Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Infiltrata nel cuore.


Caro diario, o meglio caro Lucifero:

Ho dovuto tradire tutti e tutto.
All'inizio, non me ne importava, ma più passavano i giorni e più ero veramente felice.

Quella felicità che hai quando stai in un posto che ti fa stare bene, anche se questo è l'Inferno.

Ti ho amato Lucifero, così come ti amo oggi.

In tutta la mia vita credevo di essere sbagliata,un errore fatto dal Divino.
Solo ora mi rendo conto che non è così... Lui mi ha dato delle scelte da compiere e ne ho fatte di errate, ma mai come questa di essere un'infiltrata nella corte e nella vita del Diavolo e innamorarmi persino di lui.

La mia storia è breve e molto semplice.

Millecinquecento anni fa mi hai bandito insieme a mia madre dall'Inferno. Lei è morta, per mano di demoni affamati che si trovavano a girovagare nei boschi.
Venni salvata da Metadron, il quale non è il mio vero padre.
Passai un'anno nella più completa cecità in balia delle mie numerose trasfusioni di sangue, per poi farmi diventare un Serafino.
Il sangue in questione è quello di Metadron e di tuo fratello, Michael.

Ho sempre mantenuto una piccolissima parte
demoniaca in me, ma non così potente da impedirmi di essere un'Angelo fisicamente e interiormente.

O almeno, così è stato fino a quando non ho desiderato con tutta me stessa di non essere schierata per forza da un lato.

Ma ho sempre lasciato correre, anche se complicato da fare, avevo i capelli neri anche in Paradiso.

Già... Io ero l'unica in tutto il paradiso a non avere i capelli biondi. E ne vado anche piuttosto fiera.

Tutti mi ripetevano che io ero uguale a te. E non sai quanto mi infuriavo, perché ti odiavo con tutta me stessa. Tu mi ripugnavi.

Parlo al passato,perché adesso sai già i miei sentimenti e non hai idea della fatica nel dirti tutto ciò.

Non voglio però che tu pensi cose errate su di me, ti ho mentito su pochissimo, quasi niente, tralasciando il mio passato, le mie origini e il motivo per il quale ero agli Inferi.

Ma ti giuro che tutti i miei pensieri, le mie azioni e le mie emozioni, erano vere e sono vere.

Adesso tu ovviamente starai pensando perché se era tutto vero io non sono rimasta agli Inferi, mettendo voi al primo posto.

Beh... Non posso. Perché prima di amare te io ho amato mio padre; prima di amare te ho amato l'Altissimo; prima di amare te; io ho amato Michael.

Parliamoci chiaro, io non ho mai amato Michael in modo letterale, ma gli voglio un bene dell'anima, profondo e immenso, che però non sfocia in amore vero e proprio, quello fino a quando non ti ho incontrato, non l'avevo mai provato.

Ti ho tradito e ho tradito tutti quelli che prima del perdono erano miei sudditi.

Mi dispiace.

Posso dirti solo questo e niente di più.
Tu adesso mi odierai, ne sono certa, mi odierai come non hai mai odiato nessuno.

Ma avevo dei doveri da compiere, con o contro la mia volontà.

Nella mia vita ho avuto tre nomi. Quest'ultimo che è Lucia. Quello prima, che era e credo ritornerà Sierraiah. Ma il primo, l'indiscutibile, era molto simile al mio da Angelo.

Solo questa ultima sera passata agli Inferi ho saputo trovare le mie vere origini. Per pura e onesta casualità.

Il mio primo nome era Sierra.

Sono la figlia di Apollion.
Che deve smettere di farsi di sangue.

Ancora ho tante domande che mi frullano per la mente.

Perché avevo il sangue reale nelle vene ?
Perché ero così simile a te ?
Perché mi sono innamorata di te ?
Perché avevo e ho gli occhi così simili ai tuoi ?
Perché adesso ho la grande e sconfinata voglia di distruggere questo diario, venire da te, anche se hai degli istinti omicidi nei miei confronti, ed abbracciarti forte, stringendomi a te, convincendomi di non andare e di continuare questa odiosa esperienza ?

Ti amo Lucifero. Niente di più...

Il Re continuava a leggere quelle parole con sguardo truce, dove nel suo viso si leggeva solo delusione e disperazione.

Si era appena reso conto che l'unica persona per cui era valsa la pena apprezzare, se non amare, lo aveva imbrogliato e che sicuramente ha scritto queste parole per non far scatenare una guerra.

Voleva urlare e distruggere ogni cosa, quando Apollion, il suo consigliere, lo fermò.

