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Papi.

Questa non è una storia daddy kink, ma alcune volte viene usato.


Daddy.


Louis ha appena finito di guardare un video chiamato Daddy Kink, dove il sottomesso chiamava il dominante "daddy".

Prova a vedere se ad Harry piace il procedimento.

-Hai già finito di mettere a posto i vestiti, daddy?

-Stai parlando con me?

-Certo che sto parlando con te, daddy.

-Non sono il tuo daddy, Louis.

-Mi dai il latte, daddy?

-Louis, basta.

-Posso leccarti il pene?

-Louis...

-Posso succhiare tutto il tuo pene ed essere un bravo bimbo per te, daddy?

-... L-Louis ora basta.

-Mi sto comportando male, daddy? Mi merito una punizione?

-...

-Mi picchierai, daddy?

-Smettila di chiamarmi daddy, sono più piccolo di te.

-Va bene, piccolo.

Harry non ci pensa neanche due volte quando va dove si trova Louis e lo afferra dalle spalle, per poi spingerlo contro una parete. Louis è troppo sorpreso per poter opporre resistenza.

Forse Harry si è solo arrabbiato improvvisamente e vuole picchiarlo, quindi il castano si limita a chiudere gli occhi, aspettandosi il peggio. Non si sarebbe mai immaginato di sentire la pressione del corpo del riccio contro il suo.

Non si aspettava neppure che Harry lo girasse, lasciandolo con la guancia premuta contro la fredda parete. Trema per alcuni secondi, aspettandosi ancora il peggio, un pugno o perlomeno un urlo.

-Ora daddy punirà Lou.

Gli occhi di Louis si spalancano al sentirlo, e resta sorpreso ancor di più quando si accorge del tono carico di eccitazione del suo amico. Cerca di girarsi per poter vedere Harry, ma con un movimento veloce il più alto muove i piedi, facendo sì che Louis apra maggiormente le gambe.

Harry si toglie la cintura dei pantaloni; non lo sta neanche facendo velocemente, non è che Louis proverebbe a scappare. Il ragazzo dagli occhi azzurri si trova in completo shock, non riesce a credere in quello che sta succedendo, forse si è di nuovo addormentato con il dildo nel sedere.

Sì, probabilmente deve trovarsi addormentato sul divano, sognando tutto questo mentre Harry legge qualche libro o scarica un nuovo gioco sul cellulare.

Il suo cervello diventa poltiglia. Non si rende neanche conto quando Harry lega le sue braccia con la cintura, impedendogli così di separarle o muoversi, lasciandole dietro la schiena.

Non reagisce neanche adeguatamente quando il suo bell'amico si trova già inginocchiato e gli sta abbassando i pantaloni, ammirando con occhi affamati il suo posteriore.

Harry non sta ragionando coi suoi cinque sensi, in più, forse Louis è più attivo di lui in un altro senso. Appena aveva sentito il castano chiamarlo daddy aveva provato una piacevole scarica percorrere il suo corpo, dalla testa fino al membro.

Prende i fianchi di Louis e avvicina il suo viso al posteriore di quello, per poi afferrare tra i denti l'elastico dei suoi boxer. Li abbassa lentamente, sfiorando col naso la pelle delle natiche del suo amico.

Louis piagnucola e tiene gli occhi chiusi, il suo cervello continua a non capire correttamente. Non sta pensando con la testa, o meglio, sta pensando con la testa del suo membro, il quale inizia a svegliarsi.

Il ricco lascia cadere l'intimo del ragazzo dagli occhi azzurri a terra e torna ad alzare il viso, osservando il ben fatto posteriore del suo amico. Non ci pensa neanche quando passa la lingua lungo una delle sue natiche, per poi depositargli un morso che probabilmente lascerà il segno.

Si separa un po' e dà una forte sculacciata a Louis, sorridendo di soddisfazione quando sente un piagnucolio mischiato ad un gemito da parte del ragazzo di fronte a lui.

-H-Harry... Sul serio tu...?

-Shh... Non ti ho dato il permesso di parlare, piccolo.

