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1924-1928 | Documenti RIDIA

▶ File: 1928-11-27 | Documento RIDIA – Protocollo 'Nero-021'


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REGIO ISTITVTO

DELLE ITALICHE

A N O M A L I Æ


Documento Numero: 021

Classe d'Anomalia: Nero


30/04/1924

In tale data si individua la prima istanza di Nero-021, denominata Nero-021-A. Essa risulta essere un bolide proveniente dal cosmo, di dimensioni colossali, di colore nero, lucido, dalle forme irregolari. A differenza dei bolidi non anomali, Nero-021-A si ferma a mezz'aria, immobile come poggiato su un pianoro, ma invero sospeso nel nulla.

Il comandante Fontebasso, alla guida di un prototipo di caccia secreto, denominato "FIAT G.50", fornito dalla Regia Aeronautica e dalla CMASA, si avvicina nei pressi di Nero-021-A. Fontebasso spara dei colpi di avvertimento dalla mitraglietta in dotazione, ma l'anomalia non ha alcuna reazione riguardo ad essi. Effettua indi una rappresaglia sull'oggetto, ma senza effetto alcuno: un misterioso campo di forza blocca tutti i proiettili. A seguito del tentato attacco, Nero-021-A si muove verso il basso, in picchiata verso il suolo, dove si schianta subito dopo.

L'effetto della caduta di Nero-021-A è devastante: esso lascia un cratere che copre un'area di 15 ettari nella Pianura Padana. Pur avendo colpito un'area rurale, vi sono almeno ██ vittime civili. Il Direttore del RIDIA emana ordine di mettere a tacere tutti i testimoni, che sia con vile danaro o che sia con forza coercitrice.

Si allega, sequitur, dagherrotipo della anomalia.

Tale immagine non rende appieno delle colossali dimensioni dell'oggetto Nero-021-A, la cui lunghezza è stimata a circa 200 mt, e la cui distanza dal suolo a circa 6.000 mt.


19/08/1927

In tale data si individua la seconda istanza, Nero-021-B, nei cieli delle Marche. Il Capitano Fontebasso, alla guida di un FIAT G.50 si avvicina all'anomalia, dappiù che la volta precedente. Stavolta egli stesso sbatte contro il campo di forza, danneggiando irreparabilmente l'aereo. Il Capitano Fontebasso si lancia con il paracadute, atterrando salvo ed in salute.

Il Luogotenente Lonati, alla guida di un prototipo di bombardiere secreto, denominato "Savoia-Marchetti S.M.79", tenta di bombardare l'anomalia; ma le bombe esplodono contro il campo di forza. Subito dopo Nero-021-B accelera verso il basso, impattando poco dopo col suolo.

È il disastro; l'anomalia rade al suolo l'intera cittadina di ██████. Le vittime sono più di ████ tra uomini, donne, bambini ed anziani, senza distinzione alcuna. Il Direttore del RIDIA emana ordine di nascondere la vera natura della disgrazia alla popolazione, e di dare la colpa a catastrofe di naturale origine.

Emana, in aggiunta, ordine acciocché vengano senza indugio ricercati e recuperati i resti del G.50, poiché non si ritiene d'uopo che il volgo sappia che esiste ed è funzionante tale tecnologia.


24/11/1928

Si individua la terza istanza, Nero-021-C, nei cieli del Piemonte, sopra la città di Torino. Il Capitano Fortebasso riferisce di essere riuscito ad avvicinarsi all'anomalia mentre discendeva con il proprio paracadute, molto più di quanto non fosse riuscito a fare in precedenza con il proprio aeroplano. Si tenta dunque un esperimento: il Capitano Fontebasso ed il Luogotenente Lonati, quest'ultimo alla guida del Savoia-Marchetti S.M.79, si avvicinano all'anomalia, e dall'alto il Capitano Fontebasso vi si paracaduta sopra.

La missione ha successo, ed il Fontebasso atterra su Nero-021-C. Egli urla delle frasi al Lonati, che lo sorvola più in alto. Lonati riferisce d'aver udito: "Mi sta parlando. Non vuole farci del male. Vuole solo ████████".

Il Luogotenente Lonati vede quindi il Capitano Fontebasso che svuota la pistola d'ordinanza e poi ne getta via tutti i proiettili, e che indi si spoglia dei guanti e fa far loro la stessa fine. Fontebasso si accovaccia sulla superficie di Nero-021-C, e sembra parlare con interesse.

Accade quindi l'evento inaspettato che l'intera struttura di Nero-021-C viene scossa da numerevoli deflagrazioni, in particolar modo lungo le aree laterali, che la distruggono parte per parte. Il Fontebasso corre fino al bordo della superficie superiore di Nero-021-C e si lancia nel vuoto. Viene però investito da una delle esplosioni che gli danneggia il paracadute, facendolo precipitare verso un triste destino.

In pochi minuti dell'intiera anomalia, seppure in precedenza enorme, non rimane più nulla se non una gargantuesca nube di pulviscolo, ed il Luogotenente Lionati ritorna al campo base.

Seppure con modalità non chiare allo scrivente né ad altre menti del RIDIA, è evidente che le azioni del Capitano Fortebasso hanno salvato la città di Torino e li suoi abitanti da disastro certo. Per codeste ragioni al Capitano Fontebasso viene assegnata una medaglia al valor militare.

ADDENDUM 24/11/1928-A

Si fa menzione del fatto che un operatore radio amatoriale, tale Jørgen Hals di Oslo, Norvegia, rileva degli anomali echi radio nella frequenza di 9,68 MHz. Investigazioni degli agenti del RIDIA, sotto copertura e fluenti nella lingua norvegese, mostrano che tali segnali sono rilevati dal signor Hals in corrispondenza temporale della apparizione di Nero-021-C.

ADDENDUM 24/11/1928-B

Abbiamo interrogato lo scienziato Guglielmo Marconi il quale aveva anch'egli rilevato segnali simili nei primi anni del secolo; investigazioni degli agenti del RIDIA non hanno però trovato corrispondenza abbastanza forte tra i due tipi di segnali. Sempre nello stesso periodo, non sono noti al RIDIA avvistamenti o fenomeni riconducibili ad istanze di Nero-021.


INTEGRAZIONE: 09/12/1899

Come comunicatoci dalla americana "Fondazione SCP", con la quale il RIDIA collabora, gli stessi echi radio che verranno in futuro rilevati dal signor Hals vengono ricevuti dallo scienziato serbo-americano Nikola Tesla nel Dicembre del 1899.

In tale anno fonti aneddotiche di diversi pescatori ricordano, in gioventù, di avere vista una istanza di Nero-021, denominata Nero-021-D. Tale istanza, parimenti alle altre, appare improvvisamente nel cielo, arrivando dalle profondità cosmiche, sopra una posizione imprecisata del Mar Ionio, ed entro una giornata successivamente affonda in mare, scatenando un piccolo maremoto che rovina diverse imbarcazioni dei testimoni, ma fortuna vuole che non vi siano vittime.


Conclusione

Tanto si deve ai posteri che nuovamente potrebbero aver a che fare con istanze di Nero-021 che tentino di ghermire le italiche vite. Fate tesoro tanto delle nostre vittorie quanto delle nostre sconfitte.

Che Iddio vi protegga nella lotta e vi aiuti a contenere i pericoli. Che Iddio protegga l'Italia. Che Iddio protegga il nostro Re Vittorio Emanuele III.



Data

27/11/1928


Firma

Pilade Sabello


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