- 11 - Wonder Woman
Alla base operativa dell'insurrezione, i due Batman, Lanterna Verde, Wonder Woman, Aquaman, Cyborg e Freccia Verde stavano ascoltando ciò che il redento Flash aveva da dire.
Flash (insurrezione): Ascoltatemi. Gotham e Metropolis saranno storia passata. E poi se la prenderà con il vostro mondo.
Cyborg: Non ci posso credere. È una follia.
Wonder Woman: Dobbiamo fermarlo.
Lanterna Verde: Sarà un combattimento difficile.
Batman (insurrezione): No. Vi ho portato qui per ottenere l'arma alla kryptonite. E quel piano è fallito. Ora andrete a casa. Poi, distruggerò quel teletrasporto interdimensionale.
Freccia Verde: Non gli impedirà di raggiungerci.
Batman (insurrezione): Ma vi darà il tempo di prepararvi.
Wonder Woman: Luthor ha dato la sua vita. Non lo disonoreremo andandocene.
Batman: Abbiamo un'alternativa. Portare qui il nostro Superman e porre fine allo scontro.
Batman (insurrezione): Un Superman in questo mondo basta e avanza.
Wonder Woman: Non è come il vostro. Non lasciare che le tue emozioni condizionino il tuo giudizio.
All'improvviso ci fu un'esplosione all'interno della base e diversi componenti del regime entrarono, iniziando uno scontro con gli eroi. Uno dei più potenti fra i malvagi dovette vedersela con Wonder Woman.
Bane (regime): Señorita. Imparerai a temermi.
Wonder Woman: Perché Superman ti ha risparmiato, Bane?
Bane (regime): Lui apprezza il mio talento.
Bane imbracciò il suo fucile e sparò una raffica di proiettili contro l'amazzone, che li vanificò uno dopo l'altro con i suoi braccialetti indistruttibili.
Bane (regime): Di' una preghiera!
L'uomo sparò altri colpi, ma Wonder Woman continuò a difendersi impeccabilmente.
Bane (regime): Ti distruggerò!
Bane esaurì tutte le sue munizioni per cercare almeno di ferire la donna, che però riuscì a proteggersi da tutte le pallottole.
Bane (regime): Ti spezzerò in due!
Nonostante le vene di Bane fossero impregnate del super steroide Venom, che incrementava notevolmente la forza fisica e la furia combattiva dell'uomo, non riuscì a sconfiggere l'amazzone, in quanto una potenza artificiale non può battere una potenza divina.
Wonder Woman: Ringrazia Atena per la mia clemenza. Crescere da prigioniero dovrebbe averti insegnato il valore della pietà.
Bane (regime): Peña Dura mi ha insegnato un'altra cosa: è meglio essere temuti che rispettati.
L'uomo si fece avanti, ma l'amazzone lo riempì di pugni e calci. Proprio quando stava per colpirlo di nuovo, si ritrovò inspiegabilmente all'altare della sua isola natia, Themyscira.
Wonder Woman: Themyscira? Ma come...
Alle spalle della donna, l'Ares della dimensione parallela si materializzò accompagnato da fiamme oscure.
Ares: Ti ho portato qua io.
Wonder Woman: Tu... non ho tempo per le tue intromissioni.
Ares: Calmati, ti prego. Abbiamo molto di cui parlare.
Wonder Woman: Avrai anche stregato mia madre una volta, dio della guerra. Ma io non tollererò le tue menzogne.
Spinta da una grande forza di volontà, l'amazzone batté Ares, grazie anche alle benedizioni delle divinità olimpiche.
Wonder Woman: Adesso, Ares. Rimandami indietro.
Ares: Diana. I tuoi amici sopravviveranno alla loro schermaglia. Se vuoi davvero aiutarli, devi ascoltarmi.
Wonder Woman: Parla. E fai in fretta.
Alla base della ribellione, la battaglia non si era ancora conclusa. I due Batman collaborarono per battere Bane, con colpi coordinati. Una volta sconfitto, ripresero fiato.
Batman (insurrezione): Dobbiamo portare fuori il trasportatore. Se viene danneggiato, non tornerete più indietro.
Batman: Capito.
A Themyscira, la discussione fra Wonder Woman e Ares proseguì, facendo venire a galla dettagli interessanti.
Wonder Woman: Conosco il piano di Superman. Non è una novità.
Ares: Ma sai come intende attuarlo?
Wonder Woman: Non ancora. Se non mi avessi portato qui...
Con la magia, Ares mostrò a Wonder Woman il porto di Themyscira, ove il suo doppio stava preparando un esercito di amazzoni, corrompendo le loro menti con le follie del regime. Non appena vide la scena, la paladina della pace ebbe un sussulto.
Wonder Woman: Per Afrodite!
Ares: Sconvolgente, vero? La grande armata amazzone che si prepara a soggiogare un intero continente.
Wonder Woman: Non posso... come ha potuto... io...
Ares: Se solo qualcuno fosse in grado di fermarla...
Wonder Woman: E perché dovresti volerlo? Il conflitto ridarà energia alla tua magia.
Ares: A breve termine. Se Superman consolida il suo regno, i conflitti che alimentano i miei poteri cesseranno per sempre.
Wonder Woman: Ti ringrazierei, Ares. Ma sarebbe come dire che hai fatto qualcosa di altruista.
Ares: Non c'è bisogno. Il nemico del mio nemico...
Wonder Woman: Non saremo mai amici. I nostri interessi coincidono. Temporaneamente. Mi serve...
In quel momento, una coltre purpurea apparve e da essa uscì Raven, con il suo solito tempismo, cogliendo Wonder Woman alla sprovvista.
Ares: Sei stata scoperta. Ti lascio al tuo lavoro.
Il dio della guerra scomparve e Wonder Woman, desiderosa di dare una lezione a Raven, le si avvicinò.
Raven (regime): Ares aiuta i ribelli... come stratega, non è certo Atena.
Wonder Woman: Il tuo aspetto tradisce la tua lealtà, Raven. Sei al servizio di Trigon, non di Superman.
Raven (regime): Servo entrambi. La vittoria di Superman velocizzerà il ritorno di mio padre. E tutti si inginocchieranno davanti a lui.
A quel punto iniziò uno scontro fra l'eroina più coraggiosa e potente di tutti e la strega più letale e oscura del mondo. Certo, il potere magico di Raven era pressoché illimitato e lei quasi invincibile, ma era in svantaggio rispetto a Wonder Woman, dal momento che questa era immune alla magia. Infatti la strega incappucciata finì per essere miseramente sconfitta.
Wonder Woman: Non fare affidamento sul ritorno di tuo padre, Raven.
Al porto, tutte le amazzoni stavano ultimando i preparativi per la battaglia, mentre la Wonder Woman del regime stava dando ad alcune di loro delle direttive.
Wonder Woman (regime): In fretta, sorelle! Salpiamo entro un'ora! Portatelo sull'Atena. Sloop 51. Dopodiché, incontriamoci al molo sud. La squadra di Mora ha bisogno di aiuto con un trasporto di armi inter-nave. Muoversi!
Wonder Woman: Diana!
La Wonder Woman buona raggiunse in volo la sua controparte malvagia e atterrò al porto. Tutte le amazzoni si spostarono, lasciando lo spazio per un eventuale scontro fra le due.
Wonder Woman: Il tuo esercito non interverrà! Non devono rendersi complici della follia di Superman!
Wonder Woman (regime): Non hai alcuna autorità qui, impostora! Sono io che comando!
Wonder Woman: Tu macchi l'onore delle amazzoni! Dobbiamo temperare l'aggressività dell'uomo, non favorirla!
Wonder Woman (regime): Dopo Metropolis, Superman mi ha mostrato la verità. L'aggressività dell'uomo non può essere temperata: solo repressa.
Wonder Woman: Massacrando degli innocenti? Come Zeus ingannò Ippolita, così Superman sta plagiando te!
Wonder Woman (regime): Se sei tu la loro regina, le amazzoni del tuo mondo devono avere una volontà debole!
La Wonder Woman malvagia calciò lo scudo dell'altra, che poi schivò un fendente della nemica. Il duello era alla pari, in quanto entrambe erano amazzoni addestrate, conoscitrici di tutte le strategie militari, grazie anche ad Atena.
Wonder Woman: Noi dobbiamo essere d'aiuto!
Disse Wonder Woman colpendo con la sua spada quella dell'avversaria.
Wonder Woman: Aiutare gli innocenti!
Aggiunse, continuando poi la lotta.
Wonder Woman: Salvare le vite di amici e nemici! Questa è la nostra strada!
Wonder Woman (regime): Tu fai la predica a me? Sul significato di essere amazzoni?
Wonder Woman: Non voglio farti la predica.
Disse la nostra eroina, respingendo con forza il suo malefico doppio.
Wonder Woman: Voglio deporti!
Le due amazzoni se le diedero di santa ragione. Wonder Woman aveva appreso che per far capire al suo doppione che il vero obiettivo delle amazzoni doveva essere la pace, avrebbe dovuto abbatterla e così fece. La Wonder Woman malvagia subì una sonora e vergognosa sconfitta.
Wonder Woman: Ora, devo ricostruire ciò che tu hai distrutto.
Tutte le amazzoni si prepararono ad attaccare l'eroina, credendola una loro avversaria, ma si sbagliavano di grosso.
Wonder Woman: Ferme, sorelle! Ferme! Anche se non sono di questo mondo, sono un'amazzone. E vi dico che questa strada porta alla follia! Dobbiamo unire le genti del mondo! Calmare la rabbia dell'uomo... sopraffarla con la compassione e l'amore.
Poi, indicò la sua controparte malefica.
Wonder Woman: Lei ha permesso a un uomo di infliggere la sua rabbia su un intero pianeta. Ha lasciato che le sue passioni più oscure lo consumassero, invece di salvarlo dalla disperazione! Sorelle, torniamo dal giusto lato della storia. Entriamo in battaglia. Ma come protettrici dell'umanità, non come sue carnefici. Siamo amazzoni. Siamo qui per salvare il mondo.
A Metropolis era il caos, una vera e propria catastrofe. Schiere su schiere di soldati marciavano nelle strade, mentre i loro carri armati sparavano ai palazzi e Doomsday, l'animaletto del regime, li riduceva in poltiglia. Anche quel pazzo di Superman collaborò affinché il disastro fosse ancora più grande, facendo crollare un ponte con degli innocenti sopra. Da sotto l'asfalto uscì Cyborg, quello buono, che stava affrontando Lanterna Gialla, mentre Lanterna Verde stava facendo i conti con Hawkgirl. Flash stava colpendo Solomon Grundy ripetutamente, mentre Catwoman venne colpita da una freccia dell'Arciere di Smeraldo, il quale perse i sensi dopo esser stato travolto da una saetta di Black Adam, che aveva appena sconfitto Aquaman. Alla Batcaverna, i due Batman stavano preparandosi; il Cavaliere Oscuro ribelle stava sistemando il teletrasporto interdimensionale, ma l'altro osservava preoccupato il Batcomputer, dal quale poteva vedere la battaglia.
Batman: Peggiora di minuto in minuto. Dobbiamo...
Batman (insurrezione): Quando ho finito, andrete tutti a casa.
Batman: Ti capisco. Come te, anch'io ho fatto dei piani per il giorno in cui il mio Superman dovesse perdere il controllo. Ma senza aiuto, morirai. E l'insurrezione morirà con te.
Batman (insurrezione): Forse è quello il mio destino.
Batman: Noi non crediamo nel destino.
Batman cercò di annullare il lavoro che il suo doppio stava facendo, ma questi lo interruppe e i due iniziarono a combattere fra loro.
Batman (insurrezione): Questo è il mio mondo. La mia battaglia.
Batman: Quando ci hai portati qui, l'hai resa anche nostra.
I due Pipistrelli si affrontarono e, anche se le condizioni erano le stesse per entrambi, fu il Batman dell'insurrezione a perdere.
Batman: Se qui abbiamo finito... stiamo perdendo tempo.
Batman (insurrezione): È un errore.
Batman: Ci hai portato qui perché avevi fiducia. Fiducia nel fatto che avremmo appoggiato i valori che hai difeso rinunciando a tutto. Perciò... fidati. Di noi e di te stesso. Facciamola finita.
Il Batman ribelle si alzò e rivolse uno sguardo al teletrasporto interdimensionale.
Batman (insurrezione): Non hai idea di come si usi, vero?
Batman: Speravo che non te ne accorgessi...
Il Batman dell'insurrezione, avendo ormai capito di aver bisogno di qualcuno che usasse le maniere forti in modo altrettanto forte, utilizzò il teletrasporto per portare lì il Superman dell'altra dimensione.
EH SÌ, BATMAN È TALMENTE FIGO DA AVERE UNA LOTTA TUTTA SUA IN UN CAPITOLO NON SUO. PERCHÉ LUI È BATMAN.
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