School, teachers and puppies!
-In Cina?! Ma come è possibile che sia in Cina, scusa?- Valerie era incredula quanto Melody a questa notizia.
-Deve aver preso un aereo, ieri sera. Non ricorda come ci sia finita, quindi non posso fornirti altra ipotesi!- si giustificò Melody- Kookie, scusa, riesci ad appoggiarti meno?
-Oh, si, scusa...- mormorò debolmente il ragazzo in questione.
A fine chiamata erano tutti usciti dalla vasca dei pinguini con grande sollievo.
Megan avrebbe cercato altre informazioni e un passaggio per allontanarsi dal confine, poi si sarebbero sentite in seguito.
Era troppo rischioso riportare Jungkook fino al dormitorio dei BTS in quelle condizioni e l'appartamento degli EXO era troppo distante e altrettanto "pericoloso". Il maknae bruciava per la febbre, il sole stava calando e l'aria si era abbassata notevolmente. Su un autobus avrebbero dato troppo nell'occhio e non potevano chiamare alcun pulmino perché, a detta di Suho, non erano ammessi estranei e nemmeno il manager sapeva di Melody e Valerie.
Taxi? Tutti avevano paura dei tassisti corrotti dalle sasaeng.
C'era solo un luogo più vicino che si poteva raggiungere per vie secondarie e che, una volta dentro, sarebbe stato sicuro: l'istituto scolastico in cui alloggiavano le tre amiche.
Certo, anche lì vi erano fan in gran numero, ma vista l'ora dovevano essere tutti o ai club sportivi o a fare le docce o alcuni già a cenare. Muovendosi bene ce l'avrebbero fatta.
Certo, anche le loro compagne di dormitorio erano fan, ma di loro ci si poteva fidare.
Così avevano messo in testa la giacca di pelle di Emma a Jungkook e Suho si era munito di mascherina (le sue tasche nascondevano qualsiasi cosa...) e aveva prestato il suo berretto (recuperato dalla vasca) a Emma per nascondere i capelli bagnati.
Il leader aveva provato a fare l'uomo della situazione e si era caricato in spalla Jungkook perché debole...ma era caduto dopo due passi perché il maknae era molto più grosso e pesante di Suho.
Adesso Melody e Valerie stavano trascinando Jungkook tenendolo grazie alle sue braccia intorno alle loro spalle (entrambe a piedi nudi, poiché Melody con i tacchi era più alta di Valerie, quindi ci sarebbe stato un brusco dislivello), mentre Suho si preoccupava costantemente per Emma, dato che anche lei era fradicia. La ragazza si limitava a farfugliare frasi sconnesse, ad arrossire e a girarsi dall'altra parte a tirare brevi gridolini.
-Certo che però quella vecchiaccia fa tanto la spessa, però quando vede Suho non capisce più un cazzo!- commentò Valerie a un certo punto- SIamo riusciti a passare tutti dall'ingresso senza che lei si accorgesse che eravamo due in più rispetto all'entrata!
-Mi stai dicendo che tu hai capito qualcosa quando hai visto Baek, stamattina?- la punzecchiò Melody. Fortuna che quella stradina in mezzo ai palazzi era deserta e potevano parlare senza problemi. Doveva farsi rivelare i segreti del Google Maps sul telefono di Emma: incredibile che svolgesse un così buon lavoro!
-Baekhyun era tanto di pessimo umore, stamattina?- chiese Suho con una punta di preoccupazione.
-Credo gli siano arrivate.- commentò Valerie con acidità.
Il leader sospirò:- Mi spiace tanto, Valerie, se si comporta male. Secondo me ieri non hai fatto una cosa sbagliata. Certo, forse è stata una reazione troppo estrema, ma sinceramente credo che se lo sia meritato: non è da Baekhyun farsi trattare così male, ti sono grato per aver preso le sue difese.
Valerie guardò Melody a disagio:- Beh, dovevo fare qualcosa per quello stupido, no?
Suho sorrise divertito:- Meno male che ci sono fan pazze quanto te, a questo mondo!
Emma passò il suo miglior sguardo perplesso da Valerie a Melody un paio di volte.
In tutta risposta la ragazza corvina fece spallucce e Melody fece un rapido gesto come a indicare che ne avrebbero parlato dopo.
-Eccoci, è quello là!- Emma indicò a Suho l'enorme facciata dell'edificio che si intravedeva perfettamente alla fine della strada.
Fortunatamente dal giardino d'ingresso passarono solo due o tre gruppetti di studenti, nulla di più. Era un buon presagio su quanto fosse calmo il posto.
-Merda, aspetta!- Valerie bloccò bruscamente tutti.
-Che c'è?- volle sapere Melody, lievemente seccata.
-Guarda, all'entrata c'è il lecchino del preside, se ci becca entrare così ci rispediscono negli USA sedutastante!
Effettivamente era così: il professor Gu era il braccio destro del preside e ogni tanto, a orari imprevisti, si metteva all'entrata del giardino e controllava chi entrava e usciva. Adorava avere quella posizione di potere e quindi, se per lui a quell'ora non si doveva essere fuori (dalle proprie stanze o dall'istituto), potevi benissimo beccarti una settimana di punizione e con tanto di ripulita delle aule.
Se ne stava lì nel suo abito ingessato a osservare gli studenti che percorrevano il giardino.
-Non possiamo rigiocarci la carta dell'idol famoso, vero?- volle sapere innocentemente Suho.
Emma tossì:- Purtroppo no, quello credo che l'artista più moderno che abbia ascoltato sia Mozart!
Gli occhi di Valerie si illuminarono:- No, ma possiamo giocarci la carta di Melody!
La ragazza in questione era piuttosto perplessa:- Che c'entro io, adesso?
-Charlotte una volta l'ha beccato in sala professori a leggere riviste porno americane con ragazze con tette più grandi della loro stessa testa!
-...ora si spiega perché fa anche il lecchino con Charlie...-ragionò Melody.
-Non per allarmarti, Mel, ma guarda con un certo occhio anche te...- commentò Emma.
La ragazza rabbrividì:- Mio D.O, che schifo!
-Grazie per l'anticipazione, Emma! Quello che volevo dire era proprio che, con la tua quarta stratosferica, dovresti distrarlo mentre noi entriamo. Basterà che tu sfoggi tutto il tuo aegyo e che mostri un pò le tette...certo che però non potevi scegliere canotta più accollata eh!
A ogni parola di Valerie, Melody inorridiva:- Si, sai, ero tentata di prendere una canotta con lo scollo vertiginoso con tanto di coppe già inserite per evitare di dover mettere il reggiseno sotto. E' la preferita di Kai!- l'orrore si trasformò in sarcasmo puro- Ma sei scema?!
-Oh, andiamo! Basterà che tu lo abbindoli per qualche minuto, giusto il tempo per noi di entrare nell'edificio.
-Preferirei tornare in California sedutastante...-commentò Melody.
-Beh, io no, quindi datti una mossa!- l'unica cosa che trattenne Valerie dallo spintonare Melody con un piede era Jungkook in mezzo a loro.
-Ti do il cambio, Melody, tu vai.- la incitò Suho, già intento a sorreggere Kookie al posto suo.
-Mi avete già svenduta, siete delle persone orribili!- piagnucolò la ragazza, voltandosi verso la sua amica con il berretto, in cerca di aiuto.
Emma fece spallucce:- Io mi sono già buttata in acqua a salvare Kookie, ho già dato.
Sospirò. Da lei non se lo sarebbe aspettato.
-Pretendo una ricompensa a fine giornata.
Si diresse a grandi passi e con il cuore a mille verso il professor Gu.
E se, appena mi vedrà, sbraiterà e mi spedirà dal preside per una punizione?, deglutì a quel pensiero. In quel momento la salute di Jungkook era molto più importante di qualsiasi rischio.
L'uomo la notò appena mise piede sul marciapiede. La squadrò per un lungo istante, soffermandosi un pò di più sul suo petto.
Melody trattenne al meglio lo schifo:- Buongiorno professore!
Spero di non averlo detto con troppo entusiasmo...
-Melody Gillmore...cosa ci fa fuori dall'istituto?
-Beh, sa, avevo bisogno di certi...oggetti che servono alle donne in un determinato periodo del mese e mi vergognavo a chiederlo alle altre ragazze...era una situazione così urgente che non ho messo nemmeno le scarpe!- rise nervosamente.
Ti vergogni a parlarne con altre femmine ma non con un professore? Davvero molto credibile, Melody, si redarguì.
La ragazza sperò non si accorgesse che non aveva buste della spesa con sé e, per distrarlo, decise a malincuore di agitare un pò di più le spalle.
L'uomo sembrò interessato a quel movimento.
Represse un conato e decise che doveva fare in modo che si voltasse, altrimenti Emma e gli altri non sarebbero mai passati.
-Senta, prof, ritornando qua, mi è sorto un dubbio...
Il sorriso del signor Gu la inquietò ancora di più:- Mi dica tutto, miss Gillmore, sono qui per aiutare gli studenti stranieri!
E a fargli fare lavoretti da schavi, certo...e adesso che dico?
Improvvisamente le balenò in testa l'immagine di uno dei suoi film preferiti.
-Venendo qua ho notato quel palazzo laggiù- indicò un punto indefinito in mezzo a diverse strutture dall'altra parte della strada- e ne sono rimasta così affascinata da chiedermi se avesse una qualche importanza storica!
L'uomo strizzò gli occhi nella direzione indicata dalla studentessa, concentrato.
-Non capisco quale sta indicando...
-Quello lì, professore!- insistette Melody.
Con la coda dell'occhio vide Valerie e gli altri attraversare la strada. Fortuna che il signor Gu era troppo girato per vederli.
-Intende forse quella banale palazzina?
-Ma no, certo che no! Intendo quella laggiù!
Emma, Valerie e i due idols misero piede sul marciapiede.
Il professore fece per girarsi nella loro direzione e Melody per un attimo credette che il cuore le si fosse fermato.
-PROF!- Melody afferrò con prepotenza le spalle della persona in questione.
Alzò così tanto la voce che anche i suoi amici si fermarono.
L'uomo riportò velocemente l'attenzione su di lei e per fortuna non vide i quattro ragazzi.
-La ringrazio di perdere così tanto tempo dietro una ragazza ignorante come me!- per dare enfasi alla sua interpretazione, si esibì in un profondo inchino.
Speriamo che gli altri se la siano data a gambe, non so quanto resisterò prima che questo qui mi metta le mani addosso!
Represse l'ennesimo conato e tornò a sfoggiare il suo miglior sorriso, notando che Valerie e gli altri erano già giunti dal portone principale.
Il professor Gu le rivolse un sorriso vomitevole:- Lei non è assolutamente ignorante, signorina Gillmore ed è il mio lavoro dare a studentesse come lei una mano!
-Sono felice di sapere che potrò contare su di lei per i prossimi mesi!- si inchinò nuovamente- Ora levo il disturbo e la lascio alle sue onorevoli mansioni! Ci vediamo domani a lezione.
-Ma certo, miss Gillmore, altrimenti sarò costretto a punirla!
Soffocò un verso schifato in un colpo di tosse e si affrettò a rientrare nell'edificio.
Voglio un balletto privato di Jimin, come premio, pensò.
Fu felice di constatare che, per i corridoi dell'edificio dei dormitori, vi fossero poche persone. Sicuramente i ragazzi erano riusciti a passare senza troppi intoppi.
Salì di due piani, fino a quello dove si trovavano le stanze sue e delle sue amiche e beccò Valerie intenta a cercare la chiave della camera, mentre gli altri attendevano. Possibile che Emma non l'avesse mai?
-Melody unnie, eccoti!
Tutti si congelarono.
