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Capitolo 6

Tornai a casa e senza rivolgere parola alla mia famiglia, andai nella mia stanza per pianificare tutto.

Ero davanti al pc per trovare il primo volo per Milano e sorprendentemente , uno sarebbe partito tra 3 ore.

''Perfetto''

Aprì l'armadio prendendo il mio zaino eastpak viola per mettere qualche ricambio per il viaggio. Non sarei partita sprovvista questa volta . Dylan non voleva vedermi la volta scorsa e probabilmente sarebbe stata un'impresa parlare con lui.

Qualcuno bussa alla porta e fortunatamente era Benny. Ancora non avevo trovato una buona scusa da dare ai miei genitori per questa partenza improvvisa.

<<Kayla? Ma dove stai andando?>>

<<Benny parto>> dico continuando a prendere vestiti dall'armadio.

<<Questo l'avevo visto. Ma dove vai?>>

<<Vado da Dylan >> dico con voce tremante per l'emozione.

<<Ma...non avevi detto che ...>>

<<Avevo detto tante cose Benny, ma ho parlato con Dory, la proprietaria della libreria, e mi ha fatto capire che non posso stare a piangere tutti i giorni per lui. Lo amo e devo andare assolutamente a farglielo sapere. Deve sapere che non posso vivere senza di lui e neanche suo figlio>> dico prendendo le mani di mia sorella e guardandola negli occhi.

<<Kay, sono contenta di questa decisione , perché è la cosa più giusta da fare, ma ... ho paura che lui ti possa rifiutare come l'ultima volta>>

<<Benny devo provare. Tra poco la mia pancia sarà sempre più grande e dovrò parlare con mamma e papà. Loro mi chiederanno subito dov'è il padre e devo sapere se lui ci sarà oppure no>>

<<Hai ragione sorellina. Ti voglio bene e spero che andrà tutto per il verso giusto perché te lo meriti e perché si vede dai tuoi occhi che lo ami>>

<<Benny... anche io ti voglio bene. Io parto tra 3 ore . Dirò a mamma e papà che torno all'università per qualche giorno. Spero che mi appoggerai >>

<<Ovvio sorella ma ricorda di non affaticarti . Bhe... per il bambino>> dice indicandomi la pancia.

Ne ero proprio sicura , adoravo mia sorella con tutto il cuore. Quello che sta facendo per me , lo ricorderò per sempre.

Decisi di chiamare Aly e fargli sapere della mia pazzia.

<<Kayla??? Oh mio Dio , cosa è successo? stai bene? non mi hai mai chiamato in questi giorni. Oh no ti prego non dirmi che è successo qualcosa al bambino. Kayla ???>>

<<Alyyyy ??? rilassati non è successo niente>>

<<Oh mamma mia . Mi era preso un colpo . Allora perché mi hai chiamata?>> dice sorpresa.

<<Bhe... tra poco parto...vado da Dylan>>

<<Ti ha chiamata?>>

<<No , ma ho capito che non posso stare qui a pensare a lui senza reagire. Deve sapere che aspetto suo figlio in un modo o nell'altro>>

<<Ma sei sicura tesoro? l'ultima volta non ti ha voluta vedere>>

<<Aly? io lo amo e farò di tutto per parlare con lui. Se lui lo vorrà oppure no. Per amore si combatte fino alla fine ed io farò così>>

<<Kayla va bene. Infondo è la cosa più giusta da fare. Ti raccomando di chiamarmi per qualsiasi cosa,  e se ti serve una mano per spaccargli la faccia non esitare a farmelo sapere. Devo scontarmi ancora il viaggio a vuoto che ci ha fatto fare >>

Iniziammo a ridere ed ero contenta del suo appoggio. La salutai e chiusi la chiamata.

Controllai per l'ultima volta se c'era tutto dentro lo zaino. Vestiti , soldi , trucchi, spazzola, dentifricio, spazzolino. C'era tutto.

Tirai un sospiro profondo per prendere coraggio e uscì da quella stanza con lo zaino.

Bussai alla porta di mia sorella per salutarla.

<<Benny, io sto andando . Ci sentiamo ok?>>

Benny corre ad abbracciarmi e una piccola lacrima scese dal mio viso.

<<Ti voglio bene sorella. Anche a te piccolo nipotino>> dice con voce dolce.

<<Ti vogliamo bene anche noi Benny>>

Scendo al piano di sotto con mia sorella per avvisare i miei genitori della mia partenza.

<<Mamma? Papà?>>


Mia madre era in cucina e in un secondo arrivò in salotto con uno strofinaccio in mano , papà era sul divano intento a leggere un libro.


<<Si tesoro?>> dice mamma.


<<Vi volevo avvisare che tra 1 ora parto. Torno al campus per decidere una volta per tutte se continuare oppure no gli studi>>

<<Spero che rifletterai bene >> dice mio padre. Lui ha sempre voluto che frequentassimo l'università e che diventassimo delle persone con un posto di lavoro dignitoso. Io desideravo con tutto il cuore laurearmi in lettere e insegnare , ma il mio bambino era più importante. L'università avrebbe aspettato.


<<Si papà >> dico lasciandogli un bacio.


<< Ti raccomando bambina mia >> disse mia madre abbracciandomi.


<<Vi voglio bene >> dico in lacrime .


Mio padre decise di accompagnarmi in aeroporto e lo salutai prima che si insospettisse .


La signorina chiamò il volo ed io corsi a prenderlo. Mi batteva forte il cuore. Stavo andando da Dylan, senza sapere come sarebbe andata a finire.


Guardai fuori dal finestrino e il mio cuore agitato, finalmente, stava riprendendo a battere più lentamente.

