Capitolo 49
-Aron-
Provai a chiamare Charlotte ma non rispondeva e un brutto presentimento si face largo in me, stavamo aspettando l'arrivo di Scott per sapere dove era finita.
"Ragazzi ho un brutto presentimento" disse Nash
"Anche io" disse Holly
"Speriamo che stia bene" disse Ty e io non potevo che sperare che lei stesse bene, è una sensazione nuova per me e non mi piace affatto questo senso di ansia, paura e nervosismo.
"Ragazzi Scott mi ha mandato un messaggio con su scritto dove si trova Charlotte" disse Holly andando verso la porta e io in pochi secondo ero al suo fianco.
"Dov'è?" chiesi un po' troppo agitato
"Al Stand Up è uno dei locali più famosi di Drew ma molto spesso vanno anche i Trinitarios" disse molto sconvolta e paurosa
"Andiamo" dissi avviandomi alla mia moto mentre gli altri alla macchina
"Leo, Josh e gli altri già stanno la per cercarla" urlò Holly e tutti annuimmo per poi correre come pazzi per arrivare al Stand Up.
Arrivai dopo nemmeno 5 minuti talmente che ero andato veloce e non mi ero nemmeno fermato ad un semaforo, da lontano vidi Leo e Scott.
"Dov'è?" dissi una volta vicino a loro e loro mi guardarono con uno sguardo perso e gli occhi gonfi e rossi e poteva significare solo due cose, hanno pianto o hanno fumato, ma credo più la prima.
"Char no-non si trov-trova" disse Leo balbettando e portandosi le mani in faccia.
"Non si trova e voi state qui a non fare un cazzo?" sbraitai io furioso
"Aaron, vi stavamo aspettando perché Charlotte è scomparsa" disse Scott con voce strozzata, forse si stava trattenendo dal piangere.
A quelle parola sembrava che il mondo mi fù crollato addosso, CHARLOTTE E' SCOMPARSA.
La mia Charlotte.
Non può essere, sarà nel locale quindi senza pensarci due volte mi fiondai dentro e iniziai a cercare una chioma castana.
Iniziai a girare per il locale, nei bagni, nelle stanze, negli sgabuzzini, ma niente, nessuna traccia di Charlotte e io stavo crollando piano piano.
Uscii fuori e iniziai a cercare la sua moto, perché se era qui la sua moto doveva essere qui e quindi anche lei.
Fuori c'erano tutti i miei amici , anche Drew e Luke, Holly piangeva e urlava cose a caso mentre Nash guardava un punto fisso davanti a se come gli altri.
Ma che cazzo hanno da guardare?
Invece di fare un cazzo perché non si mettono a cercarla?
Giuro io li picchio se non si danno una mossa a cercarla.
Cercai di calmarmi cosa che non mi riusciva affatto e iniziai a cercare la sua moto che trovai un po' più distante dal locale.
Sopra di essa notai un biglietto, quindi mi fiondai a prenderlo e quello che stava scritto mi fece congelare il sangue.
'Angel, Angel, Angel... per tanto tempo la stavamo cercando, ora ci siamo riusciti e non so bene che fine farà, si vedrà da come si comporterà.
Vi avverto non provate a cercarla perché se no l'andrete a trovare al cimitero. -Triny'
"Cazzo" urlai con tutto la voce che avevo a disposizione e crollai in ginocchio.
Non poteva essere, non può essere che lei sia stata veramente rapita.
No no no.
Mi sento male, mi sento un vuoto dentro che mi sta distruggendo piano, mi sento perso ed ho paura.
Si, Aaron Miller ha paura, paura che la ragazza che lo ha fatto impazzire ora sia nelle mani sbagliate e non sa che fare, paura di non rivederla più, paura di non poterla più abbracciare o baciare, paura di non poterla più prendere in giro.
HO PAURA CHE LEI NON CI SIA PIU'.
Mi alzai lentamente dopo non so quanto tempo e andai vicino agli altri che ormai si sono spostati vicino alla macchina.
