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Capitolo diciotto.


Indietreggio alla vista di quel corpo così gonfio,di fatto,delle vene si intravedono sul collo.

Lucia,fai qualcosa...

Adesso sono in forma di Angelo...si ma lui anche la sua vera forma ! Ahhh.

-Lucifero...erano anni,che non mi dava la possibilità di uscire. Ma con il tuo sangue,con quello del fratello,non ho voluto esitare un'attimo a provarci !- Dice in un sorriso isterico,camminando intorno a me.

Fagli perdere le staffe.

-È vero,perché da solo non sei capace nemmeno di cucinare due uova. Patetico !- Ridacchio.

-Io da solo,sono capace di cose inimmaginabili ! Ragazzina,chiudi il becco.- Sputa veleno.

-Cose inimmaginabili ?! Ma non farmi ridere, per uscire,hai avuto bisogno del mio sangue. Sei un essere inutile.- Commento altezzosa.

Lui si infuria molto di più e mi sta per attaccare. Scatta verso di me,ed io,in un mix di paura e adrenalina: urlo.

Insieme al mio urlo,intorno a me si espande una grande luce,che avvolge tutta la stanza.
Quando riapro gli occhi Lucifero è tornato normale ed è accasciato al suolo.

Lo prendo e lo stendo sul letto.

Il suo respiro è irregolare e il suo sangue scorre lentamente.

Sangue...dannazione ! Sono un'Angelo,non dovrei bramare il suo sangue !

Ma nemmeno il tempo di fare tale pensiero, che usando un tagliacarte,lacero la meravigliosa pelle del suo collo,iniziandomi a cibare del suo sangue pungente.

Quando mi stacco,un improvviso giramento di testa si impossessa di me ed anche io,svengo ai piedi del letto.

Quando mi sveglio trovo ancora Lucifero svenuto e io con la testa pesante. Mi alzo e vado a sciacquarmi il viso.

-Ma che...?!- Sussurro incredula guardandomi allo specchio. -Non ci posso credere !- dico entusiasta.

Sono come prima ! Capelli neri,occhi affilati come rasoi ! Sono di nuovo in bilico tra il bene e il male e non ne sono mai stata così contenta !

Esco dalla stanza in una corsa,andando dritta nell'ufficio dei consiglieri.

-Padre !- Sbotto,facendogli alzare la testa dalla sua scrivania.

-Sierra ! Sei come prima !- Sbotta in un sorriso, facendo distrarre anche gli altri due consiglieri,che scattano tutti verso di me abbracciandomi.

-Hai risolto ?- Domanda Belzebú incredulo.

Gli spiego tutto e allora i consiglieri si fanno preoccupati.

-Dobbiamo rinchiuderlo.- Afferma Belial preoccupato.

-Meglio farlo adesso,almeno non si ribella.- Dice mio padre come se fosse un'ordine.

-Nel frattempo che Lucifero sarà fuori uso,tu governerai l'Inferno.- Dice Belzebú in modo autoritario.

Non mi danno il tempo di formulare qualsiasi domanda che si dileguano. Tento disperatamente di seguirli ma vado a sbattere contro qualcuno.

-Andiamo ! Possibile che sono tutti ciechi qui dentro ?!- Sbotto massaggiandomi la testa,aprendo gli occhi.

Un ragazzo dallo sguardo assassino mi guarda con quasi nessuna emozione. I suoi occhi e i suoi capelli neri sono disordinati,mentre il primo mi squadra dalla testa ai piedi e nel contempo gli altri sono tutti arruffati. Le braccia sono piene di tatuaggi di ogni tipo e dalla sua maglietta nera aderente si può vedere l'evidente petto scolpito.

-Voi siete la Duchessa di cui si parla tanto ?- Domanda alzando un sopracciglio.

Eh no,sono stufa di uomini apatici e altezzosi.

-E chi dovrei essere ?! Un'ombrello ?Semmai,tu sei ?- Affermo rigida e fredda,trafiggendolo con gli occhi.

-Hayden. Vengo dalla Svizzera,sono stato esiliato circa due secoli fa.- Dice deciso.

-Scusami e come hai fatto ad entrare ?- Domando confusa.

-Una nobile di nome Sevannah ha garantito per me,raggirando le menti delle guardie.- Oh ma tutta questa sincerità ? Da dove spunta fuori ? Lo ammiro.

-Mh...interessante. Bene Hayden,vieni con me.- Inizio a camminare verso l'ufficio di Lucifero e questo mi segue senza fiatare.

Arrivati a destinazione,faccio segno al demone di sedersi davanti alla scrivania in oro massiccio,mentre io vado a cercare nelle varie cartelle.

-Eccoti qui.- Trovo il profilo del Demone.

Nome: Hayden.
Grado di nobiltà: Secondo.
Figlio di: Denchen.
Compito: Ex generale delle truppe Inferiche.
                                Esiliato.

Queste sono i suoi dati,poi ci sono circa dieci pagine dove spiega tutta la sua carriera e il motivo per cui è stato esiliato,cioè: Ha compiuto alto tradimento contro la corona.

Mi siedo sulla grande poltrona dietro quella reale scrivania. -Cosa hai fatto ?- lo trafiggo con lo sguardo.

Hayden contrae la mascella. -A quei tempi ai generali non era concesso amare. Io trasgredii tale regola,mettendo il ridicolo l'autorità del Re. Meash fu uccisa ed io esiliato. Sono tornato perché nel mondo umano non c'era più posto per me,dopo aver partecipato a tutte le guerre non ho trovato ancora il mio posto e gradirei essere riammesso negli Inferi,dato che le regole sono cambiate.- afferma deciso,nella sua postura impeccabile.

Rifletto e prendo la mia decisione. -Non ti prometto che rientrerai a far parte delle truppe,né come generale e né come soldato, ma nel frattempo ti sciolgo dal tuo esilio e ti riammetto negli Inferi. Il tuo compito sarà decretato da Lucifero appena tornerà disponibile,per ora,farai affidamento su di me in ogni cosa. Per quanto riguarda il Re,per un tempo indeterminato non sarà agli Inferi, ma ciò non toglie che io sia meno sveglia di lui. Puoi andare.- Adesso sì che si ragiona ! Vai Lucia, fatti valere !

-Si,mia signora.- Si alza il nuovo arrivato a fa un inchino,prima di varcare la grande porta.

Inizio di nuovo a respirare. Mio Dio...non mi era mai capitato.

Bene ! Ed ora...Seraphin !

Corro nella stanza della mia nuova amica e senza bussare,apro la porta in modo brusco.
La ragazza,che stava schiacciando un profondo pisolino,sussulta, e imbrogliandosi nella coperte,cade.
Passa qualche secondo e vedo la sua dolce testolina uscire dalle coperte,con davanti tutti i capelli aggrovigliato tra loro.

-In che modo vuoi morire...?- Domanda assonnata, e io non faccio a meno di scoppiare in una fragorosa risata,quando poi lei sbuffa e si alza. -Lentamente allora.- commenta,poi si blocca. -E l'aureola ?- domanda inclinando la testa.

Gli racconto tutto quello che è successo e lei mi ascolta attentamente. -...ed ora governo gli Inferi. Ma la cosa più importante è che io ho un piano e tu sei parte ingegnate di questo.- affermo fiera di me.

-Posso avere paura ?- Domanda guardandomi torva.

-Assolutamente si.- Annuisco e lei fa un'espressione tipo: "ma chi me l'ha fatta conoscere ?!" -Allora,dato che alle volte mi piace giocare ad Anael,cioè L'Arcangelo delle situazioni amorose e dato che non accetto assolutamente che sei sola,ti affido un ragazzo.- dico fiera.

Seraphin sussulta e arrossisce pericolosamente,iniziando ad agitarsi.
-Cosa ?!- sbotta in un gridolino.

-Hai capito bene ! Aspettami qua ! Vado a chiamarlo !- corro fuori dalla stanza,sentendo la ragazza che imprecare su di me,dicendo che si vuole almeno rendere presentabile !

Pace. Io faccio sempre a modo mio.

Vado nella sala del trono e ordino ad una guardia di chiamare Hayden,il quale arriva scortato da essa dopo pochi minuti.

-Ditemi,mia signora.- Afferma con sguardo serio,facendo un composto e rigido inchino.

Faccio una smorfia. -Riposo soldato. Bene, dato che ti voglio mantenere sottocchio, da oggi in poi,fin quando non lo deciso io, sarai seguito da un demone a mia scelta. Seguimi.- non do il tempo al ragazzo di dire qualsiasi cosa che inizio a camminare spedita verso la stanza della mia amica.

Stavolta busso e questa apre,nascondendosi dietro alla porta.

Un sorriso soddisfatto compare sul mio volto quando vedo lei sussultare alla vista del gran pezzo di ragazzo che si trova davanti. Dopo un po',inizia a tormentarsi il bordo della maglietta con le mani e tenta disperatamente di guardare tutto tranne che lui.

-Con tutto il rispetto,mia signora,ma mi state prendendo in giro ?!- Il demone mi guarda allibito,vedendo i comportamenti della ragazza.

Io mi giro di scatto verso di lui e lo guardo con sguardo assassino. -Fai tutto quello che ti dice lei,tutto ti dico,oppure ne risponderai a me. E tu,Seraphin,questo è Hayden,ex generale delle truppe Inferiche.- dopo detto questo,vedo la mia amica quasi morire. -Quando il Re tornerà in forma darò un ballo,voi due ci verrete insieme. Seraphin,non ti preoccupare per il tuo grado di nobiltà. Adesso vi ordino di rimanere insieme per le prossime due ore,conoscetevi.- dico in un sorriso sadico,percependo quasi la voglia di sotterrarsi che ha la mia amica e l'enorme fastidio che sta provando Hayden.

Me ne vado senza nemmeno salutare,sempre più fiera di me.

Mentre cammino incrocio Belzebú con un'aria truce. -Belz...cosa succede ?!- corro verso di lui.

-Odio farlo...le sue urla...devo andarmi a stendere...- Sussurra guardando il suolo e dirigendosi verso la sua stanza.

La preoccupazione allora prende il sopravvento e inizio a correre non so dove,ma so che sto andando in parti del castello mai esplorate,almeno da me. Tutto è buio e io entro in una grande porta a caso.

Non so come e non so il perché,la porta è giusta.

Appena vedo la scena difronte a me,copro la mia bocca con le mani,prima di sentire i miei occhi inumidirsi.

Sono in una stanza rotonda e spoglia,sul soffitto però c'è una piccola finestra,anch'essa  rotonda,da dove proviene una luce accecante.
Sotto questa luce,vi è Lucifero incatenatoai polsi e alle mani,formando una grande X di cui lui è il centro proprio a mezz'aria.
Caccia urla strazianti e i suoi occhi sono completamente neri,mentre il suo corpo senza maglietta quasi brucia.

Mio padre e Belial sono sotto di lui, inginocchiati al suo cospetto,mentre sussurrano cose in enochiano,la lingua Inferica.

-Lucifero...- Appena pronuncio il suo nome, tutto si blocca,come se qualcuno avesse premuto il tasto "pausa".

Il Re rimane bloccato in una posizione innaturale,con la bocca aperta e gli occhi serrati,mostrando il suo dolore. I due consiglieri sono accasciati a terra,pregando il loro amico; ci sono persino delle gocce di sudore fermate a mezz'aria.

-Figlia mia...- L'Altissimo inizia a parlare,ed io sussulto.

-Padre...!- Sussurro guardando in ogni dove.

-Mi hai dimenticato...- Dice questo,con un velo di malinconia.

-È perché sono caduta ?! No Padre,non Vi ho dimenticato ! Io continuo ad amare Voi e Lucifero.- Rispondo schietta.

-Non è per questo,figlia Mia. In questi anni hai dimenticato te stessa,di fatto hai dimenticato Me. Ma ora,ora che sei nuovamente nella tua casa,con il compito assegnatoti fin dal principio,ora sei di nuovo te stessa. Svariate cose ti capiteranno,ma tu fai solo una cosa per Me: non scappare mai più...- Detto questo, il Padre se ne va,facendo tornare tutto come prima.

Corro allora verso Lucifero,che si bocca per un'attimo esausto e mi guarda dall'alto. Respira in modo pesante e quasi disperato.

-Lucia...- Sussurra guardandomi dritto negli occhi,con una tristezza senza paragoni.

Passiamo secondi infiniti a guardarci,prima che lui inizi nuovamente ad urlare e qualcuno mi prende di spalle e con forza,portandomi via da quello scempio.

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