Capitolo 25
Mi svegliai con Emily che saltava sul letto e urlava.
"Svegliaaa" urlò Emily saltando sul letto
"Mh..Emily dormi" dissi io ancora assonnata.
Ma lei non voleva smettere quindi di mal voglia mi alzai e mi andai a lavare e dopo essere scesa di sotto per fare colazione andai a svegliare Holly che dormiva ancora nella camera.
"Holly svegliaaa" dissi buttandomi su di lei
"Angel levati da dosso per favore" disse ancora assonnata, ancora quel nome, ancora quei ricordi e di colpo mi levai da sopra a lei e solo allora lei si accorse di come mi aveva chiamata.
"Scusami Charlotte e che ancora sono abituata a chiamarti cosi, per favore perdonami" disse con voce triste perché anche lei sapeva che faceva male sentire quel nome.
"Ok.." dissi solamente non volevo essere fredda ma stavo ancora male per quel nome.
"Davvero Charlotte scusami non volevo rammentarti il passato con quel nome" mi disse triste e io non riuscivo a restare distaccata con lei quindi l'abbracciai in uno di quei abbracci bisognosi e pieni di amore.
Ci staccammo dopo un paio di minuti e in quel momento entrò Nash solo con i boxer, ormai ci ero abituata gli avevo detto mille volte di coprirsi ma ovviamente quello scemo lo doveva far apposta a girare per casa mezzo nudo.
"Sorella brutta" disse abbracciandomi
"Stupido" dissi ridendo e ricambiando l'abbraccio.
"Che stai pianificando con la mia ragazza?" disse sorridendo a Holly
Cosa?
Ha davvero detto LA MIA RAGAZZA?
No mi sarò sognata tutto, avrà detto qualcos'altro
"Cosa hai detto?" dissi io guardandolo senza capire
"Ho detto cosa stai pianificando" disse sorridendo come un ebete
"Non quello, dopo cosa hai detto?" dissi io incenerendolo con lo sguardo perché mi stava prendendo in giro.
"La mia ragazza?" disse ridendo
"Ancora non capisco" dissi guardando Holly che imbarazzò subito e abbassò lo sguardo
"Certo che qui lo stupido non sono io ma tu, cosa non capisci della parola la mia ragazza?" disse ironicamente e io lo guardai male.
"S-state i-in-insieme?" dissi balbettando per capire se avevo fatte centro e infatti fù cosi.
"SI" sussurrò Holly imbarazzatissima.
"OKOKOK sono felice per voi ma evitate pensieri violenti quando ci sono io o Emily in casa ok?" dissi puntando il dito su Nash e lui in risposta abbassò lo sguardo e io capì
"Che schifo già lo avete fatto quando io stavo nella stanza affianco" dissi incredula
"Me ne vado" aggiunsi e senza aspettare risposta
Scesi di sotto e vidi Emily già vestita così mi venne un'idea
"Mamma" dissi avvicinandomi a lei
"Dimmi tesoro" disse lei
"Posso portare Emily al centro?" dissi io sorridendo
"Se dico si non la devi mai lasciare nemmeno per un secondo" disse lei seria
"Si mamma non preoccuparti" dissi abbracciandola
"SIIIIII" urlò Emily tutta felice
La presi per mano e dopo aver salutato mamma ci dirigemmo al centro.
Camminammo per un'ora e si erano fatto già le 13 così entrammo in un ristorantino davvero carino, tutto era intonato sull'arancione, giallo, verde e indispensabile il bianco, ci andammo a sedere in un tavolo vicino alla finestra da cui si potevano vedere i passanti.
Visto che non si poteva parlare molto con una bambina di 3 anni iniziammo a giocare con i tovaglioli facendo barchette e aereoplani quando il cameriere arrivò.
"Cosa posso servi..." iniziò a dire il cameriere ma appena vidi chi era si bloccò
"Sister" disse abbracciandomi
"Brooooother" dissi io ricambiando l'abbraccio
"Ehi" disse Emily e per avere tre anni era molo sveglia.
"Scusami principessa, io sono Tyler ma i miei amici mi chiamano Ty" disse dolcemente alla bambina che sorrise
"Io sono sua sorella" disse indicandomi
"Oh non lo sapevo, quanti anni hai?" disse ancora con il sorriso e lei per la risposta alzo le tre dita della mano
"Ho così, tu?" disse dolcemente
"Oh non riesco a contarle su due mani" disse ridendo e io lo seguii
"Comunque io prendo un hamburger con patatine fritte" dissi sorridendo
"Ti mantieni leggera" disse sorridendo e annotando sul libricino
"Io voglio.." iniziò a dire Emily quando Ty la interruppe
"Io sono un mago vogliamo vedere che io indovino quello che vuoi?" disse sorridendo a Emily che subito annuii incantata
"Ehm.. fammi pensare" fece finta di pensarci su e poi si illuminò "Cotoletta con una montagna di patatine fritte e con ketchup e maionese vero?" disse infine
"SIIIIII... wow sei davvero un mago" disse incantata
"Visto, ora te lo porto principessa" disse andando in cucina
Dopo 10 minuti Ty portò tutto e iniziammo a mangiare poi pagammo e continuammo a camminare per il centro quando ci fermammo in un negozio di giocattoli.
