Aquaman, recatosi ad Atlantide, stava traversando la grande sala dell'archivio, in cui erano custoditi numerosi tomi contenenti leggende, formule e tanto altro. Il nostro eroe andò a parlare con un signore dai capelli bianchi e una barba più o meno folta, presumibilmente l'addetto all'archivio.

Signore: Un raro piacere, altezza.
Aquaman: Mi servono informazioni sul governo di superficie. La storia e la struttura attuale.
Signore: Ah. Per i negoziati del trattato con l'Alto Consigliere?
Aquaman: Sì, per le discussioni sul trattato.
Signore: Temo che le nostre risorse siano limitate. Superman non ha voluto svelare molto sui processi interni del proprio regime.
Aquaman: Dimmi quello che sai. Ricapitola gli eventi della sua ascensione. Un ripasso approfondito potrebbe svelare nuove strategie di negoziazione.
Signore: È un onore, sire. Cinque anni fa, il criminale Joker ingannò Superman e lo indusse a uccidere la moglie incinta, nonché a radere al suolo l'intera Metropolis. Distrutto dal dolore, Superman uccise il Joker.
Aquaman: Sì... ricordiamo tutti dov'eravamo quel giorno...
Signore: In seguito, perse ogni freno. Si erse a giudice, giuria e boia, insieme ad altri metaumani di indole simile, ben presto imbrigliò la criminalità.
Aquaman: Il che lo rese molto popolare.
Signore: Il mondo di superficie era disperatamente in cerca di una forte leadership. Superman consolidò il suo potere. Creò il governo di Terra Unita. Le istituzioni democratiche furono spazzate via.

Il signore non poté proseguire il racconto, poiché una guardia atlantidea lo interruppe per richiamare l'attenzione di Aquaman.

Guardia: Sire. Gli emissari dell'Alto Consigliere l'aspettano nella sala del trono.

Aquaman assunse un'aria seria e, senza indugio, si recò nella sala del trono, ove ad attenderlo vi erano i due emissari menzionati in precedenza. Costoro erano Shazam e Flash, ma chiaramente quelli dell'universo in cui si trovava Aquaman in quel momento, quindi Terra Unita. Il povero eroe atlantideo dovette fingersi un'altra persona nuovamente.

Aquaman: Flash... Shazam... benvenuti.
Shazam: Altezza. È un onore incontrarti.
Flash: Ed essere i primi abitanti di superficie a visitare Atlantide.
Aquaman: Sì. Abbiamo importanti affari di cui discutere. Il trattato.

Flash prese un libretto sul quale era scritto il trattato e parlò ad Aquaman prima di porgerglielo.

Flash: La bozza finale. Superman è felice che tu abbia accettato i suoi termini.
Aquaman: Posso?

L'eroe osservò con cura il trattato, ma assunse un'aria fra lo sconvolto e l'arrabbiato, poiché non gli piacque affatto quello che lesse.

Shazam: C'è qualche problema, altezza?
Aquaman: Questa è sottomissione totale. Superman governerà Atlantide!
Flash: È ciò a cui hai acconsentito. È ciò che ci aspettiamo.
Aquaman: Osate minacciarmi? Attenzione.
Flash: Abbiamo degli ordini.

Flash e Shazam si prepararono ad attaccare: uno cercò di correre verso Aquaman e l'altro di colpirlo con dei fulmini, ma l'eroe balzò alle loro spalle, e le saette di Shazam centrarono Flash, che si accasciò sulle scale ai piedi del trono. Aquaman materializzò nelle sue mani il tridente e lo lanciò contro Shazam, ma questi colpì l'arma, buttandola via. L'eroe, però, non gettò la spugna e colpì con forza il nemico, che cadde a terra. Flash si riprese e diede un paio di pugni ad Aquaman con la sua supervelocità; tentò di prenderlo una terza volta, ma l'atlantideo gli afferrò il braccio e gli sferrò una testata sulla fronte.

Aquaman: Potete dire a Superman... che non avrà mai Atlantide!

Il primo avversario di Aquaman fu Flash, che però ebbe la peggio contro il sovrano di Atlantide.

Aquaman: Al diavolo i vostri ordini!

Il potente Shazam si rialzò da terra fluttuando e scagliò una raffica di fulmini contro Aquaman, che la schivò per un pelo, per poi rimettersi subito in piedi.

Aquaman: Non procediamo oltre. Voglio parlare con Superman.
Shazam: Non si "parla" con Superman. Si fa quello che vuole lui. Farai ciò che hai promesso.

