"B-ba-basta"

Esce da dentro di me e si allontana, sento il rumore del profilattico che viene tolto e lui che si ricompone.
Alza i miei pantaloni e slega i miei polsi, ormai indolensiti.

"IO SONO SPARITO PER PROTEGGERTI!"

Ora copro interamente il mio volto, non voglio guardarlo in faccia.

"Io ti odio"

"No, tu mi ami Erika e GUARDAMI QUANDO TI PARLO"

Apre le mie braccia e adesso si rende conto dello stato pietoso in cui mi trovo.
Asciuga le mie lacrime con le sue mani, mentre lo prendo a pugni sul petto.

"IO TI ODIO! È ORA CHE HAI OTTENUTO QUELLO CHE VOLEVI SPERO CHE TU SPARISCA"

Mi bacia ancora, tenendomi ferma, la sua lingua danza con la mia, mentre io gli tiro i capelli,  sperando di farlo diventare calvo.

"Io non ti lascio, non più, se ti ho abbandonata è stata colpa di mia madre."

Apro gli occhi e fisso quelli di Blake che ora sono immobili davanti ai miei.
Ora si che il mio cervello non capisce più un cazzo.

"Ti racconterò tutto, ma Erika tu sei è rimmarai mia."

Alza il mio busto e copre il mio petto con una sua giacca, certa di carezzarmi, ma mi scanso e mi chiudo in un angolino.

"Parla"

Osservo il suo profilo, mentre si prende la testa tra le mani e tira fuori dalla tasca dei suoi pantaloni una sigaretta.
Il movimento sembra così elegante e come dire, mascolino, ma non appena torna a guardarmi, mi ricordo che fino a pochi minuti fa ha approfittato di me con la violenza.

Versa del liquore in due bicchieri e me ne passa uno, lo prendo e inizio a berlo tutto d'un fiato.
Credo che per quello che tra poco sentirò, mi conviene essere molto più sbronza rispetto a quello a cui sono abituata.



😈😈😈 scusate, ma ero tanto stanca.
Commentate e votate
Baci baci
Manu

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro