Capitolo 17
KAYLA POV
Ero sdraiata sul letto a guardare il mio nuovo abito. Era davvero bello, quel colore rosso fuoco non rispecchiava in pieno il mio umore. Avrei dovuto prendere un vestito nero corvino, per dimostrare a tutti che questo periodo per me è orribile.
Mi affeziono a persone che mi abbandonano dal giorno alla notte.
''Se stai parlando di March è tutta colpa tua tesoro''
Ok coscienza lo so benissimo non c'e' bisogno che mi ricordi sempre i miei sbagli o le mie decisioni sbagliate.
La mia coscienza infondo aveva ragione. Ho mentito io a March e mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto. Mi serviva qualcuno che rimpiazzasse quel vuoto ed ho preso la palla al balzo per stare meglio con me stessa, procurando del dolore ad un'altra persona. Proprio come ha fatto Dylan con me.
Mi alzai alla ricerca di quella lettera. La famosa lettera lasciata da Dylan quel maledetto giorno. Non so perché stavo andando a cercare quelle parole. Forse perché mi mancava e dovevo convincere me stessa che quella storia era finita. Proprio con quella lettera di addio. Finalmente la trovai, in fondo ad un cassetto. Mi coricai nel letto e la iniziai a leggere uno...due...tre volte...
La mia attenzione ricadde su delle parole
'' Non ti ho detto addio di persona perché non avrei avuto il coraggio di lasciare un pezzo del mio cuore in un posto lontano dal mio. Ti amo Kay e ti amerò per sempre.''
Come avevo fatto a non notarle prima. Ero presa dalla sua partenza, da quelle parole, per me senza senso che... non avevo letto che per lui facevo parte di un pezzo del suo cuore, e che mi amava e mi avrebbe amato sempre.
Chiamai Aly per chiarire quei dubbi che mi ronzavano per la testa.
<<Kay...è successo qualcosa?>>
<<Oh no tranquilla..Possiamo parlare?>>
<<Certo tesoro dimmi tutto>> dice sbadigliando.
<<Aly? Probabilmente sarò pesante, ripetitiva e probabilmente una persona che chiama ad orari assurdi per parlare di qualcosa che abbiamo affrontato mille volte. Ma ho bisogno di capire. Di leggere tra le righe. >>
<<Ma di cosa stai parlando Kayla? >>
<<Di Dylan, ho preso la sua lettera e mi sono soffermata a delle parole che.. non avevo notato prima. Dice che faccio parte del suo cuore e che mi ha sempre amato e sempre lo farà. Capisci?>>
Aly rimase in silenzio.
<<Aly? >>
<<Si...si ... io penso che Dylan è una persona che si tiene tutto dentro ed ha paura di esternare le sue emozioni. A costo di soffrire lui personalmente>>
<<Cosa mi vorresti dire?>>
<<Che ... Dylan ti ama Kayla. Ma il suo orgoglio è troppo forte. Sono poche le volte che riesce ad aprirsi con qualcuno e quando lo fa , va contro tutto e tutti. Anche contro se stesso>>
Non capivo quello che mi voleva dire , ma speravo solo che mi spiegasse o non avrei dormito per tutta la notte.
<<Per...per caso hai parlato con lui e ti ha detto qualcosa?>>
<<No...cioè si... guarda non posso dirti niente Kayla e mi devi perdonare,ma quando si sentirà di aprirsi, ti chiedo solo di dargli una possibilità. Ok? Devi ascoltarlo senza pensare a tutto quello che ha fatto. Anche io, quando è venuto qui l'ho trattato male, anzi malissimo. Ma poi ho cambiato idea>>
<<Ok Aly. Spero solo che, avvenga presto questa situazione. Perché devo dire del bambino ai miei genitori. Non posso aspettare altro tempo>>
<<Lo credo anch'io tesoro. La pancia inizierà a farsi vedere e non puoi nascondere una cosa del genere>>
<<Grazie della conversazione Aly. Buona notte>>
<<Notte tesoro, non vedo l'ora di vedere il piccolo nel monitor >> disse eccitata.
<<Anche io>>
La telefonata si concluse ed io ero confusa. Chiusi la lettera adagiata sul mio letto e la posai nel suo posto. In fondo al cassetto ed infondo al dimenticatoio.
Guardai per ore quel vestito e alle 3:00 mi alzai per guardare fuori dalla finestra. Mi sentivo agitata quella notte e non capivo perché. Mi sentivo strana come se sarebbe accaduta qualcosa. Scesi in cucina a fare una tisana per rilassarmi e cercare di dormire un po' per non andare alla serata con due occhiaie da far paura.
Portai la mia tazza con me e sentì qualcuno parlare. Mi accostai fuori dalla porta di Benny. Ma cosa faceva sveglia a quell'ora?
''Si.. non l'ha fatto apposta''
''Anche lei teneva tanto a lui''
''Perché non aveva il coraggio''
''Capisco March ma tu non capisci mia sorella''
''Stiamo litigando per caso?''
''Ok quando metti un po' di buon senso a quella zucca mi farai sapere. Notte''
Stava litigando con Logan a causa mia? Mi odierà a morte lo so. Una lacrima mi scese lungo il viso . Come facevo a rovinare tutto non lo so. Mi sentivo in colpa per aver spezzato il cuore a March e per stare rovinando la storia di mia sorella con Logan. Aly era strana e non capivo il motivo. I miei genitori erano allo scuro di tutto.
Poteva andarmi peggio?
La porta si aprì ed uscì Benny. Asciugai subito la lacrima e girai le spalle.
<<Kayla>>
<<Ssi...?>>
<<Volevi qualcosa?>>
Mi prese da un braccio per obbligarmi a guardarla e continuò.
<<Hai ascoltato la mia conversazione vero?>> disse dopo aver visto le mie lacrime.
<<Si...e mi dispiace Benny. E' tutta colpa mia. Ti ho fatto litigare con Logan, ti prego perdonami >>
<<Ma smettila. Gli passerà. Io sono una roccia... Ricordi?>> disse abbracciandomi.
<<Tu sei troppo buona con me.Ti prometto che chiamerò March per risolvere tutto>>
<<Tranquilla. Pensa a stare bene tu tesoro. Io sono piena di carica positiva >>
<<Io di carica negativa invece >>
<<Apposta andiamo d'accordo>> Ridemmo abbracciandoci così forte che i nostri cuori si unirono per confortare l'uno il dispiacere dell'altro. Avrei voluto che anche Dylan cercasse di ricomporre il mio cuore e portarmi un po' di gioia perduta, ma sicuramente era a spassarsela con qualche bella donna.
DYLAN POV
Non riesco a dormire. Non ho più nessuno in questa stupida città a parte Kayla.
Dovevo diminuire la tensione e decisi di andare in un pub.
Entrai in un posto orrendo proprio per non rischiare di incontrare Kayla.
Mi avvicinai al bancone e chiesi alla barista un Whisky.
Quella donna era così volgare con il suo top di pelle nera ed una mini mini mini gonna inguinale. Per non parlare del trucco pesante .
<<Tieni tesoro>> disse sporgendosi nel bancone per farmi vedere il suo seno abbondante.
Non feci caso a quella donna , sia perché non era il mio tipo ma soprattutto perché dovevo pensare a Kayla e non a farmi una in un locale orribile .
<<Ciao forestiero. Non ti ho mai visto qui>>
Stavo iniziando a pensare che in questo posto ci fosse solo gente invadente. Muovevo il bicchiere , giocherellando con quel poco liquido rimasto ed alzai il volto.
<<Cazzo , ma tu sei Dylan. Da quanto tempo>>
Si buttò tra le mie braccia urlando come la pazza. Ma chi era? Io non la conoscevo, ne ero certo.
