Capitolo quattro.
Dolore e sofferenza,queste sensazioni le avevo già provate nella stanza che mi fece vedere Lucifero.
La mia schiena brucia di nuovo,ed è inutile dire che sto urlando di dolore.
Sento il mio nome: Lucia.
Cado di schiena e vorrei alzarmi e scappare, ma pare che io abbia perso di sensi.
Ho pochi secondi cavolo ! Lucifero arriverà da un momento all'altro.
Riacquisto lucidità,ma ormai è troppo tardi,sento delle presenze.
Scatto in piedi,pronta ad affrontare qualsiasi cosa,faccio spuntare i miei canini e le mie ali,accompagnate dalle corna.
Mamma mia. Quanto mi sono mancate !
Ma sono di nuovo sotto forma di demone reale.
Ma ritiro subito il tutto vedendo il viso dei consiglieri pressoché stupiti.
-Io non la tocco se è quello che state pensando.- Dice Belial punto e in bianco.
-Figurati io...- Sussurra Apollion.
-Dilettanti.- Sbotta Belzebú.
Anche se so che loro mi dovrebbero catturare o torturare,non mi importa,li stringo tutti in un forte abbraccio.
-Brutti demoni da quattro soldi,mi siete maledettamente mancati...- Sussurro fra le lacrime.
Tutti si guardano confusi,ma poi decidono di ricambiare la stretta.
-Sierra...- Sussurra Apollion,baciandomi la fronte.
-Ci vorrà un po' prima che ti chiamerò "padre" però l'idea mi piace...- Arrossisco.
-Dovremmo catturarla.- Storce la bocca Belzebú,levandosi dall'abbraccio.
-Fai pure allora.- Lo guardo dritta negli occhi.
Lui rimane a fissarmi poi sospira.
-Lucifero sta male da quando te ne sei andata.- Confessa Belial.
-Non sta male Beli. Si sente tradito e arrabbiato; sono due cose completamente diverse.- Commento spostando i miei pensieri su di lui per poi sussultare -Lucifero ! Oddio ! Devo andarmene all'istante !- Mi guardo intorno spaventata.
Aspettate un'attimo...da quando in qua io ho paura di Lucifero ? Ah già,da quando mi vuole morta.
-Tranquilla. Al momento è in Iraq.- Dice Belial.
-Non capisco perché faccia tutti questi casini ! È un bambino.- Ringhio.
-Sempre a dargli addosso. Allora sei la stessa.- Ridacchia Belzebú.
-Io non cambio mio caro,nemmeno per una stupita missione.- Alzo la testa in segno di autorità.
-Proprio uguale a Reja.- Apollion mi guarda con un sorriso pieno di affetto e sincerità.
-A proposito di mia madre. Me ne dovresti proprio parlare,qualche volta,quando le acque si saranno calmate.- Sorrido.
-Ora cosa farai ?- Smorza Belial.
-Vivrò con gli umani e mi farò una vita. Sono stufa di tutto,ho bisogno del tempo per me stessa,sperando che la stupida cotta che ho per Lucifero,passi.- Ritorno al mio sguardo freddo,quello che ho sempre avuto in quest'ultimo mese.
-Quindi lo ami davvero.- Apollion mi guarda serio.
Polly santo Dio ! Non ti riconosco più !
-Da morire.- Sussurro.
-Non mi dire che sei geloso !- Sbotta Belzebú.
-Certo ! È mia figlia !- Sbotta anche Apollion.
-Polly,tutto credevo,tranne che tu avresti detto quelle parole e mettermi in difficoltà nello stesso secondo.- Confesso,ormai rossa come un pomodoro.
Lui si limita a regalarmi un'altro suo sorriso.
È ufficiale: Mio padre ha il suo fascino.
Ma all'improvviso,la terra trema, e i consiglieri trasaliscono.
-È in anticipo...- Sussurra Belzebú,guardando gli altri.
E la terra però,trema di nuovo.
-Cosa diamine sta succedendo ?!- Sbotto, tentando di stare in equilibrio.
-Scappa !- Urla Apollion.
-Non ci riesco !- Sbotto.
-Se ne è accorto ! Ha annullato i poteri di tutti i demoni !- Urla Belial,aggrappandosi ad un albero.
-Nasconditi e tenta di nascondere il tuo odore e il tuo battito cardiaco !- Urla Belzebú.
Io obbedisco e mi nascondo in un grande albero poco lontano,avendo però la completa visuale.
La terra smette di tremare e dopo pochi secondi arriva Lucifero davanti ai consiglieri, che mantengono la calma.
È bellissimo,come sempre,ma ha come il viso solcato dal dolore...diverso da come me lo ricordo io; era così spensierato,così felice.
Mi sento uno schifo.
-Cosa devo sapere ?- La sua voce è affilata come mille rasoi,mentre i suoi occhi sono sadici e pieno di malvagità,mescolata con la
disperazione.
-È caduto un'Angelo.- Dice Belzebú alzando le spalle,mantenendo perfettamente la calma.
-E dov'è questo Angelo ?- Si guarda intorno, non trovando nessuno.