"H-Ho tro-vat-o qu-est-o" cercai di dire ma la mia voce tremava e avevo una rabbia che cresceva ogni momento di più
"Chi è Triny" domandò Vicky che ormai piangeva a dirotto
"I Trinitarios" disse Drew con una voce piena di odio e rabbia.
"Merda" disse Luke che sembrava un po' più calmo ma era anche lui arrabbiato
"Leo e Josh non fate quello che fate sempre" disse Holly cercando di calmarsi per il pianto
"Holly ma che cazzo dici, Charlotte è in mano a quei vermi e noi non dovremmo fare niente? Sai una cosa vai a fatti fottere" disse Leo e se ne andarono vicino alla loro macchine mentre Luke li raggiunse e sfrecciarono via.
"Io vado a cercarla" dissi cercando di sembrare sicuro e ma non mi riuscì molto bene.
"Vengo con te" disse Scott e io annuii solamente.
Mi avviai alla moto e lui alla sua e dopo iniziammo a cercare per tutta la città.
-Charlotte-
Ah, che dolore alla testa, ma non ricordai di aver bevuto perché dovevo fare una cosa di lavoro.
Aprii lentamente gli occhi cercando di abituarmi al buio, ma non ci riuscì, era tutto così fottutamente buio.
Provai ad alzarmi ma solo ora mi accorsi di avere i piedi e le mani legate, cercai di muovermi ma non fu possibile.
"C'è qualcuno?" decisi di parlare e avere un tono sicuro di me
"Ti sei svegliata finalmente" disse una voce roca, dura e fredda.
"Chi sei? Fatti vedere?" dissi io restando più calma possibile ma non ci riuscivo ero furiosa.
"Calmati piccola Angel" disse l'uomo e subito dopo mi arrivò uno schiaffo
"Stronzo ma come cazzo ti permetti, io ti uccido" urlai ormai furiosa mentre la mia guancia andava in fiamme
"Ti ho detto di calmarti, troia" disse l'uomo ormai arrabbiato e dandomi un altro schiaffo.
"Chi cazzo sei?" dissi io cercando di calmarmi.
"Non ha importanza, ora ci sarà prima una sorpresa per te e dopo una persona molto familiare ti verrà a fare visita" disse ridendo amaramente, sentii dei passi allontanarsi e una porta sbattere.
Ad un certo punto dal muro di fonte al mio partì un video.
All'inizio non capii bene cosa era quel video ma poi misi a fuoco la figura sul muro e quasi non mi misi a piangere.
"Alexia" sussurrai ormai con le lacrime a gli occhi.
Il video parti ed era il giorno in cui lei morì, non era un video fatto col cellulare ma un video di quelli della sorveglianza.
Iniziai a piangere a dirotto per quelle immagini che mi si paravano davanti, non mi ricordo nemmeno che era così bella, con quel sorriso e quella camminata sempre sicura di se.
Ormai ero in preda dal pianto e non riuscivo nemmeno più a respirare normalmente, il fiato era sempre di meno, sempre di meno.
Ora eravamo lì davanti all'uomo, Mark, stavamo concludendo l'affare quando iniziarono a partire dei colpi.
"NOOOOOOOOOOO" urlai io in preda da un attacco di panico.
Alexia era a terra, io e Holly al suo fianco mentre piangevamo e urlavamo cose incomprensibili con le mani piene di sangue mentre cercavamo di farla stare sveglia.
Poi si sentì la frase, quella frase, la frase che Alexia prima di chiudere gli occhi definitivamente ci disse a me e a Holly:
'Ragazze prendetevi cura l'una dell'altra perché siete sorelle non di sangue ma per scelta. Non chiamatevi amiche perché delle amiche non dovete fidarvi, vi dovete chiamare sorelle perché le sorelle non tradiscono mai. Vi voglio bene'
-------------------------------------
Spazio autrice
Eccomi scusatemi se non ho aggiornato ma la scuola impegna molto e ho poco tempo, ma ecco un nuovo capitolo. Lasciate un mi piace e un commento grazie.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro