Capitolo 36
Tornai a casa che ormai erano le 8.
"Sono a casa" urlai per farmi sentire da Nash che non si fece attendere molto, aveva un viso preoccupato e arrabbiato.
"Dove cazzo sei finita? Ti stiamo chiamando da oggi" disse lui pieno di rabbia
"Ero con un amico" dissi cercando di essere più dolce possibile, dovevo dirgli la verità.
Quando andai nel salone vidi che c'erano tutti compresi Aaron e Ash, appena mi videro tutti mi abbracciarono e mi domandarono come stessi.
'Ma nemmeno se te ne fossi andata per un anno' disse la mia vocina
-Si sono preoccupati perché mi vogliono bene-
'Sei sparita metà giornata, anzi, un paio d'ore' continuò la vocina così decisi di non pensarla.
"Ragazzi sto bene" dissi per rassicurarli poi ad un certo punto Ash si alzò e salutando tutti con un cenno della mano se ne andò, che strano.
Dopo un un'ora decisi che era arrivato il momento di dirglielo perché infondo sono miei amici, però prima devo dirlo da sola a Holly e Scott.
Così dopo averli chiamati e portati nella mia cameretta li faccio sedere sul letto e io sulla scrivania di fronte a loro, spero la prendono bene e capiranno anche se non so ho ancora questo strano presentimento...
"Che devi dirci di tanto importante?" disse Scott guardandomi preoccupato
"Ho preso una decisione e volevo che la sapesse per primi. Sono di nuovo entrata nella gang per vendicarmi di Alexia" dissi io in un solo fiato, tutti e due mi guardarono a bocca aperta poi Holly scoppiò a piangere.
"Per favore no non farlo, non voglio perderti, dimenticati di tutto quello che abbiamo passato come se nulla fosse" disse tra i singhiozzi ma a me non importava perché quelle parole mi avevano ferito come poteva dirmi di dimenticare?
Come poteva dirmi di dimenticare il dolore che mi hanno provocato?
"Io penso che le persone non si dimenticano, nel bene e nel male.
Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere. Le persone non si dimenticano così a caso, cazzo.
Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me e altre quello peggiore ma io non le dimentico e non posso farlo.
Ci sono ex con la quale ho condiviso i momenti più importanti della mia vita, ex a cui confidavo i miei segreti, con cui uscivo ogni giorno eppure non me ne sono mai dimenticato nessuno perché le persone non le puoi dimenticare se ti hanno dato tanto da ricordare.
Si ci sono persone che hanno preso il mio cuore e lo hanno ridotto in mille pezzi, senza nemmeno pensarci due volte. Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi... e ne sono uscite esattamente nello stesso modo.
Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. Ci sono persone che nonostante tutto, fanno ancora parte della mia vita come tu e Scott.
Ci sono persone che sono arrivate e non sono più andate via.. come Nash. Ci sono persone che, anche se io non le ho mai sentite, ci sono sempre state... io non posso dimenticare, non si può dimenticare.
Ci sono persone che: nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita...mi hanno insegnato a vivere.
Mi hanno insegnato a diventare quello che sono. E.. anche se oggi non ci sono, anche se non le rivedrò mai più, faranno per sempre parte della mia vita e del mio passato. Io non dimentico nessuno.
Non dimentico chi mi ha dato una mano, almeno per una volta nella mia vita.
Perchè se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti.
Quindi non puoi venirmi a dire di dimenticare, non tu, non puoi assolutamente dirmi di dimenticare tutto ciò che è successo in passato perché senza quel passato noi non saremmo qui."
Non mi accorsi nemmeno che stavo urlando con le lacrime agli occhi, erano lacrime di dolore, sofferenza e rabbia, si rabbia, rabbia per non poter fare nulla per far rivivere le persone.
"Charlotte calmati noi ci stiamo preoccupando perché ti vogliamo bene e non vogliamo che rischi la vita" disse Scott avvicinandosi e stringendomi a se anche se cercai di scappare da quell'abbraccio non ci riuscii era troppo forte, così mi abbandonai.
"Per favore fidatevi di me, una volta che mi vendicherò tutto questo farà parte del passato ma dovete solo fidarvi di me" dissi io cercando di convincerli.
