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Capitolo di Lara2203

CONTEST ELETTA E MARTINA










OBBIETTIVO: SALVARE LE SCRITTRICI


















Guardo fuori dalla finestra della mia reggia. È tutto così immobile, fermo, piatto.


Tutto azzurro, qualche nuvola a destra e a sinistra. Il cielo è sconfinato.


Beh, a suo tempo mi piaceva la tranquillità di questo posto. Ma dopo millenni e millenni ha cominciato davvero a darmi sui nervi. Troppa calma, non succede mai niente di veramente interessante.


Il mio mestiere è uno, il più complicato del mondo.


Molti pensano che sia comandare la gente, fargli fare quello che voglio io, ridere delle loro sventure e abbandonarli nel momento del bisogno. Altri pensano invece che il mio lavoro sia aiutare i più deboli, i più poveri e i più bisognosi, perdonare i peccatori, redimere le persone, essere un dispensatore di pietà e amore.



E invece, il mio unico lavoro è quello di osservare.


Si, sono onnipotente e sono il padrone di tutto ma il mio lavoro è osservare e solo io so che noia si prova a vedere sempre le stesse identiche cose.



Guerre, pace di qualche decennio, crisi, guerre. A ripetizione, sempre e sempre.



I miei sudditi fanno quello che tutti credono faccia io.


Richiamano a loro le anime oppure le fanno scendere sulla terra.


Loro decidono il sesso e il carattere e le due strade che potrebbero seguire. Tracciano un percorso. Una vita.



Io ho l'unico compito di osservare, come l'umano sceglie la sua strada, che intrecci fa, come riesce quasi sempre a far coesistere tutte e due le strade nella sua vita.



E poi i miei sudditi le richiamano.



E io scelgo.


Buono o cattivo, questo è il dilemma.



Ripesco dalla memoria la vita dell'anima, la guardo in pochi secondi tutta e poi decido.



E come disse, beh... Io, i buoni in paradiso i cattivi al cimitero.


Anche se tutti vanno al cimitero. Ma ehy, inferno non ci stava bene, suonava meglio cimitero, sarete d'accordo con me.



Comunque, scelgo.



I buoni vanno dal mio secondogenito, i cattivi, che poi in realtà sarebbero i peccatori gravi, dal primo.



Bah, ho due figli imbecilli, e due popoli imbecilli anche loro e un intero mondo stupidamente sessista.



Sono tutti idioti.


Perché continuano a chiamarmi Dio, Padre, Signore, Onnipotente ed Eterno.



Tutti sbagliano.


Perché dopo millenni non hanno ancora capito che io sono una Lady.


Ormai la noia si è impossessata di me, e grazie, sono qua dall'inizio dei tempi, ci mancherebbe.



Mi sta venendo una bella idea...



Osservo meglio fuori dalla finestra, e allora vedo.


Vedo chi potrebbe darmi finalmente un po' di movimento.



È così che ora farò un bel miscuglio di tutto.



Perché se quelle umane raccontano le storie, non vuol dire che non siano vere.



Oh beh.


Adesso con loro e grazie a loro mi diverto.


Che la festa abbia inizio.


************************************



Si svegliarono solo alcuni.


Chi prima, chi dopo, rimasero comunque stesi a terra ad osservare la mia creatura, il cielo.



Avevano tutti gli occhi un po' appannati e persi, come per dire: Uh, che bel sogno!



Sapete, la mia pazienza è durata un'eternità nel vero senso della parola.



Evoco una tromba e dalla finestra della Sala dell'Osservazione comincio a strombazzare il solito motivetto dei militari.



È una vera gioia vedere quei pochi tizi svegli che saltano in piedi straniti, guardandosi intorno con le orecchie coperte e gli occhi sgranati.



Mentre le altre persone continuano a dormire. Saranno veramente così esauste dopo un viaggio interlibrale?



La mia risata riecheggia nel vuoto.



Il più reattivo, lo sapevo, è il mio primogenito.



- Ma cosa cazzo è successo qua? - urla un imbestialito Lucifero.



Io adotto la voce con cui mi conosce. Una voce maschile, bassa, potente, che ti fa vibrare le ossa.



- Figlio, porta rispetto all' Onnipotente tuo Padre. Accetto il fatto che tu voglia essere indipendente e voglia andare via di casa, ma non ho mai avuto l'occasione di dirti che creare l'esatto contrario di casa tua non ti aiuterà a dimenticarla.



- Oh, ma sta zitto stupido vecchio guardone troglodita!



Roteo gli occhi anche se nessuno può vedermi.



- Lucy, smettila. - dico guardandolo malissimo- Ma che sbadato che sono, mi presento a voi stranieri. Io sono Dio Onnipotente. Vi prego di conoscervi fra voi. Ed è un ordine.



Tutti si guardano ancora confusi mentre io continuo a spiarli dalla mia reggia invisibile.



Lucifero è il primo che si gira verso tutti gli altri.



- Il mio nome è Lucifero, sono la tentazione, l'inganno, l'imbroglio, la cattiveria, il diavolo...



- Il portatore di luce figlio dell'Aurora - dice un tipo, se non sbaglio si chiama Harag.



Oh che nervoso, quella stupida di Aurora mi ha tolto il titolo di madre già dalla nascita del mio primogenito.


Per questo mi vendico ogni giorno dandole poca breve vita la mattina.



- Bene, ora dimmi, dov'è Aleira? - chiede Harag a Lucifero.



- Chi cazzo è 'sta Alora?



- Aleira. A-L-E-I-R-A. Tua figlia, la mia ragazza. Dov'è?



- Senti coso tatuato, io non ho figli. Quindi sei sotto l'effetto di qualche droga pesante. E quindi stai zitto. - Lucifero liquida Harag con una scrollata di spalle.