L'aereo atterrò ed io non avevo la forza di alzarmi. Ero agitata e impaurita. Non sapevo se quella era la cosa giusta o meno. Dopo un po' di esitazione. Pensai alle parole di Dory e mi alzai più sicura di me. Quella donna mi aveva aiutato tantissimo, quando sarei tornata avrei fatto di quella libreria un qualcosa di irriconoscibile pur di ringraziarla.

Fermai il primo taxi di passaggio e chiesi di portarmi in un ''Bed and Breakfast'' vicino la Serenissima. Era tardi per andare da Dylan che probabilmente non ci sarebbe stato .

Quel posto era quasi quasi inquietante ma l'autista mi assicurò di essere il meno caro nei dintorni .

Mangiai qualcosa ed andai in camera. Le pareti erano marroni con un letto singolo al centro della stanza , delle tende color bianco sporco e un bagno antico. Non era per niente confortevole , ma mi sarei accontentata di tutto in quel momento. Ero così stanca. Mi cambiai e mandai un messaggio a Benny e Aly per fare sapere che era tutto ok e mi addormentai.


...


Erano le 7:30 e decisi di fare una doccia e prepararmi per incontrare Dylan. Alle 8:00 ero già fuori dal ''Bed and Breakfast'' e in poco tempo arrivai all'enorme struttura.

<<Salve, come posso aiutarla?>>

<<Si...salve...sto cercando Dylan Cooper >>

<<Ha un appuntamento per caso?>>

<<In realtà no>>

<<Come la devo annunciare?>>

<<Robinson....Kayla Robinson>>

Prende il telefono e digita un numero.

<<C'è la signorina Robinson che vuole parlare con lei>> dice la signorina.

 <<Ok...ok>>

Chiude il telefono e schiarendosi la voce mi dice << Signorina , il signor Cooper è in riunione>>

<<Ok...aspetterò qui>>

Mi siedo in una poltroncina davanti la reception e guardo l'ora sul cellulare. Sono le 8:30 e non facevo altro che guardare persone in abiti eleganti entrare e uscire. Di Dylan neanche l'ombra.

Le ore passavano ed ormai erano le 12:30, prima o poi sarebbe sceso per pranzare.

Alle 13:45 decido di parlare con la signorina per chiedere quanto sarebbe durata la riunione. Lei gentilmente richiama il numero di pochi minuti fa e poi si rivolge a me con uno sguardo dispiaciuto.

<<Signorina.... il signor Cooper mi ha detto di essere impegnato. Mi ha consigliato di invitarla a tornare un altro giorno>>

Sapevo che era una scusa per scappare come sempre ai problemi , ma io non mi sarei arresa.

<<Rimarrò qui fino alla chiusura>> dico decisa.

Ormai mi faceva male il sedere per tutte le ore passate su quella stupida sedia.

Decisi di chiamare Aly, mi avrebbe fatto compagnia.

<<Kayla? tutto ok?>>

<<Non va niente bene , sono seduta in questo posto da ben 4 ore e Dylan trova mille scuse per non vedermi>>

Aly rimane in silenzio per qualche secondo.

<<Dylan è un fottuto stronzo>> si limita a dire.

<<Aly ci sentiamo dopo>> dico per poi riattaccare.

Erano le 19:00 e mi sentivo stanca e senza forze . Tra un'ora avrebbero chiuso ed io aspettai fino all'ultimo secondo in quella sedia.

Mi avevano comunicato che Dylan era andato via dall'uscita posteriore.

Uscì da quel posto amareggiata e senza forza di lottare per lui. Sapevo che sarebbe stata dura , ma non così tanto.

Andai a mangiare in una panineria nei dintorni e poi entrai in quel ''Bed and Breakfast '' a riposare.

Il telefono squilla ed era Benny.

<<Sorella? buone notizie?>>

<<No Benny, sono rimasta in quel posto per 11 ore e lui non si è degnato di parlare con me>> dico in lacrime.

<<Kay, torna a casa . Lui non ti merita , e probabilmente non ti ama>>

Non potevo fermarmi , non potevo assolutamente tornare a casa . Sarei rimasta lì fino a quando lui non avrebbe parlato con me.

<<No Benny, rimango qui. Ora vado a dormire che sono stanca>>

<<Ok sorellina ti voglio bene>>

<<Anche io>>

Quella sera mi sentivo tutta indolenzita. Mi girai nel letto alla ricerca di una posizione confortevole . Mi sentivo così stanca che misi da parte i pensieri e mi addormentai.

....

Mi alzai presto anche quella mattina e come il giorno prima aspettai 11 ore ma niente.

La signorina si limitava a dire '' E' in riunione '' oppure '' Adesso è impegnato '' oppure '' Forse è meglio che ritorni domani ''

Non lo sopportavo più, godeva nel sapere che stavo tutte quelle ore ad aspettarlo? Ma poteva essere diventato una persona senza cuore? Stavo veramente lottando per una persona così?

Non facevo altro che piangere, stare ore ed ore seduta in una sedia scomoda e fare un pasto al giorno. Non sarei durata per molto. Sono incinta e mi sto affaticando parecchio.

Quella sera si riempì di mille domande.

Avrei dovuto combattere per una persona così? Mi avrebbe mai ricevuta nel suo ufficio?  Perché si comportava così ?

Ma soprattutto .Mi amava ancora?

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Spazio autrice

Spero che la storia vi stia piacendo.

Secondo voi...

Come farà Kayla a parlare con Dylan?

Riuscirà a combattere nonostante i costanti rifiuti di Dylan?


Un bacio :***






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