Capitolo 44
"Casper, Casper, cazzo svegliati hai la gara" mi spronò Nash per svegliarmi dal mio fantastico sonno.
"Merda" dissi alzandomi e andandomi a preparare, corsi nel bagno per poi entrare nella cabina, presi una maglietta semplice a maniche corte, un leggins nero con un tratto di pelle e un po' strappato e la mia inseparabile giacca di pelle, un filo di trucco e legai i capelli in una coda.
Scesi le scale e trovai tutti già pronti, avevano tutti un'aria dura ma anche sexy ma quando vidi Aaron mi incantai di fronte a quel dio che con quel giubbino di pelle era così sexy e da stupro.
'Maialinaaa' urlava la mia vocina
-Scusami ma i miei occhi stanno godendo questo scenario quindi non rompere-
'Sei una piccola pervertita, se solo Aaron lo sapesse' disse ancora la mia vocina
-Sta zitta, gli dovrebbero dare minimo 5 anni di carcere per troppa bellezza al pubblico-
'Credo che dovresti fare del sano sesso perché sei disperata' disse la mia vocina
-Zitta maniaca-
"Char ci ascolti?" disse Vicky sventolandomi una mano davanti gli occhi.
"Sisi mi sto solo concentrando" mentii e arrossi di colpo.
"Si ti stai concentrando sul tuo fantastico fidanzato, si vede un po' di bava sai" disse sottovoce e scoppiando a ridere e io le diedi uno schiaffo sul braccio scatenando ancora di più la sua risata.
"Su ragazze litigate dopo ora è meglio se andiamo manca mezz'ora alla gara" disse Ty prendendo la mano di Vicky, tra loro non si sa cosa c'era ma di certo stavano sempre insieme e non uscivano o guardavano nessun'altro tranne se loro due.
Avanzai verso Aaron che subito mi circondò i fianchi con le sue possenti braccia e lasciandomi vari baci sul collo fino ad arrivare al mio orecchio sussurrò.
"Sei bellissima e questo pantalone ti evidenzia ancora di più il culo, non metterlo mai più solo io posso godermi della vita del tuo bellissimo didietro" disse poi trascinarmi in un bacio passionale.
"Stupido" dissi una volta che ci staccammo e senza dire altro raggiungemmo la mia moto.
"Dai amore fammi guidare a me" disse Aaron una volta vicino alla moto, un brivido percorse la mia schiena per come mi aveva chiamato.
"Come mi hai chiamato?" dissi fissando quei occhi color ghiaccio che avrei riconosciuto anche tra mille occhi azzurri.
"Amore" disse lui avvicinandosi a me e schioccandomi un bacio a stampo e nello stesso tempo afferrò le chiavi dalle mie mani e si posizionò sulla moto.
"Dai vieni" disse lui sorridendomi, quel sorriso che mi fece mancare l'aria e mi fece scordare tutto.
"Uff va bene ma sarà la prima ed ultima volta" dissi seria e con un tono minaccioso provocando una sua risata.
Salii dietro di lui e mi aggrappai forte a lui, no che avessi paura ma volevo sentire la sua vicinanza e il suo profumo prima della gara.
Arrivammo 10 minuti più tardi e già il posto era stracolmo di gente ubriaca e gente che scommetteva soldi, ovviamente la maggior parte di loro scommettevano contro di me per sperare che almeno qualcuno vincesse al posto mio ma non è mai stato cosi da quando ci siamo io e il mio gioiellino.
Lì nessuno sapeva il mio nome, solo il soprannome Angel.
Ci incamminammo verso Drew e la gang dove stavano anche i miei amici che mi stavano aspettando.
"Eccoti finalmente" disse Luke venendomi incontro e io per risposta lo abbracciai forte a me.
"Angel straccerai tutti" disse sorridendo.
"Lo ha sempre fatto e credo che continuerà visto che è qui" disse una voce roca e più anziana alle mie spalle, io sapevo di chi era, così mi girai e saltai addosso all'uomo.
"Derek, quanto mi sei mancato" dissi io continuando ad abbracciarlo, Derek era il primo capo e dopo veniva Drew, era stato un padre per me e mi ha accolto a braccia aperte.