Io vedo chiaramente l'ombra di Harag ingrandirsi sempre di più e la sua faccia diventare sempre più incazzata, e poi esplode.



- MA SARAI TU IL DROGATO RAZZA DI DIAVOLO RINCRETINITO, TUA FIGLIA, ALEIRA, L'HAI FATTA CON UN ANGELO, DOV'È? DIMMELO PRIMA CHE TI AMMAZZI!



- Ma che cazz... DROGATO A CHI? E poi, ma cosa cazzo stai dicendo? Ti ho già detto che non ho figli e poi non dire queste cazzate al vento, Lucia potrebbe sentirti e per me sarebbero guai. - dice Lucifero passando dall'urlare al quasi sussurrare


La faccia tra il terrorizzato e l'arrabbiato poi, mi fa morire dal ridere.



- Scusate, scusate, scusate, signori ma avrei una domanda da farvi. - dice un tipo piuttosto figo. Viene chiamato il maledetto o semplicemente Anron e quello stupido astro, anzi no, satellite, lo ha nominato signore della Luna. Anzi no, la Luna stessa.



Anron avanza fra i due e li guarda un po' impaziente.



- Ho una cosa estremamente importante da dirvi. Ne va della nostra, ma soprattutto della mia sopravvivenza. Potrei morire, veramente mi serve, non so come farei a...


- Smettila e parla. - Sbotta Lucy.



Anron si fa serissimo, ha uno sguardo profondo e tagliente.


Avete del cibo?? Ho fame.



- Ma che cos...



- Ehy ma, Anron? Sei qui anche tu? - questa volta parla un tizio con i capelli rossi e gli occhi miele.



- Sole! Oh mio dio ci sei anche tu! -urla Anron.



- CHI MI CHIAMA? - tuono. Non mi piace essere chiamata sempre senza un motivo, lo avevo anche espressamente scritto nei 10 comandamenti.



- Nessuno, vecchio stupido troglodita ! - Lucifero è sempre più incazzato, ma con gli insulti ci sta andando abbastanza alla leggera. Mi piace.



Però...



- Ti ho detto di smetterla figlio ingrato! - muovo un dito e un fulmine si scaglia su Lucy.



- Così impari.


E adesso, vi presento io.



Qui ci sono Harag, Morgue, Josh e Dan che fanno parte dei libri di un'umana chiamata Eletta.


Per la cronaca, l'unico sveglio è Harag.



Mentre Lucifero, Sole, Anron, Anron II e Apollion vengono dai libri dell'umana Martina.


E qui gli unici dormienti sono Anron II e Apollion.



Voi tutti, gli Elettiani e i Martiniani non vi conoscete tra voi, tranne qualcuno che si conosce perchè proveniente dallo stesso libro.



Ebbene, io Dio Onnipotente...-



- Abbiamo capito chi sei, non dilungarti vecchio petulante. - sempre così fine il mio Lucy...



Non posso fare a meno di rifurminarlo di nuovo.


Dicevo, io, Dio Onnipotente, in questi ultimi millenni mi sono annoiato in una maniera che neanche potete immaginare.


Allora, ho avuto una brillante idea.


Perché non organizzare una splendida gara fra voi personaggi?


Dovrete sfidarvi in tutto quello che vi dirò, farlo senza esitare, chi vince passa alla sfida successiva. Chi perde avrà una penitenza nelle sfide successive.


Si comincerà a gruppi, gli Elettiani e i Martiniani appunto.




E se non volessimo farlo, Dio? - chiede Harag.



Oh beh, in questo caso...



Schiocco le dita, e dal nulla vengono calate due gabbie con all'interno due ragazze che si dimenano e si dibattono urlando come delle sirene. Sotto di loro compare un'enorme pozza di liquido arcobalenato.



Queste sono le vostre creatrici, a destra Eletta, a sinistra Martina.


Se non fate le sfide, calerò le due gabbie nella pozzanghera di acido sottostante.


Le penitenze di cui avevo accennato prima saranno lo scendere della gabbia della scrittrice della squadra perdente di diversi centimetri, diciamo mezzo metro.


La distanza iniziale è di 1 metro e 50.


Se vincete avrete come unico premio quello di non far calare la gabbia.



Dio, una domanda - chiede Sole - rimane sempre il fatto che magari noi non vogliamo aiutarle. Come pensi di costringerci?



Da una gabbia proviene un urlo:


Non ti facevo così Sole! Quando scenderò da qua ti ammazzerò con le mie mani!



Sole osserva il cielo nel disperato tentativo di riuscire a scorgere la mia figura.



Adesso mi spieghi perché dovrei aiutarla? Quella mi ammazza!


Io osservo tutti noncurante del fatto che tanto non mi vedono


Perché se loro bruciano, voi bruciate con loro.


Ehm, Aleira mi aveva fatto vedere un film... Davvero Dio usa delle citazioni di Hunger Games?



Cos... mi hanno sgamato.


Beh, volevo dire solamente che se loro muoiono, voi facendo parte della loro fantasia, creperete con loro. Quindi, scegliete aiutare e vivere o fregarvene e morire?


Un Sole felice come una pasqua esulta:


Mi sembra ovvio! Certo che faremo le sfide, ma a una condizione - e qua fa una faccia scura - voglio un gatto che sappia respirare anche in assenza di ossigeno.


Accontentato, bene, ci rivediamo sulla Terra, il torneo sta per iniziare.


Con un mio schiocco di dita tutti scompaiono.


Non vedo l'ora di divertirmi per davvero.


***************************************************************************************



Ah, la terra.


Fonte del mio divertimento iniziale e della mia noia cronica.


Posto adattissimo per il torneo che ho intenzione di fare.