La ragazza in questione si voltò di scatto verso le scale da cui era arrivata: Jaekyung le stava venendo velocemente incontro, con un sorriso a trentadue denti in volto.
-Kyungie! Ehi!- la voce di Melody salì di ottave che non aveva mai raggiunto e corse incontro alla ragazza, per evitare che salisse troppo e vedesse Suho e Jungkook. In quel caso si che sarebbero stati danni.
Bang Jaekyung era una buona amica di Katherine, la sorella minore di Valerie, una tipica ragazza coreana tutta dolci sorrisi ed aegyo...peccato che, sotto quella facciata, tutti sapevano quanto potesse essere inquietante.
Il fatto che fosse una fan sfegatata degli EXO non era un problema così grave, o meglio, non lo era stato fino a quando Melody e Olivia non erano entrate in camera sua per chiederle degli appunti: l'unico modo in cui avevano potuto descrivere la camera con la carta da parati rivestita solo ed esclusivamente da foto degli EXO era stato "Setta Satanica". Poi come lei si scapicollasse davanti alla SM dopo le lezioni o seguisse gli spostamenti degli idols non aveva aiutato a darle un'immagine migliore.
Probabilmente c'era anche lei fuori dal dorm degli EXO quando io e Valerie siamo uscite, pensò.
A detta di Katherine, che Melody non capiva come potesse esserci così amica, Jaekyung si stava appassionando molto ai BTS, ma non poteva darlo a vedere o dirlo a troppa gente, dato che lì in Corea essere fan equivaleva a esserlo fino alla morta di un solo ed esclusivo gruppo. Avrebbe rischiato di rimetterci la faccia.
-E' tutto il pomeriggio che ti cerco! Non è che per caso mi ridaresti gli appunti dell'ultima lezione della professoressa Lee?- le chiese gentilmente.
-Che? Ah, quegli appunti!- Melody si tirò nervosamente indietro i capelli- Certo, non c'è problema. Ti spiace se passo a darteli dopo? Adesso avrei proprio bisogno di fare una doccia!
-No, certo che no! Anche perché hai un'aria parecchio stanca...fatto tardi ieri sera?
Melody titubò. C'era qualcosa negli occhi di Jaekyung che non riusciva a interpretare. Curiosità? Impazienza? Fatto sta che non le piaceva.
-Si, sono ancora un pò giù, ho solo bisogno di riprendere...- si sforzò di sorridere.
-Siete andate a ballare? Avete incontrato qualcuno di interessante?
Le sue domande avevano un'insistenza che non la convincevano affatto.
-Mel? Mel!- Emma spuntò da in cima le scale con il telefono in mano- C'è tua madre al telefono, sbrigati!
-S-Si, arrivo!- si affrettò a dire- Scusa, Kyungie, ora devo andare, passo a darti gli appunti dopo.
Un largo sorriso si fece strada sul viso asiatico della ragazza:- Certo, fa con calma, a dopo!
Jaekyung girò i tacchi e se ne andò, con la sua camminata aggraziata.
Melody tirò un lungo sospiro di sollievo e si affrettò a raggiungere l'amica:- Grazie mille, ci hai salvati tutti!
-Niente di che, complimenti per il tuo ottimo placcaggio!- commentò Emma con un sorriso smagliante.
-Eccola!- Valerie aveva finalmente trovato la chiave e, rallentata dal peso di Jungkook, la infilò nella serratura.
-Abbiamo evitato che questo corridoio pullulasse di sasaeng.- comunicò Melody a Suho.
La porta si aprì e il gruppo si fece pian piano strada.
-Ragazze, siamo tornate!- comunicò Valerie ad alta voce.
Nessuno si apprestò a rispondere.
-Che strano, a quest'ora dovrebbero essere tutte qua...- ragionò Melody.
Il loro "appartamento" era tutto un agglomerato di stanze da letto e tre bagni, tanto grande da riuscire a contenere tranquillamente tredici ragazze, quali erano lì.
Vi erano numerosi studenti stranieri, quindi erano necessarie camere molto ampie.
Tuttavia, l'ingresso collegava tutte le stanze, ed era assurdo che nessuno le avesse sentite arrivare, viste le sottili pareti.
-Ma dove sono finite tutte? Andiamo molto più tardi a mangiare, di solito...- domandò Emma.
Un'improvvisa idea si fece largo nella mente di Melody:- Non è che...?
Dei passi affrettati si avvicinarono a partire da uno dei bagni.
-Ehi, finalmente siete tornate!- Katherine attraversò la soglia nel suo pigiama celeste, con la faccia ancora smorta di chi è malata e i capelli arruffati, gli occhi incollati allo schermo del telefono- Si può sapere dove siete state tutta la notte? Ci avete fatto preoccupa...
Le parole le si bloccarono in gola quando sollevò lo sguardo verso le sue amiche e, soprattuto, su un Jungkook più svenuto che sveglio e su un Suho visibilmente a disagio.
-Oh no...- sussurrò Melody.
Una cosa che sicuramente lasciava intuire che Katherine e Valerie fossero sorelle, era che entrambe urlavano davanti agli idols. Molto forte, anche.
Valerie lo sapeva bene e mollò al volo Jungkook per fiondarsi sulla sorella, proprio quando stava per ributtare fuori tutto il fiato.
-WOH!- Suho non riuscì a sorreggere il maknae dei BTS da solo e, inevitabilmente, sia lui che Jungkook caddero addosso a Emma.
-Non urlare! Non un fiato! Se qualcuno accorre qua sarà la nostra fine!- sibilò Valerie a pochi centimetri dal viso di Katherine, mentre le teneva una mano premuta sulla bocca.
-Posso fidarmi?- Katherine annuì freneticamente e Valerie la lasciò andare.
-Tutto bene?- volle sapere Melody, non sapendo che fare dell'ammasso di idols che era caduto addosso all'amica.
-Non so se definire ciò un sogno o un incubo...-disse Emma con voce strozzata- In ogni caso, non svegliarmi.
-Scusa, Emma!- il leader degli EXO si alzò velocemente e, insieme a Melody, tirò su il maknae dalla ragazza, anche se quest'ultima accolse l'azione con un certo malcontento.
-Credo sia il caso di mettere Kookie a letto, non vorrei peggiorasse ulteriormente.- disse Melody, mentre Emma si rimetteva pian piano in piedi.
-Prima però converrebbe cambiarlo, è ancora fradicio!- Valerie fece di tutto per non lasciare trasparire un'espressione perversa, mentre diceva ciò.
Emma le rivolse il suo migliore sguardo di avvertimento, prima di avere un brusco capogiro e rischiare di ricadere a terra.
-Emma! Stai bene?-si allarmò Suho.
-Si...credo di si...
Valerie le mise una mano sulla fronte e sussultò:- Mio D.O, Emma, ma tu vai a fuoco!
-...si vede così tanto che sono arrapata?- sussurrò la ragazza.
Valerie esibì la sua migliore espressione perplessa:- No, ma si vede che stai cominciando a delirare.
Melody rimase allibita:-...il tuffo nella vasca di pinguini non ti ha fatto bene.
-Aspettate!- Katherine attirò l'attenzione su di sé- Vasca di pinguini? Suho? Jungkook?...MA CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!- il tono della ragazza era isterico- E' una candid camera o cosa?!
-Kat, non è il momento per lasciarsi prendere dall'isterismo! Se ci fossi stata prima te lo avrei lasciato fare, ma adesso devi tenere i nervi saldi per cinque minuti!- Valerie tornò a rivolgersi a Melody e agli altri- Dobbiamo evitare un ulteriore contagio.
La mente di Melody lavorò velocemente:- Dunque, come hai detto tu, dobbiamo mettere a letto Kookie. Dato che in camera mia e di Emma non c'è nessuno, facciamolo coricare lì. Joonmyeon, sicuramente troveremo nei vari armadi diversi indumenti poco femminili ed extra-large, ti saremo grate se, da uomo di turno, gli dessi una mano a cambiarlo.
Suho strabuzzò gli occhi:- Io? Scusa, Mel, ma se lo facesse un altro uomo, non sarebbe un pò strano?
-LO FACCIO IO!- saltò su di colpo Katherine, beccandosi una gomitata nelle costole da parte di Valerie.
-Non ci provare!- sbottò Emma- Il corpo di Jungkook è un bene troppo grande per essere scoperto così!
Melody sospirò:- Ti prego, Joonmyeon, vorremmo soltanto che la situazione non peggiorasse!...e che la purezza di Kookie non venga violata da delle fan troppo su di giri- e si girò a guardare Katherine ed Emma.
-Concordo con Mel: ti abbiamo assicurato che le nostre compagne sono affidabili...ma sono pur sempre giovani fan in piena fase ormonale.- (Katherine si lamentò dicendo che lei non potesse parlare tanto)-E poi chi vuoi lo venga a sapere? A questo punto credo valga tutto!- commentò Valerie.
Il leader passò lo sguardo un pò di volte sulle ragazze nella stanza (Katherine si stava evidentemente trattenendo dall'esibirsi nel suo migliore fangirling) e alla fine sospirò:- Va bene, ma solo perché siete voi e perché non voglio che gli EXO abbiano problemi con la BigHit.
-Grazie mille, leader!- ammiccò la mora.
-Emma, fai strada ai ragazzi, intanto coricati anche tu.- disse Melody premurosamente all'amica.
-E magari fatti fare da infermiera dal tuo caro bias negli EXO e fai caldo a Kookie con il tuo corpo.- sussurrò maliziosamente Valerie.
-VALERIE!- squittì Emma e le sue guance divennero ancora più rosse- Avete appena detto di evitare di stupra-ehm assaltare il maknae, non puoi provocarmi così!
-Emma, ci accompagneresti, per favore?- chiese gentilmente Suho.
-Noona...ho un pò freddo...- bofonchiò il maknae dei BTS. Era la prima volta che apriva bocca da quando erano entrati nell'istituto.
Melody ebbe per un attimo paura che la ragazza si sciogliesse, mentre Katherine soffocava un verso incomprensibile. D'altronde Jungkook era anche il suo bias.
Fortunatamente Emma si limitò a prendere anche lei Jungkookie (assicurò di farcela, nonostante la febbre) e aiutò Joonmyeon a trasportarlo nella camera.
-Ci fidiamo a farla andare? Voglio dire, noi stavamo svenendo con un bias davanti...lei è in camera sua da sola, con ben due!- ragionò Valerie.
-Ma non è giusto!- piagnucolò Katherine- Anche io sono malata, perché nessuno mi fa da infermiera?!
La porta d'ingresso si aprì con un cigolio e l'attenzione delle tre ragazze rimaste fu rivolta a essa: dallo spiraglio che si creò spuntò la testa titubante e incuriosita di Cecilia.
-Ah, siete qua...sono tanto nei guai?- chiese con voce tanto bassa da far intendere che la ragazza avesse mal di gola.
-Come sarebbe a dire che nessuna di noi è tornata al dormitorio?!- Valerie alzò un pò troppo la voce alla rivelazione della sorella: nessuna di loro aveva più fatto ritorno all'istituto dall'uscita della sera precedente.
Ellie non era nel dormitorio perché doveva ancora finire le prove con il club di teatro, ed era l'unica di cui si sapesse qualcosa di certo, dato che non aveva partecipato alla serata.
Cecilia aveva rivelato di essersi risvegliata in un parco non troppo distante dalla scuola, su una panchina, con un forte mal di gola e un gran raffreddore, a causa del suo abbigliamento leggero per andare a ballare.
Ora erano nella camera divisa da Cecilia, Megan e Katherine, sedute sui rispettivi letti e stavano cercando di fare chiarezza sulla situazione.
Suho era venuto una volta per chiedere i vestiti e per chiedere dove potesse trovare qualcosa per medicare meglio i due malati (Cecilia aveva rischiato un mancamento, se non altro aveva avuto una reazione pacata), poi non era più tornato e, nonostante l'invidia e la curiosità crescente di Katherine, le ragazze avevano scelto di lasciarli stare.
Katherine si morse nervosamente il labbro inferiore:- Non erano con voi, ieri?
Valerie e Melody si scambiarono una lunga occhiata, poi la seconda prese parola:- Si, ma non ricordiamo niente di cosa sia successo da quando siamo entrate nel locale fino a poche ore fa.
-Ora che ci penso, nemmeno io ricordo come sono finita lì al parco...- confermò Cecilia- Pensate che mi sono trovata degli spiccioli di fianco, manco fossi una barbona!
Un rumore improvviso provenne dalla borsetta della ragazza: sembrava che qualcosa al suo interno abbaiasse.
-Cece...la tua borsa ha appena abbaiato...-notò perplessa Valerie.
-Oh, si era addormentato e mi sono dimenticata di tirarlo fuori!- Cecilia corse a prendere la borsa sulla sedia e ne tirò fuori un cucciolo di quello che doveva essere uno spitz, tutto agitato e con la minuscola coda che si muoveva freneticamente.
Appena Cecilia lo prese in mano, questo cominciò a leccargliele.
-Stavi tenendo un cane in una borsa senza aria...spero i tuoi non te ne abbiano mai comprato uno.- commentò Valerie.
-Ma è adorabile!- Katherine corse verso l'amica per prenderlo in braccio- E questo bel cucciolo da dove spunta?
-E' stato lui a svegliarmi, lavandomi la faccia. Continuava a seguirmi e non me la sentivo di lasciarlo lì da solo.
La sorella di Valerie accarezzò il cagnolino con fare pensieroso:- E' di razza, quindi non penso si tratti di un randagio. Speriamo che i padroni vengano a cercarlo, povero cucciolo...-Katherine si rivolse a Melody e Valerie:- E voi? Vi siete svegliate nella vasca dei pinguini che dicevate prima?
-E come avete incontrato Joonmyeon?- questo incuriosiva seriamente Cecilia.
Le due ragazze raccontarono del loro risveglio, del dormitorio degli EXO, dei numerosi lividi di Valerie, dell'odio di Baekhyun, del ritrovamento di Jungkook ed Emma allo zoo e della chiamata di Megan dalla Cina.
-Meg è in Cina?- chiese Cecilia con voce strozzata- Mi prendete in giro.
-Vorrei, ma purtroppo si trova al confine con la Corea del Nord, mi chiamerà quando avrà novità...-sospirò Melody.
Katherine rivolse la sua migliore espressione stupita a Cecilia:- Ma tu ti stai seriamente preoccupando per Megan?
-Beh, si, è mia amica...
-Ma queste due hanno appena detto di essersi svegliate nel dormitorio degli EXO! DEGLI EXO, CAPISCI?!- il cane si agitò.
-L'ho detto anche io a Mel che il culo di Kai era molto più importante dei pinguini di Emma.- Valerie si schierò con la sorella.
A Katherine arrivò un messaggio.
-Questo perché siete delle persone davvero pessime e senza principi morali! Ce ne è di tempo per parlare di Kai nudo,- intervenne Melody prima che la conversazione degenerasse- ma è molto più urgente sapere dove sono finite tutte, così anche da capire cosa è successo.
-Abbiamo idea da dove cominciare?- chiese Cecilia- Gli EXO non sembravano conoscere nessun altra di noi?
-Oh...- disse semplicemente la sorella di Valerie, richiamando così l'attenzione delle altre.
-Credo di aver appena trovato un punto di partenza.- mostrò il display alle amiche- Ellie mi ha appena scritto che fa tardi perché è uscita dall'istituto perché l'ha chiamata la polizia.
-CHE?!- sbottò Valerie.
Melody, Cecilia e la mora lessero velocemente il messaggio.
La castana strabuzzò gli occhi:-...Mona è in questura?
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