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Capitolo quaranta.


Le ore sembrano non passare mai.
Stanotte non ho dormito con Lucifero, il nostro incontro si terrà domani, il giorno del nostro matrimonio.

Non trovo possibile tutto ciò, ancora devo realizzare.

Cioè, io, proprio io che non trovavo uno scopo nella mia vita, l'ho trovato nell'amore, verso Lucifero poi.

Le cose sono troppe da assimilare, ed i ricordi tanti.

Il pensiero ricade al nostro primo incontro...ero così determinata a portare la mia missione al termine, di soggiogare il Diavolo, ma ci siamo soggiogati a vicenda, perché ormai non ho più nessun dubbio, lui mi ama, mi vuole al suo fianco.

Le minacce però, sembrano non finire, e sembra che qui tutti fanno di tutto per non pensarci a questo innominabile, sembra che non vogliano accettare la realtà, me se un terzo delle cose che dice Emachiele sono vere, allora, un disastro sta per compiersi.

Ho paura, paura di perderlo, paura di perdere il nostro futuro come marito e moglie, non mi importa la corona, no, mi importa avere lui al mio fianco, e niente andrà perduto per me.

-Che bella melodia.- Sento la voce di Belial, ed io fermo le dita che ormai da ore suonano il pianoforte nella mia stanza bianca.

-È triste.- Faccio io, asciugandomi delle piccole lacrime in modo frettoloso.

-Perché piangi ?- Domanda lui venendomi subito incontro.

-Ho paura...- Confesso, abbassando il volto, tentando di sfuggire agli occhi, tanto dolci quanto pesanti, di Belial.

-Non devi. Il regno sarà con te, qualunque cosa accada.- Mi prende il viso tra le sue mani delicate e lo alza verso di lui. Sono ancora seduta sul seggiolino di fronte al pianoforte, mentre lui è in piedi. Mi sorride dolcemente e questo non fa che rincuorarmi. -Adesso, me lo fai un bel sorriso alla Lucia e vieni nella sala da ballo a fare le prove per il matrimonio ?- continua a sorridere, e lo faccio anch'io.

-Andiamo.- Mi alzo, e andiamo verso la sala.

Durante il tragitto Belial fa' di tutto per precedermi nei passi, di girare prima lui gli angoli, e di guardare chi veniva da lontano, tentando di non incontrare Lucifero.

Entriamo poco dopo nella sala da ballo e vado immediatamente incontro a mio padre, abbracciandolo e baciandolo sulle guance, e Belzebú, che riceve lo stesso trattamento.

-Oh no signorina. Oggi siamo in veste di maestri.- Mi scansa il più composto tra tutti i Consiglieri.

-Andiamo Belz, domani è il suo giorno.- Interviene mio padre, accarezzandomi delicatamente una guancia mentre mi guarda in modo fiero.

Belzebú gli tira un sonoro schiaffo sulla mano, facendogliela ritirare e imprecare contro il demone. -Veste. Di. Maestri.- scandisce ogni parola e l'uomo sbuffa. -Noto che i secoli vi hanno addolciti, bleh.- continua disgustato.

-Ah basta. Già sono con l'emozione alle stelle, vedete di non farmi aumentare l'ansia più del dovuto.- Sbotto.

Le lezioni iniziano poco dopo. Belzebú, Belial e Apollion mi spiegano passo passo ciò che devo fare e come devo comportarmi, la postura, le forme che dovrò assumere e le parole chiare.

Passano ore, ed inizio sempre più a realizzare; sto per essere incoronata Regina di un impero che fino a pochi anni fa mi era sconosciuto, che punto in bianco ho avuto a carico come Duchessa e dopo come Regina, tutto grazie all'infiltrazione, ad una missione suicida, beh, che dire...il più bello sbaglio della mia vita.

I Consiglieri sono chiari e coincisi e quando finiamo, andiamo subito in una stanza con la tavola rotonda, non entro lì dentro da quando minacciai Lucifero che prima o poi lo avrei truccato.

Dovrò mantenere tale promessa.

I Consiglieri vanno verso la tavola ed io li seguo, hanno numerosi fogli tra le mani ed io li guardo torva.

-Cosa sono ?- Domando confusa.

-Semplici pratiche, nulla di che, a parte...- Belial scava tra i fogli e ne tira fuori uno con aria vittoriosa. -...questo !- me lo porge sorridente.

Appena leggo cosa vi è scritto la sopra sussulto.

-Dei Consiglieri ? Io ?- Li guardo torva.

-Ovviamente, chi sarà fedele a te e solo a te, andando incontro al volere del Re stesso pur di sostenervi in qualsiasi cosa. Il Consigliere non è solo colui che consiglia, ma è il compagno più fedele del Sovrano e colui che giura sulla sua testa di servire il sovrano con eterna lealtà e coraggio. Ovviamente non puoi scegliere delle persone a tuo piacimento, non le puoi obbligare a servirti e a riporre la loro vita su di un piatto d'argento. Quindi, ci sono stati numerosi volontari, e ovviamente tutti quelli elencati su quel foglio entrano nei requisiti adatti. Tocca solo a te scegliere.- Spiega chiaro e coinciso mio padre, facendomi aggrottare la fronte.

-Ma...ma non li conosco nemmeno ! Insomma, come faccio a fidarmi di chi non conosco ?- Li guardo male. -E se volessero avvicinarsi a me solo per farmi del male ? Ragionate.- sbotto.

-Oh no, sono perfettamente attendibili dato che li abbiamo sottoposti a delle pratiche che autenticano assolutamente la loro fedeltà.- Borbotta mio padre distratto, mentre esamina alcuni fogli.

-E di che pratiche di trattano ?- Domando inclinando leggermente la testa.

Mio padre si blocca d'un tratto e alza leggermente lo sguardo verso di me. -Meglio che tu non lo sappia.- mi guarda senza espressione, tanto che mi fa rabbrividire e decido di non approfondire.

Abbasso lo sguardo e poso gli occhi sul foglio che ho in mano. Ci sono sette nomi, ma sono tre che mi colpiscono.

Astaroth.
Thoth.
Andras.

Sono una donna e due uomini, ci sono le foto e mi sembrano molto e dico molto affidabili, ho la sensazione che donerei la mia stessa vita a loro.

-Ho deciso.- Annuncio, facendo alzare il viso ai Consiglieri, che stavano compilando dei fogli.

-Spara.- Mi incoraggia Belzebú annoiato.

-Astaroth, Andras e Thoth.- Annuncio fiera e i tre si guardano quasi sconcertati.

-Ci sei andata leggera eh.- Ridacchia dopo poco Belial.

-Perché ?- Domando stranita.

-Astaroth è una demone molto potente degli inferi, nominata Gran Duchessa delle Regioni Occidentali dell'Inferno. Poi c'è Thoth, custode degli archivi di scritti e documenti legali dell'inferno. Andras, beh, non abbiamo nemmeno cosa diamine gli sia passato per la mente, è il comandate delle guardie della sicurezza per conto di Lucifero e...non è molto, simpatico.- Spiega il più allegro dei Consiglieri, non molto allegramente però.

-Oh...beh, non mi interessa. Voglio loro.- Sorrido raggiante.

-Contenta tu figlia mia.- Alza le sopracciglia mio padre, tornando ai suoi fogli.

La sera cala lenta, la giornata è stata pesante ed io sono tornata nella mia stanza, con il manichino con il mio vestito davanti, mentre lo guardo da ore ed ore.

Mi sto per sposare.

Mi sto per sposare con Lucifero.

Mi sto per fottutamente sposare con Lucifero.

-Tutto questo è un sogno.- Sospiro affrontando le mani nei miei capelli.

Mi metto sotto le coperte, consapevole che domani arriveranno tutte le donne che conosco perché devo preparami.

Domani mi sposerò.

Si, lo ripeto, capitolo troppo corto !
Scusate il ritardo, ma alcuni pensieri ultimamente mi stanno impedendo di trovare la fantasia, mi dispiace.

Allora miei amori belli ! Siamo positivi, mancano pochissimi capitoli alla fine ! Penso tipo due o tre, forse anche quattro ma non ne ho idea, dovrò vedere !

Mi mancherà Infiltrata Nel Cuore, ma nulla è finito, ripongo tanta fiducia in Infiltrata Nei Ricordi !

Vi amo, un bacio ❤️

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