Capitolo quattordici.
Ci saranno degli errori e scusatemi per il ritardo !
Poco dopo il mio arrivo in Paradiso,sono svenuta e non so nemmeno per quanto tempo ! So solo che ora sono in un profondo limbo mentale,meglio chiamato come "dormiveglia".
-Lucia...- Sussurra una voce familiare,ma non riesco a connettere di chi sia. -Ehi,piccola...-
-Michael...ciao.- Sussurro accennando ad un sorriso.
Mi sento così,strana. Pesante,oserei dire. Come se tutto il peso dell'universo sia sulle mie spalle.
-Dovresti fare una cosa per me. Ti va ?- Sorride gentile,aiutandomi a mettermi seduta sul letto.
-Dannato piccione,mi sono appena svegliata da un coma. Prima spiegami cosa è successo.- Sorrido.
Michael ridacchia per poi guardarmi con nostalgia. -Appena sei tornata qui ti abbiano fatto perdere i sensi in modo tale che la luce non ti danneggiava in alcun modo. Ti abbiamo poi portata al Templio e ti abbiamo immerso nell'acqua Sacra,per ventiquattro ore; dopodiché sei stata portata qui e assolta da qualsiasi tuo peccato.- Sorride speranzoso.
-Te lo scordi che io ritorno qui,comunque, che devo fare ?- Ghigno.
-Raggiungere la forma completa.- Sorride
-Credo di poterci riuscire...- Sussurro, guardandomi la pelle.
Sono candida come non mai,poi mi alzo e mi guardo nello specchio più vicino.
-SONO BIONDA.- Urlo in preda al panico,prendermi le ciocche tra le mani.
-Sei bella.- Sorride Michael seduto comodamente sul letto.
-Non mi piaccio per niente.- Commento facendo una leggera smorfia .
Poi,distolgo dai miei capelli quasi albini e noto che i miei occhi non sono più ghiacciai irremovibili,freddi e sadici come quelli di Lucifero,ma oceani profondi dove anche la più oscura dell'anima si potrebbe sciogliere,sono gli occhi di Michael,occhi meravigliosi e dolci.
I miei tratti,non sono più decisi e accentuati, ma dolci e soffici,con quella durezza che solo il Comandante può avere, e che ora ho io.
-Ora sono la tua copia.- Sbuffo. -Lucifero non mi vorrà mai all'Inferno in questo stato.-
-Lucifero ci ha colpiti tutti. Ieri abbiamo avuto una riunione nel Sacro Comando,situato sempre nell'isola dove risiedono gli Inferi. Ha detto testuali parole: Basta che non la vedo nel mio stato.
Non vuole che tu soffra come lui ha sempre sofferto e sempre soffrirà. Inizio a pensare che lui ti ami veramente...- Sussurra le ultime parole.
-Non so più cosa pensare. Mi odia,mi ama,mi apprezza,mi disprezza. Non lo so,non so niente.- Abbasso la testa affranta,sedendomi proprio di fianco a lui.
Michael mi stringe a se,per consolarmi.
-Tu sai più di quanto vorresti accettare. Lucifero ti vuole bene,tanto bene. Così tanto che non vuole che tu passi quello che sta passando lui. Lucia,tu oltre ad avere poteri mortali per tutti,hai anche poteri tali da distruggere l'egocentrismo,l'orgoglio e l'odio di mio fratello.- Dice mentre passa le mani tra i miei capelli.
Rimaniamo in silenzio per un po',infondo non c'è più niente da dire. Dopo anni,siamo di nuovo noi nel nostro piccolo momento di pace,certo,finché non bussano alla porta.
Ci stacchiamo mal volentieri l'uno dall'altro e Metadron,fa la sua bella comparsa in tutta la sua bellezza.
-Lucifero vuole Lucia agli Inferi. Avete visto la sua forma completa ?- Domanda sorridente.
-Ancora no,stavamo parlando.- Sorride anche Michy.
-Come al solito. Credo che voi due siete stati i più pettegoli di tutto il Paradiso.- Dice in una risata.
-Aspetta. Ma tu non avevi smesso di parlarmi ?- Interrompo il suo sguardo sognante.
-Di questo ne parliamo in un secondo momento,piccola mia. Ora però,ubbidisci al nostro Comandante.- Sorride una ennesima volta e io lo imito ormai contagiata.
Io mi alzo e ubbidisco: concentro tutta la mia aura e la mia energia e allora mi sento trasformare.
Quando apro gli occhi,i volti dei due presenti sono increduli.
Mi guardo le ali e rimango anche io a bocca aperta.
-Ma che...?- Sussurro incredula.
-Le mie ali...- Sussurra Michael,con gli occhi sgranati.
Avevo sentito vociferare che prima Michael avesse avuto altre ali,ma era come un tabù per il Paradiso quindi l'ho sentito solo di sfuggita, ma ora mi ricredo !
Sono delle ali fatte dell'argento più puro,grandissime e sofficissime.
-Ricordo quelle di Lucifero...erano fatte d'oro e imbandite delle pietre più preziose al mondo. Bellissime,come lo era ed è lui.- Commenta Michael,guardando ancora le sue ex ali.
-Se non sbaglio queste ti sono state tolte insieme alla metà dei tuoi poteri ?- Domando curiosa.
-Non sbagli...mi è stata levata quella. In realtà è stata levata a tutti gli angeli dopo gli umani, non capisco perché tu ce l'hai.- Indica sopra alla mia testa e allora mi specchio nuovamente.
-L'AUREOLA !- Sbotto.
-Ci manca solo che tu entri in possesso della Corona Di Venere e allora potresti anche creare un universo tutto tuo.- Commenta mio padre.
Non mi leverò mai l'abitudine di chiamarlo "padre"...
-Ho tutto questo potere ?- Lo guardo incredula.
-Già...- Storce la bocca Michy.
-Devo incontrare di nuovo il Padre,devo sapere.- Dico decisa.
-Aspetta Sierr..Lucia. Di nuovo ?- Inclina la testa di lato Metadron.
Mi tappo la bocca immediatamente e arrossisco. Non dovevo dirlo ! Questo non dovevo dirlo !
-Beh...ecco...ma voi siete sempre così curiosi ?! Forza ! Ho dei poteri da sopprimere !- Affermo decisa,andando verso la porta.
I due Arcangeli si guardano confusi per poi sorridere e seguirmi.
Arriviamo allo spiazzale ma non trovo Lucifero, come mi aspettavo di vedere,anzi,speravo.
Trovo sei guardie dall'aria dura.
-Chi siete ?- Affermo decisa,assumendo una posizione dritta e possente. Ma che cavolo ?
I signori guardano gli Arcangeli in malo modo.
-Allora ?! La vostra Duchessa vi ha fatto una domanda.- Afferma Michael assumendo il mio stesso tono di voce e la mia stessa posizione.
Ecco,ti pareva ! Ora ho anche i suoi modi di fare !
-Siamo le sue guardie. Abbiamo il compito di scortarla nella sua stanza.- Afferma duro uno di loro.
-So benissimo dov'è la mia stanza.- Quasi ringhio.
-Mia signora,il Re ha fatto costruire un'ala solo per voi.- Parla un'altro con un po' più di rispetto del precedente.
Ala solo per me ?! COSA ?!
Non ci posso credere...quel babbano di un Lucifero ha lasciato la mia stanza a quella gallina anoressica.
Beh,dai Lucia,hai Elphas che ti può consolare !
Saluto e i due e seguo i due.
Rimango sorpresa nel vedere un grande portone bianco con delle decorazioni in oro,proprio nel corridoio per arrivare alle porte degli Inferi.
Due guardie mi aprono le porte e il respiro,continua a mozzarsi in continuazione.
Il rosso e il nero è stato abbandonato e lo spazio è stato allestito da una carta da parati bianca,con dei rombi disegnati a schiera e ogni qual volta che si toccano,perle vere fanno la loro bella figura.
Il tappeto è nero e dorato,con quei ricami che mi stanno facendo letteralmente impazzire !
Alzo lo sguardo e il tetto è fatto con serie di archi, e ad ogni spazio fra l'uno e l'altro, un lampadario di cristallo (se non sbaglio) fa la sua grandissima figura !
Percorriamo i dieci metri seguenti e trovo un piccolo cancello in ferro battuto bianco,dove intravedo un po' la mia camera.
Aprono anche quello in modo teatrale ed entro.
Un letto a quattro piazze e stile chabby chic, color panna,è imponente in questa stanza e la testiera è fatta con vari diamanti incastonati.
I mobili,sono dello stesso stile e dello stesso colore del letto,con un grande tavolo giusto al centro,un imponente camino bianco e davanti ad esso c'è un divano a due posti e ai lati altri due divani piccoli e davanti a questi tre,un piccolo tavolo basso di vetro rettangolare ha un mazzo di fiori in un vaso d'oro dentro.
L'immancabile pianoforte mi lascia letteralmente a bocca aperta.
-È davvero fatto in oro oppure è solo laccato ?!- Domando alle guardie incredula.
Loro si scambiano un piccolo sguardo divertito. -Siete la Duchessa.- sorride uno.
-Ma nemmeno Lucifero vive in tutto questo lusso.- Commento aprendo le braccia e indicando la stanza.
-Il Re la distrugge almeno una volta alla settimana. I primi cinque secoli la ricostruivano,ma poi è stato il Re stesso ad ordinare di farlo in modo più umile,per quanto sia umile.- Dice un'altro ridacchiando,poi si blocca. -Aveva pensato di farla come prima,in modo più moderno,ma poi ve ne siete andata e ha iniziato a distruggerla ogni tre giorni.- conclude.
-Meo,sembri una puttana.- Ridacchia uno.
-Che linguaggio ! È solo bene informato.- Sgrido questo.
-Scusatemi,mia signora.- Abbassa la testa mortificato.
-Duchessa,andiamo fuori a fare la guardia.- Dice Meo.
-Perché scusa ?- Domando stranita.
-Un angelo della vostra potenza ? Siamo stati addestrati per resistere al vostro sangue,mia signora. A proposito...il Re ha detto che non deve cercarlo.- Alza le spalle uno.
Pugnalata al cuore.
-Sarà lui a venire da me.- Affermo maligna,andando verso il bagno per cambiarmi e mettermi un vestito abbastanza provocante.
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