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Nuove emozioni.

In macchina io e Nash ci mettiamo a cantare le canzoni che trasmettono in radio e Nash è davvero stupendo.
Arriviamo al Central Park, dove ad aspettarci su delle panchine ci sono gli amici di Nash, mi sento un po' a disagio essendo l'unica femmina ma so che Nash anche se mi conosce da poco mi avrebbe difesa se sarebbe capitato qualcosa.
-"Pronta?"- dice Nash scendendo dalla BMW.
-"SI"- dico un po' nervosa.
-"Non preoccuparti , sei già simpatica a tutti e gli verranno degli infarti sapendo che sei la mia nuova sorellina"- dice ridendo e mettendo un braccio sulle mie spalle.
-"Lo spero"- dico più a me che a lui.
-"So che è troppo presto per dirlo ma già ti voglio bene"- dice Nash sorridendo in quel sorriso cosi sincero e genuino che senza volerlo mi tranquillizzo.
-"Anche io"- rispondo ricambiando il sorriso e stringendomi di più a lui mentre ci avviciniamo.
-"Hey bro"- saluta un ragazzo davvero bellissimo, ha dei capelli biondo cenere e degli occhi blu oceano e il fisico... wow...si può vedere anche da sopra la maglietta che è ben scolpito.
-"Hey Ash"- dice Nash staccandosi da me per salutare Ash.
-"Chi è questa bella bambolina? La tua ragazza?"- dice Ash guardandomi malizioso, quanto odiavo il nome "bambolina" i ragazzi chiamano cosi le ragazze perché forse non si ricordano il nome o non lo conoscono.
-"No, Ash è la ragazza che abbiamo adottato nonché mia sorella"- dice lui tranquillamente e sorridendo in mia direzione e non posso fare altro che ricambiare.
-"Ah, meglio cosi, comunque scusa se ti ho chiamato bambolina, piacere io sono Ash"-dice lui porgendomi la mano e sorridendomi. Come cazzo ha fatto a leggermi nel pensiero? Oddio che stronzo, però è davvero bello.
-"Piacere Charlotte"- dico un po' timidamente.
Nash mi presenta al resto della comitiva che già conosco però con un particolare che sono sua sorella e nessuno deve provaci se no gli spacca il culo. Trasmette un po' paura Nash quando lo dice però poi scoppia a ridere e tutti lo seguono.
-"Da quanto sei qui?"- mi dice Ash prendendomi un po' in disparte, è bello e voglio fare nuove conoscenze.
-"Da sempre ma sono nata in Italia"- dico un po' triste ma cerco subito di ricompormi.
-"Ah, e ora stai nella nostra stessa scuola?"- dice mostrandomi un fantastico sorriso.
-"Si sono arrivata oggi, sono nella classe di Nash, Vicky e Aaron"- dico tranquillamente.

Ma parli del diavolo e spuntano le corna: Aaron, ogni volta sempre più sexy e stronzo. Quando mi vede vedo il suo corpo irrigidirsi, poi sposta lo sguardo da me ad Ash e poi alle nostre mani che senza nemmeno accorgermene sono una sopra l'altra, la ritraggo di scatto e Ash sembra accorgersene ma non si sofferma perché è troppo concentrato a vedere Aaron.
-"Ancora tu?"- dice Aaron infastidito.
-"Si, mi dispiace per te"- dico con un sorriso di sfida.
-"Che diavolo ci fai qui?"- dice ancora più infastidito di prima.
-"Non posso stare qua? Ti da fastidio?"- dico in tono offeso ma sono molto divertita.
-"Voglio sapere che diavolo ci fai qui con lui, con gli altri e come sapevi che eravamo qua"- dice lui arrabbiato. Le vene del suo braccio sono evidenti per come stringe la mano in un pugno.
In quel momento Nash si alza e si mette dietro di me poggiando le sue mani sulle mie spalle, ora lo sguardo di Aaron va da me a Nash.
-"Aaron lei è mia sorella"- dice Nash un po' infastidito.
-"Che cosa?"- dice lui sconvolto - "spero che tu stia scherzando Nash" - continua con un tono di disprezzo.
-"No non scherzo e non avrei desiderato una sorella migliore di lei"- dice mio fratello alle mie spalle in tono orgoglioso.
Aaron non crede a quello che Nash gli ha appena detto quindi se ne va più arrabbiato che mai. Sento Nash dietro di me muoversi di fretta per raggiungere l'amico.
-"Torno subito aspettami qua"- mi dice sottovoce Nash.
E poi vedo Nash raggiungere l'amico che se ne stava in disparte per parlargli, vedo che si fermarono sotto un albero e dal modo in cui parlano vedo che stanno litigando.
-"Perché ha reagito cosi?"- mi domanda Ash avvicinandosi all'orecchio.
-"Non ne ho idea"- dico ancora sconvolta da quello che è appena successo.