-È fuggito,senza alcun motivo. Sarà uno dei soliti ribelli,meglio non perderci tanto tempo.- Dice Apollion con la sua solita espressione, aggiungendo un tono anche di puro disprezzo.
-Sento il suo odore nell'aria però.- Ringhia, guardandosi attorno.
-Lo senti sempre il suo odore. Quando mangi,quando dormi. Persino quando stavi uccidendo Rimmon lo hai sentito.- Belzebú alza gli occhi al cielo.
Aspetta...Rimmon ?! No !
-Quel bastardo voleva il perdono. Però ancora non ho trovato la sua ragazza. Sarà fuggita.- Lucifero dice il tutto con estremo disprezzo.
Mio Dio,Rimmon voleva il perdono per seguire la sua amata...
Frena i tuoi istinti nello strangolarlo,Lucia.
-Cosa hai fatto oggi ?- Domanda Belial.
-Ho fatto scatenare un'altra guerra.- Ghigna Lucifero soddisfatto.
-Ricordati i limiti.- Dice Belzebú.
Lucifero fa un'espressione furiosa per poi stringere il collo di Belzebú.
-Nessuno mi dice quello che devo fare...- Ringhia con gli occhi neri.
-Stupido sciocco,non sai riconoscere nemmeno i tuoi amici.- Ringhia Belzebú, tentando di prendere aria.
Lucifero torna di nuovo lucido e stacca la presa da Belzebú. -Scusa...- sussurra, guardando tutto tranne che lui,ma mantenendo la sua espressione fredda e sadica.
-Preferivo quando non dicevi scusa nemmeno a te stesso.- Sputa veleno Belzebú, massaggiandosi il collo.
-È solo che quella dannata non mi fa chiudere nemmeno occhio ! Ogni volta che tento di dormire lei è lì che mi guarda !- Urla nella più completa rabbia.
Ma sta parlando di me ?!
-Stai esagerando adesso.- Risponde Apollion annoiato.
-Io non esagero mai...- Ringhia Lucifero.
-E invece si. E se lei dovesse tornare ? Cosa penserebbe di te ?!- Sbotta allora Polly.
-Dovrebbe pensare solo a scappare il più lontano possibile da me,perché io l'ammazzerò all'istante.- Dice con una voce così sinistra che trasalisco.
-È mia figlia...- Ringhia però mio padre, avvicinandosi a Lucifero.
-Prima di essere tua figlia ci ha traditi...- Sibila Lucifero, facendo l'espressione più spaventosa che io gli abbia mai visto in volto.
Apollion indietreggia, capendo perfettamente che è arrivato il momento di chiudere la bocca.
-Tu la ami ancora.- Interviene Belial stupendomi,in un'espressione serissima.
-Parliamo solo di Lucia ormai. Ne senti sempre l'odore e la sogni. È palese.- alza le spalle.
-Mi spiegate cosa volete da me ?!- Urla Lucifero facendo un'espressione di puro dolore,mentre indietreggia e si inginocchia terra.
Rimango stupita e così anche i consiglieri a quanto vedo.
-Cosa volete !- Continua ad urlare. -Lei mi ha rovinato...- Sussurra,abbassando il volto.
Mi si stringe il cuore. Voglio,voglio stringerlo a me e consolarlo riempiendolo di baci.
-Ti stai rovinando da solo...- Sussurra Belzebú.
-È STATA LEI !- Urla però lui,facendo tremare la terra.
Tento con tutta me stessa di non cadere.
-Andiamo agli Inferi su.- Belzebú tenta di distrarlo.
Vanno immediatamente,senza dire niente. Poi Belial si gira dalla mia parte e mi fa segno di volare via.
Dopo aver smesso di percepire le loro presenze,non aspetto nemmeno un secondo prima di spiccare il volo e dirigermi lontano dall'isola in cui è situato l'inferno.
Oltrepasso il mare,spingendomi però molto più oltre che i vari paesi vicini,dirigendomi dritta verso l'America.
Gli umani non mi vedono per via del mio potere da demone nel contorcere le loro menti.
Lucifero sta veramente male...male e arrabbiato. Due cose dannose sia per me che per la Terra.
Arrivata in America vado a New York; la mia città preferita in assoluto.
Ci è voluto un po' per ambientarmi e fare cose da umani,ma piano piano ho trovato lavoro in una tavola calda,imparato a guidare,comprata una casa e imparato ad usare quei così diabolici che chiamano "cellulari".
Mi sono fatta anche tante amicizie per via del mio lavoro a contatto con le persone,anche se il mio capo,Roman, è un vero stronzo.
Lentamente,scordo Lucifero e il mio essere demone,dato che ho annullato tutti i miei poteri e non li uso quasi più.
Anche se...l'amore per lui non se ne va e nemmeno l'amore per l'inferno.
Tuttavia mio padre Apollion,viene spesso a trovarmi e mi porta anche del sangue ogni settimana,per permettermi di nutrirmi come si deve.
Anche Samaiah,ovvero Dolores,viene a trovarmi spesso.
Posso dire di essermi fatta finalmente una nuova vita.
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