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Capitolo quindici.


Dedico questo capitolo a Yuki-07 che ha un esame e sta sclerando ! Spero ti piaccia ex mogliaaaaa.
Perdonatemi nuovamente per gli errori ma per la fretta di esaudire il suo desiderio di leggere il capitolo prima di studiare,non ho potuto correggerlo !
Buona lettura ❤️

Dopo una doccia e una suonata di pianoforte per calmare i nervi,decido di andare a trovare una persona...

Mi guardo un'ultima volta allo specchio, guardando i miei nuovi lineamenti fini ed innocenti resi trasgressivi dal mio abito rosso con uno spacco sulla coscia destra spaventoso ! Le décolleté nere,rendono il tutto ancora più sexy di quanto non sia già, e i miei capelli biondi spettinati mi danno un'aria ribelle. Un trucco pesante circonda il mio viso con le labbra di un rosso scuro intenso e gli occhi allungati con una matita sfumata, dandomi l'aria da gatto.

-A noi due.- Dico in un sorriso maligno,che però mi riesce malissimo grazie a questi dannati tratti dolci che mi ritrovo.

Ancheggio verso l'uscita per poi essere bloccata dalle sei guardie.

-Abbiamo l'ordine di non farvi uscire.- Afferma uno duramente.

-Ah...cosa si tocca fare per orgoglio...- Sospiro,per poi sfoggiare le mie abilità da Comandante e stendere tutti con poche mosse. -Dilettanti.- sorrido,fiera di me,andando vero l'area dei nobili.

Ancheggio e mi sento pericolosamente sicura di me. Strano,credo che qualcosa sia andato storto. Ho dei comportamenti come quelli di un demone e l'aspetto di un angelo...o forse mi sento talmente ferita e tradita che cerco in ogni modo di essere indifferente e stronza,ma soprattutto,vendicativa.

Arrivo davanti la porta di Elphas e busso con decisione,appoggiami sullo stipite della porta con un sorriso malizioso stampato in faccia.

Apre dopo pochi secondi e la sua espressione è come se allarmata,poi,mi riconosce.

-Ma cosa hai combinato ?- Sussurra squadrandomi dalla testa ai piedi.

-Buonasera anche a te.- Alzo gli occhi al cielo.
-Posso entrare ?- lo guardo dritto negli occhi.

-Si...certo.- Balbetta spostandosi,lasciandomi il via libera.

La sua stanza è molto umile,simile a quella che aveva Samaiah quando risieda a agli inferi,con i mobili stile vittoriano e i colori predominanti sono sempre il nero e rosso.

-Manchi da due settimane,cosa diamine è successo ? Profumi di santo in un modo assurdo.- Dice storcendo il naso.

-Lunga storia,piuttosto; come stai ?- Sorrido.

-Ah molto meglio ora che tu sei qui...- Dice in un sorriso molto malizioso,contagiandomi.

-Anche se...penso che siamo troppo lontani...non trovi ?- Affermo felina, prendendolo dal colletto della camicia bianca, facendogli battere il petto contro il mio.

-Oh...angioletto...ma cosa mi fai ?- Sussurra non staccando gli occhi dalle mie labbra e non abbandonando il suo ghigno.

-Questo è nulla...- Ghigno,annullando definitivamente la distanza che c'è,unendoci in un appassionato bacio,che però non mi trasmette niente tranne che eccitazione.

L'amore...no,noi non stiamo facendo l'amore. Lui in questo momento non è minimamente paragonabile all'unione che avevo con Lucifero. Questo è un capriccio,un mio capriccio,un suo capriccio. Giochiamo l'uno con l'altro e anche se la cosa è enormemente sbagliata e insulsa,c'è quel pizzico di brivido causato dal pericolo e dalla lussuria che solo un demone può trasmettere.

In questo momento lui è dentro di me,sotto alle coperte di raso rosso e con le mie unghie nella sua schiena,che lo porta a perdere sangue,ma che in forma di Angelo,non ne sento il bisogno.

Il peccato è palpabile e i gemiti non mancano, anche se quasi sussurri, dicono più di quanto vogliono.

Lui mi bacia il collo,il seno,la pancia...mi bacia tutta,con passione,con malizia,ma non con amore. Io non sono da meno,in ogni mio movimento sono aggressiva,passionale e capace,nulla a che vedere con le mie esperienze con Lucifero,nulla a che vedere con il sentimento che provo e ho sempre provato con lui.

Dopo qualche ora siamo nel letto esausti. Non ci stiamo abbracciando,come due innamorati, siamo sdraiati l'uno affianco all'altro con i respiri mozzi mentre ci guardiamo.

-Sei stata...wow.- Sussurra.

-È piaciuto anche a me.- Sorrido.

In effetti è la verità,mi è piaciuto il brivido, il proibito e la passione. Mi è piaciuta la frenesia del momento e la paura che da un momento all'altro Lucifero varchi quella porta. Poi, parliamoci chiaro,Elphas sa farlo molto bene.
Ma mi è piaciuta una cosa più di tutte: la vendetta.

Elphas fa per proferire parole,quando la porta della sua stanza si spalanca,facendoci sussultare.

-Ti ho beccata !- Ghigna Debora,incrociando le braccia al petto.

Oh...devo mantenere la calma.

-C'era bisogno di beccarmi ?- Inclino la testa di lato.

-Lucifero non ne sarà contento.- Afferma lei assumendo un'espressione dura,ma aumenta solo la sua puttanaggine.

-Per quanto io ne sappia,Lucifero non è né il mio fidanzato ne mio padre,di fatto,non mi può dire assolutamente nulla e se solo si azzarda,non sarò capace delle mie stesse azioni. Riferiscigli queste parole.- Affermo gelida...ma non mi riesce ! Dannata voce soave !

-Non sono la tua postina !- Sbotta la cornacchia sbattendo il piede per terra.

Sbuffo e gli faccio segno di girarsi,lei mi guarda confusa e sbuffo nuovamente.
-Girati !- sbotto e lei dopo aver sussultato obbedisce.

Mi vesto di nuovo e vado proprio dietro di lei,ordinandogli di giardino.
-Sentimi bene,se veramente non vuoi morire, perché sono capace di ucciderti in tre secondi e mezzo,allora,tappa quella grande bocca che ti ritrovi prima che ci infili qualcosa che non sia quello che ami succhiare dalla mattina alla sera. Ah ti do un indizio, è benedetto.- Dico con la rabbia fin sopra ai capelli.

Lei mi guarda stralunata per un po',per poi fare una faccia da oca offesa e correre via sbraitando: -Vedrai cosa ti combinerà il mio Re !-

-Il massimo che può farmi è una bella...- Ma non finisco di parlare che Elph mi interrompe.

-Sei stata già troppo esplicita per oggi.- Sorride,venendomi in contro con indosso solo i boxer.

-...strigliata di capelli.- Faccio un sorriso innocente.

-Si certo ! Ma ora vattene,non farmi rischiare la pelle una seconda volta.- Ridacchia Elphas, mandandomi via.

Gli do appuntamento per questa sera e dopo un breve bacio vado via.
Viaggio spedita per il corridoio,pensando a cosa mai potrà farmi Lucifero,quando poi sbatto su qualcuno che cade per terra,seguita da altri rumori.

Mi risveglio e vedo una graziosa ragazza per terra,intenta a raccogliere i suoi libri mentre sembra che stia imprecando sotto voce.

-Tutto bene ?- Mi abbasso,in modo tale da aiutarla.

-Tranqui...- Ma appena alza lo sguardo e mi vede,sussulta,per poi gattonare verso dietro.
-Un Angelo !- urla.

-Oh no,ti prego stai tranquilla ! Sono la Duchessa !- Affermo agitando le mani, facendole segno di stare zitta.

