Capitolo 35
KAYLA POV
<<Amore? sei pronta?>>
<<Direi di... NO>> il primo cuscino che trovo, finisce al centro dell'enorme specchio della nostra stanza.
<<Mi fai entrare almeno?>>
Mi ero chiusa in stanza ad urlare contro lo specchio. Dovevo andare a fare shopping e anche urgentemente.
Apro la porta bruscamente facendo perdere l'equilibrio a Dylan, finendo dritto a terra.
<<Dobbiamo fare shopping... subito>>
<<Oh tesoro si io sto bene, che ragazza premurosaaaaa>> disse ironizzando.
<< Dylan? non è il momento di scherzare. Prestami una tua maglietta e andiamo a fare shopping>>
<<Em... amore? credo che la mia maglietta non ti venga più>>
<<AHHHHH>> mi chiudo in bagno sbattendo la porta.
DYLAN POV
<<Ma cosa sta succedendo?>> Benny compare preoccupata.
<<Crisi.... tua sorella è in crisi. Ti prego intervieni tu>> mi avvicino prendendo la sua mano e inginocchiandomi. <<Ti pregoooo>>
<<Ok ok ora alzati>> ridendo si avvicina alla porta del bagno.
<<Kay? cosa dici di uscire e spiegare a tua sorella cosa c'e' che non va?>>
<<No>>
<<Daiiiii>>
<<Ho detto no>>
Era testarda e stavamo perdendo solo tempo. Dovevamo andare al corso e lei sembra farmelo apposta.
<<KAYLINA TI CONVIENE USCIRE SUBITO DA QUEL BAGNO>>
Ok, una donna isterica la posso sopportare ma due no. Indietreggio andando a finire contro il muro.
<<Come mi hai chiamata?>> Kayla esce dal bagno infuriata peggio di prima ed io decido di scappare.
Vado in cucina e incontro Gionny.
<<Ehi amico? ma cosa succede?>>
<<Ah non me ne parlare. Questa gravidanza le sta dando la testa, se continua così, la farà nascere isterica>>
<<Shhh.... non farti sentire o ti toccherà dormire fuori>>
Una risata mi uscì spontanea,ma quel momento fu spezzato dall'entrata di Kay.
<<Sono pronta>>
<<Ottimo andiamo>>
Quella pazza della mia fidanzata, si era sistemata uno zainetto per ogni evenienza. Cosa contiene? Snack, snack e ancora snack. La cosa che ancora non sapeva la mia cara compagna, era che avevo già compilato l'iscrizione e oggi è il nostro primo incontro.
Entriamo in una stanza con delle sedie che costeggiano le pareti ed una reception con una ragazza molto carina.
<<Accomodati amore, faccio io>>
Dopo qualche minuto, eravamo già dentro.La stanza era enorme e piena di pancioni. Una signora in tuta con un sorriso smagliante ci accolse con un ''Benvenuti'' e ci fece accomodare su dei mega cuscini.
<<Direi che siamo tutti. Iniziamo a conoscerci meglio>>
Ero agitato, ma in questi corsi il papà del bambino, non ha nessun compito; o almeno spero. Avrei solo accompagnato Kay moralmente. Tutte le mamme iniziano a raccontare il momento in cui scoprirono di essere incinta. Molte di loro erano felici nel ricordare quel momento e quasi piangevano dall'emozione, i compagni invece erano disperati o seccati di essere lì.
<<Bene andiamo avanti>> disse la signora contenta.
<<Si... io sono Kayla e lui è il mio ragazzo Dylan. In realtà, questa piccola creatura non era nei nostri piani. La cosa che mi rende felice, è quando la mattina mi sveglio accanto al mio ragazzo e vedo la gioia nei suoi occhi nel dare il buongiorno ad entrambe>>
<<Ohhhh...>> dissero in coro congiungendo le mani come se stessero pregando.
<<Questa cosa è meravigliosa Kayla, raccontaci come hai raccontato al tuo ragazzo di essere incinta>>
<<Beh...>> i suoi occhi incrociarono i miei e sinceramente speravo che non raccontasse proprio TUTTO , avrei avuto tutti quei pancioni addosso e qualche sberla.
<<C'e' stato un allontanamento tra noi inizialmente. Però, direi che c'e' servito per avvicinarci ancora di più>>
Quello che abbiamo passato, non era stato tutto rose e fiori, ma sapere che anche dei piccoli gesti come il buongiorno la mattina per lei erano qualcosa di più; mi rendeva felice.
Si presentarono tutte e alcune storie erano veramente raccapriccianti. Quella che mi rimase più impressa fù quella di Sharlot, non era accompagnata da nessuno per quel corso e il motivo era agghiacciante. Qualche mese fa è stata violentata in discoteca; in pratica aspetta il figlio di uno sconosciuto e di un pervertito.
