Capitolo ventidue.
Chi sono ?
Questa domanda me la sto ponendo spesso in questo periodo.
Non mi riconosco: sono più cattiva,più sicura di me,più menefreghista,più libertina,più incoerente e sono anche più simile a lui.
Questo periodo nero mi sta consumando,ho accantonato il cervello e ho fatto spazio alla vendetta e all'orgoglio.
Eppure in tutta la mia sicurezza non mi piaccio, mi faccio ribrezzo, mi odio...
Dovevo lottare per farmi perdonare e invece sono arrivata a farmi odiare,sia da me che da lui.
Ho ucciso per la seconda volta stasera e sono stata io stessa,non il sangue di Lucifero.
Debora era affamata di potere e affamata di attenzioni che aveva prima del mio arrivo.
Cosa sono ?!
Avrei potuto liberami di lei in altri modi,invece l'ho uccisa,mi sono sporcata le mani di sangue,per quanto marcio sia,era sangue di una persona,demone che sia.
Entriamo nella stanza di Lucifero e questo chiede la porta dietro di se.
Prendo un respiro profondo e senza nemmeno girarmi inizio a parlare. -Non so cosa mi sta prendendo in questo periodo...e so che adesso chiederti scusa è sciocco e inutile. Fammi solo provare a tornare quella di prima, toglimi questi due casini che ho nel corpo perché non ce la faccio più...- sussurro girandomi verso Lucifero che mi guarda impassibile.
-Davvero ? Credi che delle semplici scuse mi facciano cadere ai tuoi piedi ?! Lucia, me ne frego di Debora,anche perché non la sopportavo più. La cosa che mi frega maggiormente è che tu mi hai tradito e non vuoi capire che stavolta hai torto.- ed è qui che inizia a scaldarsi, a stringere i pugni e a contrarre la mascella. Si avvicina a me e con i suoi occhi di ghiaccio entra nei miei,arrabbiato e decisi. -Guardati,chi sei ?- mi dice con odio.
Ed è qui che un muro crolla davanti ai miei occhi,ed ecco che mi sento una stupida e una incoerente.
-Non lo so...- Sussurro abbassando lo sguardo,cercando di reprimere delle lacrime.
-Chi sei ?- Ed ecco il diavolo ! Quello che mette alla prova anche il più piccolo neurone del tuo cervello.
-Non lo so.- Rispondo di nuovo,stringendo i pugni.
-Avanti...dimmi chi sei.- Insiste lui mentre gira intorno a me.
-NON LO SO !- Sbotto cadendo a terra e sentendo le mie mani tremare. -Perché lo vuoi far uscire ?- alzo lo sguardo verso Lucifero.
-Perché so come sopprimerlo.- Afferma serio, prendendomi in braccio e portandomi fuori dagli inferi.
Ma che...?
-Sai una cosa ? Sei una debole. Debora era molto più in gamba di te e sapeva cosa voleva essere...- mi lancia a terra ed io casco dello spiazzale. -...la Regina degli Inferi. E lo sarebbe stata sicuramente se non fosse stato per te.- sputa veleno ed io rabbrividisco, sentendo il mio cuore spaccarsi. -Irascibile femmina,non ti ho mai tolto la vita per non darti importanza.- continua con sguardo sadico,mentre la luce della luna accarezza la sua figura imponente davanti a me,ed io, io sono a terra mentre lo guardo dall'alto, ormai con le lacrime agli occhi mentre sento l'altro che vuole uscire.
La rabbia e la frustrazione prendono possesso di me...e nel cielo pieno di stelle nuvole nere di fanno largo tra tuoni e fulmini,mentre un vento pungente solca l'aria. Gli zigomi spingono,i capelli cambiano insieme al mio aspetto...ed ecco che raggiungo la piena forma del Demonio. Poco prima di abbandonarmi del tutto,Lucifero urla un nome: -Michael !-
Sagrato gli occhi e combatto un'altro po' prima di far prendere il controllo a lui ed è allora che l'Arcangelo scende dal cielo con una corona tra le mani che brilla più di ogni altra cosa.
Poi la riconosco: la Corona di Venere.
Mi volto di scatto verso Lucifero che ha iniziato a sanguinare dalle orecchie mentre stringe i pugni e fa qualche passo indietro, i suoi occhi completamente neri luccicano e i suoi capelli insieme al suo vestito seguono le movenze brusche del vento.
-Lucifero come ti senti ?- Urla Michael dato che c'è troppo rumore tra tuoni,vento e fulmini.
-Dannatamente male ! Posa quella meraviglia sulla sua testa prima che cambi idea.- Dice a denti stretti ed allora Michael si affretta a posizionare la Corona sulla mia nuca.
D'un tratto,tutto si ferma,come se fosse in pausa. Mi alzo,sentendomi leggera e libera da ogni male,ogni forma di problema e da ogni preoccupazione.
Osservo i due fratelli bloccati: Michael ha un'espressione preoccupata,mentre il suo sguardo è indirizzato su Lucifero e mentre quest'ultimo è bloccato in una posizione dove si copre gli occhi.
Alzo lo sguardo e vedo schiere di uccelli che erano intenti a scappare,ma che ora sono fermi in quel punto.
Il silenzio è pace,quando poi,una voce risuona libera.