I partecipanti, chi più chi meno, sono stesi a pancia all'aria svenuti.


Evoco uno splendido acquazzone solo per loro fa svegliare Lucifero e Harag. Mi servono esattamente loro.


Allora, miei prodi guerrieri, siete pronti? Le sfide cominceranno tra poco!


Tu, lurido essere che si definisce il mio creatore, IO TI AMMAZZO. Come hai osato svegliarmi bagnandomi? COME? - urla Lucifero.


Oh, ma andiamo, stai un po' zitto. Sta per cominciare il Torneo 3 Demoni dovete solo pazientare un altro po'.


Dio, non per essere troppo fissato, ma il nome rimanda troppo ad Harry Potter. - dice Harag



Cos. Mi ha sgamato di nuovo.


Beeeeeh, dai che fa suh. Era una bella idea. Comunque, ecco a voi l'arena! - schiocco le dita e proprio nel parco dove sono atterrati tutti si innalza dalla terra un'enorme arena molto stile Colosseo in marmo nero e oro. Gli spalti sono gremiti di persone (anime fatte uscire dal riposo eterno per l'occasione, demoni e angeli) mentre al centro c'è un campo ghiaioso, il campo dove i miei prodi guerrieri si sfideranno.


Teletrasporto Harag e Lucifero all'interno, precisamente in uno spogliatoio, lasciando il resto della ciurma con degli angeli guaritori.


Bene miei prodi, come prima e unica sfida del Torneo 3 Demoni, ci sarà una sfida molto Potteriana. Vi avverto che sarà l'unica che verrà da Harry Potter, il resto sarà tutto partorito dalla mia fantasia. Ora, ecco a voi le divise.


Delle buste compaiono davanti a Lucifero e Harag ancora abbastanza scombussolati per via dei teletrasporti.


Lucifero fruga nella sua, osserva bene e poi esplode di brutto.


Come osi darmi una divisa del genere? COME?!? Io, il padrone dell'inferno, il Diavolo vengo trattato in questo modo, non ti vergogni entità che si definisce Padre? Ho la sensazione che tu sia solo uno stupido bambino.


Naaaah, zitto e mettilo, fa come Harag.


Harag si è già infilato la sua armatura d'oro scintillante. Le braccia tatuate e terribilmente muscolose reggono due pesanti sciabole. La gonnellina rossa molto romana gli fascia per bene il sedere meraviglioso che si ritrova. Le scarpe sono sostituite dai piedi nudi. Ha lo sguardo fiero e pronto ed è così sexy che comincio a sbavare male.



Harag, c-che figo assurdo che sei...


Padre! Ma cosa ti sta succedendo? Hai un comportamento così... strano. - mormora un Lucy alquanto schifato



Ehm, già, l'ho detto con la tonalità di voce maschile, ecco perché Harag ha una faccia disgustata.


Oh ma va al diavolo, non posso mai fare una cosa qualsiasi che tutti capiscono cose strane.


Lucy si rabbuia. Ops... avevo scordato i "va al diavolo" di Lucia.


Quando le rivedremo? - chiede Harag intendendo ovviamente le ragazze.



Ghigno nel vuoto. - Molto molto presto, state tranquilli.


Ma poi se si chiama Torneo 3 Demoni, non dovrebbe esserci un terzo partecipante? - chiede un pensieroso Harag.



Io ci penso un po' su.


La mia è una risata inquietante - Andrà tutto come deve andare.














La folla esulta, musica disco viene sparata ovunque, soprattutto nelle orecchie dei vecchietti.



Benvenuti al palasport di Dio, benvenuti. La prima sfida sta per cominciare.



Al suono della mia voce gli angeli si lanciano in preghiere e i demoni in imprecazioni colorite mentre le anime vive per l'occasione continuano a esultare.


Il primo sfidante sarà niente popò che... rulli di tamburi prego... DIO IN SPIRITO SANTO *per non dire carne e ossa*



Tutto si ferma.


Gli angeli hanno la bocca aperta, quegli esagerati dei demoni hanno la mandibola che tra un po' si rompe. Le anime esultano.



Ebbene, la prima sfida consiste nel rubare un uovo al Tirannosauro, mi perdonerete se non ho preso un drago ma non ne avevo molti a disposizione. Quindi, che entri il dinosauro!



L'arena comincia a tremare. Molti urlano: un terremoto!!


Dal centro dell'arena, nell'area combattimento, cominciano a spuntare rocce, spuntoni e massi.


Alla fine tutto è roccia, un percorso fatto di roccia dove si va sempre più in alto. Sbilanciarsi e cadere significa, grazie alla forte pendenza, di morire infilzati negli spuntoni.



La roccia più alta ha un enorme nido di paglia con dentro un uovo e affianco al nido c'è lei.


Mamma T-Rex.


Rossa fiammante, alta 5 metri e lunga 13, denti taglienti come motoseghe affilate, sta ritta e fiera accanto al nido, pronta ad ammazzare qualsiasi essere provi solo ad avvicinarsi al suo prezioso uovo.



Bene, la prima sfida sta per cominciare. Ecco a voi me stesso!


La folla esulta, la musica si fa più forte per poi scemare. Rimane solo un sottofondo alquanto irritante e inquietante.



Non ho intenzione di mostrarmi, non l'ho mai fatto e per ora non lo farò.



La folla non mi può vedere quindi spero non si annoino.


Io sono nel cielo, io sono ovunque, mi basta mormorare delle paroline gentili a mamma T-Rex che lei si sposta. Io sono Dio, creatore di tutti gli animali, è ovvio che non mi assalti.


Faccio teatralmente scendere dal nulla una gigantesca mano che non è neanche la mia, raccolgo l'uovo e faccio risalire la mano su, per poi farla sparire insieme all'uovo che mi ricade in grembo.



Sento Harag urlare - Ma non è giusto, non si è sforzato per niente!


Io sono Dio, io può tutto. - rispondo.



La folla esulta: Di-o! Di-o! Di-o!



Io mi prolungo in una serie di ringraziamenti sentiti e poi riparto.


È la volta del peccato capitale più travolgente, passionale, dettato dal sentimento che più della paura dimora in noi, che sgorga anche dalle persone più calme e tranquille, angeli demoni e anime, ecco a voi Harag, l'Ira!


La folla torna ad esultare e la musica ad aumentare di volume.


Harag spunta fuori da una grata sotterranea indossando la sua armatura che lo rende un figo della miseria.


Avanza sicuro di se salutando distrattamente con una mano la folla, vedo chiaramente da qui le Demoni che urlano e si strappano i vestiti.


Ne fulmino una che ormai si ritrova nuda a urlare il nome di Harag.


- Signorina, un po' di decenza! - la mia voce torna a rombare.


- Che la seconda mamma tirannosauro entri!


Un secondo tirannosauro verde viene posizionato accanto al suo nido sempre con l'unico uovo posto al suo interno.


La sfida di Harag all'inizio e spettacolare.


Salta agilissimo da un masso all'altro senza fermarsi, indirizzandosi nella traiettoria giusta utilizzando le due enormi spade come se fossero timoni.


Arriva in poco tempo di fronte al dinosauro.


E lì accade.


L'Ombra di Harag si espande, avvolgendo tutto il tirannosauro.


Poi l'ombra comincia a diradarsi e a sparire totalmente, lasciando solo la vista di un tirannosauro con le zampe tremanti, gli occhi fuori dalle orbite e gemiti uscire dalle sue fauci.


Ad Harag basta dire: buh, che l'animale scappa via.



Le risate sono generali, Harag avanza sicuro fino ad arrivare al nido, afferra l'uovo e lo alza con una punta di soddisfazione negli occhi.


Gli applausi sono scroscianti, ci vogliono diversi minuti perché tutto torni a posto.


Adesso, signori e signori, l'unico, inimitabile, irripetibile -e qui ridacchio- grande signore dell'inferno, scappato da casa quando aveva solo qualche millennio, detesta il babbo con tutto se stesso, ecco a voi, Lucifero!!


Lucifero entra fiero, la musica torna allegra. Troppo allegra.


Almeno lui ci prova a risultare fiero.


Il suo costume da paperella gialla non è proprio il massimo della virilità, ma pazienza.


Le risate sono molto più forti dell'esibizione di Harag, i demoni sono allibiti ma tra loro c'è chi ride come un pazzo.


Gli angeli, di solito sempre carini e gentili, si danno pacche sulle spalle e ridono fortissimo, molti hanno le lacrime che corrono veloci sulle guance e si buttano a terra reggendosi lo stomaco, mentre le anime... loro esultano come al solito.



Il tirannosauro nero e grigio di Lucifero è una mia creazione, fatta apposta per lui, vado molto fiera di quel cucciolone mangia-ossa.


Lucifero prosegue leggermente infastidito da tutte quelle risate.


Adesso vi chiederete come ho fatto a convincerlo a indossare quel costume. Ho fatto ricorso a Lucia e lui si è convinto subito. Ah, gli uomini innamorati!


Lucifero si ritrova davanti la mia bestiola. Ad un certo punto tutto è silenzio, tutto e quiete.


Papera e dinosauro si guardano intensamente negli occhi. Poi lentamente e senza fare rumore, la bestia si disintegra in polvere.



Sempre nel silenzio, Lucifero prende l'uovo, poi guarda nel vuoto probabilmente cercando me.


Ho vinto contro il tuo dinosauro. - dice ghignando.


Io sono a bocca spalancata. La mia povera bestiolina. Oh vabbè, giocherò con il gatto da oggi in poi.


Benissimo, siccome abbiamo tutti le uova, adesso possiamo andare, addio! - e così il palasport scompare, e io teletrasporto Lucy e l'Ira.



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Osservo tutti che dormono profondamente. Sto pensando intensamente ad una nuova sfida da fare, siccome voglio divertirmi con Lucy il ragazzino indipendente, lo sveglierò di nuovo.


Anzi, adesso sveglio tutti.


SVEGLIA!! MUOVETE I VOSTRI SEDERI SUH.


Tutti si svegliano di scatto, anche i dormiglioni, a cui devo spiegare tutto dall'inizio e racconto anche la sfida fatta tra Harag e Lucifero.



Adesso farete un'altra divertente sfida.


Ci sono due squadre, gli Elettiani e i Martiniani con capi Lucy e Morgue.


Harag, Morgue e Josh, per gli Elettiani dovranno entrare in un supermercato, comprare gli ingredienti adatti e cercare di arrivare a Dan, che li aspetterà in cima al monte Olimpo in Grecia. Egli dovrà usare l'uovo di Harag e gli ingredienti per preparare un piatto che io personalmente assaggerò.



Stessa cosa per Lucifero, Sole, Anron e Ronny che dovranno portare gli ingredienti sempre sul monte Olimpo da Apollion che cucinerà qualcosa.



All' interno della sfida ce n'è un'altra.


Lucy e Morgue per tutta la giornata dovranno essere cattivi e senza cuore. La squadra col capo più cattivo avrà un bonus.



Ho già detto da qualche parte che le loro facce fanno morire dalle risate?


Se ve lo state chiedendo, in base alla sfida di oggi, più quella di Lucy e Harag deciderò come abbassare le gabbie delle scrittrici.


E ora muoversi su.



Teletrasporto tutti in un supermercato, poi prelevo Dan e Apollion e li porto alle cucine del monte Olimpo.


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I Martiniani:


Allora gente, io adesso mi siedo vicino all'entrata e vi aspetto. Ho lavorato troppo in questi giorni, ho bisogno di rigenerarmi. - dice Lucy.


Ehm, senti io potrei perdermi nel supermercato, quindi meglio di no eh? - Sole tenta di scappare via ma viene ripreso da Anron.


Sole, credo sia il caso che tu venga con me, su avanti. - Sole e Anron cominciano ad andare verso il reparto verdure nella speranza di poter comprare qualcosa.


Padre, io vi raggiungo tra poco - urla Ronny verso i due


Sul serio, tu saresti il padre degli Inferi? - chiede poi a Lucifero



Qualcosa in contrario razza di incrocio tra astri? - dice Lucy alzando un sopracciglio.



Oh no niente, continui a riposare Vostra deficienza. - detto questo scappa via.



Scoppio tra tre, due, uno...


CHE COSA??



Lucifero insegue come un leone il Ronny gazzella.


Mentre corrono sia Lucy che Ronny afferrano cibi e cose a caso cercando di tirarsele addosso.


Le persone sono sbigottite e urlano contro i due che continuano a correre come dei pazzi, Ronny ridendo, Lucy incazzato.



Leone e Gazzella arrivano al reparto verdure dove cominciano veramente ad esagerare tirandosi di tutto.


Prendi questo! - Dice Ronny lanciando un pomodorino verso Lucifero.


E tu questo! - Risponde Lucifero tirandogli una melanzana.


Vanno avanti un bel po' di tempo, lanciandosi lattughe fresche, zucchine, zucche intere, funghi e carciofi fino a colpire anche Sole e Anron che stavo discutendo su quale erba cipollina fosse più carina e dall' espressione più simpatica.


Ma che diamine... Sole, immobilizza quei due - comanda Anron.


Sole fa un nonsochecosa e immobilizza i due con una corda presa lì vicino



Leone e Gazzella neanche riescono a parlare, muovono solo gli occhi freneticamente sudando e ansimando.



Bene, paghiamo e andiamo sul monte Olimpo.



Seriamente, io vorrei tanto sapere cosa ha fatto Sole per immobilizzare il Diavolo e suo figlio.


Sole e Anron si caricano i corpi immobili.


Anron, quando questa pazzia finirà non mi limiterò a chiedere un gatto strafigo che sappia respirare senza ossigeno, pretenderò un intero esercito di gatti.


Senza ascoltare gli scleri di Sole, quando escono li aiuto gentilmente scortandoli sul monte Olimpo dove vediamo Apollion che grida:


Loro stanno cucinando già da un bel po'!



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Gli Elettiani:


Bene, siccome io sono troppo fantastico anche solo per sporcarmi le mani e magari prendendo anche un mucchio di germi, io vi seguirò mentre tu - indica Josh - e tu - indica Harag - farete la spesa in perfetta armonia no?


Ehm, ma fa sempre così? - chiede Josh ad Harag.


No, anche peggio. Quindi per il momento e solo per il momento, accontentiamolo.



Harag e Josh si muovono nel supermercato con grande sicurezza, scegliendo prodotti accuratamente e aiutando anche qualche anziana signora a prendere dei prodotti negli scaffali in alto.


Ma dico io, vi sembra il momento?


Morgue ogni tanto pretende di prendere gelati, barrette di cioccolata o cose simili ma non viene accontentato e comincia a lamentarsi come un bambino.


E poi ci sono io che sto registrando tutte le scene nella mia testa. Non vedo l'ora di farle vedere a Aleira, Zaffira ed Emma MUAHAHAH.


Finiscono in poco tempo la spesa, poi escono e io li teletrasporto sull'Olimpo dove raggiungono il tendone molto Bake Off dove si trova Dan che li aspetta.


Io non ci credo, basta, non ho mai visto niente del genere. IO, DIO.


Stanno tutti lavorando insieme ed in perfetta armonia, tutti stanno sotto gli ordini di Dan che li comanda a bacchetta su cosa devono prendere, come spezzettarlo e altro!


Mamma mia che non esiste, non ci credo.


Adocchio Dan. Ma quanto è figo il mio sexy maritino mentre dà gli ordini a tutti, con quello sguardo concentrato, una sottile linea in fronte e il cappello da chef che gli sta da... Dio?


Sbavo.


Apollion invece sta tutto solo a cercare di capire come funziona una cucina.


Torno al supermercato dove vado a prendere gli altri e li porto al tendone.


La vera sfida ha inizio.


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Pasticceri, mancano cinque minuti alla consegna!


Era veramente da tantissimo che desideravo dire una frase alla Parodi.


Vedo Lucifero urlare, Apollion stile scienziato pazzo che versa una boccetta di sangue nell'uovo in padella, ha la divisa da cuoco tutta sporca di rosso, sembra un macellaio che ha appena ammazzato un gregge di pecore.


Anron e Sole giocano ad acchiapparella mentre Ronny coccola Ade, il mio micino carino e pelosino.



Dall'altra parte ci sono gli Elettiani concentrati che sottostanno agli ordini di Dan, si sente un bel profumino provenire da lì.



Pasticceri, un minuto!



Comincio a contare alla rovescia, e finalmente il tempo scade.



Dan e Apollion spostano le loro creazioni sul tavolo centrale del tendone, poi si linciano con lo sguardo.


Io parto da quella di Apollion.


E' una specie di ehm... enorme uovo sodo mezzo liberato dal guscio ricoperto di sangue con una fogliolina di basilico posta in cima.



Tuono:


Come dovrei mangiarlo?