-Duchessa ?! Oh...- Dice allora abbassando la testa. -Perdonatemi,non avevo creduto alle voci di corridoio riguardanti il vostro momentaneo cambiamento.- dice mortificata, ritornando a raccogliere nuovamente i suoi libri.

-Come ti chiami ?- Chiedo in un sorriso.

-Seraphin...- Sussurra questa,come se persa nei suoi pensieri.

-Lucia.- Gli porgo la mano con decisione e lei la guarda per un po',prima di prenderla stranita.

-Come mai tutti questi libri e pergamene ?- Domando una volta alzate da terra, porgendogli quello che ho raccolto.

-Mi piace leggere.- Alza gli occhi al cielo.
-Avanti,ditemi che una demone che legge farebbe meglio a chiedere il perdono.- afferma seccata.

-Veramente anche a me piace molto leggere. Non capisco perché dovrei dirti una cosa del genere,anzi,se le demoni qui agli inferi leggessero un po',sarebbero di certo meno oche e più intelligente. Pare che il cervello gli è sceso nelle tette.- Ridacchio seguita da lei,per poi,mi blocco sui suoi occhi.

Sono strani...marroni,ma con qualche sfumatura verde,che li rendono quasi unici nel suo genere. Poi passò ad osservare i capelli molto lunghi e un po' disordinati dalla caduta di prima. La cosa che mi sorprende è vederla vestita in modo normale,al contrario di me e le altre demoni,anche se però io sono obbligata ad essere sempre impeccabile. La sua faccia è rotonda e molto molto graziosa ! Mentre il suo corpo contiene curve che però nasconde sotto una felpa.

-Potremo diventare ottime amiche sai ?- Sorrido.

Lei quasi sussulta e mi guarda torva.
-Voi ?- inclina la testa di lato.

-Dammi del tu !- Mormoro alzando gli occhi verso il cielo.

-Ah...tu ?!- Domanda nuovamente e io mi apro in un sorriso.

-Si io ! Che ne dici se ci andiamo a fare una passeggiata ?- Sorrido.

-Va...va bene...- Aggrotta la fronte.

Camminiamo per dieci metri,immerse già in una conversazione che riguarda il comportamento delle persone altri e la loro povera mente.

-LUCIA.- La voce di Lucifero riecheggia nei corridoi.

-Credo che...ci dovremmo vedere un'altra volta ! Non voglio che se la prenda anche con te !- Ridacchio,dandogli dei baci sulle guance prima di scappare via.

Corro verso la sala del trono,anche perché devo passare per forza da lì per tornare nella mia stanza !

Però mi nascondo dietro ad un angolo quando vedo Lucifero fare avanti e indietro davanti ai troni con una espressione molto ma molto arrabbiata. Debora è dietro di lui e cerca di calmarlo.

-Mio Re,uccidetela !- Dice questa maligna.

-Non posso...- Sussurra stringendo i pugni.

-Cazzate...- Commenta lei...SEDENDOSI SUL MIO TRONO !

-Se ti vede sarebbe capace di...- Poi storce il naso. -Lucia !- sbotta.

Maledetta puzza.

Esco alla scoperto in un sorriso soddisfatto, andando verso Debora che non vuole scendere dal mio trono.

-Tu mi devi tante spiegazioni.- Ringhia Lucifero, ma io non perdo il sorriso e non stacco gli occhi da quella stronza. Alzo una mano come per zittirlo e lui dice qualcosa che non sento,accecata dalla troppa rabbia.

Arrivo di fronte a Debora e mi incrinò leggermente verso il basso,arrivando alla sua altezza,in modo che i nostri visi siano l'uno di fronte all'altro.

-Scendi...- Dico non perdendo il mio sorriso, che credo abbia assunto una forma tale da far intendere che sono una psicopatica.

-Non ci penso nemmeno.- Sorride lei fieramente,guardando Lucifero.

-Grande errore...- Ghigno malefica.

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