Capitolo 6 : Sono stanco di lottare
POV MEW
Singto e Krist entrarono in camera subito dietro di me, dopo un attimo di sgomento in presenza di quel povero ragazzo che si presentava magro, troppo magro, ma di una bellezza eterea non indifferente. Gulf era rannicchiato infatti, ad un angolo del letto in pieno sgomento, tremante per la paura e con una ferita sul polso.
--Singto, Krist aspettatemi fuori e non fate entrare nessuno fino a quando non esco io!-- dico mentre mi volto verso i miei amici ,per poi tornare a concentrarmi su Gulf, che impaurito nel frattempo si era incollato e rannicchiato ancora di più alla tastiera del letto..
Non appena resto da solo faccio un respiro profondo, poi sorridendogli dolcemente inizio a parlare, ma senza avvicinarmi troppo a lui in modo da non spaventarlo ulteriormente.
-Ciao Gulf, tu forse non ti ricordi di me , ma io è da tanto che ti cerco! --inizio con il dire mentre lui mi guarda fisso negli occhi senza proferire nessun suono, solo paura nel suo sguardo-- Il mio nome è Mew, tuo padre mi ha mandato a cercarti .In tutti questi anni ho seguito le tue tracce per il mondo e oggi finalmente ti ho trovato!-- dico mentre mi siedo a terra per non aumentare la sua paura -- So che hai paura di me e che forse non mi credi, ma ti giuro che sono qui per portarti a casa dalla tua famiglia. Famiglia che per anni ti hanno cercato e che non vede l'ora che tu torni da loro!-- continuo.
Lui non sembra avere reazioni o credermi dopo questo mio approccio iniziale. Noto infatti la sua diffidenza e nel suo sguardo leggo paura, ma anche la fragilità che è racchiusa in lui .
Penso che a questo punto io debba prima conquistare la sua fiducia affinché lui possa avvicinarsi a me, ma come faccio? Lui sembra che neppure si ricordi di me e di quando da bambini giocavamo insieme.
"Pensa Mew! Pensa! Cosa lo farebbe tranquillizzare?"
Poi mi riaffiora alla mente un' improvviso lontano ricordo di quando è nata la nostra sorellina.
Ricordo Alex, che cullando May , gli cantava spesso una ninna nanna e diverse volte lo avevo sentito dichiarare che la cantava anche a Gulf da piccolino, il quale si addormentava sempre con essa. Per fortuna ricordo quella melodia quindi inizio a cantarla.
Dopo alcuni minuti di melodia cantata, noto una reazione in Gulf. Si volta a guardarmi sorpreso per un attimo. Sembra, un attimo dopo infatti, ipnotizzato dalla mia voce, come se questa canzone lo avesse riportato indietro nel tempo. Ad un tempo dove era felice e spensierato e soprattutto protetto nel calore della sua famiglia.
-- Come fai a conoscere questa canzone?-- mi chiede in un sussurro, rivolgendomi finalmente il suo sguardo e la parola, per la prima volta.
--La conosco perchè Alex, tuo padre, la cantava spesso alla mia sorellina.-- gli dico guardandolo negli occhi.
-- Come faccio a sapere che tutto questo non è un inganno? Ho vissuto con quella donna troppo tempo per sperare che i miei genitori mi amino ancora!-- Mi dice scoraggiato, poggiandosi il viso sulle ginocchia .
--Gulf tuo padre non ha mai smesso di cercarti. Ti ama molto e finalmente siamo riusciti a trovarti.-- affermo mentre cerco di avanzare, ma lui si irrigidisce sussultando sul letto, quindi io blocco la mia avanzata verso di lui.
--Stai mentendo!-- mi urla chiudendosi a riccio e rivolgendomi uno sguardo d'odio.
--Gulf non sono un uomo che ama mentire.. Ne tantomeno se si tratta della mia famiglia! Alex è a casa che ti aspetta a braccia aperte! Lascia che ti porti da lui!-- affermo con dolcezza.
--Non è vero! i miei genitori non mi vogliono! Non mi amano più! È passato troppo tempo! Lei ha ragione su questo, si sono sicuramente dimenticati della mia esistenza! Ed io non ti conosco! Non so chi sei! Tu sei uguale a loro! Mi vuoi possedere anche tu come ha cercato di fare quel mostro? Siete tutti uguali, mi fate schifo! -- inizia ad urlare agitato e spaventato mentre si sposta nuovamente all'estremità del letto.
--Gulf, quell'uomo non potrà più farti del male! Te lo prometto! -- gli dico convinto. -- Gulf, posso avvicinarmi? voglio farti vedere una foto. E' la prova che noi due ci conosciamo e che voglio davvero riportarti a casa da tuo padre.
-- No! Quel mostro non mi avrà mai!-- mi dice non ascoltandomi ed iniziando a delirare scuotendo anche la testa.
--Gulf! lascia che io ti dimostri che siamo una famiglia che ti ama molto, che ti stiamo cercando da molto tempo.. Tieni, prendi !-- dico lasciandogli la foto sul letto .
Lui si desta improvvisamente non appena la nota, mi controlla con lo sguardo mentre lentamente l'afferra e dopo averla vista inizia a piangere.
-- Pòr.. mi manchi tanto ..Maè perchè mi hai lasciato? -- sussurra piangendo stringendosi al petto la foto che Alex mi diede.