<<Tu...sei???>>
<<Sono Dana , non ti ricordi di me? Credo che...>> dice mettendo una mano tra le mie gambe <<Se ti rinfrescassi la memoria magari ti ricordi>>
Ora ricordavo di lei. Era una delle tante che mi feci da ragazzo. Era anche molto brava a letto. L'eccitazione aumentava al ricordo , pronta a scoppiarmi dai pantaloni.
<<Penso proprio che inizi a ricordare>> dice toccandomi quella protuberanza nei miei pantaloni.
Presi la sua mano allontanandola con forza da me.
<<Non sono più quel genere di uomo>> dico a denti stretti.
Dovetti cercare tutta la forza esistente sulla faccia della terra per fare quel gesto. Mi morsi la lingua una centinaia di volte per trovare le parole giuste e cercai di far battere ancora il mio cuore pieno di amore solo per Kayla.
<<Dai... ricordiamo i vecchi tempi>> disse avvicinandosi sempre di più alla mia bocca.
<<Ti ho detto che non otterrai nulla da me. Smamma>>
Per qualche secondo , vidi il suo volto sorpreso e deluso nell'aver ricevuto un rifiuto.
<<Non sai cosa ti sei perso>> dice alzandosi e sculettando dalla parte opposta del locale.
Lo so benissimo invece, ma se volevo riconquistare Kayla dovevo essere una brava persona. Degna di avere lei al mio fianco e di non farla rimpiangere di qualsiasi cosa fatta insieme. Volevo solo lei dentro al mio letto e non mille donnacce pronte a scoparsi il primo che gli capiti intorno.
Finì il mio drink e lasciai una banconota sul bancone per poi allontanarmi e lasciare quel posto.
KAYLA POV
Era giorno ed io non trovavo le forze per uscire da quel letto. Si e no avevo tre ore di sonno. Non avevo le forze per alzarmi ed iniziare la giornata. Chiusi gli occhi per riposare qualche minuto.
<<Kayla ma cosa fai?>>
<<Cosa faccio?>> dico alzandomi a sedere con gli occhi chiusi e stropicciandomi tutto il viso.
<<Sono le 12:00 e ancora dormi>>
<<Oh... diamine>> mi alzo in piedi girando per tutta la stanza non sapendo cosa fare per prima.
<<Calmati sorella>>
<<Ma..tu cosa ci fai a casa a quest'ora?>> dico fermandomi di colpo.
<<Sciopero. Ci hanno fatti uscire prima >>
<<Ti prego chiama Dory e avvisala che sto arrivando. Sarà preoccupata>>
<<Solo se ti rilassi. Sembri una pazza>>
La guardai male pensando che , se mi avessero svegliata prima, a quest'ora non sembrerei una pazza. Corsi in bagno con il cambio e mi buttai sotto il getto dell'acqua. Nel minor tempo possibile ero pronta.
Scesi e presi al volo una ciambella da consumare lungo il tragitto e corsi fuori dicendo un ''Ciao'' incomprensibile a causa della ciambella tra i denti.
Arrivata in libreria Dory mi fece una sfuriata. Pensava che mi fosse successo qualcosa e non aveva il mio numero per chiamarmi. Promisi di non farlo più . Lasciai il numero di telefono per qualsiasi cosa e mi diressi verso il computer per ordinare tutto il necessario per sistemare quel posto.
DYLAN POV
Corsi a fare una doccia e a sistemarmi anche se erano solo le 19:00 ma ero agitato. Vederla era il mio unico pensiero fisso ma avevo paura... paura che mi rifiutasse.
Entrai in quella doccia non mia e rimasi sotto il getto dell'acqua fino a sentire quelle prime goccioline di acqua gelida che ti invitano ad uscire prima che il calore del corpo diventi congelamento assicurato.
Misi una tovaglia intorno alla vita e le goccioline di acqua scendevano lungo il petto nudo. Con una mano cacciai un po' di vapore dallo specchio e guardai il mio viso rosso a causa del calore. Mi asciugai i capelli con una tovaglia e cercai di dare una forma adatta all'occasione, ma dopo svariati tentativi decisi di lasciarli come li avevo sempre. Infondo lei si era innamorata dei miei capelli ribelli.