Louis è incantato, tanto che non riesce ad evitare di sorridere. Sente un'altra forte sculacciata da parte delle grandi mani del suo amico, e questa volta geme con più forza. Non è mai stato bravo a stare zitto ed all'ora del sesso è sempre stato rumoroso.

Harry ama che il castano faccia rumori così fottutamente eccitanti, quindi non perde più tempo quando lui stesso porta due delle sue dita sino alla bocca, leccandole ed inumidendole, per poi prendere tra le mani le natiche del suo amico e separarle per poterne vedere l'entrata.

Avvicina il suo dito indice fino all'entrata del ragazzo dagli occhi azzurri e lo inserisce lentamente, mentre nasconde il viso in una delle natiche di Louis, dandole lievi morsi e leccate. Louis geme, geme forte, aprendo la bocca in una perfetta "o", mentre lui stesso inizia a muovere i propri fianchi contro il dito di Harry.

Harry per un momento aveva dimenticato che il suo bell'amico non fosse vergine, quindi decide di mettere velocemente un secondo dito, muovendoli entrambi come se fossero forbici. Louis non sa cosa fare, ha bisogno di masturbarsi, ma ovviamente con le mani dietro la schiena e legate con la cintura è difficile.

Louis aveva appena finito di proferire le parole "ho bisogno", quando Harry inserisce un'altra delle sue lunghe dita dentro al castano. Ora entrambi stanno gemendo, si nota la differenza di tonalità quando Louis rilascia maledizioni e ansimi acuti e continui.

Al contrario, Harry fa gemiti più profondi, che vengono ammorbiditi dalla pelle delle natiche del maggiore, il quale riesce a malapena a sentire gli ansimi del riccio.

Harry vuole continuare a provare Louis, il suo cervello è diventato poltiglia tanto quanto il suo. Muove le dita intorno all'entrata del suo amico e le toglie. Il più basso era sul punto di protestare con alcuni piagnucolii quando sente la lingua dell'altro penetrarlo.

-Porca puttana, porca puttana, H-Harry... Ahhh...

Il riccio ha la faccia sotterrata nel sedere del suo amico, il quale sta gemendo e piagnucolando di piacere. Harry è affascinato all'ascoltare il suo nome uscire varie volte dalla bocca del maggiore, ma lo affascina maggiormente avere Louis sotto il suo potere.

Fa scendere una delle mani fino ai pantaloni e li sbottona, così da poter liberare il suo membro eretto. E' grato del fatto di essere stato talmente pigro da non aver cercato un paio di boxer e quindi di non esserseli messi.

In nessun momento si allontana da Louis; inizia a muovere la testa avanti ed indietro, penetrando sempre più a fondo il castano con la lingua. Può sentire come le sue guance sono costantemente schiacciate contro le voluminose natiche del suo amico.

Il riccio inizia a masturbarsi con una mano mentre continua i suoi movimenti. Louis può solo dare lievi saltelli, aspettando sempre più ansioso le spinte che Harry gli dà con la faccia.

Non c'è bisogno che Louis si tocchi -in più non avrebbe potuto- quando viene, macchiando la parete e sporcando il pavimento. I suoi capelli sono appiccicati alla fronte a causa del sudore, e cerca di regolarizzare la respirazione quando sente ancora la lingua di Harry dentro di lui.

-Daddy... Cazzo... Ci si sente così bene...

Harry viene immediatamente all'ascoltare Louis, il seme fuoriesce velocemente, andando a finire sulle gambe del castano.

Il ragazzo dagli occhi verdi si alza con poche forze, si pulisce la bocca con il dorso della mano e gira Louis, così da essere l'uno di fronte all'altro. Ma non lo bacia. Semplicemente si avvicina a lui e lo volta con le braccia. Il ragazzo dagli occhi azzurri è troppo stanco per riuscire a reagire.

Harry toglie la cintura dalle braccia del suo amico, per poi prendere le sue gambe e poggiarlo sulla schiena, trasportandolo. Lo porta in salotto e lo accomoda sul divano, gli pulisce le gambe con un asciugamano umido e lo copre.

In seguito si incarica di pulire tutto il rimanente, ed è in quel momento che si accorge che il suo cuore non è agitato solo per lo stupefacente orgasmo appena avuto.


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