Capitolo trentatre.
Gironzolo nella camera di Lucifero ancora da un po', di lui, nessuna traccia.
Perfetto ! Che vada al diavolo.
Esco e vado in cerca di Seraphin, spero che almeno con lei riesca a distrarmi, ormai il dubbio mi sta lacerando e giuro che se è come dico io, trasformo quel culo biondo di Michael in un dipinto di Picasso.
Appena arrivo fuori la porta della stanza della mia amica, sto per entrare quando mi ricordo di bussare, meglio non finire come la scorsa volta.
-Chi è ?- Domanda però la voce di Hayden.
-Il lupo cattivo.- Dico alzando gli occhi al cielo.
Nemmeno il tempo di aprire la porta, che essa si spalanca, mostrando la figura di Seraphin in pigiama che mi salta letteralmente al collo, urlando uno striminzito -Lucia !-.
L'abbraccio forte, mi era mancata e per quei brevi attimi tutte le mie paranoie sono svanite.
-Commuovente davvero.- Commenta Hayden alle nostre spalle.
-Chiudi il becco !- Sbottiamo io e la demone insieme, per poi ridacchiare e staccarci. -Raccontami tutto per filo e per segno.- dice lei facendomi entrare nella stanza.
-...poi Lucifero ha detto di aver sentito un rumore ed io sono tornata dentro, ma sono passate ore e di lui nessuna traccia.- Sbuffo, concludendo il mio lungo racconto ai due.
Siamo tutti e tre sdraiati sul letto di Seraphin, messi tutti e tre di lato, mentre la mia amica è di fronte al ragazzo, in modo da poggiare la schiena sul ragazzo, che le stringe il fianco. Io sono proprio di fronte a loro.
-Si, penso proprio che ti tradisce.- Dice Hayden con quel suo fare tranquillo.
-Ehi !- Dice Seraphin dandogli un leggero schiaffo sulla spalla.
Lui di tutta risposta la prende e la blocca sotto di lui, mentre prende il suo viso tra le mani e lo avvicina al suo con forza. -Non lo fare mai più.- dice con quel suo sguardo assassino.
-Se volete me ne vado.- Ridacchio.
Lei si libera e lo guarda male, ma lui ancora più male di lei ed allora lei si calma.
-Che ne sai, forse avrà in mente qualcosa.- Ritorna a me la ragazza, mettendosi ora a gambe incrociate sul letto.
-Lo spero vivamente per la sua vita.- Faccio io seria, facendo intendere che non scherzo affatto.
Rimaniamo in stanza a parlare per un'altro po', quando poi sento l'orologio a pendolo che scocca le otto.
-Diamine, sono in ritardassimo per la cena. Ci vediamo !- Regalo un bacio alla mia amica e un dito medio al suo ragazzo che borbottava un "Evviva di nuovo soli" per poi uscire della stanza e correre verso la sala da pranzo.
Quando entro noto subito che il tavolo è molto più grande, facendo spazio alla numerosa famiglia del Consiglieri, tutti allegri e felici, certo, se non fosse che Dephana pare aver fatto nuovamente il broncio a Belzebú.
-Scusate il ritardo ero da un'amica.- Annuncio ai demoni, ma non guardando minimamente Lucifero.
-Duchessa quanto tempo ! Dove siete stata ?- Chiede una nobile che solo poche volte ho avuto il (dis)piacere di parlarci.
-Doveri cara Claryssa.- Rispondo in un sorriso obbligato.
-Vedo che qui ti ammirano tanto.- Sussurra Valila verso di me.
-Leccano solo il culo, tranquilla.- Le faccio l'occhiolino e lei ridacchia ritornando al suo cibo.
Inizio anche io il mio, e sento lo sguardo di Lucifero farsi strada su di me come se volesse entrarmi nelle viscere.
-Mi spieghi cosa hai da guardare ?!- Mi giro verso di lui e parlo piano, in modo che nessuno possa sentirci.
-Non sei arrivata nemmeno da un giorno e già sei incazzata. Che hai stavolta ?!- Mi lincia con lo sguardo.
-Niente, stai tranquillo.- Distolgo lo sguardo tornando alla mia portata.
Giusto il tempo di complimentare lo chef mentalmente per le deliziose polpette, che Lucifero non si arrende.
-Hai trovato la sorpresa nella stanza ?- Domanda poi sempre con quel suo tono freddo e distaccato, che usa sempre in pubblico e che ci fa sembrare una coppia di divorziati.
-Non ho trovato niente sennò solitudine.- Rispondo secca e mirata, dandogli quella frecciatina giusta.
-Ho avuto da fare. E poi non hai saputo guardare bene.- Dice come se non gli importasse di nulla.
-Certo, ancora devo capire da quando fai combutta con gli angeli.- Sussurro pianissimo, se mai i demoni dovessero sentire una cosa del genere si scatenerebbe il pandemonio, nel vero senso della parola.
Lucifero a quelle parole sfoggia il suo ultra mega sguardo omicida. -Allora non era impressione mia.- ringhia.
-Per niente. Chi nascondi da me ?! Un'altra ?- Domando cercando di non dare nell'occhio.
Lui mi guarda per brevi attimi, prima di sbuffare con il naso e mordersi il labbro inferiore, posizionando il suo sguardo sul piatto.
-Mi basta questo per capire.- Dico con un gozzo in gola da far spavento e mi alzo. -Sono stanca per il viaggio, mi ritiro nelle mie stanze. Scusate e buonanotte.- annuncio andando verso la mia stanza tutta bianca, il più lontano possibile da quel dannato demone.
Passo il corridoio e mi butto a capofitto nel letto. Ti pareva che non si era dato alla pazza gioia con un'altra.
Eppure cosa mi aspettavo ? Che mi amasse ? Ma se non riesce nemmeno ad amare se stesso come può mai amare me.
-Ehi tutto bene ?- Sento una voce maschile, conosciuta ma non identificata. Alzo la testa dal letto e mi giro con le guance bagnate di pianto verso la figura che riconosco come Reox.
-Si, avevo solo voglia di idratare gli occhi.- Rispondo sarcastica. Insomma, vedi una ragazza, oltretutto demone, piangere, e chiedi se va tutto bene ?! Perspicace come il padre.
Lui ridacchia leggermente avvicinandosi al mio letto per poi sedersi. -Se vuoi io sono qui.- dice semplicemente ma io lo guardo male.
-Con tutto il bene che ti voglio, ma non è proprio il momento.- Faccio con voce spezzata. Diamine ! Lasciami sola nei miei dolori !
-Non ho ancora avuto modo di ringraziarti per tutto ciò che hai fatto. Per te è una cosa come tante vedere mio padre tutti i giorni, ma io per secoli ho provato a dargli un volto, un aspetto oppure di trovarlo tra i miei ricordi di neonato. Non avevo niente, tranne qualche suo tratto, ed allora mi guardavo allo specchio per curiosità, cercando di distinguere il tratto di mamma ed escluderlo, catturando i tratti di papà e segnarli nella mia mente. Zigomi, labbra e fronte. Stessa cosa feci con Valila. Occhi, zigomi e naso. Tu finalmente hai realizzato un sogno, finalmente sei arrivata proprio quando ci eravamo arresi. Quindi, se ti arrendi tu, sento come obbligo aiutarti, quindi io non mi arrenderò, come hai fatto tu con me, mia sorella e mia madre.- Spiega facendomi allargare la bocca parola dopo parola, facendomi veramente rendere conto ciò che hanno passato tutti loro e questo allora mi fa ammutolire, giusto, io che sono senza una risposta pronta, da non credersi.
-Lucifero mi tradisce.- Dico abbassando il capo.
-Tu stai insieme a lui ?- Domanda il ragazzo stranito.
-Beh...sinceramente non l'ho mai capito.- Rispondo seccata.
-Mi hanno sempre detto che lui non può amare, essere amato e chi lo amerà sarà condannato. Questa è la famosa leggenda su di lui.- Spiega lui, ed io alzo un sopracciglio.
-Come sai di questa leggenda scusa ?!- Domando pressoché stranita.
-So' anche che c'è un continuo di questa leggenda in realtà. Ma non so come narra.- Alza le spalle alla fine.
Un continuo ?! Perché nessuno me ne ha mai fatto presente ?!
-Reox come sai tutte queste cose se hai sempre vissuto sulla terra ?!- Domando ancora più confusa di prima.
