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roommates (2)

Quella non fu l'ultima notte in cui condivisero il letto, nonostante ciò Aziraphale non parlò più di quando finirono abbracciati e Crowley non parlò mai dell'incubo. Tutto continuò come non fosse mai accaduto, due amici che condividevano una stanza nel modo più innocente possibile.

Tutto come prima, apparentemente, in realtà il demone aveva smesso di avere incubi ed entrambi fingevano di non sentire nulla ogni volta che erano vicini. Occasioni che si riducevano al dormire insieme, in quanto Aziraphale passava le giornate cercando di ricostruire la sua libreria e Crowley alla ricerca di una nuova auto, ma nessuna gli dava le stesse emozioni della Bentley

Poi arrivò la notte in cui non riuscirono più a trattenersi.

L'angelo era seduto nel suo lato del letto, dando le spalle a Crowley in posizione speculare alla sua. Si stava togliendo la camicia per indossare quella del pigiama, nei pochi istanti in cui la sua schiena restò nuda, il demone si avvicinò velocemente e fece scorrere la sua lingua dalla base del collo dell'angelo fino al suo orecchio, che sobbalzò restando senza fiato, il cuore gli esplodeva nel petto.

"C-c-cosa stai facendo?" farfugliò agitato

"Niente" rispose piatto il demone che era velocemente tornato al suo posto

"Bugiardo" si alzò per confrontarlo faccia a faccia e segretamente volendone di più. Lo trovò con la camicia di seta nera del pigiama aperta, non riuscì ad evitare al suo sguardo di scivolare sul suo corpo. Il demone si alzo a sua volta, posizionandosi a pochi centimetri dal suo compagno di stanza.

"E tu cosa stai facendo angelo?" sorrise compiaciuto, e si avvicinò ancora di più. Aziraphale tentò un passo indietro ma trovò il muro

"Stai cercando di tentarmi demone?" sentiva la sua pelle bruciare sotto lo sguardo serpentino

"Certamente" sussurrò rocamente del suo orecchio

"Che io sia dannato allora!"

Iniziò a lasciare morbidi baci tra la clavicola e il collo del demone, lasciando lui questa volta senza fiato, sorpreso da una reazione così passionale. Continuò spingendolo verso il letto.
Espirò un piccolo gemito quando l'angelo tirò leggermente la pelle del suo collo e finì seduto. Vedere Aziraphale fiero in piedi davanti a lui lo stava eccitando

"Avanti angelo, non fermarti proprio adesso" lo provocò

Aziraphale appariva fiero a Crowley, ma in realtà stava tremendo. Non aveva mai provato niente del genere, non si era mai sentito in quel modo. Giusto o sbagliato? Non ne aveva idea, ma non voleva fermarsi.

Si sedette su di lui, stringendogli le gambe intorno ai fianchi. Tornò a baciare e mordicchiare il suo collo passando una mano tra i capelli del demone, che chiuse gli occhi e afferrò i fianchi dell'angelo tirandolo verso di sé, non passò troppo tempo prima che Crowley gemette di nuovo.

"Facciamo cambio" sussurrò

"Uhm?!" l'angelo non fece in tempo a chiedere una spiegazione che udì uno schiocco di dita del demone. Si ritrovò sul letto, Crowley seduto su di lui con una mano tra i suoi capelli biondi.

"Oh!" espirò sorridendo e osservandolo dal basso verso l'alto. Le sue mani erano sui fianchi dell'altro, cercò di toglierle imbarazzato, ma il demone le bloccò con le sue, reinserendole poi entrambe tra i suoi ricci.

Si avvicinò al suo orecchio muovendo il bacino contro quello dell'angelo, che si portò velocemente una mano alla bocca per soffocare un sospiro di piacere.

"Lasciati andare angelo" disse dolcemente, afferrandogli delicatamente il lobo con i denti e ripetendo il movimento.

Aziraphale seguì il consiglio del demone, poggiò la fronte sulla sua spalla e lo strinse a sé.

Qualche istante dopo prese tra le mani il viso di Crowley, che sembrava leggermente infastidito dall'essere stato interrotto, lo guardò amorevolmente negli occhi, sorrise e, finalmente, lo baciò. Il demone arrossì, lasciandosi avvolgere dall'amore dell'angelo.

Aziraphale finì con la schiena sul materasso, Crowley sopra di lui.

"Credo di essermi...innamorato di te" disse timidamente l'angelo

"Te ne sei reso conto finalmente" ridacchio l'altro, baciandolo di nuovo.

Ruotarono tra le coperte "Quindi...anche tu sei innamorato di me?" chiese Aziraphale, che adesso si trovava sopra Crowley

"Ovviamente angelo"

"Da quando?"

"Ne riparliamo più tardi" la voce del demone divenne più profonda, afferrò la camicia dell'angelo e lo tirò a sé.


Qualche ora dopo, Crowley era sdraiato sul letto, aveva passato gli ultimi minuti ad accarezzare i capelli di Aziraphale, che riposava con la testa sul suo ventre nudo.

"Crowley, sei sveglio?" chiese teneramente

"Più o meno" rispose il demone, che era ad un passo dall'addormentarsi

"Posso chiederti una cosa?"

"Certo angelo"

"Cosa stavi sognando?"

"Mh?!"

"La prima notte che ho dormito qui, perché hai avuto un incubo?"

Il demone sospirò, non era abituato a lasciar trapelare i suoi sentimenti e le sue paure, ma forse era arrivato il momento di aprire il suo cuore "Perché avevo paura di perderti" disse tutto d'un fiato

"Perdermi?" chiese preoccupato

"La sera in cui ti sei discorporato" iniziò a raccontare "ero venuto a trovarti nella libreria, l'ho trovata in fiamme...e tu non c'eri. Credevo di averti perso per sempre" sentì gli occhi inumidirsi, tirò su con il naso e cercò di respingere le lacrime

"È stato in quel momento in cui hai capito di esserti innamorato?" chiesa incuriosito

"Quello è successo molto tempo prima" ridacchiò addolcito dall'innocenza dell'angelo

"Quando?" continuò, ancora insoddisfatto dalla mancata risposta di qualche ora prima

"Non lo so esattamente, ma mi sembra di esserlo da sempre."

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