Capitolo 18
KAYLA POV
La mia mano tremava appoggiata alla maniglia. Avevo paura, paura di quello che ci sarebbe stato dietro quella porta.
La nostra storia mi passò davanti in pochi secondi. Il suo modo arrogante, la sua gelosia, i suoi baci desiderati, le ferite, il dolore nei suoi occhi, il suo modo di scherzare, la notte passata abbracciati sul divano, il suo posto in riva al mare, la sua storia, la morte di sua madre, le sere passate insieme... ed il bambino.
Semplicemente Dylan. L'unica persona che ho amato più della mia stessa vita. Rimasi fuori da quell'edificio per lui. Trascurando me stessa ed il bambino.
Avevo fatto tanto per lui, ma dovevo anche pensare alle parole che Aly mi aveva detto.
Se Dylan si apriva con me, dovevo dargli una possibilità , o almeno ascoltare cosa aveva da dire.
Piegai leggermente la maniglia e feci un respiro profondo.
''Kayla puoi farcela''
Anche la mia coscienza mi aiutava ad avere un po' fiducia in me stessa.
Potevo farcela.
La porta si aprì scricchiolando ed una chioma bionda comparve davanti ai miei occhi.
Dylan si girò con occhi sorpresi e finalmente quell'azzurro cielo illuminava la stanza.
Mi avvicinai a lui senza proferire parola.
Lui rimase immobile a guardarmi incerto nel da farsi.
Era meraviglioso con quello smoking , non l'avevo mai visto così ma non mi dispiaceva affatto , anzi era così sexy anche in abito elegante.
DYLAN POV
Sembravano passate ore da quando la macchina si fermò facendo scendere quello splendore di donna.
Il vestito rosso le donava proprio tanto.
Speravo solo che mi desse una chance. Se non avrebbe aperto quella porta , la dovevo lasciare andare, dargli modo di ricostruirsi la vita con quell'uomo che a me stava poco simpatico. Solo al pensiero che Kayla potesse stare con qualsiasi uomo che non fossi io mi faceva imbestialire.
Quando ero a Milano a farmi ogni ragazza che avessi sotto il naso, non pensavo minimamente che Kayla potesse trovare un altro uomo. Da quando siamo stati insieme sapevo e speravo che l'unico uomo sarei stato io, per il resto della nostra vita, e anche se l'avevo lasciata, lei avrebbe aspettato me in eterno.
Si probabilmente sono un po' egoista ma è quello che ho pensato.
Giravo per la stanza aspettando che la porta si aprisse da un momento all'altro. Sentì dei passi e il cuore tamburellava nel petto. A furia di aspettare probabilmente avrei avuto un infarto. Non riuscivo ad aspettare .
Avrei dovuto aprire io la porta e correre verso di lei, abbracciarla alzandola da terra e baciandola come se non esistesse un domani. Ma dovevo fare scegliere a lei se darmi una possibilità o lasciarmi andare via per sempre.
Speravo sinceramente che scegliesse la prima cosa.
Mi affacciai alla finestra, probabilmente era scappata via leggendo il mio nome sull'ultima lettera.
Niente non c'era l'ombra di Kayla.
Ad un tratto sento la porta scricchiolare e chiusi gli occhi pregando che fosse davvero lei e non erano mie semplici paranoie. Mi girai lentamente e non potevo crederci.
Ammirai la sua bellezza e non potevo essere più contento di così di avere una ragazza meravigliosamente bella davanti ai miei occhi.
La lingua mi si bloccò dentro la bocca e non riuscivo a spiccicare parola. Le gambe non davano segni di vita. Volevo fare mille cose in quel momento ma non riuscivo a farne neanche una.
Non mi aspettavo che aprisse la porta e non ero pronto a tutto quello.
Si avvicinava lentamente ed il mio cuore tamburellava sempre più forte.
Dovevo riprendermi o avrei rovinato tutto questo.
Presi un respiro e dimezzai le distanze.
<<Ciao>> dissi con voce lenta.
<<Ciao>> disse con un filino di voce.
<<Grazie di essere qui>>
<<Grazie a te di tutto questo>> disse guardandosi intorno.
Incrociai le mie mani alle sue e le guardai sperando che non le ritraesse . Fortunatamente mi lasciò fare.
<<Io... beh.. vorrei scusarmi per tutto quello che ti ho detto e che ho fatto. Vorrei che capissi perché ho fatto tutto questo e spero che mi dai la possibilità di spiegarti tutte le stupidate avvenute negli ultimi giorni>> la guardai aspettando un cenno positivo.
<<Kayla ti prego, poi potrai fare tutto ciò che vorrai>>
Lei mi guardò e fece un cenno di affermazione. La tirai leggermente vicino al letto e la invitai a sedersi vicino a me.
<<Kayla, io ho scritto quella lettera perché volevo che seguissi i tuoi sogni. Hai fatto tanto per me ed io non ti ho potuto dare niente, niente che potesse farti capire quanto è forte il mio amore per te. Non potevo chiederti di venire con me, tu avresti abbandonato tutto per me e non volevo. Non volevo che rimpiangessi di aver abbandonato un tuo sogno per me>>
Abbassò il viso ed io lo alzai per guardare i suoi occhi meravigliosi.