-Nash-

Non so che diavolo sia passato ad Aaron in quel momento, è arrabbiatissimo e io non capisco perché, quando lo vedo andarsene penso che è il momento buono per parlargli, è da stamattina arrabbiato e non so perché.
-"Torno subito aspettami qua"- dico a Charlotte.
E subito dopo raggiungo Aaron, lo afferro per un braccio e lo obbligo a voltarsi verso di me.
-"Amico ma che cazzo ti prende? E' da stamattina che sei arrabbiato"- dico ad Aaron preoccupato, lui è il mio migliore amico lo conosco da una vita e so che c'è qualcosa che lo turba.
-"Niente, lasciami stare"- dice lui ancora arrabbiato.
-"No dici, ti conosco" - insisto, tanto so che con me da libero sfogo ai suoi pensieri.
-"E' colpa sua se sono arrabbiato"- dice indicando Charlotte che se ne stava seduto con Ash, mi dava fastidio come lui la guardava ma non posso fare il fratello geloso ma conosco Ash e lo voglio lontano da lei.
-"Che ha fatto?"- dico un po' infastidito, so che gli da filo da torcere ma anche lui non è che sia un carattere cosi semplice da gestire.
-"Non lo so è questo il punto, non la sopporto"-dice lui guardandomi, il suo sguardo era confuso e frustato mentre il mio era perplesso.
-"Non so, lei è diversa, è la prima ragazza che non ci prova con me ma con gli altri si, lei mi tratta come io tratto le ragazze e questo mi da fastidio"- continua guardando a terra, sono rimasto sorpreso dalle sue parole. Nessuna ragazza gli ha mai detto di no e lui questa cosa non la riesce a gestire.
-"Lei ti piace?"- dico cercando di essere cauto
-"No, ma che cazzo dici?"- dice lui immediatamente.
-"Era solo per sapere e poi non pensarla se ti fa arrabbiare"- dico molto tranquillamente anche se so che anche se Aaron dice di no a lui piace Charlotte perché non è come le troiette a scuola lei è... diversa. Ma non lo vuole ammettere, io invece l'ho capito subito.
-"È lei che pensa a me"- dice lui con tono accusatorio.
-"Non preoccuparti credo che non ti darà più fastidio, è impegnata a conquistare Ash"- dico stuzzicandolo un po'.
-"Meglio cosi"- risponde lui per poi incenerire Ash con lo sguardo che in quel momento sta baciando Charlotte sulla guancia e poi pian piano sul collo...

Aspetta un momento quel bastardo sta baciando mia sorella. Vado subito da loro e li stacco velocemente allontanando Charlotte da Ash.
-"Che cazzo fai bastardo? E' mia sorella"- dico con tanta rabbia.
-"E' stato solo un bacio"- dice lui cercando di calmarmi.
-"Lei non è come le troie che ti fai, quindi, stalle lontana perché se ti vedo vicino a lei giuro che ti taglio le palle"- dico sempre più arrabbiato e fuori di me. Charlotte non lo conosce come lo conosco io e non voglio che stiano vicini più del dovuto.
Charlotte mi guarda come se mi fossero spuntate tre teste ma in quel momento non importa gli avrei spiegato tutto con calma, Ash si alza e se ne va. Cerco di calmarmi mentre lei ancora mi fissa.
-"Perché"- mi dice lei sottovoce
-"Niente, ti spiego con calma"- dico prendendo una sigaretta e la vedo solo annuire senza dire altro.

Mi rilasso all'istante e dopo un'altra oretta si è già fatta l'ora di tornare quindi ci avviamo alla macchina salutando tutti. Accendo il motore e parto, è un tragitto molto silenzioso.
Arrivati a casa chiamo i nostri genitori per sapere dove stanno ma mi comunicano mi che non tornano per cena e che se vogliamo possiamo ordinare una pizza, Charlotte è salita in camera sua appena siamo entrati. Non ci siamo scambiati una parola ma non insisto voglio aspettare che sia lei a parlarmi.
Prima di chiamare la pizzeria però devo sapere cosa vuole da mangiare e senza aspettare altro tempo salgo nella sua camera, busso e quando sento il consenso di entrare apro la porta.
-"Hei sorellina che pizza vuoi?"- dico sorellina un po' troppo felice. Mi devo dare un contegno ma non ci riesco sono davvero felice di averla nella vita mi serviva una persona come lei.
So di non conoscerla ma ha un non so che mi infonde fiducia, è una ragazza che ha sofferto si nota dal suo sguardo e dal fatto che stia sempre sulla difensiva spero che un giorno mi può raccontare tutto ciò che ha passato cosi da poterla aiutare a combattere i suoi demoni.
-"Una margherita non ho molta fame" - dice lei un po' offesa. Se ne sta seduta sul letto con il cellulare in mano e non alza nemmeno lo sguardo nella mia direzione.
-"Va bene, preparati che arriverà tra poco"- dico prima di scendere e chiamare la pizzeria. Non voglio insistere ma spero proprio che si fidi di me a tal punto da parlare liberamente con me.
Dopo 30 minuti arriva la pizza e io e Charlotte ci sediamo sul divano a guardare un film che poi non abbiamo seguito minimamente perché abbiamo iniziato a parlare un po' di noi per conoscerci meglio. Non si sbilancia molto sulla sua vita, mi racconta cose molto semplici e dirette ma so che c'è qualcosa di più grande sotto ma che dovrò aspettare il momento giusto, il momento in cui lei si sentirà pronta a offrirmi la sua storia senza restrizioni e senza filtri.
Passiamo tutta la serata a parlare e divertici è davvero simpatica e non è come quelle troiette a scuola che cercavano di attirare l'attenzione, lei è e confermo il mio pensiero, lei è diversa da tutte. Inizio a volerle bene come si vuole bene a una vera sorella e non volevo farla soffrire in nessun modo, nemmeno dai quei stronzi dei miei amici perché lei merita di meglio. È l'inizio ma credetemi dentro di me sembra sia scattato un qualcosa di fraterno, fratello orso.
Posiamo i cartoni della pizza e decidiamo di  giocare con l'play e... wow, vedendola giocare capisco che non è una novellina ma è davvero forte, cosi passiamo tutto il resto del tempo a giocare fino al rientro dei miei.

-Charlotte-

Torno in camera mia dopo aver salutato i miei nuovi genitori adottivi, fa strano essere in una nuova famiglia. Non li chiamerò di certo mamma e papà ma mi sono promessa di dargli una possibilità e di godermi questa esperienza.
Mi stendo buttandomi a peso morto sul quel fantastico materasso con la sensazione di galleggiare e ringraziando il creatore di questo letto per quanto è comodo, il cellulare però mi sveglia dai miei pensieri è arrivato un messaggio cosi lo prendo e inizio a leggere:

"Oggi è stato un inferno senza di te, mi manchi tanto amica mia, la stanza non è più la stessa senza la tua presenza. Ti voglio bene Holly".

Subito rispondo:

"Quando sei libera vienimi pure a trovare, ti faccio conoscere il mio nuovo fratello che è davvero bellissimo. Ti voglio bene anche io"

La risposta non si fa attendere molto:

"Quando avevi intenzione di dirmelo? Domani verrò di sicuro e voglio assolutamente conoscerlo"

Rido pensando alla sua faccia in quel momento e rispondo:

"Calmati te l'ho detto adesso no? Hahahaha ci vediamo domani alle 5 a Central Park"

Mi mancava davvero, è la prima volta dopo tanto tempo che dormivamo separate. Siamo sempre state insieme e questa lontananza ci fa male. Dopo che invio il messaggio poso il mio cellulare sul comodino di lato al letto e la stanchezza inizia a farsi sentire, oggi è stato un vortice di emozioni cosi mi alzo e decido di mettermi il pigiama per andare a visitare il mondo di Morfei, troppo stanca, troppe emozioni e troppi cambiamenti devo riposare. Mi metto il mio fantastico pigiama a cuoricini e dopo aver impostato la sveglia mi addormento.

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