A quella storia ci soffermammo parecchi minuti. Tutti mostrarono affetto verso di lei e si offrirono di aiutarla, per qualsiasi cosa avesse bisogno.
Usciti dalla struttura, salutammo tutti e ci incamminammo verso l'auto.
<<E' stato bello>> disse Kay guardando fuori dal finestrino.
<<Lo penso anche io>> appoggiai la mano sulla sua gamba << E' stato istruttivo per entrambi questo incontro. Quella ragazza, Sharlot, ne ha passate tante>>
<<Si, forse la sua storia è stata... diversa, ma il suo amore per quel piccolo è immenso. Io probabilmente non sarei stata forte come lei nel superare tutto quanto>>
Kayla sembrava più rilassata rispetto a qualche ora fa. I suoi occhi erano pensierosi e le sue mani giocherellavano con il pancione prosperoso.
<<Andiamo a fare shopping?>>
<<Si ti prego..Ah Dylan?>>
<<Si?>> presi la sua mano continuando a guidare.
<<Scusami per oggi e per tutto quanto. Forse... ho un tantino esagerato ma... mi vedi? sono una mongolfiera>>
Arrivo al semaforo e finalmente il mio sguardo incrocia il suo.
<<Tesoro? tu forse non hai capito che sei meravigliosa. Non devi arrabbiarti perché un pantalone è diventato troppo stretto o una maglietta fatica ad entrare. L'unica cosa che a me importa è che tutto questo verrà ripagato con una piccola creatura che assomiglierà un po' a me ed un po' a te>> accarezzo la sua guancia e lascio un bacio umido.
<<Grazie... grazie per tutta la pazienza. Un giorno ti ripagherò>> dice facendo comparire un sorriso meraviglioso e malizioso.
Eravamo in un negozio in centro e la commessa aveva riempito il camerino di abiti. Ho capito che è il loro lavoro, ma così è un esagerazione.
Dopo circa tre ore di '' Ti piace questo??'', ''Come mi sta?'', ''Lo trovi sexy?'' siamo finalmente fuori con più buste in mano che soldi in tasca.
<<Ehi piccioncini>>
Quei due, da quando si sono fidanzati, cioè un giorno, non fanno altro che baciarsi e baciarsi e baciarsi.
<<Sorella, vedo che stai meglio ed hai fatto sano e puro shopping>> si alza andando incontro a Kay per frugare tra le buste.
<<Si, ma tieni le tue manacce a posto>>
<<E' inutile che scappi>>
Scapparono in stanza ed io rimasi con Giò.
<<Quando partite?>>
<<Che ti sei già stufato di noi?>>
<<Siete stati una salvezza invece. Benny mi ha salvato da Kay e adesso, con questo corso... mi hanno detto che risolveranno lo stress>> bisbiglio quelle paroline magiche e mi rilasso sul divano. <<Mamma che stanchezza. Fare shopping con Kayla è come farsi calpestare da un elefante>>
<<Ahaha amico, quando quella donna ascolterà i tuoi pensieri ti potrai ritenere un uomo morto>>
Me la ridevo ma non aveva tutti i torti. Anche se alcune volte era insopportabile io la amavo e questo per me era fondamentale.
<<Chi si potrà ritenere morto? e perché?>>
<<Santo cielo Benny mi hai fatto prendere un colpo... pensavo fossi Kayla>> un volo di un metro e la mia vita passarmi davanti, tutto in pochi attimi.
Gionny se la rideva a crepapelle piegato in due.
<<Sei un idiota>> finimmo dul divano uno sopra l'altro a picchiarci amorevolmente.
<<Kayla? questi due sono fuori di testa>> dice tornando da Kay.
Dopo la giornata faticosa, le urla di Kayla, gli scherzi con Gionny, il mio pensiero andava ad un piccolo ometto, Tommy. Dopo la separazione da Kay, non riuscivo più a guardarlo negli occhi e mentire dicendo che un giorno avrei riportato la sua cara amica a giocare con lui. Si forse era una contraddizione, ero partito proprio per stare con lui, e invece l'avevo abbandonato per codardia. Adesso che le cose con Kayla erano risolte e aspettiamo anche una bambina, ho deciso di passare qualche giorno con lui e recuperare tutto il tempo perso.
Avrei dovuto fare qualcosa di grandioso, portarlo in qualche posto per lui eccezionale e vivere i giorni migliori della sua vita per farmi perdonare.
Dovevo solo chiamarlo e vedere se era disposto a passare un po' di tempo con il suo fratellone.
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