DYLAN POV

Dovevo far capire al padre di Kayla quanto tenevo a lei e questa volta, non potevo fare affidamento alle mie azioni. Avrei dovuto usare le parole, proprio come mi aveva detto Benny.

Seguivo quell'uomo quasi terrorizzato da quello che poteva accadere, ma dovevo fare l'uomo maturo e risolvere questa situazione. Lo dovevo fare per Kay.

<< Accomodati>>

Eravamo nel suo studio, uno di fronte all'altro. L'unica cosa che  mi tranquillizzava era avere la scrivania che ci divideva.

<< Di cosa volevi parlarmi?>> disse con tono fermo.

Quell'uomo mi faceva più paura di mio padre. Aveva quel l'espressione da " ti uccido se respiri" che era inquietante.

<< Si... Volevo affrontare con lei il discorso "Kayla" e raccontarvi anche qualcosa della mia vita. Perché probabilmente, lei sa solo una piccolissima parte>>

L'uomo sembrava sorpreso dopo le mie parole ma accettó.

<< Inizio raccontandovi che la mia è stata un'infanzia abbastanza dura. Io e mio fratello ne abbiamo passate di tutti i colori; e mia madre ha perso la vita. Potranno raccontare tante storie riguardo la mia famiglia, ma solo una è la verità. Mio padre beveva, si drogava, picchiava mia madre e anche noi. Molte volte mia madre ci proteggeva prendendosi le botte e riempiendosi di lividi e di sangue. Mio padre, solo per dei pianti causati dalla febbre alta, picchió mio fratello. Ho sofferto tanto e alla fine, vedendo mio fratello in uno stato pessimo, decisi di chiamare la polizia; ora sta con delle persone meravigliose che mi hanno trovato un lavoro e a cui devo tutto. Una sera, mia madre mi chiamó in lacrime e corsi subito da lei ; i medici mi dissero che era in coma. Sua figlia mi è stata accanto ad ogni litigata con mio padre, ad ogni ferita sul mio corpo e mi ha aiutato a superare la morte di mia madre. A settembre la lasciai tramite una lettera. Volevo che intraprendesse i suoi sogni, frequentasse l'università e diventasse una brava insegnante. Sono successe tante cose in questi giorni ed io ho fatto mille sforzi per dimostrare a sua figlia quanto la amo. L'unica cosa che le posso dire è che abbiamo promesso di superare tutto insieme>>

Il signor Robinson era a bocca aperta ed io asciugavo qualche lacrima. Non mi ero mai aperto con nessuno ed ora che riprendevo il discorso di mia madre mi sentivo... Fragile.

<< Dylan mi dispiace. Mi dispiace aver dubitato di te. Non sapevo che avevi sofferto così. Le voci che girano su di te sono cose che, un padre non avrebbe mai potuto accettato per il bene di sua figlia. Ma ora che ascolto la verità.. Posso solo scusarmi. Spero che mi perdoni e mi dai l'opportunità di conoscerti meglio>>

<< La perdono signor Robinson>>

<< Ah e sono felice che aspettiate una bambina>>

Ero contento, avevo fatto ricredere suo padre e dovevo cercare di non fare stupidaggini.

<< Volevo... Volevo avvisarvi di una cosa... Io e Kayla vivremo a Milano perché io lavoro lì e non posso abbandonare il mio lavoro>>

<< Frena giovane. Ora non credere che qui, il comando sia tuo>>

<< Non mi permetterei mai>> dissi deglutendo.

<<Vorrei parlare anche con Kayla, dobbiamo arrivare ad un accordo>> disse infine.

Mi alzai dalla sedia e mi avvicinai alla porta. Trovai Kayla, Benny e la madre; dietro la porta ad origliare.

<< Oh mamma si ... Vedi funziona>> disse Benny.

Probabilmente volevano controllare se eravamo ancora tutti intatti.

<< Kayla vieni>> dissi porgendo una mano.

Ci sedemmo davanti a suo padre chiudendo la porta alle nostre spalle.

KAYLA POV

<< Con Dylan è tutto risolto . Adesso dobbiamo solo metterci d'accordo sul tuo futuro>> disse prendendo un foglio.

<< Papà... Il mio futuro è mia figlia>>

<< Su quello non ci sono dubbi. Vorrei che frequentassi l'università ed ho parlato con il rettore. Mi ha detto che puoi anche non frequentare e darti le materie tranquillamente>>

Era una cosa fantastica, ma come avrei fatto?

<< Papà , io vivrò a Milano come farò? >>

<< Potrei chiedere al mio amico Harold che conosce il rettore, se puoi dare gli esami anche a distanza. Per te va bene>>

<< Va benissimo papà>> corsi dietro la scrivania ad abbracciarlo.

Quello era il mio sogno e avrei studiato e dato gli esami da casa, era fantastico.

Mio padre mi abbracciò e toccó la mia pancia sussurrandomi << Sono contento per la bambina>>

<< Anche io papà.. Ti voglio bene>>

Finalmente era tutto risolto. Mio padre chiamò Harold e avrei dato le materie vie webcam .Avrei vissuto a Milano alla condizione che prima del parto sarei tornata dai miei. 

...

Eravamo alla stazione per la partenza di Dylan. Io l'avrei raggiunto tra quattro giorni. Il tempo di raccogliere le mie cose e salutare Dory.

<< Tesoro ti raccomando>>

<< Tranquillo>> dissi baciandolo.

<< Io parto subito per un affare ma sarò a Milano al tuo arrivo>>

<< Ok... Ti amo>>

<< Ti amo anche io>>

La signorina chiamò il volo e ci staccammo prima che l'aereo partisse senza di lui.

<< Ciao Benny, ti aspetto a Milano>> disse abbracciandola.

Lo guardai allontanarsi e mi sentivo felice. Avevo tutto quello che volevo. Cosa poteva succedere ?

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Spazio autrice

Ciao...  la coppia Dylan/Kayla procede bene. Ma cosa succederà nei prossimi capitoli? Per adesso vi lascio con la quiete prima della tempesta, intanto , nel prossimo capitolo troverete una Benny diversa. 

Vi anticipo che ci sarà una partenza a coppie e ....

Al prossimo capitolo :*****