Entrai in camera di Ethan e guardi quello smoking , non era esattamente il mio genere ma lo dovevo fare per lei. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei.
Fissai quell'abito e mi venne un attacco di panico. Il mio cuore batteva come impazzito. Dovevo chiamare Ethan.
<<Pronto?>>
<<Alyssa?>>
<<Cosa c'e' Dylan?>>
<<Ethan non c'e'?>>
<<No...ma cos'hai?>>
Non avevo scelta. Dovevo sfogarmi con la migliore amica di Kayla e non potevo fare altro o sarei impazzito.
<<Sto avendo un attacco di panico. Aly cosa faccio se lei si rifiuta di stare ad ascoltarmi?>>
<<Dylan...calmati. Segui il tuo cuore. Qualsiasi cosa ritenga giusta. Tu falla>>
Il mio cuore iniziava a calmarsi e forse dovevo fare proprio come diceva Aly. Seguire il mio cuore.
<<Andrà tutto bene tranquillo>> mi disse infine.
<<Grazie Aly e scusa per tutto quello che ho fatto>>
<<Non devi scusarti con me. Ma con lei>>
<<Lo farò>>
Tornai a guardare quello smoking e decisi di indossarlo. Mi guardai allo specchio e non mi riconoscevo. Sarei piaciuto alla mia piccola Kayla?
Stiravo con le mani quel vestito ancora incerto di cosa stessi facendo.
Erano le 20:30 tra mezz'ora sarebbe arrivata. Dovevo finire le ultime cose e poi semplicemente aspettare che arrivasse.
KAYLA POV
<<Benny voglio rimanere a casa>> dico buttandomi a peso morto sul letto.
<<COSA????Alzati immediatamente >> dice tirandomi da un braccio.
<<Non ho forze. Mi dispiace ma starò qui a mangiare schifezze>>
<<Kayla se non ti alzi immediatamente , avrai un secchio d'acqua gelata in faccia>>
<<Ok ok sorella.. stavo solo scherzando>> dico alzandomi dal letto e intrufolandomi in bagno a fare la doccia.
Avevo proprio bisogno di rilassarmi. Non volevo andare a quella serata per farmi corteggiare da qualche ragazzo che probabilmente sarebbe stato un secondo rimpiazzo. Da quando March mi aveva lasciata , ho iniziato a pensare a Dylan . Anzi non avevo mai smesso di pensarlo. Come avrei fatto? Ho il piccolo frutto del nostro amore che cresce dentro di me e pensare che possa assomigliare a lui mi si riempie il cuore.
Ho sempre pensato che potesse avere quei bellissimi occhi azzurri che mi guardano per chiedere un bacio od una carezza.
Mi toccai la pancia e forse era l'unico giorno, dopo averlo concepito , che volevo con tutta me stessa quel bambino.
<<Kaylaaaa? ma ti sbrighi che è tardi?>>
<<Uffa>> chiusi il getto dell'acqua ed uscì arrotolando la tovaglia intorno al corpo. Asciugai un po' i capelli e tornai in stanza.
<<Stavo per chiamare la polizia>> disse Benny
<<Sempre molto spiritosa>> dissi annoiata.
<<Ok rilassati che mi occupo io di te. Con la tua lentezza si farebbe mezzanotte >>
<<Volevo semplicemente stare a casa. E' un male?>>
<<Si... sia per te che per il bambino>>
Benny si divertiva a farmi bella e devo dire che era proprio brava. Mi arricciò i capelli in maniera perfetta appuntandoli con un fermaglio con gli strass che richiamavano l'abito. Il trucco era leggero ma il rossetto rosso risaltava tantissimo.
<<Ok... metto il mascara e ti puoi vestire>>
<<Sei così brava Benny, dovrai insegnarmi un giorno di questi>>
<<Quando vuoi>> disse con un sorriso stampato sul suo volto.