-Un vecchio amico, molto vecchio. Se non sbaglio è il quattordicesimo o sedicesimo Angelo Caduto dopo Lucifero.- Dice vago.
Qualcosa non mi quadra ma decido di investigare in un secondo momento, sto troppo male.
D'un tratto sentiamo dei passi nel corridoio che funge da anticamera tra la mia stanza e la via per andare verso il cancello degli inferi, poi vediamo spuntare una guardia.
-Il Comandante Michael richiede la vostra presenza mia Sommità.- Annuncia una guardia.
Michael ?! Maledetto piccione, giuro che gli stacco tutte le piume a morsi appena lo vedo e le attacco al suo culetto sacrosanto in modo che faccia una via sola per andare diretto a fanc...
-Duchessa è urgente dice.- Mi porta fretta il demone, ed io saluto Reox correndo fuori.
Lo vedo in lontananza che cammina avanti e indietro per lo spiazzale mentre gioca con i suoi pollici, lo fa quando è molto teso.
-Brutto stronzo !- Urlo in lontananza raggiungendolo a velocità massima e saltandogli immediatamente addosso, riempiendolo di calci e pugni, mentre lui rispetta la sua etica del 'non picchiare mai una donna se al di fuori di una guerra'.
Qualcuno mi prende da dietro e mi stacca, l'odore mi fa intendere che è Lucifero e appena scopro che si tratta di lui, ecco che mi giro e balzo anche sul Re del Demoni. -Muori !- urlo, ma lui si destreggia bene a schivare i miei colpi oppure a pararli, non l'ho preso di sorpresa come Michael.
Sto perdendo veramente la pazienza quando trovando uno spiraglio di attacco libero, riesco a impiantare su Lucifero un mega cazzotto allo stomaco, che lo porta a sputare un po' di sangue, ma non si scompone quasi per niente mi guarda solo malissimo.
-Dopo questa non ti meriteresti un cazzo da me.- Sbotta con voce cattivissima, pulendosi il resto del sangue che è rimasto sul suo labbro.
-Mi hai massacrato...- Sibila Michael alzandosi da terra dolorante.
-Beh, non potete niente contro la mia bambina.- Ridacchia mio padre uscendo dall'oscurità.
-Solo perché non potevo attaccare.- Ringhia il Re.
-Perché c'è anche Polly ?- Domando stranita.
-Se forse non partivi in quinta e ci lasciavi spiegare avresti capito molto prima.- Dice il mio migliore amico massaggiandosi l'addome.
-Nemmeno io so perché sono qui.- Alza le spalle papà.
-Porto un segreto dentro ormai da troppo tempo e ho bisogno di levarmelo.- Inizia Lucifero catturando la mia attenzione.
-Sarebbe ?- Domandiamo io e mio padre insieme.
-Sono io.- Una donna, dai lunghi capelli corvini e dai prosperosi lineamenti sbuca della fitta vegetazione del bosco che circonda lo spiazzale. Occhi neri luminosi alla luna come la sua pelle brilla sotto di essa con un bel vestito bianco panna, che accentua ogni curva. Gambe lunghe e delle normalissime scarpe al piede, ci guarda come per scrutarci in ogni modo possibile, guardando prima me e poi mio padre.
E chi sarebbe questa ?
-Reja...?- Domanda poi Apollion stesso con un filo di voce, facendomi domandare all'inizio dove già avessi sentito quel nome, quando poi sussulto.
Non può essere vero.
BOOM.
Innanzitutto mi complimento con le numerose ragazze che hanno capito fin da subito di chi si trattasse, sono davvero così prevedibile ? 😂
In secondo piano colgo anche l'attenzione di FairyDust02 !
Come ho spiegato nello scorso capitolo c'è un contest e potrete leggere tutte le regole e informazioni nel libro che ha pubblicato la mia amica qui sopra. Ogni capitolo sarà pubblicato nel libro in modo che tutti voi possiate fangiorlare insieme e votare quelli che vi piacciono di più !
Abbiamo creato un gruppo su WhatsApp di questo contest, quindi vi invito a lasciare il numero a Eletta in modo tale che quando avrete i capitoli pronti e non sapete usare le email ce li mandate in chat privata, quindi per chi volesse partecipare date il numero a lei e non a me che per via del poco internet non posso accedere ai messaggi privati di Wattpad.
Un bacione ❤️
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