Capitolo trenta.
Siamo tutti nel soggiorno, seduti su due divani che si confrontano. Gredol, io e Felixa siamo sullo stesso divano, mentre Rudolf e la sua ragazza sono di fronte a noi.
-Tanto per iniziare: come ti chiami ?- Dico con espressione dura rivolta alla ragazza.
Basta, mi sono stufata e oltretutto anche innervosita, vediamo di chiudere questa faccenda una volta per tutte e quando convincerò questi qui, andrò a prendere Dephana per i capelli.
-Clara.- Risponde la mezzosangue.
-Ok. Allora, cercherò di essere più schietta possibile. Io sono Lucia, la Duchessa degli Inferi. Lucifero mi ha ordinato di venirvi a prendere uno ad uno. Tu, la mezzosangue, tua madre e anche il restante della famiglia di Belzebú. Prima che vi opponiate in qualsiasi modo sappiate che se il Re vi fa paura, io sono molto peggio, quindi non accetto un no come risposta. Comprendi ?- Guardo Rudolf dritto negli occhi.
-Che...?! Oh no, scordati che io faccio crescere mio figlio in quel buco schifoso.- Sbotta lui toccando la pancia della sua ragazza, come per proteggerla.
-Rudy...guarda che non è così tanto male.- Dice Felixa.
-Mamma ! Io non vivrò con la paura che mio figlio potrebbe essere sbranato !- Sbotta il ragazzo.
Eh ?!
-Cosa vorresti dire ?- Domando confusa.
-Voglio dire che non voglio barricarmi in camera a sperare chissà chi per non morire. Mamma mi ha detto cosa fate la dentro: torture, vi cibate del primo che capita. I corridoi sono iniettati di sangue e la puzza di morte occupa tutti gli inferi. Ripeto: non crescerò mio figlio in quel buco schifoso.- Ringhia le ultime parole.
Ed allora io e Gredol ci voltiamo lentamente verso Felixa, che pare essere arrossita.
-Ok lo ammetto...era fissato che voleva il padre da adolescente, voleva scappare e andare agli Inferi. Io ero disperata, non ne potevo più e gli ho raccontato queste cose e molto altro. Lui rimase traumatizzato e non si fece più lo scrupolo di domandarmi di andare agli Inferi.- Dice il tutto mortificata ma anche con un sorriso innocente sul volto.
-Aspetta...cosa vorresti dire ?!- Sbotta il figlio contro la madre.
-Che ti ha riempito di balle. L'Inferno è un posto assolutamente tranquillo, anzi, troppo tranquillo, ci si annoia a morte alle volte. L'unica tortura lì dentro è stare dietro ai nobili che credono di essere chissà chi. Poi basta, cioè, credo che tuo figlio starebbe meglio lì che a New York.- Spiego tranquilla.
-Quindi tu mi stai dicendo che Lucifero ci vuole tutti agli Inferi ? E perché mai se ci ha esiliati secoli fa' ?!- Dice confuso il ragazzo.
-Non ne ho idea. Fatto sta che non vi farà nulla, parola mia.- Dico serissima.
-Ed io ? Insomma, una come me che fa la vita da nobile...mi odieranno tutti lì dentro...- Quasi sussurra Clara.
Dio, questa cosa pare avere sempre meno un senso. Lucifero ma cosa diamine hai in mente ?!
-Tu non ti preoccupare, porti in grembo il figlio del Consigliere Belial, amato e rispettato da tutti. Si, giudicheranno molto, ma stai tranquilla, finché sarai sotto la mia ala non si azzarderanno a proferire parola.- Le sorrido dolcemente, vedendola riprendersi.
-Non sono ancora del tutto sicuro...non mi sento di appartenere a quel posto...- Dice Rudolf confuso.
-Tesoro, tu sei nato lì. Papà ti amava tantissimo e pianse quando ti vide. Rudy abbiamo la possibilità di essere finalmente una famiglia, anche con la mezzosangue.- Felixa butta uno sguardo affilato alla ragazza che sbianca e abbassa la testa.
Giusto...Felixa è una primo grado, per loro i mezzosangue sono come bestemmie.
-Tu cosa ne pensi ?- Domanda il ragazzo alla sua compagna.
-Beh...potremo anche sposarci. A me non dispiace, poi lo sai, non ho nessuno, quindi perché no.- Sorride lei rivolta al ragazzo.
-E va bene...- Le dà un piccolo bacio sulla fronte. -Vi seguiremo.- sorride verso di noi.
Io e Gredol non facciamo a meno di tirare un forte e rumoroso sospiro di sollievo: fuori tre, ne mancano altri tre !
Felixa si lancia verso il figlio, abbracciandolo contentissima.
-Bene, adesso io vado. Ci vediamo direttamente domani. Vado a trovare delle mie amiche.- Annuncio alzandomi e avviandomi verso la porta.
-Cosa ?! Duchessa non posso permetterle di andare via così dal nulla ! Il Re non vorrebbe !- Sbotta Gredol alzandosi.
-Ho bisogno di svagarmi. Ci vediamo domani mattina al negozio di Dephana, poi vedremo cosa fare.- Faccio io senza ammettere storie ed esco di casa prima che Gredol possa dire qualunque altra cosa.
Prendo un respiro profondo, infondo mi è mancata questa caotica quanto bellissima città.
Chiamo un taxi e mi faccio portare alla tavola calda.
Ma dopo un po'...questo tizio mi chiede i soldi.
Diamine ! I soldi ! Me ne ero proprio scordata !
Andando contro alla mia etica, persuado la mente dell'uomo e lo mando via.
Appena entro, noto subito Gary passarmi davanti e regalarmi un 'buonasera' distratto, prima di correre verso un tavolo.
Mamma mia, non mi ha nemmeno riconosciuta, meglio così !
Mi dirigo verso un tavolo libero e faccio finta di prendere una decisione per l'ordinazione.
-Buonasera dolcezza cosa posso portarti ?- Sento d'un tratto.
Abbasso il menù. -Mh...pensavo tipo un caffè.- Faccio vaga, vedendo il viso di Donna cambiare drasticamente, aprendo la bocca come se avesse visto un fantasma.
-Oh mio Dio !- Sussurra scioccata la ragazza, saltandomi al collo.
Ci abbracciamo forte, mi è mancata.
-Cosa ci fai qui ?! Non mi dire che quel coglione ti ha lasciata di nuovo !- Sbotta ed io ridacchio.
-No...sono venuta qui per una piccolissima vacanza.- Sorrido.
-Donna ! Torna a lavoro !- Ed eccola, la stressante e odiosa voce di Roman fa la sua fastidiosa comparsa.
Eh no !
Mi alzo e appena il grassone mi vede sbianca. Ha un'espressione interdetta, con la bocca spalancata, la mani scese sui fianchi e una gocciolina di sudore che scende sulla fronte.
-Sta parlando con me. Potresti toglierti dai piedi ?- Lo guardo in segno di sfida.
Lui boccheggia un 'sì' e fa per andarsene.
Io e Donna ci guardiamo prima di scoppiare in una fragorosa risata. Gli faccio segno di sedersi al mio tavolo e lei sorride raggiante.
-Ma...Marlene ? Oggi è il suo giorno libero ?- Domando confusa guardandomi intorno ma non trovandola.
Vedo Donna rabbuiarsi e abbassare la testa. -In realtà Marlene è morta due mesi fa per via di un incidente stradale. Dopo essere stata in coma per tre settimane non ce l'ha fatta.- dice con un evidente nodo alla gola, ed io sbarro gli occhi.
Aspetta che ?!
Non ci posso credere.
-Oh mio Dio...- Sibilo coprendomi il viso con le mani.
-Dai, almeno adesso è più felice lassù.- Fa un sorriso dolce Donna, guardando verso il cielo.
Sì certo, sempre se non è laggiù !
-Non...non me lo aspettavo. È come se mi hai tirato una pugnalata...- Sussurro, asciugandomi una piccola lacrima.
-Daphne ti prego non piangere...anche io mi sto riprendendo adesso...- Fa lei accarezzandomi la spalla, non è mai stata una tipa brava a consolare.
Decido di essere forte e reprimo le lacrime e dopo un po' cambiamo discorso sono venuta a sapere che tra poco Donna si sposa con il suo ex: Tyson !
Quando finisce il turno andiamo a casa sua, dove ci prepariamo per poi andare nel locale dove passavamo la maggior parte dei nostri sabato sera.
-È impressionante come le cose non siano cambiate minimamente.- Ridacchio, prendendo un sorso del mio mojito.
-Purtroppo.- Dice in una risata Donna.
Dopo tante ore e tantissimi drink a malapena ci reggiamo in piedi e stiamo ballando come delle matte con chiunque ci capiti a tiro.
-Come hai detto che ti chiami ?- Domanda un ragazzo carino con cui sto ballando da un po'.
-Allora, mi chiamo: Sierra, Lucia, Luciah Sierraiah e Daphne ! Ho taaaaanti bei nomi.- Farnetico con un sorriso ebete sulle labbra e gesticolando in modo scialbo.
-E io come posso chiamarti dolcezza ?- Domanda nuovamente il ragazzo, prendendomi con una mano sul fianco e con l'altra il sedere. Ridacchio, non perde tempo questo qui.
-La tua morte. Se non la lasci.- Ringhia una voce dietro di me ed io sorriso in modo raggiante, girandomi e saltando al collo di Lucifero.
-Lui è il mio ragazzo ! Lo amo tanto sai ? Guarda come è bello ! Amore sei bello...ma mi hai fatto fare troppa strada e tutti ti chiamano cane.- Aggrotto la fronte, continuando ad essere avvinghiata al suo collo.
-Ehi amico, non voglio problemi.- Agita le mani il ragazzo.
-Amico ?!- Ringhia Lucifero facendo diventare gli occhi neri e il ragazzo scappa via...no ! Il mio amico nuovo ! -Adesso io e te andiamo in albergo.- mi lincia con lo sguardo ed io aggrotto la fronte arrabbiata.
-No ! Non lascio da sola Donna !- Sbotto.
-La tua amica la faccio scortare da alcuni demoni a casa sua, ma adesso noi due andiamo e...dove sono le tue scarpe ?!- Dice vedendo i miei piedi nudi.
-Penso siano...ah sì ! Le ho lanciate in testa ad una ragazza che mi ha mancata di rispetto. Nessuno dice a Lucia che non può ballare con i ragazzi delle altre !- Dico convintissima e offesa.
Lucifero mi guarda ancora più male di prima, quando poi mi prende per un braccio e mi costringe ad uscire fuori, sbattendomi dentro una macchina.
-Ehi ! Non si trattano così le donne !- Borbotto contrariata.
-Infatti ti dovrei trattare molto peggio di così ! Ti rendi conto quanto ho dovuto correre per fermarti ?! Una missione Lucia, una cazzo di missione ti avevo chiesto di mettere a termine e tu vieni ad ubriacarti e a flirtare con i ragazzi. Dannazione !- Sbotta veramente arrabbiato.
Mi faccio piccola piccola, mi sento veramente in colpa e come pochissime volte mi ammutolisco, non rispondo e non dico niente, ha ragione.
Appena arriviamo in albergo barcollo ancora e stavamo quasi scambiando Lucifero per un uomo che si approfittava delle ragazze ubriache...inutile dire che già era arrabbiato e che siamo saliti senza problemi.
Appena vedo il letto mi ci fiondo sopra, come se fossi un pirata e quello il mio tesoro.
Lucifero si siede su di una sedia in un angolino con l'aria di uno che è veramente incazzato.
La sbornia si allieva dopo un po' e acquisto il coraggio di parlare.
-Vieni qui ?- Quasi sussurro ormai stanchissima.
-No.- Risponde immediatamente e senza degnarmi di uno sguardo.
-Lucifero dai...vieni qui.- Sembro quasi lagnare. Lui continua a non guardarmi nemmeno con la coda dell'occhio e ha deciso anche di non proferirmi più parola. -Lucifero, giuro che se non vieni qui chiamo tuo fratello.- sbotto dopo un po', ma lui continua a non calcolarmi. Sbuffo, dannazione che devo fare ?! -Senti, scusami...volevo solo divertirmi e non ho contato le bevute. Dai vieni qui che mi sei mancato troppo.- mugolo picchiettando la mano sulla parte di letto libera.
Lui sposta gli occhi verso di me e alza un sopracciglio, guardandomi in modo strano, come se stesse prendendo una decisione.
Dopo un po' sbuffa e viene verso di me, si toglie le scarpe e si infila sotto le coperte ed io faccio un gridolino di felicità, avvinghiandomi al suo petto, mentre lui mi abbraccia.
-Dammi un bacio.- Faccio avvicinandomi a lui.
-Tu vuoi troppo femmina.- Borbotta lui.
-Io voglio solo il tuo amore...- Faccio un piccolo sorriso, guardandolo intensamente negli occhi.
-Odio quando sei ubriaca, sei anche sincera.- Sbuffa, per poi scompigliarsi i capelli e fare un piccolo sorriso, poi si gira, mi guarda e mi regala un bellissimo e fresco bacio sulle labbra, con tanto di sorriso.
Lo abbraccio forte. Mi è mancato tantissimo.
-Buonanotte...- Sussurro dandogli un bacio sul petto.
-Buonanotte...- Sussurra lui dandomi un bacio sulla testa.
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