"Lì Charlotte voglio andare lì" disse indicando il negozio
"Eh va bene" dissi ormai arresa me lo stava chiedendo da quando eravamo uscite di casa.
Quando entrammo lei iniziò ad andare nel reparto delle bambole e ne scelse alcune poi si diresse nel reparto dei giochi maschili e io la seguii non riuscendo a capire perché stava li.
"Charlotte" disse una voce dietro di me
"Hei Vicky" dissi io abbracciandola, a fianco a lei c'era un bambino penso sui 5 anni con i capelli neri e occhi neri ma di un nero intenso.
"Vedo che sei in compagnia, chi è quella bambina?" disse e nel frattempo Emily mi aveva raggiunta
"E' mia sorella Emily mia mamma l'adottata ieri nell'edificio dove mi trovavo io, invece a te?" dissi io abbassando lo sguardo su Emily e sorridendola e quest'ultima ricambiò
"Mio fratello Riccardo" disse sorridendo e io ricambiai.
Il bambino si avvicinò a Emily e disse con voce dolce
"Ciao io sono Riccardo" disse sorridendogli e mia sorella arrossì e distolse lo sguardo, che tenera
"Io sono Emily" disse con una voce piccola e dolce
"Ti vuoi mettere con me?" disse Riccardo, oddio la semplicità e l'innocenza dei bambini era qualcosa di indescrivibile.
Quando si è bambini si ha tanta voglia di crescere, per poi accorgersi che rimanere bambini è la cosa più bella che ci sia.
Quando si è bambini si è spontanei, quando vogliono una carezza, ti prendono la mano e se la mettono sul viso.
Da piccola ero sempre felice, forse perché non avevo un passato di cui vergognarmi o un futuro di cui preoccuparmi ma ora le cose si sono invertite.
Scacciai i pensieri e ritornai al presente.
"Sono già fidanzata" disse Emily e io spalancai la bocca, quanto cazzo era sveglia quella bambina.
"Come sei fidanzata? Con chi?" dissi io incredula
"Con Nash me lo ha detto lui" disse sorridendo e io risi e per quella risposta e anche Vicky fece la stessa cosa.
"Cosa ti ha detto quello stupido?" dissi ridendo
"Ha detto: 'quando un bambino ti si avvicina e ti chiede ti vuoi mettere con me tu devi dire di no perché tu sei la mia fidanzata" disse lei sorridendo
"Oddio" continuai a ridere ormai con le lacrime agli occhi.
Quando mi calmai andai a pagare i giocattoli che Emily aveva preso e ci dirigemmo fuori con Vicky e Riccardo.
"Nano vogliamo andare al parco?" disse Vicky dopo aver girato per i negozi per ben due ore.
"Siiiii" rispose Riccardo
"Andiamo pure noi?" disse Emily implorandomi con gli occhi e io annuii non riuscivo a dirgli di no.
Pensai a come Vicky aveva chiamato il fratello e avrei messo anche io un nomigliolo a mia sorella: scricciola.
Passammo tutto il resto della giornata al parco e verso le sette tornammo a casa stanche morte. Avevo preso anche la cuccia a Igor cosi non avrebbe dormito più sul letto.
"Siamo a casa" urlai per farmi sentire e subito venne Nash a prendere Emily e iniziando a baciarla tutta la faccia
"Hei a me non mi hai mai accolto così" dissi mettendo il broncio e fingendomi offesa
"Mi dispiace ma lei è la mia preferita" disse e io gli feci la linguaccia
"Dai vieni andiamo nel salone, sta anche Aaron" disse portando Emily di là e quando sentì quel nome mi sentì strana e il cuore iniziò a battermi forte, presi coraggio e andai nel salone incontrando subito quegli'occhi color ghiaccio che mi provocarono brividi.
"Sei bellissima Emily complimenti" disse sorridendo a mia sorella
"Vuoi essere il mio principe" disse Emily incantata quanto me per ammirare Aaron.
"Si piccola vieni qui" disse ridendo e allargando le braccia per abbracciare Emily che non se lo fece ripetere due volte che si buttò nelle sue braccia.
"Mi hai tradito Emily" disse Nash fingendosi offeso e Emily dopo aver riso scese da Aaron e si avvicinò a me e mi fece abbassare per dirmi una cosa all'orecchio
"Per consolare Nash gli ho preso la macchina" disse ad alta voce perché Nash e Aaron scoppiarono a ridere però lei continuò a indicare la busta.
"Certo scricciola" dissi ridendo anche io
"Ti giuro tua sorella è fortissima" disse Aaron tra una risata e l'altra.
Presi la macchinina e la porsi a Nash che sembrava davvero un bambino e iniziò a giocarci mentre Emily era abbracciata a Aaron e rideva. E così passarono due ore e andammo tutti nelle proprie stanze, Aaron avrebbe dormito da noi.
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Spazio autrice
Oggi mi sento dolce e ho voluto pubblicare un altro capitolo. Spero vi piaccia laciate un mi piace e un commento.
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