Ehm, aspetti che lo affetto. - Polly comincia ad affettare con qualche difficoltà solo un angolino dell'uovo e poi me lo lascia lì.


Io faccio levitare una fettina fino a farla arrivare da me, loro non la vedono più quindi.


Assaggio e comincio a tossire come se non ci fosse un domani.


Mamma mia che schifo, bleah - cerco di cacciare via il cattivo sapore pulendomi la lingua con le dita.


Credo di sapere anche perché fa così schifo. - una mano enorme ricompare sotto il mio comando e va a picchiettare sopra l'uovo, che piano spiano si sgretola fino a mostrare il corpo enorme anche lui e vivo di un piccolo dinosauro.



... PUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH, c'era un cucciolo lì dentro. Meno male che è vivo.


La mia manona si avvolge al corpo del piccoletto e lo trasporto nelle stalle del paradiso.


I Martiniani sono senza parole.


Lucifero comincia ad urlare contro Apollion:


Come hai fatto a non accorgerti di una cosa del genere?


Io non presto ascolto ai loro battibecchi, guardo la creazione di Dan & Co. e finalmente vedo qualcosa di commestibile.



Una gigantesca torta al cioccolato fondente ricoperta da crema di cioccolato bianco con scaglie e gocce di cioccolato.


Comincia a piovere dentro il tendone.



Non stai sbavando vero? - chiede Sole alquanto stranito.


Ehm no no. - dico tappandomi la bocca - tagliatemi una fetta avanti.



Faccio levitare anche qui la fetta di torta e la mangio con gusto.


Mmh, la vittoria va agli Elettiani.



Loro esultano e si prendono a pacche sulle spalle mentre tutti gli altri se la prendono con Apollion che poverello, se non sapeva cucinare non era mica colpa sua.



Porto tutti nel giardino della mia reggia dove ci sono le gabbie.



Potresti dirlo quando fai queste cose? - dice Dan trattenendosi dal vomitare.


Certo maritino caro, lo farò.


Okay, per dirlo ho utilizzato come al solito la voce da omone e il risultato non è molto bello.


Si sente un generale: CHE COSA??



Ehm, niente niente. Scusate, adesso passiamo a cose più importanti.



Le gabbie dorate scintillano al sole, le scrittrici ancora dormono.



Adesso, osservate.


La gabbia di Martina cala di un metro, ora rimangono 50 centimetri alla pozza acida, quella di Eletta la segue a ruota, fermandosi allo stesso livello.


Ehy, ma noi abbiamo vinto, non è giusto che Eletta vada così in basso dai - si lamentano gli Elettiani mentre i Martiniani si portano le mani ai capelli e urlano sconfitti.


Beh, Harag ha vinto la prima sfida perché sì, Lucifero mi ha ucciso la bestiola e quindi lo punisco così. Poi Dan ha vinto la seconda sfida ma Morgue non ha fatto il cattivo, anzi ha fatto il bambino e quindi la mini sfida l'ha vinta Lucifero. Poi però mi sono ricordatO che tutti voi Elettiani avete cucinato, mentre doveva farlo solo Dan, quindi penalità. Siete tutti allo stesso livello, e ci manca l'Ultima Sfida.


Proteste su proteste continuano a volare, soprattutto da Lucifero, in quanto secondo lui era suo dovere ammazzare il dinosauro.


Adesso ti faccio vedere io cosa devo uccidere e cosa no! - urla come un pazzo.


Si avvicina a Ronny, gli strappa Ade dalle braccia e poi la morde con i suoi canini affilati.


E' silenzio.


Ade emette un piccolo gemito, un Miao soffocato, poi si accascia e rimane morta e sanguinante nelle braccia di quello che era mio figlio.



Non mi ricordo nemmeno di mantenere la voce maschile, uso la mia per piangere.



Come. Come hai osato.


COME HAI OSATO BASTARDO.



Faccio levitare Ade fino a me, io comincio a coccolarla tra le mie braccia, disperata. Cerco di rimettere il sangue nella ferita aperta, che però continua a sgocciolare. Mormoro che non può lasciarmi ma ormai è tutto inutile.


Le sussurro all'orecchio:


Lo sai che il mio lavoro è solo quello di scegliere buono o cattivo, non posso riportarti in vita. - dette queste poche parole, la consapevolezza che è morta davvero mi invade e mi dilania il cuore.



Il corpo di Ade si illumina, diventa tutto bianco, e nella mia testa scorrono i ricordi.


Ade cucciolo, che gioca felice con i nodi delle corde delle tende e i fili del tappeto, che gioca con le farfalle e rincorre le lucertole, Ade che si fa coccolare regalando fusa a non finire, Ade che mi si strusciava sulle gambe e che voleva sempre mangiare, Ade che quando aveva sonno si ripiegava fino a formare una polpettina di pelo nero.


Ade, che era semplicemente il mio gattino.


Con gli occhi rossi e le lacrime che scorrono, anche se nessuno può vederle esclamo:


Buono.


Ade diventa luce e poi vola via, verso il basso, verso le gerarchie angeliche che provvederanno a mettere la sua anima pia nella corte angelica più adatta.


Utilizzando ancora la mia voce femminile, parlo con ancora le lacrime agli occhi con quello che consideravo mio figlio, ma anche con tutti gli altri.



Le vostre compagne sanno tutto quello che vi è accaduto in questo periodo. Tutto di tutto.


Loro sono a conoscenza del fatto che presto sarebbero arrivate anche loro qui da voi.


Ebbene eccole.


Faccio comparire le ragazze che prima sono sbalordite, e poi si buttano nelle braccia dei loro uomini che felici come delle pasque cominciano a parlare fitto fitto e a sbaciucchiarle.


Lucifero rimane solo e deluso.


