Dov'è Hulk quando serve?
Ho ballato peggio di John Travolta a scuola oggi😂 e adesso non mi sento più le gambe😢
Comunque, a parte il fatto che ho il cervello ancora più fuso, sono rouscita ad aggiornare, ma lunedì non so se riesco dato che sono bloccata a scuola.
Buona lettura
Come dire, credo che la scena vista dall' esterno sia da oggi le comiche.
Dannazione, dove sono i pop corn quando servono?
"Tu, miserabile maschio, cosa ci fai qui..."
Credo che qualcuno qui debba scappare il più lontano possibile, e di certo quella persona non sono.
"Agnes?"
"Già, e ora tu, pezzo di sterco, ti allontani da mia nipote, entro tre secondi e sparisci da questa casa, prima che ti faccia diventare carne tritata."
Affila i coltelli, mentre io e Zeus ce ne siamo stati zitti zitti fino ad adesso.
Quella donna farebbe paura perfino ad un orco.
"Io ed Erika stavamo parlando, mi dia un minuto."
"Tu...essere inutile, hai fatto soffrire quella mocciosa di mia nipote, quindi ora sparisci immediatamente!"
Strattono il mio polso dalla morsa di Blake e mi allontano di qualche centimetro, ci tengo a non sporcarmi di sangue.
Blake fissa la vecchia, finché alla fine non solleva le mani in aria.
"Va bene, ho capito, me ne vado."
"Sarà meglio per te, prima che mi incazzi"
Guarda nonna Agnes e poi torna a fissare me.
"Attenta con quella schiena."
Dov'è Hulk quando serve? Anche se mi accontenterei di avere a portata di mano la mia mazza da baseball, dato che data la mia esperienza personale, i supereroi non arrivano mai quando li chiamo.
Lo guardo in malo modo, chi si crede di essere.
"Fatti i cazzo tuoi ed ora sparisci."
Sul suo viso appare un ghigno malvagio alla Devil May Cry ( per chi non lo conosce è un anime ispirato al videogame) ed esce di casa, ma prima di chiudere la porta mi dice.
"Ci si vede Erika."
Abbasso la testa e con i pugni tremanti un forte urlo esce dalla mia gola.
"LASCIAMI IN PACE DEMENTE!"
Dio che dolore la schiena, non dovevo sbattere il piede per terra, ho solo provocato una forte scossa lungo la schiena.
"Che dolore"
Il cane abbaia ed adesso mi sento solamente, un tantino, leggermente, osservata.
Giro lentamente la testa e noto la mummia affilare ancora i coltelli... Non preannuncia niente di buono.
"Da quanto"
"Da quanto cosa?"
Mi siedo sul divano e butto il collo all' indietro, sarà meglio prendere un antidolorifico al più presto.
"Da quanto lui è qui Erika."
Eh chi lo sa, per quanto mi riguarda Blake può aver vissuto a Boston in tutti cinque gli anni in cui è sparito.
"Non lo so."
"Se non lo sapessi forse a quest'ora non si trovava a casa tua non trovi?"
"Senti vecchia, è apparso una settimana fa, non l'ho voluto io."
"Eppure per quanto mi riguarda tu potresti essere così ingenua da tornare con lui.
In fondo non hai mai smesso d' amarlo, o sbaglio?"
Questo è un colpo basso.
Mi piego in avanti, facendo si che i miei capelli rossi coprano il viso.
Adesso ci starebbe proprio bene una bottiglia di cognac, peccato che non ho avuto il tempo di comprarla.
Zeus si piazza sotto di me, e lentamente con una mano inizio ad accarezargli la testa.
"Non dire idiozie vecchia."
"IO DICO SUL SERIO ERIKA"
Wow, la prima volta che sento urlare questa vecchia, in ventunanni della mia vita.
"Ho chiuso con lui ficcatelo in testa."
Con la testa china posso benissimamente notare che adesso si trova di fianco a me.
"I tuoi lo sanno."
Sbarro gli occhi e smetto di accarezzare Zeus.
"Non osare dirglielo, questa faccenda la gestisco io"
Ride, in maniera amara, mentre giro la testa di lato per osservarla.
"Sei ancora una mocciosa, ficcatelo in testa.
Se non lo dirai tu, lo farò io."
Sempre a preoccuparsi per me, in questi anni la gente non ha fatto altro che questo.
Tanto che mi hanno fatto venire voglia di scappare ed evadere da Seattle.
"Tu starai zitta vecchia."
Mi alzo in piedi e dopo aver spostato i capelli la fisso dritto negli occhi.
"Gestisco io la mia vita, non voglio ripetermi."
Prendo la busta dei farmaci e mi dirigo in cucina, quando sento ancora la sua voce.
"Erika."
Forse ho esagerato, mi giro e le sorrido.
"Stai tranquilla nonna."
Zeus inizia ad abbaiare, mi stavo quasi dimenticando di dargli da mangiare.
"Ora sarà meglio se mangiamo qualcosa, cucini sempre tu?"
"E va bene"
La vecchietta alla fine ha la scorza morbida.
***
Tre giorni dopo
"MUUUUUMMIIIIIAAAAAAAA"
Scendo velocemente giù per le scale, facendo attenzione a non cadere, dopo che il dolore alla schiena è passato vorrei evitare di ripetere tutto.
Comunque, non appena vedo la mummia seduta sulla mia poltrona preferita, un' aura oscura mi avvolge.
"Tu...dannata, cos'hai fatto ai miei vestiti?"
"Li ho lavati ingrata che non sei altro"
Tic all' occhio sinistro, ok, la uccido.
"Ingrata, io!? Ti sto ospitando in casa mia da quasi una settimana, mangi con il mio stipendio ed inoltre tu, idiota ammuffita, HAI RISTRETTO I MIEI ABITI?!?!"
Devo assolutamente prenotare una visita dalla psichiatra, oppure iscrivermi a quelle cose yoga della pace interiore.
"Non è colpa mia se la tu lavatrice funziona male."
....
"I-io aaahhhh giuro che quando morirai farò in modo che ti seppelliscano in mutande"
E prima che mi risponda urlando con la voce da cornacchia che si ritrova, scappo fuori di casa e le caccio la lingua.
Tre giorni di antinfiammatori sono stati davvero utili.
Entro in macchina e parto a tutto gas, ho completato ieri notte un' altra collezione e stavolta spero che la Sungry non la bocci di nuovo.
Guido, fino a quando non becco il semaforo rosso, ma stranamente questa mattina non sono in ritardo, quindi sono tranquilla.
Accendo la radio ed inserisco il disco degli Evanescene al suo interno.
Parte subito Sweet Sacrifice ed inizio a canticchiarla, fino a quando non penso a Blake.
In questi giorni, "per fortuna", non si è fatto vivo.
Meglio così, non avevo proprio voglia di continuare la lotta fredda iniziata.
Anzi, spero che sia partito da Boston per non tornare mai più.
Scatta il verde e mentre sto per attraversare, delle macchine da corsa passano all' improvviso di fronte a me.
Freno di botta e sbatto con la testa contro il volante.
"FANCULO!"
Si può sapere chi cazzo fa delle gare clandestine in pieno giorno?
Babbei che non sono altri, bisognerebbe sbatterli in prigione per difendere le povere disgraziate come me.
"Oh no, ci mancava il bernoccolo."
Perché dico io, per un giorno, uno soltanto, le cose potrebbero filare liscio no?
Non ne posso più di essere sempre io la sfigata di turno sulla quale il karma ama divertirsi dalla mattina alla sera.
Muahahahah dal prossimo, torno cattiva, in maniera lieve, credo.
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Manu
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