-Lucia mi ha detto che prima che tu lo distrugga, devo leggerlo anche io...- Gli disse prendendo il diario e rammentando la piccola raccomandazione che gli diede quella che era la Duchessa.

Al consigliere in questione gli piaceva quella ragazza. Così esuberante e piena di se. E anche se per svariate volte lo aveva picchiato, non gli interessava, involontariamente gli voleva bene.

Ma solo dopo quelle parole si dovette ricredere, sgranando piano piano quegli occhi che teneva quasi sempre socchiusi, il battito del suo cuore iniziava ad accelerare, ma esso perse un battito non appena lesse il nome della sua bambina, che fino a poco fa credeva fosse morta.

Iniziò a pensare che era assurdo come Lucia l'avesse fatta sotto il naso di tutti. Non solo era un'infiltrata, ma persino un esiliata !
Ma quel pensiero non riusciva a colmare l'altro... Quello che la sua bambina era viva, il suo unico legame con Reja era in vita e gli era stato così vicino.

Puntò gli occhi sui due consiglieri, che guardavano il Re ed Apollion con sguardo confuso e timoroso.
Rammentò anche le poche volte dove i suoi amici gli avevano detto che tra lui e Lucia c'era una certa somiglianza, soprattutto nei tratti facciali, ma Apollion non ci fece molto caso, la considerava una fesseria oppure un'altra scusante per essere preso in giro.

-Non può essere vero...- Sussurrò il Re in preda ad una nuova emozione, facendo ricadere l'attenzione su di lui e spingendo Apollion a consegnare il diario agli altri consiglieri.

Rinnegava con tutto se stesso la verità, sperando fino all'ultimo di svegliarsi nel suo letto, con quei dannati occhi che lo osservavano ammaliati e pericolosamente presi da lui.

Eppure era così. Erano stati proprio quei dannati occhi a ingannarlo proprio sotto al suo attento naso.

Sono uno stupido, continuava a ripetersi mentalmente. In tutti quei miliardi di anni non gli era mai scappato nulla, assolutamente niente del genere. E proprio quando c'era un estremo bisogno, aveva abbassato la guardia.

Ha persino ucciso per lei, cominciando da Derek a Penelope. Non che fosse una grande perdita, commentò mentalmente. Ma aveva versato del sangue per quella donna così affascinante quanto meschina,che si era presa gioco di lui e che aveva tradito il popolo di cui le era stato fatto dono da lui stesso.

Voleva pentirsi di averla eletta Duchessa e di averla fatta sempre dormire nel suo letto. Ma non ci riusciva. Non riusciva nemmeno a provare la ben che minima rabbia. Provava solo rimorso, delusione e tristezza.

-No...tutto questo deve avere una spiegazione.- Disse Belial buttando il diario a terra, in un gesto di assoluta rabbia. Gli voleva bene, tanto bene. Era l'unica persona con cui poteva manifestare i suoi veri sentimenti senza che ricevesse un'occhiataccia oppure un'insulso commento dove spiegava che lui era un Demone e che doveva comportarsi molto più seriamente di così. Sperava fino all'ultimo che un giorno lei prendesse il posto di Regina degli Inferi insieme al suo adoratissimo Re. Non era possibile che li aveva traditi e che era la figlia del suo amico.

-E quale ?! Hai letto tu stesso. Ci ha incantati tutti !- Sbottò Belzebú, anche lui nel bel mezzo di una crisi di nervi. Nella mente viaggiava il ricordo di quando sgridò Lucifero perché lui aveva spezzato il cuore della Duchessa. Non aveva mai provato così tanta pena per un'altra persona. Lui si riteneva un Demone di prima categoria, il più simile al suo Re. Ma quando incrociava lo sguardo di Lucia si scordava pure di se stesso, così preso da tale bellezza e saggezza. Questo era l'effetto che faceva a tutti i demoni quella ragazza così simile al sovrano. Eppure perché ? Perché era così simile a lui in tutto e per tutto ?

-Ma qui dice che lo ama e che è sempre stata sincera !- Controbatté indicando il diario che conteneva i pensieri di colei che voleva bene, ma che si era dimostrata una traditrice.

-Tutti sono bravi con le parole ! Andiamo svegliati ! Può essere che dopo tutti questi anni tu sia ancora così ingenuo ?! Era una maschera ! Una fottuta e schifosa maschera usata e studiata per ingannarci tutti !- Le grida di Belzebú risuonavano nell'ufficio del Re come i lamenti dei dannati dell'Inferno.
Anche lui non credeva a tutto quello e concordava con Belial, ma aveva scelto di essere il più razionale possibile e attenersi ai fatti più logici.