<<Kayla io ti ho sempre amata più di qualsiasi altra cosa . Non pensavo che si potesse pensare ed amare una persona così tanto. Ma ora che sono entrato in questa cosa, non posso permettere che stiamo separati. Penso che noi siamo fatti per stare insieme e spero che mi perdoni per tutto quanto>>
La guardai e vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime. Accarezzai la sua guancia e continuai il mio discorso.
<<Io non pensavo quello che ti ho detto in quel maledetto ufficio. Ho dovuto dirti quelle cose per farti allontanare da me , farti pensare che ero cambiato in una persona che in realtà non sono. Da quando ti ho rivista, ho pensato a te per ogni secondo , minuto ed ora della giornata. Sono partito per venirti a trovare in alloggio e non ti ho trovato. Aly in compenso mi ha tirato una sberla per tutto quello che ti ho fatto>> finalmente la vidi sorridere all'idea di quell'azione.
<<Poi Ethan mi ha detto che non hai mai iniziato gli studi ed ho capito che non avresti avuto rimpianti, perché la scelta già l'avevi fatta. Pensai che se non avevi iniziato gli studi, voleva dire che per te l'università non era poi così importante come credevo e quindi una possibilità di stare insieme e di vivere con il nostro amore era fattibile. Capì che dovevo venire a riprenderti ed ho fatto tutto questo, anche se ho visto che frequenti un'altro uomo>>
Abbassai lo sguardo ricordando come baciava quel March e speravo che la risposta a tutto quel discorso non fosse ''Io amo un'altro'' non l'avrei sopportato.
Lei mi alzò il viso con un dito. <<Continua per favore>> mi disse con voce tremante.
<<Kayla io ti amo e ti prego , dammi un'altra possibilità, ho mentito al mio capo per venire a cercarti. Ho rifiutato tutte le donne che mi si cadevano ai piedi, perché io voglio solo te. Ti prego >>
KAYLA POV
Quelle parole arrivarono dritte al cuore. In tutto il tempo che siamo stati insieme non avevo mai sentito tutto questo e quasi quasi rimpiangevo il fatto di non avere un registratore per immortalare quella dichiarazione d'amore.
Lo guardavo e stringevo le sue mani cercando le parole migliori da usare in questi casi.
Ero pronta ad un litigio, ad urlare che mi aveva fatta soffrire, non mi ero preparata assolutamente a tutto questo. Sapevo che per lui era difficile dire quello che prova verso qualcuno e se aveva fatto tutto questo per me , voleva dire che realmente ci teneva.
<<Dylan, io sono stata parecchio male dopo le tue parole in quella lettera. Sono stata male ed ho dovuto affrontare qualcosa di così grande che non poi neanche immaginare. Sono venuta a cercarti sperando che mi saresti stato accanto in momenti per me difficili ed invece non ci sei stato. Anzi mi hai detto le peggiori parole , tanto da farmi andare con uno che neanche amavo. Dylan io... apprezzo tutto quello che hai fatto per me>>
<<Ma...>> disse quasi in lacrime.
<<Fammi finire ti prego>> dissi cercando di spiegarmi nel migliore dei modi.
<<Apprezzo tutto questo perché so che hai fatto un enorme sforzo per chiedermi scusa. Ammetto di aver esitato ad entrare perché ho pensato agli ultimi giorni , a tutto quello che ho passato e sinceramente non sapevo se aprire o meno questa porta. Ma ..... non potevo rinunciare a rivederti e a darti una seconda possibilità>>
Scattò in piedi tirandomi e baciandomi con dolcezza e con qualche lacrima che sentivo scivolare lungo il viso , arrivando alle nostre labbra.
Mi strinse sempre più forte come se avesse paura di perdermi e mi baciò in maniera dolce , assaporando ogni piccola cosa e ogni piccolo movimento. La nostra lingua giocherellava lenta e i nostri cuori battevano all'unisono. Una mano accarezzava la mia guancia ed una toccava la mia schiena nuda. Le mie mani toccavano i suoi capelli biondi e ribelli .
Mi era mancato tutto questo. Mi era mancato lui.
<<Ti amo Kayla ... con tutto il cuore>>
<<Ti amo Dylan >>
Era la serata più bella della mia esistenza . Ma come avrei detto a Dylan di aspettare un figlio suo?
<<Tesoro ? Ho ancora una sorpresa per te...>> mi mise una benda sugli occhi e mi prese per mano.
Mi fece fare qualche passo e sentì un brivido percorrermi tutto il corpo. Mi mise la sua giacca calda sulle spalle e sentivo il suo respiro sul collo.
Cosa stava succedendo?
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Spazio autrice
Ciao a tutti,
spero che il capitolo vi piaccia.
Dedico questo capitolo alla lettrice n. 1 di ''Incontri difficili'' sumihannachi .
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