<<Fatto>>
Mi guardai allo specchio ed ero perfetta. Avrei avuto più forza di volontà se tutto questo l'avrei fatto per Dylan. Sarei stata pronta da ore invece di perdere tempo sperando che si facesse tardi e di conseguenza rimanere a casa.
Mi infilai il vestito rosso e Benny mi alzò la cerniera. Mi appoggiai al letto per infilare le scarpe ed ero pronta. Guardai quella figura davanti allo specchio ed ero veramente troppo.
<<Forse... abbiamo esagerato>> dico imbarazzata e preoccupata.
<<Ricominci?>> dice Benny fulminandomi.
Erano le 21:00 e Aly mi aveva inviato un messaggio dove mi avvisava che una macchina mi avrebbe aspettata sotto casa.
Non poteva venire Ethan? Giusto ,quella era casa sua non poteva lasciare tutto per venire a prendere me.
Alzai leggermente il vestito lungo per riuscire a scendere le scale senza inciampare e vidi i miei genitori ad aspettarmi.
<<Wow...>> disse mio padre
<<Oh bambina mia....sei uno splendore>>
Erano troppo gentili a lusingarmi così.
<<Divertiti >> dissero in coro mentre aprivo la porta.
<<Lo farò>> dissi uscendo insieme a Benny.
<<Kayla? Cerca di divertirti ok?>>
<<Ok mio angelo custode >>
Ci abbracciammo ed un signore con uno smoking mi aprì la portiera.
Alzai il vestito ed entrai imbarazzatissima.
<<Questo è per lei>> mi disse porgendo un pacchetto.
C'era un fiocco al centro della scatola e lo sfilai con curiosità. Perché un pacco per me?
C'era un foglio che presi tra le mani.
''Grazie''
Grazie? Di cosa? Non stavo capendo nulla. Di cosa mi dovevano ringraziare Ethan e Aly?
La macchina partì ed io guardavo quell'uomo. Probabilmente lui non sapeva niente quindi era inutile chiedere spiegazioni.
La macchina si ferma davanti casa di Ethan e trovo il viale tutto illuminato. Era meraviglioso.
<<Signorina? Siamo arrivati>> disse l'uomo svegliandomi da quell'immagine meravigliosa.
Fece il giro e mi aprì la portiera allungandomi una mano per farmi scendere. Alzai il vestito per non inciampare e guardai quelle luci incantata e con gli occhi lucidi.
Appoggiata alla porta c'era un'altra lettera. Mi abbassai a prenderla e iniziai ad aprirla.
'' Grazie per essere stata sempre presente''
Apro la porta e trovo tutta la stanza illuminata da candele profumate che rilasciano un profumo meraviglioso.
Seguì il percorso illuminato e iniziai a salire le scale. Un'altra lettera.
'' Grazie per avermi amato incondizionatamente''
Ero così emozionata che per poco rovinavo tutto il lavoro che aveva fatto Benny. Feci due respiri e continuai a camminare. Trovai la terza lettere
'' Scusami se ti ho deluso. Se ti ho mentito. Se non ti sono stato accanto come tu hai fatto con me. ''
Posai la lettera e continuai a camminare. Il corridoio era lungo e illuminato. Era tutto così romantico. Quelle piccole candele illuminavano quel corridoio buio, come se il mio spiraglio di luce finalmente riuscivo a vederlo. Arrivai ad una porta dove c'era la quarta lettera.
'' Spero che tu apra questa porta per incontrarmi. Dylan''
Avevo capito tutto. Aly era agitata perché mi stava nascondendo tutto questo. Dylan aveva fatto tutto questo per me. Bloccai una lacrima in tempo. Appoggiai la mano sulla maniglia e non sapevo cosa fare. Lui mi aveva chiuso la porta in faccia troppe volte nell'ultimo periodo.
Avrei dovuto aprire quella porta?
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Spazio autrice
Ho dovuto dividere il capitolo perché era troppo lungo ma aggiornerò presto.
Kayla aprirà la porta per vedere Dylan???
Un bacio :****
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