roommates (1)
(what if: Adam non avesse salvato la libreria di Aziraphale e la Bentley di Crowley)
"Puoi stare da me, se vuoi" propose Crowley
Aziraphale si voltò verso il demone con aria sorpresa "Non...non lo so..." balbettò "è molto gentile da parte tua ma..."
"Non posso lasciarti senza un posto dove stare"
"A questo punto, credo di non avere scelta" sorrise l'angelo, l'idea di condividere un appartamento con il demone lo rendeva felice e ansioso allo stesso tempo
"Credo di non aver mai visto la tua casa" disse Aziraphale seguendo l'amico dentro l'appartamento
"Non ti stavi perdendo nulla" alzò le spalle e schioccò le dita per accendere le luci
"Non dire così" si guardò intorno "queste piante sono stupende"
"Ci puoi scommettere" rispose lanciando loro un'occhiataccia "Non ho una seconda camera, mi dispiace" continuò
"Il divano va benissimo!" esclamò l'angelo scacciando dalla sua testa l'idea di loro due nello stesso letto
"Sicuro?" chiese "posso lasciarti la mia stanza, dormirò io sul divano"
"Non devi preoccuparti, ti sono già infinitamente grato per avermi ospitato"
Crowley non riusciva a guardare l'angelo con un sorriso così puro e gli occhi così splendenti senza sentirsi arrossire
"Vado a prenderti delle coperte" fuggì, sperando di non essere scoperto da Aziraphale
Cercò di sistemare il tutto per rendere la nuova casa dell'angelo il più confortevole possibile, mostrandogli le stanze principali e dove poteva trovare ciò di cui aveva bisogno. Si fece tardi molto prima del previsto.
"Credo che andrò a dormire" sbadigliò il demone "se hai bisogno di qualcosa sai dove trovami"
"Grazie Crowley" disse l'angelo dal profondo del suo cuore
"Non devi ringraziarmi, sono il tuo miglior demone dopotutto" face l'occhiolino
Aziraphale arrossì "Buonanotte"
"Buonanotte angelo"
Entrambi si addormentarono abbastanza facilmente, la presenza l'uno dell'altro li faceva sentire al sicuro, anche se leggermente a disagio.
Un paio d'ore dopo l'angelo si svegliò di soprassalto, strani suoni provenivano dalla stanza del suo amico
"Crowley va tutto bene?" gridò il modo che lo potesse sentire
Non ricevette nessuna risposta. "Crowley?!" riprovò
Niente di nuovo. Si alzò e decise di andare a controllare di persona, trovò il demone agitarsi nel letto in un bagno di sudore, borbottando e ringhiando parole: "Maledetti" "Lo rivoglio indietro"
"Oh...stai avendo un incubo" disse con voce tenera e triste
Crowley stava decisamente sognando la libreria in fiamme, ripercorrendo la perdita del suo migliore amico, e Aziraphale non ne aveva idea.
Fece scorrere una mano sopra di lui cercando di calmarlo con un miracolo, funzionò, ma non abbastanza. Lui stava ancora sudando rigirandosi nel letto.
"Cosa posso fare adesso?" si chiese l'angelo.
Seguì l'istinto. Poggiò una mano sul letto, per aiutarsi a raggiungerlo, e l'altra sulla sua fronte
"Non so quanto possa funzionare..."
Iniziò ad accarezzargli la testa e capelli dolcemente "Va tutto bene, calmati" gli sussurrò
"Non preoccuparti, sono qui"
Iniziò a percepire la fronte corrugata di Crowley rilassarsi sotto il suo tocco
"A quanto pare funziona" continuò fino a quando il respiro del demone non fu completamente regolare e il suo sonno sereno. Quando lo sentì russare leggermente capì di aver compiuto la sua missione. Sollevò lentamente la mano per poter tornare a dormire, ma Crowley, che stava ancora dormendo, afferrò il suo polso.
"Oh no" sospiro l'angelo. Cercò di divincolarsi ma la stretta del demone era decisamente troppo forte.
"Dovresti davvero lasciarmi andare Crowley" disse sperando che potesse sentirlo.
Il demone fece esattamente il contrario, tirandolo verso di lui e facendolo cadere nel suo letto.
Questa volta fu l'angelo ad iniziare a sudare ansiosamente, percepiva il suo corpo andare a fuoco partendo dalle guance.
"Questo è veramente inappropriato!" sussurrò infastidito il suo viso era a pochi centimetri da quello del demone, arrossì ancora di più, se mai potesse essere possibile. Cercò di fuggire un paio di volte, fallendo entrambe, all'ultimo tentativo il demone lo bloccò completamente tra le sue braccia.
"Maledetto demone!" fu la sua frustrazione a parlare rendendosi conto di non avere più scelta.
Iniziò a pensare che quella situazione non era male dopotutto e si addormentò esausto.
All'alba il demone finalmente si svegliò, trovando l'angelo accanto a lui "Cosa diavolo ci fai qui!?" chiese sorpreso
L'angelo aprì gli occhi di soprassalto, con aria colpevole "Io...non...uhm..."
Crowley alzò un sopracciglio con aria confusa.
"St-stavi avendo un incubo, h-ho cercato di calmarti e poi..." balbettò alzandosi velocemente dal letto ammutolendosi quando i suoi ricordi tornarono all'abbraccio del demone, si sentì arrossire, di nuovo.
Crowley iniziò a capire quello che era successo, non era la prima volta che aveva quell'incubo, ma era la prima volta che non si svegliava in lacrime. Capì quanto il suo angelo lo avesse aiutato senza nemmeno rendersene conto.
"Puoi tornare" disse, la sua voce era molto più morbida del solito
"Uhm?!"
Il demone afferrò il polso dell'angelo tirandolo di nuovo nel letto
"Oh no, non di nuovo" penso Aziraphale cadendo sul materasso
Prima che l'angelo potesse vederlo si arrotolò nelle coperte dandogli le spalle e nascondendo il viso rosso nel cuscino "E' troppo presto per alzarsi, e qui è più comodo del divano" farfugliò
Aziraphale si senti l'angelo più felice della terra e accarezzò i capelli rossicci di Crowley "Grazie" sorrise
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