-È la figlia di Apollion, cazzo ! Possibile che siete voi gli stupidi ?! Qui dice che lo ha dovuto fare per forza ! E io la capisco,dato che so che cosa vuol dire avere un dovere. Guardalo ! È visibilmente shoccato anche lui.- Si ostinava a ribattere Belial, in nome di quella che aveva sconvolto l'inferno, nel mentre indicava Apollion, che dallo shock si era seduto sulla poltrona davanti alla scrivania del sovrano, guardando il vuoto.

-Sei uno stupido.- Belzebú non voleva dargli ascolto, o almeno, non poteva. Era una di quelle volte dove l'ingenuità di Belial non aveva poi così torto. Ma ci teneva alla sua pellaccia, per quanto essa potesse essere dannata, sapeva che il Re da un momento all'altro sarebbe esploso.

I due rimasero a discutere per altri minuti, che parvero quasi nulla nella mente di Apollion, che pensava alla sua dolce bambina la cui prima parola fu "papà" e che Reja, quasi infastidita da quella cosa disse che aveva detto "pappa". Ma si pentì subito dopo, i demoni non insegnavano tale linguaggio ai loro figli.
Apollion accarezzò la guancia della sua amata e gli disse in un ghigno -Questa volta ho vinto io.-
Reja di tutta risposta non gli fece prendere in braccio la bambina per due giorni,era davvero cocciuta e orgogliosa quella donna, così tanto che faceva andare in tilt la mente acuta e sconfinata di Apollion.
Anche ora nota quanto ha in comune Lucia con Reja. O dovrei chiamarla Sierra ? Domandò a se stesso nel più completo dubbio, ma preferì di gran lunga il nuovo nome, essendo l'ultimo assegnatole.

Pensava anche a tutte le cose che il sovrano gli aveva confidato di lei, dalle sue esperienze e della prima volta di Lucia. Quindi Lucifero mi ha raccontato tutti i particolari sessuali che ha fatto con mio figlia ?! Voglio morire. Pensò sconcertato. Certo, non poteva sapere che fosse sua figlia, ma adesso lo sa.
Il problema maggiore era che prima di tutto, aveva una storia con il suo Re e secondo, anche Belzebú e Belial sapevano quei particolari.
Apollion, segretamente stava ribollendo dentro, non gli importava che quella ragazza li aveva traditi, lei è il frutto dell'amore con Reja, l'unico legame che era rimasto, e sapeva, con tutto se stesso, che se solo avesse avuto un pizzico di sua madre nelle vene: Lucia era veramente innamorata di Lucifero e sarebbe tornata. No, lei ha sicuramente il carattere di sua madre, ribatté nella sua mente. Infondo il carattere c'era tutto e anche il mantenere le promesse, da non discutere ! Reja quando prometteva una cosa oppure accettava un incarico si smuovevamo mari e monti pur di portarlo al termine.
I ricordi di Apollion però, vennero interrotti da un forte rumore.

Il Re, con un forte pugno, aveva rotto la scrivania in oro massiccio, preda dei sentimenti che da tanto non provava e che non accettava. Per la mente gli frullava solo la vaga idea di uccidere Lucia. Di sterminarla e polverizzarla, per poi strappargli gli occhi e mangiarseli con gusto.
E stava per andarci, se non si fosse ricordato che stava a bearsi con quei dannati piccioni in Paradiso.

I giorni successivi erano stati i più cruciali di tutto l'Inferno, dove anche se si provava a bussare alla porta del sovrano si veniva uccisi brutalmente.
La terra tremava spesso e le urla dei dannati erano di giorno in giorno molto più forti di quanto non siano mai state.

L'Inferno era tornato quello di una volta, quando il cuore di Lucifero attraversò la fase più nera e disperata che mai, seminando distruzione ovunque e prendendosela esclusivamente con gli umani.

Aumentò le catastrofi e il male, in modo che si svolgevano più e più guerre per tutto il globo, aiutandosi con ogni mezzo malvagio e tirannico di cui era a disposizione.

Non triplicò nuovamente i demoni, perché nel suo subconscio avrebbe fatto ridere gli Angeli, era lui stesso ad operare sulla terra, sussurrando nelle orecchie dei più forti e causando disperazione e povertà.

Faceva il tutto con estrema cautela, in modo di non sforare il limite che ha il diritto di avere, in quanto il Diavolo.

Lucifero era tornato.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro