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Capitolo 36

BENNY POV

Eravamo tornati a casa e non sapevo se essere contenta o prendere il primo volo e tornare da mia sorella. Gionny era tranquillo, camminava di fianco a me con un sorriso smagliante tenendomi la mano.

<<Amore perché non facciamo sega?>>

<<Cosa?>> mi guarda strano.

<<Si, saltiamo la scuola. Sarà eccitante passare una giornata insieme mentre tutti i nostri compagni sono a studiare>>

<<Assolutamente NO>> prende la mia mano e la tira verso il cancello della scuola.

<<AHI...>>

<<Che succede?>> si ferma preoccupato.

<<Improvvisamente mi sento male...io... vado a casa>>

<<Benny? la vuoi finire? si vede ad un chilometro che non hai niente>>

Diamine, questo ragazzo mi conosce fin troppo bene o sono io che non so recitare.

<<Ok, mi arrendo ma se la mia giornata sarà una schifezza... ritieniti responsabile>>

<<Ok amore>>

Il suo saluto davanti la porta della mia classe, non è con un bacio sulla fronte ma un bacio sulle labbra. Un bacio che mi fa dimenticare tutta la tensione di pochi secondi fa. Lo adoro.

<<Cosa?>> <<Ma....>> <<Avevo ragione >> Lili impertinente.

<<Stiamo insieme ok? ora tappati la bocca grazie>> mi siedo nel mio posto accanto a quella chiacchierona e prendo un foglio, pronto ad essere scarabocchiato.

<<Che sei crudele con la tua amica che... si preoccupa solo della tua vita sentimentale>> dice pavoneggiandosi .

<<Sei solo una pettegola Lili e lo sai anche tu>>

<<Ok e cosa c'e' di male? anzi dovresti essere TU a raccontarmi quei particolari che a me interessano tanto>>

<<Mai...non capiterà mai>>

<<Guasta feste...>> mette il broncio.

<<Però io ho delle cose da raccontarti>>

<<Se sono cose brutte non raccontarmele per favore>>

<<Riguardano te...>>

<<Belle?>>

<<Mmmm....>>

<<Ti prego tienile per te allora>>

<<Penso che le dovrai sapere o ti conviene non pranzare oggi>> si capiva benissimo che non vedeva l'ora di raccontarmi quello che aveva scoperto e non l'avrei zittita in nessuna maniera se non accettando.

<<Ok dimmi pure>>

Scarabocchiavo quel foglio con un fiore, una casa, il mio nome, quello di Giò.....

<<Logan si è divertito parecchio durante la tua assenza>>

<<In che senso?>>

<<Ha detto a tutti che è venuto a letto con te e che.... cioè è stato molto pesante nei tuoi confronti Benny... >>

<<Non mi interessa di quello che dice su di me>>

<<Ok....come vuoi>>


<<Ehi tesoro>> Giò mi prende la mano e raggiungiamo la mensa.

Varcata la soglia, trovo mille occhi a guardarmi. Probabilmente sapere che sto già con un'altro dopo pochi giorni dalla rottura di fidanzamento con Logan, sarebbe stata solo un'ulteriore conferma di quello che dice sul mio conto.

<<Tranquilla, fai finta che non esistano, anzi immaginali tutti nudi>> scoppio a ridere e sinceramente, l'idea era alquanto divertente.

<<Ecco così mi piaci>> mi lascia un bacio sulla guancia e proseguiamo nella scelta del cibo da mangiare oggi.

<<Ehi bella? questa sera a casa mia?>> Giò per poco non lo schiaffeggia e lo trascino qualche centimetro più in là.

<<Amore lasciali perdere>> lo guardo dritto negli occhi e sembra essersi calmato.

<<Ohhh... chi si vede>> Logan gira intorno a me e mi squadra da capo a piedi.

Non lo calcoliamo e proseguiamo con il nostro vassoio.

<<Bellezza...>> mi sfiora la schiena ed io mi limito a scostarmi.

<<Lo so che sei ancora innamorata di me>> mi sussurra mentre Giò stringe un pugno e cerca di non spaccare la faccia anche a lui.

<<Mi ricordo sai...come gemevi sotto di me... ti piaceva, eccome se ti piaceva... sai se vuoi...>> si avvicina appoggiando la sua protuberanza al mio sedere ed io mi giro e lo spingo con tutta la forza che ho in corpo.

<<Stammi lontano ok?Non ti è bastato il cazzotto che hai ricevuto da Dylan? Ne vuoi un altro per caso?>>

Non ero riuscita a trattenermi, Dylan mi aveva detto di non calcolarlo ma così era troppo.

<<Ahah...Tu che minacci me? State sentendo amici? La signorina Benny Robinson minaccia ME....>>

Forse pensava di essere al circo? Si sentiva il re della scuola o cosa?