Non mi resi conto che Nash stava sull'arco della porta, la sua espressione non poteva essere descritta ma mi sorprese quando mi abbracciò
"Eh va bene ma dovrai tenerci aggiornati su qualsiasi cosa, ogni movimento e tutto" disse Nash mentre mi abbracciava
"Si te lo prometto ti voglio bene" dissi stringendolo forte a me
"Anche io" disse ricambiando
"Ora mi toccherá dirglielo agli altri" disse senza aspettare una risposta, l'unica che non mi aveva abbracciata era Holly che era ancora sconvolta.
Andai in salotto e tutti mi guardarono confusi, dovevo dare a loro delle spiegazioni infondo erano miei amici e meritavano la verità, mi andai a sedere sulla poltrona davanti a loro, Ty, Morgan e Aaron erano seduti sul divano mentre Megan e Vicky per terra che mi guardavano cercando di capire.
"Ragazzi devo dirvi una cosa molto importante" dissi guardando ognuno di loro
"Dici" disse Morgan impaziente
"Bhe, un paio di anni fa io stavo nella gang dei Black Dragons, ero la ragazza più temuta e ero imbattibile in qualsiasi campo. Un giorno il nostro capo ci mandò a fare un lavoro e stavamo io, Holly e una ragazza più grande di me di nome Alexia, per colpa mia Holly e Alexia entrarono nella gang perché non volevano lasciarmi sola ma io rispetto a loro facevo cose orribili. Andammo a fare questo lavoro ma finì male e la nostra amica Alexia morì" mi fermi per respirare perché avevo il respiro irregolare e le lacrime mi offuscavano la vista.
"Da quel giorno io e Holly abbiamo chiuso con quel passato della nostra vita, ma solo pochi giorni fa mi hanno detto chi è stato ad uccidere la mia amica è ovviamente sono rientrata nella gang per vendicarmi e sarò più spietata di prima. Io vi ho detto la verità, ora sarete liberi di andarvene e far finta di non avermi mai conosciuto e io lo capirò perché non voglio che vi succeda nulla e io non lo permetterò" conclusi ormai con i singhiozzi.
"No Charlotte noi non ti lasceremo sola in questa merda, ti aiuteremo e ne usciremo tutti come una vera e propria famiglia" disse Ty abbracciandomi forte a se e dopo che tutti annuirono facemmo un abbraccio di gruppo compresi Nash, Scott e Holly.
"Grazie ragazzi siete i migliori, vi voglio bene" dissi con un filo di voce, avevo davvero degli amici stupendi, anche se ci conoscevamo da mesetti già mi ero affezionata tantissimo.
"Charlotte possiamo parlare" disse Aaron prendendomi per il polso e trascinandomi nella mia stanza, a quel contatto sentii subito brividi lungo la schiena.
'Siete solo amici' mi ricordò la mia vocina
-Giusto, solo amici-
Entrammo nella mia camera e lui chiuse la porta a chiave, non so cosa stava facendo ma lo lasciai fare non so il perché.
"Siediti" mi indicò il letto e dopo aver fatto come lui mi aveva detto mi raggiunse e si posizionò di fianco a me.
"Charlotte ho paura" disse guardando fuori dalla finestra, gli misi due dita sotto al mento per farlo girare verso di me e farmi guardare negli occhi.
"Di cosa?" dissi con voce tremante una volta che i suoi occhi si incastrarono nei miei.
"Di questo.." e senza che io riuscissi a dire una parola azzerò la distanza tra me e lui e mi baciò, ma non un bacio dato a caso o un bacio rubato, un bacio passionale e bisognoso.
Iniziammo a baciarci e automaticamente le mie mani finirono sui suoi capelli tirandoli leggermente facendo uscire un piccolo gemito dalla su bocca, iniziò a leccarmi il labbro inferiore chiedendomi l'accesso che ovviamente io acconsentì bisognosa di assaporarlo e di sentirlo mio.
Le nostre lingue si incontrarono, all'inizio sembravano che si stessero conoscendo poi iniziarono a rincorrersi e a esplorare la bocca, mille emozioni presero possesso in me, mi sentivo libera e vulnerabile allo stesso tempo.