"La mia piccola Angel" disse dandomi un bacio sulla guancia e quando ci staccammo mi sentii di nuovo a casa, quella casa che per anni e anni è sempre stata al mio fianco.
"Derek voglio farti conoscere una persona" dissi prendendolo per mano e trascinandolo da Aaron.
"Aaron lui è Derek è come un "padre" per me e Derek lui è Aaron il mio fidanzato" dissi un po' troppo entusiasta cosa che non era mai successa.
"Piacere" disse Aaron e Derek lo stava squadrando da un bel po' ormai poi ricambiò sorridendogli.
"Bhe spero che me la tratterai bene se no te la vedrai con me" disse scherzando ma non proprio del tutto perché nella sua voce c'era anche un tono di minaccia.
"La tratto sempre bene" disse lui sicuro di se eppure Derek era uno che aveva un'aria molto ma molto minacciosa, lui sapeva tenergli testa senza vacillare.
"Mi piaci ragazzo, non hai nemmeno un po' paura di me ma basta che non me la fai soffrire se no sono seriamente guai" disse lui e Aaron annui.
"Ma hai una faccia familiare" disse Derek e a quella frase Aaron si irrigidii
"N-non lo so" disse Aaron un po' incerto ma Derek non fece in tempo che il ragazzo con il microfono iniziò a parlare e Derek andò a sorvegliare la situazione.
"Stracciali tutti, tigre" disse sussurrando al mio orecchio e mi diede un bacio a stampo velocissimo per non farci vedere.
"Ragazze restate vicino a loro, Leo e Josh occhio" dissi facendo segno con il capo alle ragazze e dopo che tutti mi diedero la buona fortuna andai alla mia moto per mettermi in linea di partenza, ero molto tranquilla infondo l'avevo fatto mille volte e ormai era droga per me.
"Questa sera le scommesse sono volate alle stelle e in palio ci sono un mucchio di soldi perché stasera c'è il ritorno della nostra più care e temuta Angeeeeel" disse il ragazzo e io già con il mio casco nero alzai la mano a mo' di saluto e mi concentrai sulla strada, sapevo già il percorso lo avevo già fatto ed era facilissimo solo per una curva che poteva essere fatale se non era presa bene.
Mi girai verso il mio avversario sulla destra ed incontrai due occhi blu oceano, erano così familiari e così scuri, sembrava...Ash, si era proprio lui, ma cosa ci faceva lì?
Merda, è se fosse uno di una gang avversaria?
Oddio che casino ma ora basta devo pensare alla corsa.
Mi concentrai sulla troia che era in mezzo alla strada, sentivo il mio cuore battere e il mio cervello farsi da parte per far prendere posto all'adrenalina, sentivo solo il rombo della mia moto, quella dolce e soave musica per le mie orecchie.
3... il conto alla rovescia e il motore che non vede l'ora di liberarsi
2...il tuo cuore aumenta i battiti e il tuo corpo vuole sfogare
1...un respiro profondo e il
Viaaaaa....è lì che ti liberi.
Ovviamente ero la prima e acceleravo a più non posso, avevo seminato quasi tutti dopo un paio di curve tranne quegli occhi blu che mi stava dietro peggio di una sanguisuga.
Continuavo ad accelerare e da lontano vidi la cura mortale, accelerai ancora di più e quando mi avvicinai frenai un bel po' per fare la curva e poi partire di nuovo alla massima velocità, dallo specchietto però vidi che la moto che mi stava dietro non aveva calcolato gli spazi e si era schiantato contro il muro, una fitta mi trapassò allo stomaco e non so nemmeno io li perché una sola lacrima scese sulla mia faccia mentre tagliavo il traguardo.
Andai verso i miei amici che esultavano e si congratulavano con me e io sorridevo perché dopo essermi liberata avevo le persone a cui tenevo di più al mio fianco.
Presi i soldi e ci avviammo a casa, eravamo distrutti e domani avevamo pure la scuola che merda.
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Spazio autrice
Ecco il capitolo 44 spero che si veda perché in molte mi hanno detto che non ci stava. Lasciate un mi piace e un commento se vi è piaciuto.
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