Con un movimento della mano, come per metterlo da parte, riprendo il mio vassoio e continuo ad andare avanti. Dopo aver attirato l'attenzione di tutta la scuola, Logan non era ancora contento. Mi afferra da un braccio facendomi girare e spingendomi al bancone.

<<Se voglio, ti posso riprendere quando voglio. Anche adesso>> con un movimento veloce, mi ritrovo seduta sul bancone con lui tra le gambe.

Prendo il mio piatto con spaghetti scotti e la verso proprio sulla sua testa.

<<Ti basta così? sei abbastanza soddisfatto?>>

lo vedo indietreggiare, cacciandosi qualche filo di pasta che ricadeva sul suo viso. Proseguirono urla e applausi da parte di tutti i presenti e sorpassai quell'ammasso di pervertito rivolgendomi ai miei spettatori.

<<Grazie, grazie>> seguito da un inchino.

Logan era infuriato e mi prese da un braccio dicendomi a denti stretti <<Me la paghi>>

Ok, morale della favola? Non avevo seguito i suggerimenti di Dylan ma avevo solo peggiorato le cose e in compenso avevo accantonato le schifezze che aveva detto sul mio conto.

<<Cammina...>> Giò mi prende da un braccio trascinandomi fuori. <<Ma che ti salta in testa? Ti vuoi fare espellere?>>

<<Senti, tu hai voluto che io entrassi a scuola>>

<<Tu sei matta>>

<<Si e anche tanto. Preferivi che mi palpasse davanti a tutti?>>

<<Mmmm... assolutamente no>>

Si avvicina lentamente facendo appoggiare il mio corpo al muro, posa le sue mani sui miei fianchi e le mie braccia circondano il suo collo, tutto seguito da un meraviglioso bacio.

<<Da domani mangiamo fuori>> dice per finire.

Neanche il tempo di tornare in classe, mi chiamano in presidenza. Ok, il ''me la paghi'' sarebbe stato questo? Ancora non conosce Benny Robinson.

<<E' permesso>> la maniglia si piega lentamente cigolando e trovo il preside con Logan ancora sporco di sugo.

<<Prego Signorina Robinson, si accomodi>> indica la sedia.

Quel farabutto faceva il viso da quello che non ci colpa, ma con me non attacca.

<<Allora, mi spieghi cosa è successo a mensa>> incrocia le sue mani come se già sapeva cosa mi sarebbe aspettato.

<<Mi sembra sia evidente signore>>

<<Invece no Signor Preside. Il qui presente Logan Holt, si è permesso di molestarmi davanti a tutta la scuola>>

<<Signore ma non è vero>> si alza in piedi e adesso mi sta stancando.

<<Ho tutta la scuola testimone di quello che ha fatto. Chiami chiunque e le dirà tutto>> mi alzo e incrocio le braccia al petto aspettando una risposta.

Logan era imbestialito. Era caduto nella sua stessa trappola e il Preside era senza parole.

<<Signor Holt, le conviene andarsi a ripulirsi e lei Signorina Robinson, vada in classe>>

<<Come? ma mi sta guardando? Non può passarla liscia>> dice gesticolando.

<<Si, forse dovrei dare una punizione....ma a lei Holt>>

Sbuffando esce dalla porta scomparendo finalmente dalla mia vista.


<<Cosa? Sei terribile>>

<<Giò ma è lui che se le cerca. Io ero tranquilla nella mia classe che studiavo... più o meno>>

Non la smetteva di ridere ed io alla fine risi dietro di lui. Ero passata dallo zimbello della scuola alla regina, tutti mi salutavano o si complimentavano di quello che avevo fatto. Mi sentivo abbastanza soddisfatta. Qualcuno addirittura mi mandò la foto di Logan pieno di spaghetti in testa.

<<Questa la manderò a Dylan, si farà quattro risate>>

Invio il messaggio e dopo trenta secondi mi squilla il telefono.

<<E' Dylan>> già ridevo.

<<Cognato, hai visto la mia opera d'arte?>>

<<Non ti avevo detto di non calcolarlo?>>

<<Si ma è stata legittima difesa. Sai, quando uno ti molesta davanti a tutti, devi reagire no?>>

<<Cosa ha fatto?>>

<<Mi ha messo le mani addosso quindi ho reagito come potevo. Peccato che nessuno abbia filmato la scena. Ti saresti sbellicato dalle risate>>

<<Benny non è una bella cosa>>

<<Ma se sta ridendo, vedi che ti sento anche se siamo a chilometri di distanza>>

<<E va bene è stata bella quella foto ma stai attenta a non combinare guai>>

<<Ok papino saluta Kay>>

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