Non avrei mai pensato di farlo Lucifero, ma se tu sei vendicativo, avrai sicuramente preso da qualcuno. Osserva la gabbia di Martina.


Lucifero guarda in alto e sbianca.


In quella gabbia adesso c'è anche Lucia.


E adesso quella gabbia è a soli 30 centimetri dalla pozza immobile e multicolor acida.


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Ho spiegato molto bene a tutti quello che dovevano fare.


Ho scortato le donzelle in una torre molto alta costruita appositamente per loro, all'interno di un bosco in Germania.


Hanno tutte le comodità possibili, sono nella tranquillità più assoluta, non devono temere di niente. Sono però tutte in stanze diverse, non possono ne vedersi ne parlarsi, in quanto ogni stanza è circondata da sbarre stile prigione.


I ragazzi invece faranno una caccia al tesoro per ritrovarle e io non so se mi divertirò, sono ancora scossa dal lutto di Ade.



Porto i baldi giovini in una bella radura e poi parlo.



Gli indizi sono disseminati un po' dappertutto, come inizio avete solo un indizio mio che darò solo agli Elettiani, mi spiace per voi Martiniani ma avete in squadra Lucifero, e quindi sapete.



Un mormorio di dissenso si alza da entrambe le squadre, chi per lamentarsi, chi per dire ''non è giusto''.



Ah beh, come volete voi allora, vagate senza meta alla ricerca di qualche indizio, buona fortuna.




Mi sto zitta, così da far credere che me ne sia andata.



Le squadre, stranamente così sicure e allegre partono alla ricerca di un piccolo qualsiasi indizio.



Gli Elettiani si dividono per cercare indizi il più velocemente possibile, dicendo che si sarebbero ritrovati entro un oretta e mezza di nuovo alla radura.



Dan comincia a correre inoltrandosi nel bosco, utilizzando i suoi sensi da demone e elfo per captare qualsiasi cosa.



Non mi piace il fatto che si impegni così tanto per ritrovare Misaki.


LUI E' MIO.



Lo fermo chiamandolo.



Cosa? Dio? Mi stavi seguendo?



Si Dan, ti stavo seguendo perché sei l'unico che sta andando completamente fuori strada. Volevo solo darti una dritta. Le ragazze non sono nel bosco, ma si trovano in una città qui vicino, puoi arrivarci benissimo uscendo dal bosco andando verso est. Sono in una chiesa intitolata alla Madonna, l'unica del paese.



Perché dovrei crederti? Hai già manipolato le gare una volta, perché non rifarlo di nuovo? - chiede lui giustamente.



Sai Dan, sei molto intelligente, ma io non avrei interessi nel mandare proprio te fuori strada. Il mio è un aiuto vero, anche se in questi giorni sono stato un po' strano, sono pur sempre Dio.




Dovrei crederti? - chiede lui.



Assolutamente sì.



Lui ci pensa accuratamente poi grazie a Me, si decide e corre verso est.



Cara povera Misaki che non vedrà il suo amore venirla a prendere... MUAHAHAHA.


Dan è mio. Più tardi tornerò a prenderlo. E lo porterò con me da qualche parte.


Sono arcisicura di avere una faccia più che pervertita in questo momento.



Nel frattempo Lucifero ha trovato un indizio appeso ad un ramo di un albero. Chiama i compagni e cominciano a dirigersi verso il prossimo indizio. (A proposito, Lucifero si sta impegnando molto, vuole assolutamente vincere per non regalare una spiacevole morte a Lucia)



Solo che... cambio le posizioni degli alberi, le rocce e i ruscelli tutte le volte, facendo credere loro di muoversi sempre in avanti, in realtà stanno tornando indietro verso la radura. Mi diverto troppo a fare queste cose.



Non ho contato il fatto che Sole ha un appoggio lassù tra gli astri, infatti poco dopo comincia a cambiare strada dirigendosi di nuovo in avanti.


Decido di lasciarli perdere per ora, andando a dedicarmi al resto degli Elettiani.



Si sono ritrovati tutti nella radura, Josh è l'unico ad avere un indizio, ma è preoccupato per Dan suo figlio che a quanto pare nessuno vede dalla partenza.


Non ho intenzione di dire niente quindi li lascio preoccuparsi.



Harag e Morgue prendono in mano la situazione, aiutandosi con il nuovo indizio, si incamminano di nuovo nel bosco.



Io ovviamente cambio le posizioni di alcuni indizi, infatti quando loro arrivano alla roccia dove dovrebbe esserci inciso l'indizio nuovo, non esiste.



La giornata passa abbastanza noiosa, con io che disoriento una squadra, cambio i posti degli indizi oppure sposto la torre stessa.



Tutti però, in un modo o nell'altro, riescono ad arrivare al labirinto di siepi.


Esso è l'ultimo ostacolo alla torre.


Ognuno però dovrà proseguire da solo, in quanto ognuno seguendo il suo istinto seguirà una strada.


Ognuno di loro, se sarà fortunato, troverà una chiave che corrisponde alla cella della sua amata.



Il labirinto stesso, dopo aver fatto trovare la chiave, sarà in grado di far trovare la strada per la torre.




I ragazzi si dividono e ognuno segue la sua strada.


Morgue è il primo a trovare la sua chiave.



Seguito piano piano da tutti gli altri.


Arrivano alla torre, liberano le donzelle e sono tutti gai e felici, a parte Misaki intrappolata.



Si organizza una spedizione per ritrovare il mio maritino, che ho controllato, è arrivato al paese e sta riposando nella chiesa.


Ha fatto una faccia quando ha visto di essere stato ingannato MUAHA.




Siccome mi sono stancata ormai, teletrasporto tutti in paradiso anche Dan.



Ma che cos. - mormorio generale




Miei prodi, colpa mia se Dan è sparito, l'ho ingannato.



Lo sapevo che non dovevo fidarmi di te, maledizione! - impreca Dan.



Ragazzi, siete giunti alla fine della vostra-nostra avventura.



Con voi ho riso, pianto, mi sono divertitO e ho finalmente scoperto cosa c'è oltre alla mia noia e monotonia.



Vi ringrazio di cuore.


Bene, voglio il mio esercito di gatti ora! - urla Sole.


Ehm, continuando - dico ignorando Sole - Oggi vi ho fatto faticare parecchio.



In cielo compare la proiezione di foto delle squadre, molto stile Amici, un programma terrestre italiano.



Adesso, vedremo chi vincerà. E chi è pronto a morire?



Mi sa che l'ultima parte se l'erano dimenticata, infatti sbiancano tutti e cominciano a sudare.



Comincio il conto alla rovescia.



Allo 0, nessuna immagine si illumina, rimane tutto fermo.



Cosa significa? - mormora Lucifero.


Significa che avete perso tutti e due. Mi sono divertitO è vero, ma non ho voluto premiare nessuno dei due.


Per un motivo e per un altro non mi sembrava giusto ammazzare Martina e tutto il suo seguito, facendo rimanere tutti gli altri felici e contenti.


Stessa cosa per Eletta.


Quindi ho deciso di essere democraticO e giusto, e infatti ammazzerò tutti quanti.




Cominciano tutti ad urlare, i più intelligenti cominciano a salutarsi abbracciandosi, le donne scoppiano in lacrime, le bestemmie si sprecano.



C'è un solo modo per sopravvivere, ma non lo capirà mai. - mormoro.



Le scrittrici e Lucia urlano mentre le gabbie lentamente scorrono verso il basso.



Tutto è lacrime, urla, disperazione.


Ma io non posso farci niente.


Giusto o sbagliato, non vivi e muori. Anche se appunto c'è una via d'uscita.




Quando in contemporanea le gabbie toccano la pozza, cominciano a sciogliersi, continuando comunque a calare.



Martina ed Eletta urlano, Lucia chiama disperata il nome di Lucifero che la osserva con gli occhi bagnati.



I personaggi si accasciano a terra, ognuno di loro ha una parte che fuma e piano piano comincia a diventare invisibile per poi sparire.



Osservo Morgue, Harag e Lucifero senza arti inferiori che urlano come pazzi.


Josh, Sole e le ragazze hanno la faccia pallidissima mentre le mani cominciano a sparire insieme al viso.



Apollion e poi tutti gli altri piangono, soffrono, urlano.



E' la loro fine.



Ma poi lo sento. Un mormorio soffocato, sottile, quasi non udibile. Ma lo sento



Padre, perdonami, per tutto e per il gatto. Perdonami.




Non ci credo. L'ha detto.


Tutto si ferma, tutto è immobile.


Le gabbie tornano in alto, le scrittrici cominciano a guarire.



Guardo Dan sofferente e lo faccio.


Per la prima volta, mi manifesto.




Io scendo delle scale di cristallo e improvvisamente mi ritrovo una tunica lunga addosso. Sono avvolta dalle mie enormi ali e dalla luce tenera e calda.



Quando tutto si dirada, io spalanco le ali veramente ma veramente grandi.


Spalanco i miei occhi azzurri, resi così brillanti dall'acqua santa.



I miei capelli biondi volteggiano nell'aria, le mie forme femminili vengono messe in risalto dalla tunica abbastanza attillata. Spalanco le braccia inondando ancora il tutto di luce.



Come la luce sbiadisce, io atterro.


I capelli tornano marrone scuro, così come gli occhi.



Muovo una mano e tutti piano piano si ricompongono.



Io sorrido loro e loro non mi guardano con gli occhi fuori dalle orbite. Di più!



Beh? Cosa avete da guardare? Si, sono una donna. E Lucifero, sono tua madre, non tuo padre, rivelazioni della vita proprio.



Nessuno spiccica una parola.



Beh, Lucifero ha capito il suo errore e voi siete tutti salvi, bravo ciccio di Mammina.


Corro ad abbracciarlo.


Lui nemmeno mi respinge, è semplicemente troppo sconvolto.


Le mie risate cristalline riempiono tutta la zona.



Avete lavorato bene miei prodi. Siete liberi di tornare a casa.



Continuano tutti a rimanere zitti, così io scocciata spedisco tutti nei rispettivi libri.







La loro vita ricomincia normale, tutti credono che sia stato solo un orrendo e vivido sogno.


Tutti, tranne in Hollowbridge College.


Lì c'è un certo movimento, in quanto Dan è sparito.



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Mi giro verso un piccolo bambino carino e paffutello.



Allora Tom, hai capito come si fa a far impazzire una povera persona?


Sì mamma, certo.


E hai capito cosa i tuoi fratelli Lucifero e Michele controllano?


Sì mamma, sì - sbuffa il bambino.


Bene figlio mio, va a chiamare papà, che adesso andiamo a prendere i figli di Lucia e Lucifero, così giocate insieme.



Tom va a cercare il papà, mentre io parlo con Michele dell'istruzione dei miei bambini.



Mamma, non trovo papà! - torna piangendo Tom.



Oh no.



Dan, maledizione, se scopro che hai cercato di nuovo di andare a trovare Misaki ti ammazzo!





THE END.


** mi scuso per gli errori e soprattutto per il trattino dei dialoghi che si inserisce come cavolo vuole. Grazie per aver letto, spero vi abbia divertito almeno un po'. E mi scuso per la descrizione orribile dell'ultima sfida, ma capitemi, il tempo è finito e io ho sonno! **





Lara Capacchione


Lara2203



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