Ci staccavamo solo per prendere fiato e ripartivamo a baciarci ancora più bisognosi di prima, i baci diventavano sempre più passionali e iniziammo a baciarci con foga.
Aaron mi fece stendere e mi salì sopra iniziando a torturare il mio collo, lasciando baci umidi che andavano fino sotto l'orecchio e che causavano mille brividi su tutto il mio corpo, iniziò a leccare il lobo e un gemito di approvazione uscì dalla mia bocca, cercai di nasconderlo ma con scarsi risultati perché lo sentii sorridere sulla mia pelle ed era stata una sensazione bellissima.
"Cosa mi stai facendo" sussurrò al mio orecchio e iniziando di nuovo la tortura di baci.
Quella farse mi spiazzò, cosa gli stavo facendo?
E perché Aaron Miller aveva paura di baciarmi?
Cosa stava succedendo?
Non mi accorsi nemmeno che Aaron mi stava fissando e aveva smesso di baciarmi.
"Ehm... puoi ripetere ero distratta" dissi io con voce tremante
"Voglio sapere perché con te tutto è diverso, anche solo con dei semplici baci" disse guardandomi negli occhi e lì riuscì a vedere paura misto a dolcezza e sincerità.
"Non lo so, anche per me è la stessa cosa" dissi cercando di distogliere lo sguardo da suo ma non feci in tempo che lui prese il mio volto tra le mani e iniziò a darmi piccoli baci su tutto il viso.
"Charlotte" disse baciandomi la fronte
"Tu" disse dandomi un bacio sulla guancia sinistra
"Mi" disse dandomi un bacio sulla guancia destra
"Piaci" e mi diede un bacio sulle labbra e io sorrisi come non mai, l'aveva detto, aveva detto che io gli piacevo.
Non posso crederci.
'Non fidarti tanto' iniziò la mia vocina
-Per una volta fatti i cazzi tuoi-
'Dico la verità non fidarti completamente di lui' continuò la mia vocina
-Si va bene levati dalle palle ora-
'Raffinata' disse la mia vocina
Gli diedi un bacio lungo e passionale e poi guardandolo negli occhi in cui mi ci perdevo sempre
"Anche tu mi piaci" dissi per poi fiondarmi subito sulle sue labbra che ovviamente ricambiò il bacio.
Ci staccammo una mezz'oretta dopo con i nostri respiri irregolari.
"Allora ora che succede dopo tutto questo?" dissi io avendo paura della sua risposta
"Potremmo provarci perché con te sto bene, quando stavo con le altre l'unica persona che pensavo eri tu" disse lui guardandomi con occhi dolci.
"Si ma c'è un problema" dissi io rattristandomi subito ricordandomi della cruda realtà.
"Quale?" disse lui non capendo
"Non possiamo farci vedere insieme ora che sono di nuovo nel giro, ti faranno del male e io non me lo perdonerei mai" dissi con un filo di voce e cacciando via le lacrime che minacciavano di uscire
"Anche se vorrei farmi vedere da tutti con te per dirgli che orami sei mia, faremo a modo tuo non voglio farti preoccupare, però almeno possiamo dirlo al gruppo?" disse con un tono supplichevole.
"Si" dissi ridendo e dandogli mille baci sulla faccia.
Ero felicissima ma sapevo che questa era la calma prima della tempesta e dovevo restare attenta anche perché il mio presentimento continuava a crescere.
A svegliarmi dai miei pensieri fu il telefonino, era mia mamma.
"Ciao mamma" risposi tutta contenta di sentirla
"Ciao Charlotte come state?" disse mia madre ridacchiando
"Bene e voi?" dissi io sorridendo, quanto mi era mancata
"Bene a Emily mancate tantissimo, infatti torniamo prima" disse mia mamma
"Ah si? E quando?" dissi sperando che venissero il più presto possibile
"Giovedi, cioè dopo domani" disse mia mamma tranquillamente
"Sono felicissima allora ci vediamo giovedi" dissi sorridendo
"Certo a giovedi bambina mia vi voglio bene" e senza aspettare una mia risposta attaccò.
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Spazio autrice
Eccomiiiiiiiiii con il nuovo capitolo, lasciate un mi piace e un commento se vi è piaciuto.
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