-La Corona poggiata sulla tua testa racchiude un potere molto significativo. Questo lo sai, adesso però ti chiedo di compiere un'altra scelta. Vuoi diventare la nuova tutrice di tale potere ?- Il Padre parla serio e non gioca in stupido giri di parole.
-Un'altra alternativa ?- Dico guardando il cielo.
-L'altra alternativa è che tu avrai tutti e due i contrasti dentro di te. Tu sarai il Bene e il Male. Ma potrai manifestarli quando vuoi e con il tempo avrai il pieno controllo su entrambe.- Spiega deciso e con quella sua voce autoritaria,che però ti trasmette tanto amore.
-Per quanto riguarda la Corona ? Cosa potrò fare con questa ?- Inclino la testa di lato.
-Vivrai nella mia casa e la custodirai, diventando la Principessa dei Cieli e solo Io sarò superiore a te in tutto l'universo. Non potrai vedere più nessuno,ma sarai la Somma Protettrice.- Conclude pacato.
-In pratica devo scegliere tra l'amore che provo per Voi e l'amore che provo per Lucifero.- Connetto le cose.
-Esatto.- conferma la mia teoria deciso.
-Perché mi fate questo ?- Sussurro abbassando la testa,sconsolata.
-Perché di dubbi ne hai fin troppi e le tue decisioni si sono posate su fin troppe cose sbagliate. Questa opzione sono entrambe giuste,perché sceglierai ciò che ami e non ciò che pensi ti porti all'amore.- Adesso è più dolce e comprensivo,come se mi avesse perdonata.
Rimango in silenzio assorta nei miei infiniti pensieri,poi decido.
-Padre,scelgo Lucifero.- Affermo decisa.
-E sia !- Afferma lui ed è allora che la Corona sale al cielo ed una luce si propaga intorno a me.
Quando mi risveglio sono a terra e il cielo segna le prime luci dell'alba,mi guardo intorno e noto che per terra ci sono anche Lucifero e Michael,anche loro si stanno appena svegliando.
Appena i due mi vedono sussultano e mentre Michael ha un'espressione a ebete segnatore, Lucifero corruga la fronte e scatta verso di me quasi gattonando.
-Che hai fatto ?!- Sbotta, prendendomi per le spalle e scuotendomi bruscamente.
-Ehi,ehi,ehi ! Cosa ho fatto ?!- Lo guardo confusa.
-Ha scelto te !- Ridacchia Michel, comodamente disteso per terra mentre ci guarda con un sorriso tra il malizioso e l'ebete.
-Stupido piccione albino, ma non lo chiudi mai quel candido becco ?!- Sbotta poi Lucifero,sempre scontroso con suo fratello e non. -Avanti femmina,spiegami lo stupido motivo per cui non hai scelto il potere della Corona di Venere.- mi guarda male ed io sospiro.
-Perché sono innamorata di uno stupido.- Gli picchietto il dito sulla fronte e lui fa una smorfia schifata,mentre lancia un'occhiata veloce all'Angelo che sembra si stia vedendo una telenovela. -Avanti,mi hai dato la colpa di non averti scelto per primo,ed ora mi dai la colpa per aver scelto te. Deciditi.- ridacchio e lui sembra nuovamente in difficoltà: dannato orgoglio !
D'un tratto sentiamo un battito d'ali e Samaiah scende Il tutta la sua bellezza d'angelo verso di me.
-Lucia !- Mi salta letteralmente addosso, fregandosi di Lucifero che ci guarda schifato.
-Sei una pazza !- sbotta in una risata,per poi bloccarsi e guardare Michael. -In quanto a te, osa nuovamente creare una barriera per non farmi passare e ti ritroverai senza qualche arto.- tuona.
-Io avrei già qualche suggerimento su cosa tagliare e come.- Sorride Lucifero.
-Non avevamo nessun dubbio.- Alzo gli occhi al cielo.
-Lucia ti devo dire una cosa !- Sam mi guarda negli occhi sognante.
-No davanti a lui !- Sbotta poi il Comandante in pieno panico.
-Ci siamo fidanzati !- Continua però la mia amica tutto d'un fiato.
Attimi di silenzio e poi una fragorosa risata. Ci voltiamo tutti verso il Re degli Inferi che tra poco si rotola sul suolo.
-Povera picciona ! Cotta nel modesto forno del piccione supremo ! Cosa mi tocca sentire !- Si aggiusta la giacca e si rialza. -Andiamo, abbiamo delle cose da sbrigare agli Inferi.- torna serio.
-E va bene.- Sbuffo rialzandomi.
Dopo esserci salutati tutti, o meglio, dopo che io ho salutato tutti perché Lucifero è un freddone,ci incamminiamo verso le porte a passo tranquillo.
-Come ti senti ?- Lucifero spezza il pesantissimo silenzio che si era creato.
-Come prima.- Sorrido, guardandolo in faccia, mentre lui guarda dritto davanti a se.
-La cosa mi aggrada.- Afferma ed io faccio una smorfia.
-Dai ammettilo che ti rende felice.- Inizio a punzecchiarlo con un bastoncino.
-Smettila !- Borbotta trattenendo un sorriso e scansando il bastoncino.
-Avanti dillo.- Ridacchio.
-Non ci penso nemmeno.- Afferma orgoglioso.
-Lucifero...!- Mugolo e lui sbuffa.
-E va bene,ma ti stacchi dalla mia gamba ora ?- Mi guarda dall'alto e io sorrido.
Finalmente tutto tornerà come prima.
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