Era lampante il fatto che Shazam fosse del tutto ignaro che l'Aquaman con il quale stava parlando non era il sovrano di Atlantide che pensava che fosse. Dopo una battaglia fra i due, Shazam venne abbattuto.

Aquaman: Voi due siete dei pessimi ambasciatori.

All'improvviso, nella sala del trono piombarono diverse guardie, e subito dopo l'altro Aquaman.

Guardia: Eccolo là, sire!
Aquaman: Bene. È una dimensione parallela.
Aquaman (regime): Per chi lavori, usurpatore? Manta? Ocean Master?
Aquaman: Sono il re di Atlantide! Non rispondo a nessuno. A differenza di te.
Aquaman (regime): Bada a come parli.
Aquaman: Regaleresti il tuo regno come si fa con i vestiti vecchi? A un abitante di superficie?
Aquaman (regime): Il trattato richiede che Superman si occupi degli oceani della Terra. E riconosce la nostra autonomia.
Aquaman: E mette il tuo esercito a sua disposizione.
Aquaman (regime): Un compromesso necessario.
Aquaman: Io lo chiamerei collaborazionismo!
Aquaman (regime): Mi hai stufato. Prendetelo!

Aquaman, senza la minima difficoltà, neutralizzò le numerose guardie che il suo doppio gli aveva sguinzagliato contro. Dopodiché, l'eroe dovette confrontarsi con l'Aquaman malvagio in uno scontro che all'inizio non vide nessuno dei due vincitore.

Aquaman: Avevo pensato di offrirti il mio aiuto. Ma ho cambiato idea.

Armatisi entrambi dei loro tridenti, i due Aquaman si sfidarono e, grazie al cielo, fu quello malvagio a essere messo al tappeto.

Aquaman: E ora, parliamo della nuova politica estera.

L'eroe fece per avvicinarsi al suo doppio, ma vide che, nel corridoio, si ammassavano parecchie guardie pronte alla lotta.

Aquaman (regime): Uccidetelo!

Aquaman iniziò a combatterne una, ma di colpo tutte quante si bloccarono, come se fossero pietrificate.

Aquaman: E adesso, cosa...

Tra le guardie, una fiamma infernale si fece avanti e da essa uscì il dio della guerra Ares, anch'egli proveniente da quella dimensione.

Ares (neutrale): Tendono a sparare prima, non è vero? Anche se, forse, potrei aver attizzato un po' il fuoco...
Aquaman: Ares. Che ci fai qui?
Ares (neutrale): Mi nutro di conflitti. Fino ad oggi, stavo morendo di fame. Ho percepito il ritorno dell'aggressività e volevo scoprirne la causa.
Aquaman: Hai fatto molto di più. Ci hai portato qui.
Ares (neutrale): No. Ma posso immaginare chi l'abbia fatto.
Aquaman: Il mio fuoco non ha bisogno di essere attizzato, Ares! Dimmi chi è stato.
Ares (neutrale): Pensi di potermi dare ordini.
Aquaman: Sì! E mi obbedirai!

I due si affrontarono e, malgrado il dio della guerra, in quanto tale, avesse i suoi assi nella manica, il re di Atlantide lo sconfisse brutalmente.

Aquaman: Sei debole, Ares.
Ares (neutrale): Il regno di Superman ha quasi messo fine si conflitti. Mi ha lasciato virtualmente impotente...
Aquaman: Se non ci hai portato qui tu, allora chi è stato?
Ares (neutrale): Coloro che vogliono porre fine al dominio di Superman. I ribelli.
Aquaman: Eroi?
Ares (neutrale): Solo uno. Tutti gli altri eroi che si sono opposti a Superman sono stati eliminati.
Aquaman: Li ha uccisi... e gli unici rimasti sono quelli che si sono uniti a lui?
Ares (neutrale): Insieme a un piccolo gruppo di ex-criminali, la cui lealtà è stata comprata... o forzata.
Aquaman: Devo riunirmi con i miei compagni.
Ares (neutrale): Mentre parliamo, si trovano con i ribelli.
Aquaman: Mandami da loro.

Alla base dei ribelli, Lanterna Verde e Wonder Woman osservavano Freccia Verde che, seduto su un tavolo, esaminava una pillola. Cercò di ingerirla, ma prima che lo facesse, le fiamme di Ares condussero lì Aquaman.

Lanterna Verde: Come sei arrivato qui?
Aquaman: Ares. Non il nostro Ares.
Freccia Verde: Lo sappiamo. Ti presento il "non nostro" Batman.
Batman (insurrezione): Mi stavo chiedendo come recuperarti da Atlantide.

Aquaman si accorse che Freccia Verde aveva appena preso la pillola che aveva in mano.

Aquaman: Mal di testa?
Freccia Verde: Cerco di prevenirne uno...
Batman (insurrezione): Aumenta la resistenza. Cinque-U-93-R.
Aquaman: Come fa una pillola...
Batman (insurrezione): Nanotecnologia kryptoniana. Aumenta di diverse migliaia di volte la resistenza di ossa e tessuti.

Mentre tutti quanti si sedettero al tavolo, Freccia Verde parlò.

Freccia Verde: Bats può raccontarti il resto in seguito, se avessi problemi di insonnia... ha preso in prestito la ricetta da Superman, che la fornisce ai suoi leccapiedi.
Aquaman: Sì, ho incontrato un paio dei nostri gemelli malvagi.
Batman (insurrezione): Non sono malvagi. I più obbediscono a Superman per paura... o perché credono che sia nel giusto. Hanno perso la giusta prospettiva.
Aquaman: Quindi, sei l'unico rimasto...
Lex Luthor: Non l'unico...

Tutti i presenti si stupirono nel vedere Lex Luthor lì.

Aquaman: Che significa?
Freccia Verde: Come fai a essere vivo?
Batman (insurrezione): Lui è con me.
Lex Luthor: A differenza del vostro Luthor, non mi sono mai permesso di infrangere la legge. Superman non sospetta che il suo migliore amico finanzi l'insurrezione.
Batman (insurrezione): Il coinvolgimento di Luthor è un segreto. Chi critica Superman, sparisce. Ufficiali governativi, attivisti, reporter...
Wonder Woman: Ora che siamo tutti qui, spiegaci perché hai scelto noi.
Freccia Verde: E perché non ci hai avvisato, prima di portarci qui. Eravamo piuttosto impegnati.
Lex Luthor: La bomba nucleare? Non è esplosa. In qualche modo, il vostro trasferimento l'ha impedito.
Freccia Verde: Come facevi a sapere...
Lex Luthor: Era da un po' che vi tenevamo d'occhio. Voi quattro, nello specifico.
Batman (insurrezione): Ho un'arma... per sconfiggere Superman. Un laser a base di kryptonite che...
Lanterna Verde: Aspetta... un'arma alla kryptonite? Se lo uccidi, non sarai migliore di lui.
Batman (insurrezione): Non ho mai parlato di ucciderlo. Lo renderà inerme. Niente di più. L'arma è nella Batcaverna. Mi serve il vostro DNA per sbloccarla.

Alla Fortezza della Solitudine, il Superman tiranno stava lavorando a qualcosa e la sua alleata Wonder Woman lo stava raggiungendo, sfoggiando un abito piuttosto elegante.

Wonder Woman (regime): Il collare funziona. Bene. La rieducazione non avrebbe avuto effetto su di lui.

Disse la donna a Superman, riferendosi al fatto che il collare avesse funzionato su Doomsday. Ma la risposta dell'Uomo d'Acciaio fu oltremodo deludente.

Superman (regime): Mmh.
Wonder Woman (regime): Davvero non vuoi che resti? Kal... so che non hai perso il tuo superudito... questa cosa tra di noi... è ok per te?
Superman: Ma certo.
Wonder Woman (regime): Non sto cercando di rimpiazzarla. Ho solo pensato che noi...
Superman (regime): Lo so. Vai pure. Sto bene.

Furono quelle le parole che l'uomo usò per rassicurare l'amazzone, ottenendo da lei in cambio un sorriso compassionevole.

Wonder Woman (regime): Ora vado. Sono solo venuta a dirti che Lanterna sta...
Superman (regime): ... arrivando. A quanto pare, il mio superudito funziona.

Nella stanza entrò Lanterna Gialla, che rivolse un fugace sguardo a Wonder Woman.

Lanterna Gialla: Alto Consigliere. Mi piace il nuovo look di Diana.
Superman (regime): Mmh.
Lanterna Gialla: Abbiamo un problema. Ho incontrato la gemella di Diana. E qualcuno che assomigliava tremendamente a Oliver Queen. E Hal Jordan.

Prima di rispondere, Superman fissò per un momento il vuoto.

Superman (regime): Trovali. Loro e tutti gli altri come loro, se ce ne sono altri. Voglio sapere tutto.