In essa vi erano Alex, la defunta moglie e Gulf che avrà avuto sei o sette anni. Una foto scattata per il compleanno di quest'ultimo, quindi uno dei ricordi più significativi per lui. Per quel giorno i genitori di Gulf si erano dati molto da fare per renderlo uno dei suoi giorni più belli, prima di esser rapito.
--Gulf , sei stato rapito da quella donna che doveva solo prenderti da scuola e riportarti a casa. Non c'è stato neppure un istante senza che i tuoi genitori non ne abbiano sofferto. Ti amano molto, Gulf! Permettimi di avvicinarmi a te ed aiutarti a riabbracciare tuo padre! Sono quattordici anni che non aspetta altro!-- dico nella speranza di convincerlo.
POV GULF
-- Mi porterai veramente dai miei genitori? Ho paura! Sono stanco di lottare..-- dico stremato dalle emozioni. Mi lascio cadere parzialmente sul letto poggiando la testa alla tastiera del letto, ma sempre tenendo d'occhio quest'uomo che dice di conoscermi e di esser stato mandato dai miei. -- Non posso più sperare di liberarmi da questa prigionia e soprattutto non voglio più vivere con la costante paura di esser violato.. sono stanco.-- dico guardandolo negli occhi.
Mew lentamente allunga un braccio con la mano tesa e ricominciando a canticchiare la ninna nanna che mia madre mi cantava quando ero piccolo, mi incita a prenderla. Dopo brevi momenti di esitazione, dove rifletto su cosa fare, la afferro cullato dal suono dolce della sua voce.
Mentre Mew stringe delicatamente la mia mano, si avvicina lentamente al mio letto, continuando a cantare con un sorriso rassicurante.
Con fare protettivo mi accarezza il dorso facendomi rilassare, così tanto che non mi sento a disagio al tocco della sua mano destra sulla mia . Anzi , inspiegabilmente mi sento protetto e al sicuro.
--Andiamo! sei al sicuro con me. Ti riporto dalla tua famiglia, Gulf! Vuoi?-- mi chiede con preoccupazione.
-- Lui, non mi lascerà mai andare..-- sussurro.
Mew lentamente mi fa alzare dal letto tirandomi lentamente verso di se a racchiudermi lentamente nel suo abbraccio.
-- Nessuno potrà più farti del male, Gulf! Non permetterò mai più a nessuno di farlo! Fidati di me quando ti dico che con me sei al sicuro, adesso..-- mi dice stringendomi a se.
A piano a piano la mia diffidenza inizia via via a scemare lasciando posto alla fiducia e nel caldo abbraccio protettivo di Mew, ogni mia barriera crolla . Inizio a piangere.
-Shhh , va tutto bene, ora Phi Mew è qui con te, nessuno potrà ferirti ancora! non finché sei con me.. ti prometto che sarò sempre al tuo fianco! Insieme a tuo padre a Mae e May, perchè non lo sai ancora ma sei un fratello maggiore!-- Mi dice mentre io inizio a piangere aggrappandomi al suo petto ancora più forte --Shhh, ora calmati, va bene? così posso portarti a casa da tuo padre !Non vuoi essere visto con gli occhi tutti rossi e gonfi, vero?-- mi dice con dolcezza.
Mentre mi stringo sempre di più nel suo forte abbraccio, sento di esser al sicuro adesso. Tanto che con gli occhi stanchi e cullato dal profumo di Mew , mi addormento fra le sue braccia esausto.
POV DI MEW
Impiego tre ore per calmare Gulf che con gli occhi ancora pieni di lacrime, tra le mie braccia, si lascia cullare tranquillamente fino a che non lo sento respirare sereno. Dopo aver pianto per tutto il tempo ora si era addormentato tranquillo.
Mi alzo con Gulf fra le braccia e dopo averlo messo sul letto, chiedo a due uomini di sorvegliarlo.
Scendo al pian terreno e raggiungo il salone, lì alcuni uomini di Mild stavano trattenendo Mr. Tee , dove agitato si guardava a destra e sinistra.
Allora mi avvicino lentamente a lui .
-Ora mi assicurerò di far esaminare Gulf dal miglior personale medico e, se per caso,
scopro che hai abusato sessualmente di lui, preparati a morire per mano mia! Se dall' esito degli esami viene fuori che lo hai violato o anche soltanto sfiorato il suo corpo con
le tue sporche mani ..te ne farò pentire , te lo giuro! -- sussurro furiosamente tra i denti.
- Ho paura Mr Tee che lei sia, allora, un cadavere che cammina! -- Mi interrompe Mild entrando nel salotto -- Amico mio, penso che dovrai ucciderlo, alla fine!.-- continua, consegnandomi dei documenti.-- Credo che tu debba vedere con i tuoi stessi occhi!-- conclude serio.
La serietà del suo sguardo mi fa rabbrividire e mentre afferro i documenti prego di non scoprire quello a cui sto pensando, perchè per Gulf sarei capace di commetterlo quel passo!
La prima cosa che vedo sono foto di Gulf nudo nella vasca da bagno che indifeso subisce delle molestie , poi ancora appeso nudo ad una catena fissata al soffitto , Gulf che con gli occhi chiusi cercava di non guardare mentre quel mostro si dava piacere davanti a lui.
Chiudo il dossier talmente forte che tutti i presenti sussultano sorpresi mentre Mr. Tee inizia a cambiare colore in volto.
--Sei un uomo morto!-- urlo inferocito, scaraventandomi su di lui con tutta la rabbia repressa.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro