NON DEVO FARE LA RISATA SCEMA!
Voooolaaareee, ooohhhh, cantareeeee ohohoh, nel blu dipinto di blu, felice di precipitare qua giù! È precitivo felice puntando sempre più giù.
😂😂😂
Non fateci caso, è tutto normale.
Siamo arrivati alla cenetta ma ancora niente luci rosse, sarebbe troppo presto.
Sopra il vestito di Erika.
Buona lettura
È mattina, ho delle grandi occhiaie, ho sonno e per di più sono sull' orlo di una crisi isterica.
"Ggrrr, non ne posso più."
Sto guardando dalle sei di mattina gli abiti che ho nell' armadio, ho iniziato a scartare quelli troppo scollati, troppo eleganti o scialbi, alla fine mi ritrovo con cinque vestiti sul letto e dato che sono io, sono ormai due ore che li sto fissando, cercando di decidere quello da mettere stasera.
"E se vado in mutande? Forse così non diventerei pazza per uno stupido vestito."
Credo che a Blake non dispiacerebbe molto, ma ci tengo a mantenere ancora una sorta di reputazione quindi niente da fare, e poi l'aria di sera è freschina anche se siamo in primavera ormai inoltrata.
"Ci vuole una pausa"
Vado un attimo in bagno per legare i capelli in una coda alta e dopo, ancora in pigiama, scendo al piano di sotto, quando, alla fine delle scale, per poco non cado per terra.
Chi cappero ci ha messo delle valigie lì?!
"Ma che ca... VECCHIAAAAA"
"Non uralre idiota!"
Sbuca dal salotto, conciata peggio di una drogata dato il mix dei colori, e con una borsa in mano.
"Si può sapere perché le tue valige sono proprio alla fine delle scale? Di solito, per evitare INCIDENTI, queste cose di mettono davanti alla porta"
"Pesano ed io ho una certa età, quindi le ho rimaste lì."
Ok, la uccido.
"Dannata mummia, mi ricredo su quello che pensavo, non mi mancherai per niente!"
Le faccio la linguaccia, un comportamento maturo lo so.
"Ti sbagli, sarai tu a non mancarmi per niente mocciosa, in fondo il letto su cui ho dormito era anche scomodo."
"Befana ingrata, la prossima volta te ne vai in un hotel!"
"Scordatelo, non ho intenzione di spendere soldi in posti così inutili."
"Allora starai in strada o, ad una casa di riposo"
Deglutisce a vuoto, muahahahaha ormai so qual è il suo punto debole.
"Dannata."
Rido, per poi tornare seria.
Prendo una valigia e gliela sposto davanti alla porta.
Questa mummia ieri mi aveva già avvertito che voleva partire la mattina, così da, sue testuali parole, non trovare traffico.
"Vuoi già liberarti di me? Dammi almeno il tempo di chiamare un taxi."
"Zitta vecchia, ti ci porto io all' aeroporto e non per sbarazzarmi di te, ma sono sicura che se chiami un taxi, l'autista durante il viaggio si toglierà la vita."
Riprendo a ridere, mentre carico in macchina le valigie.
Torno dentro ed indosso al volo una tuta con sopra una maglietta di papà, sono sempre le più comode per quanto riguarda il mio tempo libero.
Prima di partire controllo se Zeus dà di matto, ma per fortuna oggi è calmo, forse un pò triste data la partenza della sua nemica.
***
"L'aereo per Seattle è in partenza al gate 5, i passegeri sono pregati di raggiungerlo."
"Beh, credo che sia arrivato il momento di andare."
"Non far precipitare l' aereo nonna"
Le faccio l'occhiolino mentre lei accenna ad un sorriso, per poi alzare la mano e salutarmi mentre se ne va.
Quella vecchiaccia ha un modo tutto suo di dimostrare affetto, ma non ho ancora capito il perché di tutto.
In fondo certi misteri è meglio che rimangano tali.
Me ne vado anch'io, ma nemmeno il tempo di rimettermi gli occhiali da sole, che i miei occhi vengono coperti d' altro.
"Oddio."
"Non sono così importante puffetta."
Aspetta, l'unica persona che mi chiama così è...
"MA TU NON DOVEVI TORNARE PIÙ TARDI?"
"Sono felice anch'io di rivederti, mi sei mancata tanto e noto compiacere che sei davvero commossa di questa mia apparizione."
Eeeeemmm, forse la mia reazione non è stata proprio da classico film strappalacrime, ma, io sono un caso particolare.
"Ma, ma tu non puoi sbucare sempre in certi modi, io mi devo preparare psicologicamne e..."
Mi bacia, a stampo, ma mi bacia, mentre la sottoscritta se ne sta imbambolata come ad una scema.
"Così va meglio."
Di sicuro adesso sembro un peperone, sempre per colpa sua.
"E comunque sono felice di rivederti gorilla"
"Uh bene, facciamo qualche passo in avanti."
Sghignazza, con quel suo dannato sorriso da strappamutande... oddio, ma perché penso a certe cose?!
"Vuoi venire a bere qualcosa con me?"
Ovviamente, ma purtroppo la mia crisi da prima donna deve essere ancora placata e ho urgente bisogno di iniziare i cantieri per stasera prima del tempo, se non voglio finire in ritardo.
"Devo scappare a casa purtroppo, però ci vediamo stasera giusto?"
"Si, allora a stasera Erika."
Mi passa la mano sulla testa, mentre io rimango ferma a fissarlo, sembra quasi che sia tornata adolescente e stia vivendo la mia prima cotta, ma non è così, ora sono una donna ed io e Blake ci conosciamo da molto tempo e poi devo sempre ricordarmi di andarci cauta con lui, per evitare di scottarmi.
***
Dopo ben sette ore, venti minuti e trenta secondi, sono quasi pronta, manca solo il copri abito. E poi mia madre mi chiedo perché non voglio uscire, questa sembra una spiegazione più che ovvia.
Comunque, alla fine ho optato per un vestito elegante, ma non troppo, nero, con le maniche larghe in tulle e il resto tempestato di brillantini.
Ha una leggera scollatura davanti, ma non è volgare, quindi sembra l'abito adatto per dire:
"Non sono una puttana, ma nemmeno una monaca."
Ok, queste due parole nella stessa frase non vanno bene.
Suonano al campanello, ed io sono completamente calma... bella battuta.
Scendo e non appena apro la porta vedo una sottospecie di esemplare maschio con i feromoni a mille.
"Ciao Erika, andiamo?"
"Si!"
Blake con i pantaloni neri aderenti, gli scarponi dello stesso colore, e con una camicia bianca arrotolata fino ai gomiti che mostra tutti i suoi tatuaggi , non è per niente l' emblema della mia calma in questo momento.
Saliamo sulla Camaro e quando parte, pian piano la tensione abbandona il mio corpo, mentre cerco di rilassarmi, cosa impossibile dopo che il signorino pensa bene di poggiare la mano destra sulla mia coscia.
"Sei bellissima."
"Ehehehee grazie"
NON DEVO FARE LA RISATA SCEMA!
"Com'è andata a New York? "
"Ho vinto, come sempre, negli affari non mi batte nessuno avrò le carte del contratto pronte entro domani."
Beh, almeno se parliamo posso distrarmi.
"E a te?"
"Benissimo!"
A parte che Kay voleva sapere chi era quel burbero distruttore di telefonini dell' altra volta.
"Sicura?"
"Certo, solo che"
"Cosa?"
"Aaahh, ho paura per la sfilata che dovrei organizzare, la prima è andata bene, ma adesso devo essere sempre più creativa se voglio diventare qualcuno."
"Ma tu sei qualcuno, sei già una ragazza testarda, pazza, dolce, violenta, ma sopratutto sei te stessa e non scappi di fronte a niente."
Posso piangere? Queste sono le cose più dolci che Blake mi abbia mai det...
"E poi sei terribilmente sexy quando ti vesti da marmocchia"
"IDIOTA! "
È rimasto il solito mentecatto, ed il che credevo che fosse maturato.
Cala il silenzio, ma non è uno di quelli fastidiosi, tutt'altro, è piacevole.
Guardo fuori il panorama, la meta di Blake a me è sconosciuta.
Mi viene quasi da ridere, per un attimo, siamo tornati come eravamo cinque anni fa, se solo sua madre non ci avesse separato.
"Siamo quasi arrivati"
Faccio un cenno con la testa e ritorno ai miei pensieri, chissà dove mi sta portato.
***
"Mi sento leggermente spaventata sai?"
"Cammina e fai la brava."
"Non mi sono mai fidata degli occhi bendati, chi mi dice che tra poco non cado in un burrone?"
Mi pizzica un fianco, quando mi leverà questa dannata benda lo uccido.
Alla fine si ferma e dopo aver accarezzato le spalle, slaccia il nodo del pezzo di stoffa e dopo aver sbattuto gli occhi velocemente per abituarmi al cambio di luce, resto immobile a fissare il panorama.
"Blake è..."
"Solo per te."
Ha allestito sulla spiaggia un posticino solo per noi, con la strada illuminata da candele.
Cammino sulla passerella in silenzio, mentre ogni dettaglio.
Menomale che doveva essere una semplice cena, sembra quasi una location di qualche film!
"Ti piace?"
"Si, è bellissimo."
"Bene, allora spero che i tuoi gusti in fatto di cibo non siamo cambiato, dato che ho ingaggiato uno chef italiano"
Ecco, questa si che è una bella sorpresa!
Finito, ora non dite che era corto 😂
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Manu
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